Anteprima
Vedrai una selezione di 14 pagine su 61
Batteriologia Pag. 1 Batteriologia Pag. 2
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 6
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 11
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 16
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 21
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 26
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 31
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 36
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 41
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 46
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 51
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 56
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Batteriologia Pag. 61
1 su 61
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CARATTERI ANTIGENICI E FATTORI DI VIRULENZA

Capsula polisaccaridica → protegge dalla fagocitosi.

 LPS → meno tossico rispetto ad altri Gram-negativi. Contribuisce alla risposta

 infiammatoria

Vari antigeni capsulari → classificazione in 5 sierotipi (A, B, D, E, F).

 Tossine:

 PMT (Pasteurella multocida toxin) → favorisce la distruzione del tessuto

o connettivo.

Dermonecrotossina → provoca danni ai tessuti e necrosi locale.

o

Adesine → favoriscono la colonizzazione dell’ospite.

 Produzione di enzimi litici (ialuronidasi, neuraminidasi, proteasi) → facilitano la

 disseminazione.

PATOGENESI

L’infezione avviene principalmente attraverso morsi e graffi di animali (cani e gatti), con

conseguente cellulite e infezione dei tessuti molli.

1. Infezioni della pelle e dei tessuti molli (più comune) → eritema, edema, dolore e

possibile ascesso.

2. Artrite settica → in caso di diffusione locale.

3. Osteomielite → possibile in caso di morsi profondi.

4. Infezioni respiratorie → polmonite in soggetti immunocompromessi o con patologie

polmonari preesistenti.

5. Sepsi e meningite → rare, ma possibili in pazienti immunodepressi.

6. Endocardite → rara, ma grave.

DIAGNOSI

Esame colturale → su agar sangue e agar cioccolato (colonizzazione rapida).

 Test biochimici → ossidasi positiva, catalasi positiva, fermentazione di glucosio senza

 produzione di gas.

PCR → per identificazione diretta nei casi sistemici.

 Colorazione Gram → utile per l'osservazione diretta nei campioni clinici.

TRATTAMENTO: Penicilline (amoxicillina + acido clavulanico) → terapia di prima linea.

Resistente a molti

Cefalosporine di III generazione (Ceftriaxone) → per infezioni gravi.

aminoglicosidi e a eritromicina. BORDETELLE

Sono patogeni respiratori, con alcune specie che causano gravi infezioni nelle vie aeree di

umani e animali. La specie più importante per l’uomo è Bordetella pertussis, l’agente

eziologico della pertosse. Altre specie rilevanti includono Bordetella parapertussis (causa

una forma più lieve di pertosse)

Metabolismo: aerobio obbligato.

 Mobilità:

 B. pertussis → immobile.

o B. bronchiseptica → mobile (flagelli peritrichi).

o

Struttura: possiede una capsula e pili per l'adesione.

 Crescita: richiede terreni arricchiti come agar Bordet-Gengou (patate e sangue) o

 terreno Regan-Lowe( carbone caseina e sangue)

Habitat: mucosa respiratoria di ospiti umani e animali.

CARATTERI ANTIGENICI E FATTORI DI VIRULENZA

LPS → attiva la risposta immunitaria.

 Emaglutinina filamentosa (FHA) → (proteina bastoncellare) adesione alle cellule

 epiteliali ciliate.

Proteine adesive (Fimbrie e pertactina) → favoriscono l'adesione alle vie

 respiratorie.

Adenilato ciclasi-emolisina → blocca la fagocitosi, aumentando Camp

 Citotossina tracheale → distrugge l’epitelio ciliato, causando tosse persistente.

 Tossina dermonecrotica vasocostrizione e necrosi ischemica con danno tissutale

TOSSINA DELLA PERTOSSE: è il principale fattore di virulenza ed è responsabile della maggior

parte dei sintomi della pertosse. E’una tossina multicomponente composta da sei subunità

proteiche che formano un complesso AB5:

Subunità A (S1) → parte catalitica, ha attività ADP-ribosilante.

 Subunità B (S2, S3, S4, S4, S5) → dominio di legame che media l’adesione ai

 recettori delle cellule ospiti.

La tossina della pertosse altera il SI e il SN autonomo attraverso un meccanismo di ADP-

ribosilazione.

PATOGENESI

1. Legame alle cellule bersaglio: si lega ai recettori della superficie cellulare

(glicoproteine delle cellule epiteliali e dei fagociti).

2. Endocitosi e trasporto intracellulare: Il complesso AB5 viene internalizzato tramite

endocitosi.

3. Trasferimento della subunità catalitica (S1) nel citoplasma: La subunità S1 entra

nel citosol e modifica una proteina regolatrice chiave: la proteina Gi, che normalmente

inibisce l’adenilato ciclasi.

4. ADP-ribosilazione della proteina Gi: La tossina catalizza l’ADP-ribosilazione della

subunità α della proteina Gi, bloccandone l’attività.

5. Aumento incontrollato dell’AMP ciclico Poiché la proteina Gi è inattivata, l'adenilato

ciclasi resta attiva e produce grandi quantità di cAMP, alterando la funzione cellulare.

6. Effetti biologici

Alterazione della RI: ridotta attività dei fagociti e compromissione della

o risposta infiammatoria.

Aumento della secrezione di muco: iperattivazione delle cellule epiteliali

o respiratorie, con accumulo di muco denso e tosse persistente.

Danno alle cellule epiteliali ciliate: paralisi delle ciglia e incapacità di

o eliminare il muco dalle vie aeree → accumulo di muco denso → tosse

parossistica.

Distruzione dell’epitelio respiratorio → facilita la colonizzazione batterica e le

sovrainfezioni.

Sul sistema immunitario: Inibizione della migrazione dei fagociti →

o compromissione della RI. Alterazione delle citochine → ridotta attivazione delle

cellule T e B

Sul SN autonomo: Disregolazione dei segnali nervosi nel sistema

o parasimpatico, con ipersecrezione di muco e ipersensibilità bronchiale.

Si trasmette per via aerea attraverso goccioline respiratorie, colonizzando la mucosa delle vie

respiratorie superiori.

PERTOSSE (B. pertussis e B. parapertussis): Si sviluppa in tre fasi: (Incubazione 7-10gg

senza sintomi)

1. Fase catarrale (1-2 settimane) → sintomi simili a un raffreddore (febbre, rinorrea, tosse

leggera).

2. Fase parossistica (2-6 settimane) → accessi di tosse violenta e ripetitiva ("tosse

convulsa"), seguiti da un'inspirazione rumorosa ("whoop"). Può causare emorragie

subcongiuntivali, vomito e apnea nei neonati.

3. Fase di convalescenza (settimane-mesi) → tosse che gradualmente si riduce, ma la

suscettibilità ad altre infezioni respiratorie resta alta.

B. parapertussis → pertosse più lieve.

DIAGNOSI

Coltura batterica → su terreno Bordet-Gengou o Regan-Lowe.

 PCR → test più rapido e sensibile.

 Test sierologici (ELISA) → rilevazione di anticorpi contro PTX e FHA.

 Immunofluorescenza diretta → identificazione rapida.

TRATTAMENTO: Macrolidi

Importante:

✅ gli antibiotici riducono la trasmissione, ma non alleviano i sintomi nella fase

parossistica, poiché il danno alle ciglia epiteliali è già avvenuto.

Vaccino DTP (Difterite-Tetano-Pertosse) → contiene tossoide pertossico e

 componenti adesive (FHA, pertactina, fimbrie).

Richiami vaccinali → essenziali per mantenere l’immunità (DTPa nei bambini, dTpa

 negli adulti). HAEMOFILUS

Metabolismo: anaerobi facoltativi/ ASPORIGENI

 Mobilità: immobili.

 Struttura: alcuni ceppi hanno una capsula polisaccaridica (più virulenti).

 Crescita: richiedono fattore X (eme) e fattore V (NAD) → crescono su agar

 cioccolato, ma non su agar sangue non supplementato.

Habitat: mucosa del tratto respiratorio superiore.

Le specie più rilevanti sono:

Haemophilus influenzae → patogeno principale

 Haemophilus ducreyi → causa ulcera molle (malattia a trasmissione sessuale).

 Haemophilus parainfluenzae e altre specie → flora opportunistica.

 Haemophilus aegyptus

CARATTERI ANTIGENICI E FATTORI DI VIRULENZA

Capsula polisaccaridica (nei ceppi capsulati) → importante per la virulenza e per la

 classificazione in 6 sierotipi (a-f).

Il sierotipo b (Hib) è il più patogeno. La capsula conferisce resistenza alla

o fagocitosi

LOS → simile al LPS, contribuisce alla risposta infiammatoria e al danno endoteliale

 Proteine di membrana esterna → implicate nell’adesione e nella resistenza alla RI

 Proteasi IgA → facilita la colonizzazione delle mucose degradando le IgA.

 Adesine → permettono l’adesione alle cellule epiteliali delle vie respiratorie.

 Fattori siderofori → sequestrano il ferro dall’ospite, essenziale per la crescita

 batterica.

PATOGENESI H. influenzae

La trasmissione avviene tramite goccioline respiratorie. può colonizzare

asintomaticamente il tratto respiratorio o causare infezioni.

Haemophilus influenzae tipo b (Hib): È il ceppo più virulento e può causare:

1. Meningite → nei bambini non vaccinati (<5 anni), sintomi: febbre, irritabilità, rigidità

nucale.

2. Epiglottite → infiammazione grave dell’epiglottide, con rischio di soffocamento.

3. Polmonite → infezione delle basse vie respiratorie.

4. Batteriemia e sepsi → infezione sistemica con rischio di shock settico.

Haemophilus influenzae non tipizzabile (NTHi): Meno invasivo, causa infezioni locali:

Otite media (bambini) → comune causa di infezione dell’orecchio medio.

 Sinusite → infezione dei seni paranasali.

 Bronchite cronica → negli adulti con BPCO.

Haemophilus ducreyi: Ulcera molle → malattia sessualmente trasmessa caratterizzata da

ulcere genitali dolorose e linfadenopatia inguinale.

Haemophilus aegyptus: Associato a congiuntiviti purulenti e febbre purpurea brasiliana

DIAGNOSI

Coltura batterica → crescita su agar cioccolato con fattori X e V.

 H. influenzae S. aureus

Test della satellitismo → cresce intorno a colonie di su agar

 sangue, perché gli fornisce il fattore V

PCR → per identificazione rapida.

 Colorazione Gram e test biochimici → ossidasi positiva, catalasi positiva.

 Latex agglutination test → per rilevare antigeni capsulari nel liquor in caso di

 meningite.

TRATTAMENTO

Cefalosporine di III generazione → per meningite ed epiglottite.

 Amoxicillina-clavulanato → per infezioni meno gravi (otite, sinusite).

 Fluorochinoloni → per infezioni gravi negli adulti.

Molti ceppi sono resistenti all’ampicillina a causa della produzione di β-lattamasi.

✅ Vaccino Hib (polisaccaride coniugato) → altamente efficace, somministrato ai neonati.

Fattore X (Hemin o Protoporfirina IX): è l'eme, una molecola contenente ferro necessaria

per la sintesi di enzimi come le citocromossidasi. È fondamentale per il metabolismo

Haemophilus,

energetico di in particolare per la funzione dei citocromi nella catena di

trasporto degli elettroni. Si trova Nei globuli rossi e nell’agar cioccolato, che viene ottenuto

H. parainfluenzae

riscaldando agar sangue, causando la lisi degli eritrociti e il rilascio dell'e

Dettagli
Publisher
A.A. 2025-2026
61 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Aclaudin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Serravalle Serena.