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Principio di compensazione
Principio di compensazione nei flussi bilaterali: - I costi sostenuti e i ricavi conseguiti da un'azienda in un determinato periodo amministrativo non possono essere perfettamente contrapponibili (rispettivamente) alle uscite pagate, né alle entrate riscosse. - La manifestazione del flusso finanziario di contropartita può non essere contemporanea al verificarsi di quello economico. - Il principio della compensazione si manifesta solo quando il rapporto di scambio si è concluso (ad es. Quando all'inflow reale si contrappone l'outflow finanziario della medesima intensità). Caratteri del principio: 1. In base all'intensità del flusso compensativo: - La compensazione del flusso reale può avvenire con un unico flusso finanziario di contropartita (compensazione totale). - La compensazione può avvenire con più flussi di contropartita che si generano in momenti diversi, in modo da avere, almeno in
Un primo momento, solo una compensazione parziale.
In base al momento in cui esso si verifica:
- Il flusso di contropartita si verifica in modo immediato rispetto al flusso reale originario.
- Può essere totalmente o parzialmente "posticipata" e, quindi, "rinviata al futuro", cioè "differita".
Quando la compensazione non avviene, cosa si genera? Crediti o debiti.
A. Conseguono alla constatazione che la compensazione fra flussi bilaterali, generati da operazioni di gestione esterna, non è completata entro l'arco di tempo preso a base dell'analisi.
B. Segnalano che si dovranno verificare flussi finanziari che l'azienda dovrà essere in grado di generare (debiti) o di cui potrà beneficiare (crediti).
Compensazione fra le intensità dei flussi: Le possibili ipotesi operative sono le seguenti= compensazione immediata e totale: IE e OF si realizzano contemporaneamente e con la stessa intensità;
compensazione immediata e parziale: OF si manifesta contestualmente all'IE ma con un'intensità inferiore, generando, per differenza, un debito; compensazione futura e totale: al manifestarsi dell'IE non si rileva alcun OF generando un debito. L'azienda pagherà l'intero importo del proprio debito in un momento successivo; compensazione futura e parziale: rispetto al caso precedente si manifesteranno più flussi finanziari in uscita le cui intensità, globalmente considerate, coincidono con l'intensità del flusso reale in entrata.
RAPPORTI DI SCAMBIO E MODELLO A RAGGIERA
Rapporti di scambio e modello a raggiera:
- Individuazione dei legami-rapporti di scambio che vengono instaurati, a vario titolo, con altre aziende.
- Non può esistere alcun organismo aziendale avulso dall'ambiente e dal tessuto di cui è parte costitutiva ed essenziale.
- Indagine: sui fatti di gestione esterna, sulla loro diversa motivazione,
Di prestiti; pagamento delle quote annuali di rimborso del prestito contratto e degli interessi maturati. L'utile è un modo per chiamare il risultato economico positivo (contrario= perdita). È solo un calcolo, quindi non si parla di soldi. I finanziatori possono appropriarsi dell'utile. Nel caso dell'azienda cotral, la regione è il socio unico che può appropriarsi dell'utile. Il calcolo dell'utile si fa periodicamente. Con il dividendo, invece, si parla di denaro. Se c'è il calcolo dell'utile, si può parlare di dividendo (soldi ai soci). Non è detto che coincidano. Normalmente quello che viene dato ai soci è meno rispetto a quello uscito dal calcolo. Le risorse finanziarie rappresentano una "potenzialità a fare". Per essere "operative" occorre che siano "convertite" in elementi patrimoniali; rapporti di scambio per acquistare beni e servizi (veri e propri).
fattori della produzione); agenti periferici: fornitori (erogatori di valore economico). FORNITORI= comprare, rinnovare, riparare autobus...ecc. Chiunque può fornire qualcosa di utile all'azienda. L'azienda acquisisce beni e servizi (flussi reali), pagando (flusso finanziario). Quindi, tra i fornitori si hanno quelli che danno beni materiali e immateriali, mentre i finanziatori danno denaro. CLIENTI= beni e servizi assemblati e proposti all'ambiente: agenti periferici (percettori o prenditori di valore economico). Sono i consumatori e trasformano il bene/servizio in trasporto (nel caso dell'azienda cotral) (o in ciò di cui hanno bisogno). L'utente dà del denaro al cotral ad es. Comprando il biglietto o l'abbonamento (acquista il diritto ad essere trasportato). Ad es. Cotral vende il trasporto anche alla scuola. Questi soggetti possono essere aziende, famiglie o soggetti singoli e acquisiscono la vendita dei prodotti finiti (o merci) e semilavorati,
acquisiscono mezzi finanziari come corrispettivo delle vendite realizzate (l'azienda?). Il cotral ha a che fare con la pubblica amministrazione, che rappresenta un suo stakeholder. Dallo stato ad esempio, il cotral ottiene il permesso di poter andare su strada (flussi reali). Soggetti della pubblica amministrazione sono lo stato, le regioni, le province, i comuni, i consorzi di più comuni, istituti pubblici di assistenza e previdenza. I fatti economici, invece, sono il pagamento di imposte e tasse, il pagamento di contributi assistenziali e previdenziali, l'acquisizione di contributi e sovvenzioni, l'utilizzazione di infrastrutture e servizi pubblici. Occorre evidenziare che: le operazioni di gestione esterna generano sempre rapporti di scambio che attivano flussi bilaterali semplici o composti e che un attore può assumere più di una posizione nel modello a raggiera.
ESERCIZIO CON RICAVI E COSTI E BREAK-EVEN POINT
Un ricavo si genera a seguito di
Operazioni di vendita, mentre il costo si genera a seguito di operazioni di acquisto. I ricavi totali si trovano facendo la quantità per il prezzo di vendita, mentre i costi totali si trovano facendo la somma tra costi fissi e costi variabili.
Costi variabili: Costi fissi e costi variabili possono essere sommati insieme per ottenere il costo totale. Se sovrappongo costi totali e ricavi totali ottengo un confronto. Questo modo di esaminare il circuito economico di un'azienda è vedere in quali punti il costo è superiore al ricavo, viceversa o coincidono (punto di equilibrio economico). Questo punto può essere irraggiungibile.
Determinazione del punto di equilibrio e della Q critica (Q*): RT=CT; RT=Qxp (quantità per prezzo) (formula ricavi); CT= CF+CV= CF+(Qx cv) (formula costi); Qxp= CF+(Qxcv) (sostituendo a CT=RT); porto Q x cv dall'altra parte e quindi diventa negativo e avrò Q xp - (Q x cv)= CF+ [(Q x cv)-(Q x cv)]; quello che
c’è nella parentesi quadra vale 0, quindi disparisce; si trasformerà, quindi, in Qxp- Qxcv= CF, dove la prima parte diventerà Q(p-cv) (raccolta fattor comune) = CF; prossimo passaggio è Q [(pcv)/(p-cv)]= CF/(p-cv) dove quello tra parentesi quadre diventa 1; otterrò alla fine Q*= CF/ (p-cv). Sovrappongo i due grafici in basso dell’altra slide e ottengo quello della slide n.8. ES. NUMERICO: RT= 10000 x 15 euro e CT= 50000 euro + (10000 x 2)Q*= 50000/ (15-2) = km 3846,15 (prova anche tutti i passaggi) Per verificare bisogna fare: RT* (alla quantità critica, cioè di equilibrio) = km 3846,15 x 15 euro= 57692,3 euro CT*= 50000 euro+ (km3846,15 x 2 euro) = 50000 euro+ 7692,3 euro= 57692,3 euro RT= km10000 x 15euro= 15000 euro CT= 50000 euro+(km10000x 2) = 50000 euro+ 20000 euro= 70000 euro Risultato economico positivo (utile o profitti) = 150000 euro- 70000 euro= 80000 euro (su base annuale a fine anno). Un altro modo per chiamare iIl termine "ricavi totali" si riferisce al fatturato o al valore delle vendite. La rappresentazione grafica dell'analisi del break-even point (BEP) è estremamente flessibile e di facile applicazione. Correla i volumi di vendita con i conseguenti ricavi e costi sostenuti. Ha lo scopo di determinare il punto di equilibrio o di pareggio. Permette di identificare la quantità minima di prodotto da fabbricare per raggiungere l'equilibrio economico. Richiede la conoscenza dei costi fissi, dei costi variabili, dei costi totali e dei ricavi totali. Il margine di contribuzione (unitario e globale) si calcola sottraendo il prezzo di vendita (p) al costo variabile (cv), ottenendo così il margine di contribuzione unitario (m). Ad esempio, se il prezzo di vendita è di 15 euro e il costo variabile è di 2 euro, il margine di contribuzione unitario è di 13 euro (ogni unità in più che viene considerata genera questo margine). Moltiplicando il margine di contribuzione per il volume di produzione/vendite (Q = km10000), si ottiene il margine di contribuzione globale (M). Ad esempio, se il volume di produzione/vendite è di 10000 unità e il margine di contribuzione unitario è di 13 euro, il margine di contribuzione globale sarà di 130000 euro. Sottraendo i costi fissi (CF) dal margine di contribuzione globale (M), si ottiene il risultato economico finale. Ad esempio, se i costi fissi sono di 50000 euro, il risultato economico finale sarà di 80000 euro (positivo).
CONFIGURAZIONI DI COSTO
Le configurazioni di costo: Vengono messi uno sopra l'altro e l'elemento distintivo è il modo di ragionare. Distinzione è quella tra costi diretti e indiretti. Questa distinzione dipende dall'idea del nostro discorso: es. Voglio sapere i costi di un preciso oggetto (costi diretti) e quindi voglio parlare solo di quei costi ad es. Costo vernice per le strisce pedonali, costo pennelli, costo macchinario. Specifico ancora di più costi che valgono soltanto per il 2021 per le strisce bianche: il macchinario, quando viene acquistato, viene usato non soltanto per il 2021 ma per più di un anno (a fecondità ripetuta). Non si parla più, quindi, di costi diretti, ma diventa un costo indiretto. La cosa potrebbe valere anche per i pennelli, per questo bisogna
vedere le varie caratteristiche del pennello, ad es. Sesi seccano, si rovinano e quindi vanno buttati e ricomprati. Se invece durano più di un anno, allora possono essere considerati come costi indiretti. Facciamo che questo macchinario lo usiamo per 5 anni.