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RICAVO
incassi che l’azienda ottiene dalla vendita di prodotti o servizi a un determinato
segmento di clientela, che sono di diversa natura e generati da fonti varie
2 aspetti fondamentali per avere successo: prezzi/strategie di PRICING (fissi o
dinamici) e modalità di pagamento: identificare il sistema di pagamento preferito
dai clienti e il valore aggiunto per il quale il target è disposto a pagare
es: ricavi dalla manutenzione
es: chi vende stampanti: compro una stampante ma devo anche comprare le cartucce:
abbasso i prezzi della stampante perché so che il cliente dovrà comprare anche le
cartucce e guadagnerò su quelle
es: albergo con wellness e food: abbasso i prezzi delle stanze così ricavo dal food e
wellness
(6) KEY RESOURCES (legato al patrimonio) = risorse chiave dell’azienda
asset strategici composti da: risorse umane (forza lavoro), fisiche (punti vendita,
impianti, macchinari), intellettuali (software, licenze d’uso, diritti d’autore)
e finanziarie (prestiti, linee di credito, denaro contante) scopo di individuare le
risorse più efficaci nella creazione di una specifica proposta di valore per un
determinato segmento di clienti
es: per Tesla le key resources sono degli esperti nel creare motori elettrici avanzati,
che sappiano costruire una rete elettrica, conoscenze per far sì che le batterie si
carichino velocemente e che abbiano tanta autonomia modi per distinguersi dagli
altri
(7) KEY PARTNERS = partner chiave con i quali l’impresa intende allearsi
rete di fornitori (COLLABORATORI) e partners con cui l’azienda collabora per creare
valore da offrire al cliente (infatti: impresa = sistema che agisce all’interno di un
contesto più ampio, supportato da attori esterni), anelli della catena di valore di
Porter, componenti della filiera dell’impresa
stringere alleanze strategiche = necessità aziendali di ridurre i costi, diminuire i rischi
della concorrenza e acquisire particolari risorse ed attività
es: per Tesla i produttori di batterie devono essere partner stretti e legati con rapporti
collaborativi
(8) COST STRUCTURE = struttura dei costi fissi e variabili per le risorse, le attività
e i partner chiave (non costi per es. della materia prima)
La struttura deve essere imposta/decisa dal manager con lo scopo di assicurarsi
che i flussi di ricavi superino le spese
es: poco personale e molti macchinari o molto personale e pochi materiali
COSTI = risorse impiegate nella produzione, possono essere FISSI o VARIABILI:
- costi fissi: costi che vanno sostenuti anche senza vendite, es: affitto di
terreno e magazzino da pagare anche senza vendite, stipendi dei dipendenti
(possono essere una barriera)
- costi variabili: risorse proporzionali alla produzione/beni e servizi
prodotti, vanno sostenuti se vendo e non vanno sostenuti se non vendo
es: struttura alberghiera: struttura dei costi maggiormente fissa (bollette, immobile,
stipendi del personale fisso, reception)
es: confronto tra Tesla o Fiat: Fiat: costi fissi dai molti macchinari e poco personale
Tesla con molto personale (prodotti fatti a mano) e pochi macchinari
PUNTO DI PAREGGIO, BREAK EVEN POINT (BEP) = quantità di prodotto
venduta la quale i ricavi coprono i costi al fine di chiudere il periodo di riferimento
senza profitti né perdite
costo fisso unitario (CFU) si calcola come il costo fisso diviso la quantità prodotta
costo variabile unitario (CVU) si calcola come il costo variabile diviso la quantità
prodotta
PREZZO DI VENDITA = addizione tra il prezzo di acquisto di un bene, il margine di
ricavo profittato e l'iva relativa a un prodotto o servizio messo in commercio da un
rivenditore concetto fondamentale per startup, aziende ed imprese
es: devo vendere 50.000 piante all’anno per andare in pari: se ne vendo di meno mi
conviene cambiare mercato, se ne vendo di più produco utile (guadagno)
Calcolo punto di pareggio: RT (ricavi totali) = CT (costi totali)
RT (ricavi totali) = PU (prezzo unitario) X Q (quantità di vendite)
CT (costi totali) = K (costi fissi) + CV (costi variabili)
costi fissi: K
costi variabili: CU (costo unitario) X Q (quantità)
CT = K + CU X Q
PU X Q = K + CU X Q Q (quantità da vendere per arrivare al BEP) = K / PV –
CU: costi fissi / (prezzo vendita – costo variabile unitario)
(9) KEY ACTIVITIES = attività chiave per rendere effettivo il modello di business
comprende tutte le attività necessarie per la creazione di una proposta di valore +
processi più efficienti per raggiungere il target, mantenere le relazioni con i
clienti e generare ricavi
3 tipologie: produttive, di problem-solving, di manutenzione o sviluppo
PIANI AZIENDALI e business plan
processo di pianificazione: inizia con la definizione degli obiettivi strategici, poi
l’elaborazione delle strategie aziendali, si conclude con la formulazione dei PIANI
AZIENDALI = documenti conclusivi che racchiudono, riassumono e quantificano la
pianificazione aziendale, per rappresentare e comunicare le aspirazioni di fondo
dell’impresa e le azioni necessarie per il loro conseguimento (NO periodo breve
ma medio-lungo, 3-5 anni), rappresentati con i BUSINESS PLAN:
- per redigerne uno occorrono competenze multidisciplinari di marketing,
comunicazione, prodotto, gestione del personale, organizzative molte
persone in collaborazione
- è in riferimento all’intera impresa o al singolo business in funzione del livello di
diversificazione che contraddistingue l’impresa stessa (mono business o
multibusiness)
- qualora il BP venga redatto per singoli business, occorrerà anche un Master BP
che riepiloghi le pianificazioni specifiche delle singole ASA
BUSINESS PLAN (BP)
= formalizzazione dei piani aziendali e valutazione della fattibilità tecnica,
commerciale, economica e finanziaria di un progetto imprenditoriale,
pianificazione “ragionata” e “consapevole” del futuro di una nuova impresa o di un
nuovo business, proiezione delle ipotesi operative e strategiche scegliendo quella più
opportuna e più in linea con gli obiettivi
Si può riferire ad una nuova impresa o un nuovo progetto di un’impresa già
esistente: può essere redatto in fase di start up o durante la vita dell’impresa (es:
sviluppo dell’attività esistente o ristrutturazione organizzativa o produttiva)
Elementi:
- descrizioni (quale prodotto, in quale area geografica, quale mercato, quale
posizionamento: punti di forza e di debolezza)
- quantificazioni numeriche (es: stato patrimoniale, conto economico e
prospetto di tesoreria)
- analisi e riscontri tecnici, logici, qualitativi e quantitativi
Ha un’esposizione “personalizzata” in base:
- alla tipologia dei destinatari e delle ragioni della sua comunicazione a terzi
- alle caratteristiche del progetto e dei suoi promotori
Principali destinatari del Business Plan:
- l’imprenditore che lo utilizza per verificare se l’intuizione che ha avuto può
trasformarsi in un’idea imprenditoriale di successo
- la direzione aziendale che lo utilizza per pianificare le operazioni future,
ottimizzare l’utilizzo delle risorse e confrontare i risultati conseguiti
- i finanziatori e investitori che possono decidere di intervenire
finanziariamente nella realizzazione della business idea e che vogliono valutare
l’idea imprenditoriale che stanno per finanziare
- le istituzioni pubbliche (istituti bancari o enti erogatori di finanziamenti) per
l’erogazione di contributi a fondo perduto o a tasso agevolato
finalità sia interna che esterna
composizione del BP data da: obiettivo posto dal redattore + esigenze del
lettore
Da questa articolazione espositiva si ricava che il Business Plan = sintesi + co-
ordinamento dei diversi aspetti attraverso i quali è possibile “leggere” la dinamica di
un’iniziativa d’impresa, ossia gli aspetti:
- tecnico monetari (economici, finanziari, patrimoniali)
- tecnico operativi (attinenti alle caratteristiche tecniche del prodotto o servizio e
del loro ciclo produttivo)
- logici – qualitativi – quantitativi, attinenti alla verifica di attendibilità del
Business Plan
contenuto del BP:
- una premessa nella quale indicare i macro-obiettivi e le informazioni generali
sulla business idea
- la descrizione dell’impresa/business idea
- il prodotto/servizio
- l’analisi ambientale da condursi secondo uno dei vari modelli (migliore: modello
delle 5 forze di Porter)
- l’analisi della “destinazione turistica” nella quale la business idea verrà a
nascere ed operare (importante relazione che caratterizza le imprese turistiche
tra strategia della destinazione e strategia della singola impresa)
- il piano di marketing e le strategie di comunicazione esterne
- il piano operativo
- i prospetti economico-finanziari
- le strategie organizzative e le strategie di comunicazione interna
Molte variabili e diversi scenari possibili: tipologia di impresa, ambiente in cui opera
l’impresa, momento storico, business idea, adeguata conoscenza delle caratteristiche
del mercato in cui l’azienda opera o intende operare, caratteristiche attuali e future
della domanda e dell’offerta, fattori critici per il successo delle iniziative economiche
riguardanti tale mercato, punti di forza e debolezza dell’iniziativa presentata nel piano
SCELTE SOGGETTIVE che dipendono dalla “sensibilità” manageriale dei redattori
no regole di redazione
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili ha pubblicato un
documento “Linee guida alla redazione del Business Plan” valido ma da utilizzare
con senso critico e aggiungendo SOGGETTIVITÀ
PIANO DI MARKETING
Il piano di marketing è il frutto di una valutazione approfondita dei bisogni e dei
desideri da soddisfare con riferimento ai potenziali clienti, poi: previsione delle
iniziative operative di pubblicità, promozione e vendita
Può essere redatto per fasi:
a) fase di analisi del mercato: si raccolgono, analizzano ed elaborano
informazioni attuali, storiche riguardanti l’andamento complessivo di uno o più
mercati in cui l’azienda intende rafforzare la sua posizione (se si tratta di
mercati già presidiati) o inserirsi (se si tratta di iniziativa del tutto nuova o di
un’iniziativa di ingresso di un’azienda già esistente in un nuovo mercato)
b) definizione della strategia di marketing e delle attività commerciali da
parte dell’azienda: si definiscono la strategia e le azioni operative per il presidio
del o dei mercati individuati, vengono elaborate previ