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CHIESE DI PELLEGRINAGGIO

Chiese di Pellegrinaggio che il pellegrino usa come tappe fino ad arrivare a Santiago

COMPOSTELLA, in Portogallo.

CARATTERISTICHE:

1. Pilastri polistili (prefigurazione Gotico)

2. Uso sistemi voltati (navata centrale: volte a botte; navate laterali: volte a crociera)

3. Matroneo navata laterale, gallerie sovrastanti;

4. Architettura modulare, campate che si ripetono con rapporti proporzionali tra navata

centrale e n avate laterali;

5. Uso contrafforti esterni;

6. Transetto sporgente a tre navate, vero e proprio percorso che consente di girare tutto

intorno alla chiesa compresa l’abside con deambulatorio, cappelle che circondano l’abside;

7. Coro deambulato con cappelle radiali

8. Cappelle lungo i bracci del transetto

9. All’incrocio di navata centrale e transetto abbiamo una torre lanterna, elemento visivamente

importante in quanto particolarmente evidente ai pellegrini.

St Foy, Conques, dal 1040

Manca il claristorio A NAVE CIECA, la navata centrale non presenta finestre ma matroneo sul

quale si imposta la volta di copertura.

Contrafforte:

-segna modulo

-segna ritmo

-manifesta logiche strutturali interne

-l’inizio dell’estroflessione dello scheletro

strutturale (Gotico)

Estroflessione dello scheletro strutturale che raggiungere la massima espressione in età

gotica.

Portale doppio.

Parte absidale principale alla quale si contrappongono altre cappelle, perimetro molto articolato.

ABBAZIE

Funzione salvifica dell’uomo. Numerosi monarchici, in cambio di preghiere per se donano ingenti

quantità di denaro per permettere la costruzione di queste abbazie.

Ruolo di primo piano degli ordini monastici nella società medievale.

Nati dalla riforma dell’ora et labora, regola benedettina.

Tre principali ordini religiosi nati dalla riforma della regola benedettina:

1) Cluniacensi

2) Cistercensi

3) Certosini

Cluniacensi

Fine del 10 secolo, Francia Borgogna,complesso abaziale che subisce modifiche nel corso del

tempo. Le parti che rimangono sono relative alla 3.

1 volta fine del 10 seocolo: Cluni primo, di cui non rimane nulla

2 volta: Cluni 2, rimane la parte absidale.

3 volta: Chiesa di Cluny terzo.

Complesso abaziale che comprende tutto una serie di ambienti giustapposti propri dell’abazia,

dormitori sala dei monaci.

La chiesa

Caratterizzata da 5 navate con un doppio transetto munito di cappelle, due per lato e un abside,

deambulata, presenta deambulatorio, caratterizzato da 5 cappelle radiali nel coro deambulato,

come nelle chiese di pellegrinaggio ( chiese di pellegrinaggio prendono spunto dalla chiesa di

Cluny).

Grandi torri in corrispondenza dell’incrocio tra navate e transetto.

Arco a sesto acuto, elemento di novità nell’area, specificità dell’area. L’alzato si caratterizza su 3

livelli:ù

Archi a sesti acuti su pilastri

Triforio, fascia intermedia con finestre bifore.

Claristorio.

Esterno

Insieme di torri in facciata, grande torre in corrispondenza del transetto, sistema di absidi.

Apparato decorativo notevolissimo, le chiese dovevano manifestare la ricchezza dell’ordine

monastico, in contrasto con l’ordine dei Cistercensi, che promuovono la povertà, l’essenzialità.

Cistercensi

Modello rappresentato dall’abazia di Fontene, 1139-1147.

Replicato nelle abazie successive. Modello Bernardino, da san Bernardo di Clarvo

Sistema di chiesa a sviluppo longitudinale a 3 navate, transetto sporgente con cappelle ed abside

rettilinea sporgente. La chiesa viene posizionata sul lato settentrionale e sull’altro lato il chiostro,

scoperto porticato sui 4 lati che rappresenta il fulcro distributivo di una serie di ambienti accessori

utili alla vita, alla sussistenza dei monaci.

Abside privo di cappelle.

Principi di essenzialità evidenti nella configurazione della chiesa all’interno. L’unico elemento che

costituisce una lieve decorazione è il capitello con decori floreali.

Prrevede in alzato l’arco acuto caratterizzato da una doppia ghiera, non vi è claristorio A NAVE

CIECA.

Pilastri che proseguono con archi trasversali acuti che scandiscono le varie navate.

Copertura volte a botte acuta.

FACCIATA

Tipo di facciata a salienti, tipica, con spioventi posti a differenti altezze che corrispondono alle

diverse altezze delle navate, laterali e centrale. Manifestano la struttura della chiesa all’interno.

Fonte di luce caratterizzata da file di finestre e un apertura principale ad arco, con una sorta di

portale strombato, ossia con archi digradanti incassati. senso di profondità

LA NORMANDIA

Area nordoccidentale della Francia, con una serie di fondazioni importanti con chiese

caratterizzate da importanti innovazioni.

1. Pianta a tre navate

2. Facciata a due torri Facciata ARMONICA, base degli sviluppi Gotici.

3. Copertura lignea nella navata centrale e a crociera in quelle laterali

4. Torre lanterna a base quadrata

5. Scansione in tre parti dell’alzato (arcate a tutto sesto, parte inferiore; matroneo e claristorio,

parte superiore).

CHIESA DI JUMIÈGES, NOTRE DAME (1037-1066)

Allo stato di rudere, manca il sistema di copertura.

Sistema a 3 navate con transetto che prevede 2 cappelle, una zona del coro deambulato e sistema

di copertura che in origine prevedeva tetto ligneo e navate laterali con volte a crociera.

Sostegni alternati, colonne che si alternano a pilastroni.

Compare una facciata con corpo centrale rincentrato tra due torri a base quadrata che diventano

ottagonali nella parte superiore con una serie di fasce marcapiane che scandiscono la struttura.

CAEN, ST ETIENNE SANTO STEFANO, ABBAZIA ‘’DEGLI UOMINI’’

Caratteristiche differenti dovute ad una serie di stratificazioni.

Modifiche del coro e aggiunte che portano alla sostituzione dell’originario tetto ligneo con volte a

crociera anche nella navata centrale.

L’INTERNO

Prevede scansione dell’alzato in 3 livelli, matronei, aperture.

Volte a crociera costolonate successive.

Facciata

Tra 1068-1061, facciata a doppia torre che in origine dovevano avere una terminazione piatta. La

parte superiore è stata aggiunta successivamente e presenta un gusto gotico.

Torrioni prevalentemente chiuse con arcate cieche poi monofore poi bifore e scansione con fasce

marcapiane, elementi che vanno a segnare i vari livelli. Ciò corrisponde ad un alleggerimento delle

strutture dal basso verso l’alto.

Sistema a 3 portali con archi ad incasso.

CAEN, TRINITÉ (DAL 1062), ABBAZIA DELLE DONNE.

Sostituzione della copertura con volte a crociera costolonate.

Non abbiamo matroneo ma triforo, arcate con archivolto con decorazione geometrico, triforio con

sequenza di arcate cieche, e claristorio superiore.

Pilastri polistili, semicolonna che prosegue nel costolone, nell’arco trasversale che va a definire le

varie navate e divide la navata in carpate.

Capitello con volute ma elementi vegetali caratteristici del periodo.

Facciata che prevede sistema di facciata armonica:

Corpo centrale con grande portale fortemente strombato, profondità data dalla successione di

archi che vanno a restringersi, finestre e torrioni massicci caratterizzati da fasce marcapiane.

All’incontro tra navata centrale e transetto abbiamo un grande torrione.

Le volte interne sono mascherate da tetti a spioventi, la presenza delle volte comprende l’uso di

contrafforti che vanno a controbilanciare le spinte.

ABBAZIA DI MONT-SAINT-MICHEL

Meta di pellegrinaggio, posizione elevata.

Prevede una serie di stratificazioni, coro deambulato e cappelle radiali successiva.

Alzato con sistema di alzato in 3 parti con caratteristiche tipiche, matroneo formato da due sistemi

di bifore con grande arcata che contiene bifore e claristorio superiore. Chiesa inondata di luce

naturale.

ROMANICO IN INGHILTERRA

Durham, cattedrale (1093-1133)

Con la conquista normanna dell’Inghilterra tutta una serie di novità linguistiche ed architettoniche

vengono importate in Inghilterra. Per la prima volta compaiono ARCHI RAMPANTI, motivo

dell’architettura gotica, copertura con volte a crociera costolonate anche in corrispondenza della

navata centrale.

Impianto a 3 navate, con navata centrale con volte a crociare costolonate a base rettangolare. Le

vele sono di riempimento ti tra i vari costoloni. Le campate rettangolari fanno si che ad ogni

campata della navata centrale corrisponda un'altra campata della navata laterale.

Successivamente invece campate non rettangolari faranno si che ad ogni campata della navata

centrale ne corrispondano due della navata laterale.

Grandi piloni cilindrici che si alternano a pilastri polistili. Piloni con decorazioni diverse con motivi

differenti, variazione di motivi linguistici.

La sezione è trasversale.

Archi rampanti, che vanno a contrastare le spinte generate dalle volte in corrispondenza della

navata centrale, elementi che controbilanciano le spinte, in questo caso nascosti dagli spioventi del

tetto fase embrionale del sistema gotico.

Importante perché compaiono archi rampanti e volte a crociera costolonate.

ELY, CATTEDRALE (1174-1197)

Sviluppo notevolissimo sia in pianta che nell’articolazione delle facciate, le chiese inglesi si

caratterizzano per lo sviluppo sia in pianta che in lunghezza.

Grande torre in corrispondenza dell’ingresso e torri lungo tutto il perimetro. Non c’è coerenza tra

spazio esterno e spazio interno, c’è quasi una configurazione indipendente.

ROMANICO IN GERMANIA

Area germanica del sacro romano impero, con chiese che vengono promosso da personaggi

importanti o di fondazione imperiali come, ad esempio, il Duomo di Spira (ricostruzione prima fase

1030-1065 Corrado secondo, riconfigurazione 1082 e 1182, Erico IV).

DUOMO DI SPIRA

Viene scelta come luogo di sepoltura

Prima costruzione, Corrado secondo:

Sistema caratterizzato da un edificio a sviluppo longitudinale, 3 navate pilastri polistili, coperture a

crociera nelle navate laterali e tetto ligneo nella navata centrale.

Transetto sporgente con 3 grandi campate quadrate.

Ricostruzione del 1082

Sostituzione del tetto ligneo della navata centrale con volte a crociera con sistema con campate a

base quadrata: ad una campata della navata centrale ne corrispondono 2 della navata laterale.

SPIEGAZIONE

Rapporto di 1 a 2 tra campate della navata centrale e campate della navata laterale.

Campata più grande: le forze sono indirizzate nei punti di arrivo dei costoloni, ai 4 lati.

Campate più piccole: le forza sono indirizzate nei punti di arrivo in corrispondenza dei veritici.

Quindi i pilastroni posti in corrispondenza della campata grande deve sostenere il peso non solo

della propria volta ma anche della volta piccola. Quindi i

Dettagli
A.A. 2023-2024
19 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher federicaviola21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura i e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Scibilia Federica.