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PROCESSO DI UNIFICAZIONE IN GERMANIA
GERMANIA= situazione differente dal processo di unificazione italiana (che procedette lungo le linee del
liberismo politico).
MOVIMENTO LIBERALE= sconfitto nel 1848 con il fallimento dell’Andtag prussiano e della dieta di
Francoforte.
=non svolse un ruolo direttivo nel processo di unificazione, lasciando il campo all’azione di Ottone von
Bismarck.
OTTONE VON BISMARCK= junker che non guardava al movimento liberale ma alle forze tradizionali e
conservatrici.
PRUSSIA= poteva contare sulla propria forza politica, militare ed economica e non ebbe mai bisogno di un
aiuto straniero per imporre il proprio processo di unificazione.
= dopo il fallimento della dieta di Francoforte:
da un lato, attuò al proprio interno una politica nettamente conservatrice;
dall’altro, cercò di contendere all’Impero asburgico il ruolo egemonico sugli Stati germanici.
GUGLIELMO DI HOHENZOLLERN= malgrado tale volontà, bisognerà attendere la sua ascesa al trono nel
1858 perchè la Prussia intraprenda una politica fortemente aggressiva, sia in politica estera che in politica
interna.
IMPERO ASBURGICO= aveva degli Stati germanici in cui voleva affermare il proprio ruolo.
GENERALE VON ROON= fu nominato ministro della Guerra e favorì un progetto di rapida riorganizzazione
dell’esercito.
però incontrò l’opposizione della Camera dei Deputati proprio per gli oneri finanziari che comportava.
GUGLIELMO= per fronteggiare l’opposizione parlamentare, dovuta all’aumento delle tasse per far fronte
alle spese militari per riorganizzare l’esercito, sciolse il Landtag (1862) e chiamò Bismarck al cancellierato.
BISMARCK= nuovo cancelliere del Regno di Prussia.
= espressione della casta dei Junker e ostile ai principi del liberismo e della democrazia.
= riuscì a imporsi all’opposizione della Camera dei Deputati, approvando il bilancio grazie ai decreti reali e
aggirando l’ostruzionismo parlamentare.
fa operazioni con decreti reali che aggiravano l’opposizione della Camera all’aumento di tasse per far
fronte alle spese militari.
CASTA JUNKER= latifondisti terrieri nella parte orientale della confederazione tedesca.
= elementi importanti in Prussia e nella confederazione tedesca e componente economico-politica forte.
BISMARCK= favorito il riarmo e il potenziamento dell’esercito, maturò la convinzione che il confronto con
l’Impero asburgico fosse ormai inevitabile per assicurare alla Prussia l’egemonia sugli Stati germanici.
= dopo una prima contesa scoppiata per il controllo dei tre ducati dello Schleswig, Holstein e Lauenburg,
posseduti dalla corona danese, cominciò a tessere una rete di alleanze che lo avrebbero portato a
confrontarsi con gli Asburgo.
APRILE 1866= Bismarck, appoggiato da Napoleone III, strinse un patto con l’Italia, interessata a conquistare
il Veneto (terza guerra d’indipendenza).
PRUSSIA= scatenò il conflitto invadendo il ducato dell’Holstein.
IMPERO ASBURGICO= fu appoggiato dagli Stati confederali del sud, ma dovette capitolare di fronte alla
superiorità militare e strategica della Prussia.
3 LUGLIO 1866= sconfitta decisiva degli eserciti imperiali inferta dall’esercito prussiano a Sadowa, in Boemia.
23 AGOSTO 1866= firmata la pace di Praga che segnò il successo della strategia bismarckiana.
CONFLITTO= tra Prussia, Impero asburgico e Italia, i successi furono maggiormente della Prussia contro
l’Impero asburgico.
= riguardo al fronte italiano i successi furono maggiormente dell’Impero asburgico.
PRUSSIA= grazie alla pace ottenne lo scioglimento della Confederazione germanica e le furono annessi i
ducati dell’Holstein e dello Schleswig, come l’Hannover, l’Assia-Cassel, il ducato di Nassau, Francoforte e
altre zone minori.
= ebbe un ingrandimento territoriale con gli Stati che una volta erano della Confederazione germanica.
STATI NORD= venne creata una Confederazione sotto la guida di Guglielmo I.
STATI SUD= rimasero indipendenti per il veto imposto dalla Francia.
FRANCIA= era contraria a un rafforzamento della Prussia e all’unificazione tedesca perchè voleva mantenere
l’equilibrio e lo status quo nell’area centrale europea.
= esercito e Stato continentale più forte.
BISMARCK= inizialmente aveva individuato nell’Impero asburgico il principale avversario ai suoi propositi di
unificazione, era inevitabile che ora fosse la Francia il nemico da sconfiggere per arrivare alla completa
unificazione.
IMPERO ASBURGICO= non aveva più interesse nel centro Europa, ma nella zona balcanica dove aveva
possedimenti.
1867= monarchia asburgica divenne una duplice monarchia perchè ci fu il compromesso con l’elemento
ungherese (Impero austro-ungarico).
SITUAZIONE TRA FRANCIA E PRUSSIA= precipitò con l’offerta del trono spagnolo che il governo iberico
fece a Leopoldo di Hohenzollern.
la Francia reagì immediatamente, temendo di essere accerchiata (da Prussia di Guglielmo e Spagna di
Leopoldo).
12 LUGLIO 1870= la candidatura di Leopoldo venne ritirata ufficialmente.
FRANCIA= non contenta di ciò, chiese una garanzia ufficiale a Guglielmo I che non avrebbe sostenuto in
futuro la candidatura di Leopoldo (vuole umiliare la Prussia).
GUGLIELMO I= non poteva accettare e dopo aver ricevuto nei bagni di Ems in Renania l’ambasciatore
francese Benedetti e aver confermato di non sostenere Leopoldo, senza dare una garanzia scritta, telegrafò
a Bismarck.
BISMARCK= orami convinto della necessità della guerra contro la Francia (per l’unificazione tedesca),
manomise il telegramma.
TELEGRAMMA MANOMESSO= faceva intendere che l’ambasciatore francese era stato messo alla porta da
Guglielmo I e che il loro incontro non avvenne in maniera cordiale.
= pubblicato nei giornali di notorietà europea.
NAZIONALISMO= fu la reazione della Francia, ma si ebbe anche in Prussia.
19 LUGLIO 1870= Francia dichiarò guerra alla Prussia (prima guerra franco-prussiana).
TRUPPE TRANSALPINE= (della Francia) nonostante fossero entrate in guerra con la consapevolezza di
riuscire a far valere la propria superiorità militare, andarono incontro a una serie di sconfitte.
14-18 AGOSTO= esercito francese subì la sconfitta decisiva a Sedan, e l’imperatore Napoleone III fu fatto
prigioniero dai prussiani.
CATTURA NAPOLEONE III= favorì in Francia la proclamazione della Repubblica, mentre a Parigi si sviluppò
la Comune, di chiaro stampo rivoluzionario e socialista.
10 MAGGIO 1871= Bismarck trattò con il nuovo capo del governo Thiers concludendo il Trattato di pace di
Francoforte.
FRANCIA= cedeva l’Alsazia e la Lorenza settentrionale con Metz e si impegnava a pagare a proprie spese
l’esercito di occupazione fino al pagamento di un’indennità di 5 miliardi di franchi oro.
STATI CONFEDERAZIONE SUD= uscita di scena la Francia, si arresero alla supremazia prussiana.
18 GENNAIO 1871= Guglielmo I fu incoronato imperatore di Germania.
PROCESSO UNIFICAZIONE GERMANIA= avvenne dall’alto.
ITALIA DALLA DESTRA ALLA SINISTRA STORICA
DESTRA STORICA
DESTRA STORICA= era composta dalla classe politica che aveva portato all’unitá, un gruppo omogeneo sia
dal punto di vista politico che sociale (provenivano per lo più da famiglie di proprietari terrieri e molti erano
aristocratici (vecchia élite piemontese e consorteria toscana)).
= collocazione nelle aule del Parlamento ne determinò l’appellativo di Destra (non classificazione
ideologica ma di posizionamento).
= si trattava di un centro moderato il cui scopo era quello di rafforzare la costruzione statale appena
raggiunta e di completare l’unificazione territoriale del paese.
= vuole far fronte all’arretratezza dell’Italia (arretrata perchè era appena avvenuta l’unificazione).
CLASSE POLITICA DESTRA E ÉLITE PIEMONTESE= affermate a partire dal 1848, avevano avuto un
modello anglosassone (liberismo anglosassone).
= favorirono il processo risorgimentale.
= avevano portato all’unificazione anche se c’erano delle classi dirigenti contrarie.
= classe liberale che iniziò ad avere un senso di élite che portò all’unificazione.
SENSO GIACOBINO= volontà di fare trasformazioni sociali, politiche, economiche del paese anche
contro il volere delle masse popolari.
STATO E POLITICA LIBERISTI= società sviluppata.
= principio economico del lasseiz-fare.
= governo decentrato.
= legge elettorale ristretta, potevano votare solo i maschi che avessero 25 anni, che sapessero scrivere e
che pagassero le tasse (c’è un omogeneità tra gli elettori e i candidati).
si voleva costruire uno Stato omogeneo.
MARZO 1861= Marco Menghetti portò avanti un progetto di legge che prevedeva un modello di costruzione
statale molto accentuato.
= nel contempo, Ricasoli estendeva un assetto istituzionale amministrativo fondato sull’accentramento
amministrativo e sulla figura del prefetto.
portarono a un dibattito molto forte.
20 MARZO 1865= governo Ricasoli approva la legge di unificazione amministrativa con la quale si
estendono molte leggi del Regno di Sardegna al resto d’Italia.
(= Menghetti estese una legge sull’unificazione legislativa).
si favorisce così:
COSTRUZIONE STATALE= fondata sul modello francese, caratterizzata da un forte potere centrale che si
avvale del prefetto per controllare che le amministrazioni locali seguano le direttive del governo.
MODELLO ACCENTRATO= con l’estensione piemontese al resto d’Italia, fu dovuto:
al fatto che il Regno di Sardegna aveva condotto con successo il processo unitario;
allo scoppio, immediatamente successivo alla proclamazione dell’Unità, del fenomeno del brigantaggio
nelle province meridionali.
CAVOUR= insistette nella piemontesizzazione della legislazione nel Regno d’Italia per:
riaffermare il ruolo svolto dal regno di Sardegna;
riaffermare il ruolo delle istituzioni monarchiche;
evitare che il processo di unificazione avesse un carattere costituente.
CLASSE LIBERALE= vedono il brigantaggio come un pericolo per l’integrità della nuova costruzione
statale (hanno timore che l’unificazione si sgretoli).
BRIGANTAGGIO= si sviluppò per una serie di motivi economici, politici e sociali:
influenza della propaganda clericale e borbonica ostile al nuovo Stato molti briganti meridionali
erano al soldo dei Borboni e dello Stato pontificio, che non volevano che lo Stato liberale si consolidasse
perchè i loro territori erano usurpati dalla classe dirigente piemontese;
permanenza di bande di briganti nelle province meridionali realtà che esisteva già da prima (non è
solo una reazione al nuovo Stato);
disagio delle popolazioni meridionali che percepivano i piemontesi com