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CARDUCCI
VITA (1835-1907) Maremma Firenze
Nato in Versilia, passa l’infanzia in e poi si trasferisce a con la famiglia dove studia e
Pisa
poi a dove consegue la laurea in Lettere a solo 21 anni. Si dedica all’insegnamento per aiutare la
famiglia, in di coltà dopo morte del padre e suicidio del fratello Dante.
> 1860 passa a insegnare letteratura italiana all’Università di Bologna. Nei primi tempi del suo
insegnamento è sgradito alle autorità per le sue idee repubblicane e laiche. Spenta la polemica giacobina,
nuove Odi barbare)
Carducci perfeziona il suo stile (Rime e ma si involve sul piano ideologico-politico,
regina d’Italia’,
assumendo atteggiamenti conservatori. Nel 1878 compone l’ode ‘Alla che segna un
antico’
avvicinamento alla monarchia. Altro lutto familiare -> muore glio Dante a cui dedica ‘pianto una
delle sue poesie più famose.
senatore del regno premio Nobel
> nel 1890 è nominato e nel 1907 vince il per la letteratura.
OPERE
Oltre a scritti di prosa e saggi critici, Carducci è autore di alcune raccolte di poesie:
- RIME NUOVE (1861-1887): raccolta più varia e articolata, in cui si distinguono 3 tematiche
paesaggistica, autobiogra a storica.
fondamentali: e
- GIAMBI ED EPÒDI (1867-79): raccolta di poesie più importanti, culminata con la violenta reazione del
risentito, sarcastico,
poeta alle delusioni politiche degli anni 1867-72. Esprime uno stato d'animo con
l'intento di voler persuadere il lettore che il nuovo Stato ha tradito le aspettative di coloro che l'avevano
realizzato.
- ODI BARBARE (1871-1889): che tentano di riprodurre in italiano la metrica greca e latina.
- RIME E RITMI di spunti e di
(1899): Ultima delle raccolte di Carducci; il titolo inquadra l’eterogeneità
modelli poetici che convergono nel volume: sul piano metrico-formale sono qui compresenti sia le
poesie costruite sulla “rima” che quelle che ripropongono il “ritmo” della prosodia classica. Anche dal
i testi sono assai variegati:
pdv tematico alla ripresa della linea più malinconica ed intimista della
poesia carducciana, venata ora di un sentimento d’amore o d’a etto elegiaco e sommesso, seguono i
tocco impressionistico
paesaggi naturali colti con dal poeta oppure altre prove, in cui il poeta indugia
nella celebrazione retorica del passato risorgimentale o dei fatti gloriosi radicati nella storia nostrapatria.
POETICA E STILE
Carducci è un grande ammiratore dei classici autori greci e latini, in contrasto con il tardo romanticismo,
che aveva assunto toni troppo sentimentali. La sua poesia per questo ha un tono elevato; viene
poeta-vate,
considerato dai contemporanei cioè capace di educare la nazione agli ideali patriottici -> il
poeta deve essere un uomo impegnato politicamente, moralmente responsabile delle sue azioni.
Nelle poesie più intime e personali Carducci da il meglio di se, in cui il sentimento della natura (paesaggio
maremmano della sua infanzia) si coniuga con i ricordi e la nostalgia della giovinezza e con la percezione
del tempo che passa. In tutta la sua produzione lo stile è letterario e solenne, ricco di termini e costrutti
derivati dal latino al greco.
L'inserimento nell'ambiente universitario lo mette in contatto con una cultura più viva e moderna:
preparazione politica
approfondisce i poeti stranieri (Hugo, Goethe..) e arricchisce la sua con la lettura di
Mazzini e degli scrittori francesi democratici e radicali, mentre si accosta alle idee repubblicane e
giacobine.
‘PIANTO ANTICO' scomparsa, glioletto Dante.
> questa lirica ricorda la a 3 anni, del Semplice e fresca
come il bambino a cui si rivolge, esprime un dolore “antico” in quanto rinnova il pianto di ogni padre per la
ore del melograno piccolo
perdita di un glio. Il testo si basa su una lunga metafora che accosta il al
Dante poeta all’albero
e il stesso. Tuttavia, mentre il melograno ri orisce a primavera, la morte non
ammette risvegli. 11
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DECADENTISMO
Mov artistico-letterario che nasce in Francia negli anni 80 dell’800; si contrappone alla razionalità del
Positivismo che porta ad un ri uto della scienza; i poeti decadenti disprezzano le abitudini borghesi,
ri utano la visione positivista della società e si basano SULL’ESTETISMO, atteggiamento culturale
letterario che fa del culto della bellezza l’essenza della vita; l’esteta cerca di fare della sua vita un opera
bellezza
d’arte. La non é più un valore ma IL valore della vita e per questo tutto le si sottomette. La vita
dell’esteta diventa quindi arti ciale perché fondata sul continuo tentativo di riprodurre l’arte. Infatti ad es la
casa di un dandy é ricca di opere d’arte — i dandy sono collezionisti, si circondano di bellezza e vengono
sommersi dalle loro cose. L’estetismo si manifesta attraverso prosa e poesia
Huysmans primo dandy).
-> scrive “A Rebours” = “controcorrente” (protagonista Des Esseintes, il
Dorian Gray
-> di Wilde esprime il rischio di trasportare l’arte nella vita. Esteta mostra lato dell’inutilità.
CARATTERISTICHE:
- I miti antichi vengono abbandonati in favore del mito della luce (l’illuminazione arti ciale era una novità)
ma il progresso dimostra anche i suoi lati negativi — si accentua la strati cazione sociale => Ita vive una
crisi verso ne 800.
INTUIZIONE illuminazione,
- — tutto nasce spontaneamente come per una niente é più razionale
INTERIORE
- lo sguardo é rivolto all’IO -> deformazione del mondo esterno che passa in 2 piano
vate,
- Romantici poet era poteva insegnare/trasmettere valori VS decadenti non hanno nulla da insegnare.
NELLA CITTÀ velocità noia
> si riversano idee sviluppate in letteratura, della e della => l’h é sommerso
dalle merci che creano con lui un rapporto di assuefazione. Da qui deriva il concetto di “Fine
dell’esperienza” = la cancellazione del passato fa parte della modernità, l’ondata del progresso é rapida,
ciò che c’era prima viene ri utato. Di colpo la società é contemporanea, chi era portavoce della memoria
(gli artisti) sono privi di riferimenti. Il modello borghese economico produttivo del’800 modi ca il rapporto
tra artista e lettore = prima il pubblico “delegava” lo scrittore a rappresentarlo e a esprimere i suoi valori
MA, con la trasformazione dell’arte in merce, al pubblico non interessa più ciò che gli artisti riportano nelle
loro opere — gli artisti cercano di esasperare la loro condizione di inutilità diventando eccentrici, parlando
DANDY,
di modelli opposti a quelli delle masse mediocri. Nasce così il h che vive nel culto di se stesso, é
un h che ricerca un eleganza provocatoria per distinguersi dalla massa; esalta la futilità.
IN LETTERATURA Gatto Nero”
> Nel 1883 sulla rivista “Il Paul Verlaine pubblica “Languore” in cui scrive
“io sono l’impero alla ne della decadenza” — si distacca dal pensiero comune secondo cui la modernità
fosse soltanto positiva, al contrario la considera la morte di qualcosa.
Il decadentismo non é la crisi della letteratura ma é l’introduzione di nuovi modelli. Dal primo sonetto di
Decadente”,
Paul e dalla nascita della rivista “Il si sviluppa un vero movimento, che da vita a una letterat
non esprime valori
più ra nata ma “inutile” perché (causa: ne dell’esperienza).
PRESUPPOSTI FILOSOFICI
> La delusione è data dal positivismo che si proponeva di spiegare i
sentimenti umani attraverso la ragione MENTRE i decadenti sono molto irrazionali.
Nietzsche superuomo
ES: con il (h che va oltre i limiti dell’h, colui che riesce a superare i propri limiti
umani; N é anti cristiano, per questo arriva a proclamare la morte di dio che però non porta alla nascita di
un h superiore a dio ma di un h che si sforzi in autonomia a riconoscere di non avere limiti; secondo N la
società doveva recuperare lo spirito dionisiaco, liberare le proprie passioni e abbandonare spirito apollineo
e quindi la ragione. Così l’h andrebbe oltre i suoi limiti)
CORRENTI POETICHE DECANDENTI: il PARNASSIANESIMO e il SIMBOLISMO
IL parnaso,
PARNASSIANESIMO: il nome deriva dal richiama al mondo estetico dei miti e della bellezza
(parnaso é il monte in cui dimorano le muse);
per l’arte”,
> Esprime l’“Arte l’inutilità dell’arte => é bello ciò che é inutile — il poeta deve esprimere la
bellezza in ogni verso, deve curare l’arte. La bellezza dell’opera é il ne ultimo della vita, un’opera d’arte
che non ha come ne la bellezza non può essere considerata tale.
Poeta veggente:
> solo il poeta che esplora gli abissi dell’arte può fare arte.
IL Pascoli, D’Annunzio.
SIMBOLISMO: questo movim cerca un colleg. tra poesia e le altre arti. in ITA:
natura
simbolo
> Emerge il concetto di = el della natura in cui cogliere suggerimenti; la é un tempio ricco
di simboli e l’h deve leggerla cercando di guardare ciò che gli altri non vedrebbero; il modo in cui l’artista
riporta nell’opera ciò che ha osservato non segue un rapporto causa e etto ma di libere associazioni. Così
ogni cosa é priva di collegamento logico, ma rimanda a qualcosa a cui l’artista l’ha collegato.
Sinestesia; analogia SINES=
> — strumenti usati dal simbolismo; accostare nella scrittura 2 sensi diversi
(es “profumi verdi”) => signi ca fare esperienza completa della poesia, coinvolgere tutti i sensi VS
ANALOGIA = metafora estrema, il cui collegamento é dentro la mente del poeta, spesso non comprensibil
dai lettori. Per l’uso di queste gure retoriche, la scrittura decadente era considerata aristocratica. 12
fi ffi fi fi fi fi fi fi fi
fi fi fi ff fi fi fi
GIOVANNI PASCOLI
VITA (1855-1912)
Pascoli é romagnolo, nasce da una famiglia piccola borghese abbastanza agiata; il padre era un fattore; é
morte del padre,
il 4’ di 10 gli. La sua vita serena é sconvolta il 10 agosto 1867, per la ucciso a fucilate
da qualcuno che voleva prendere il suo posto da fattore -> la fam subisce una ferita econ profonda, si
trasferiscono a Rimini ma si impoveriscono. L’anno dopo muoiono anche la madre, poi sorella maggiore.
L’idea dell’ingiustizia del mondo e della vita si insinuò in Pascoli, che non avrà mai una vita personale ma
passer&agrav