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ITALIA DA QUARTO GABINETTO GIOLITTI A ENTRATA IN GUERRA

QUARTO MINISTERO GIOLITTI

QUARTO MINISTERO GIOLITTI= (marzo 1911-marzo 1914) prese il posto del governo del lungotenente

Luigi Luzzatti (marzo 1910-marzo 1911).

= si caratterizzò per un programma chiaramente spostato a sinistra che prevedeva l’allargamento del

suffragio e l’istituzione di un monopolio statale delle assicurazioni sulla vita.

1912= questi due provvedimenti vennero entrambi approvati.

ALLARGAMENTO SUFFRAGIO= stabiliva che il diritto di voto fosse concesso a:

tutti i cittadini maschi che avessero compiuto 30 anni;

maggiorenni che sapessero leggere e scrivere o che avessero prestato servizio militare.

ELETTORI ITALIANI= passarono da 3.300.000 a 8.600.000.

MONOPOLIO STATALE ASSICURAZIONI VITA= avrebbe gettato le basi del futuro Istituto Nazionale delle

Assicurazioni (INA), dal momento che i proventi di tale monopolio sarebbero andati a finanziare il fondo per

le pensioni di invalidità e di vecchiaia per i lavoratori.

SBILANCIAMENTO SINISTRA GOVERNO= fu compensato da una serie di decisioni che dovevano

contribuire a limitare le ripercussioni del riformismo sul sistema politico.

GIOLITTI= favorì un accordo elettorale con il mondo cattolico, per il timore che l’estensione del suffragio

potesse favorire un rafforzamento dei partiti di sinistra (partito socialista).

PATTO GENTILONI= un accordo tra il Presidente dell’Unione Elettorale Cattolica, Ottorino Gentiloni, e la

classe dirigente liberale.

= in cambio del sostegno elettorale, prevedeva che gli eletti si impegnassero a ostacolare le leggi che

potevano ledere gli interessi cattolici.

Giolitti pur non essendo personalmente coinvolto nella trattativa, lasciò fare.

ELETTORATO CATTOLICO= non ancora organizzato politicamente ma doveva rafforzare la classe dirigente

liberale.

CAMPAGNA COLONIALE E PACE DI LOSANNA

CAMPAGNA COLONIALE= elemento che doveva equilibrare il programma decisamente riformista del quarto

ministero di Giolitti.

= avrebbe portato allo scoppio della guerra di Libia (1911-1912) contro l’Impero ottomano.

GIOLITTI= difficile dire se sin dall’inizio avesse pensato a una guerra di conquista in Africa.

= fu indotto a intraprendere l’azione bellica da:

la situazione internazionale, con l’assenso quasi generalizzato delle altre potenze all’azione italiana;

la situazione interna, con l’emergere di correnti nazionaliste e belliciste che volevano la guerra.

RUOLO CORRENTI NAZIONALISTE= supportate da ambienti industriali e finanziari, fu decisivo

nell’orientare Giolitti alla guerra libica.

SETTEMBRE 1911= il governo italiano invia sulle coste libiche un contingente di 35mila uomini, scontrandosi

subito con l’Impero ottomano che rivendicava la sovranità del territorio libico.

GUERRA= si dimostrò più dura del previsto per il difficile territorio libico.

TURCHI= adottarono la tecnica della guerriglia, sfuggendo a uno scontro aperto con le truppe italiane.

perchè

TRUPPE ITALIANE= erano meglio dotate militarmente di quelle turche.

GOVERNO= per piegare la resistenza ottomana, decise di spostare il conflitto nel Mediterraneo orientale,

occupando l’isola di Rodi e il Dodecaneso.

OTTOBRE 1912= si arrivò, anche su pressioni delle altre potenze, alla pace di Losanna tra Italia e Impero

ottomano.

IMPERO OTTOMANO= rinunciava alla sovranità della Libia e avrebbe ritirato le sue truppe.

ITALIA= in attesa di tale sgombero, avrebbe mantenuto il controllo delle isole del Dodecaneso.

GOVERNO ITALIANO= in considerazione del fatto che la resistenza araba continuava a impensierire il

consolidamento coloniale, diede un carattere definitivo all’occupazione temporanea del Dedocaneso.

DODECANESO= restò all’Italia fino al 1946.

SUCCESSIONE: ANTONIO SALANDRA

OTTOBRE 1913= elezioni politiche che malgrado il successo delle forze di sinistra (repubblicani e socialisti),

vide i liberali mantenere la guida dello Stato italiano.

NUOVA CAMERA= vedeva la presenza di 304 liberali, nelle varie sfumature, 79 socialisti, 90 radicali e

repubblicani, 6 nazionalisti e 29 cattolici.

= non piacque però a Giolitti.

GIOLITTI= pensò di ritirarsi dalla guida del governo, contando ancora una volta sulla brevità di tale

assenza al potere.

ANTONIO SALANDRA= (marzo 1914-giugno 1916) successore di Giolitti, si trovò a dover affrontare una

serie di questioni molto rilevanti.

GIUGNO 1914= scoppiò la “settimana rossa” e fu la prima prova di Salandra.

SETTIMANA ROSSA= dopo che alcuni dimostranti di sinistra erano stati uccisi in uno scontro con la polizia,

si sviluppò nell’Italia centro-settentrionale un movimento semi insurrezionale guidato da socialisti e

repubblicani.

REAZIONE CLASSE DIRIGENTE= fu energica, portando a una pronta repressione del movimento

insurrezionale.

ALLE PORTE DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE

GOVERNO= uscito scosso dalla “settimana rossa”, dovette affrontare la situazione internazionale che si era

determinata con:

l’attentato di Sarajevo il 28 giugno 1914;

il successivo scoppio della prima guerra mondiale tra il luglio e agosto 1914.

SCOPPIO GUERRA= pose il governo Salandra di fronte alla scelta di entrare o meno in guerra.

A spingere il governo a optare per la neutralità concorsero una serie di fattori:

impreparazione militare;

logoramento diplomatico della Triplice Alleanza;

divisioni all’interno del mondo politico.

decisione di proclamare la neutralità rispecchiava fortemente il carattere difensivo del Trattato della

Triplice Alleanza.

ma

TRIPLICE ALLEANZA= determinò un forte dibattito politico e una divaricazione in seno allo schieramento

politico italiano.

AUTUNNO 1914-MAGGIO 1915= le forze politiche italiane si divisero tra:

interventisti, che volevano la guerra a fianco della Francia e dell’Inghilterra;

neutralisti, che pensavano che l’Italia dovesse restare fuori dal conflitto.

CORRENTI= cercarono di far valere la loro opzione sul governo Salandra.

GOVERNO SALANDRA= cominciò ad avviare trattative sia nei confronti degli Imperi centrali sia nei confronti

degli Stati della Triplice Intesa. ministro Esteri

SALANDRA E SIDNEY SONNINO= furono spinti a privilegiare i rapporti con Francia e Inghilterra dal reciso

atteggiamento dell’Austria-Ungheria, che non volle fare nessuna concessione all’Italia sul confine adriatico.

26 APRILE 1915= patto di Londra, portato alla stipula dalle trattative avviate con gli alleati occidentali, tra

Italia, Francia, Inghilterra e Russia.

PATTO LONDRA= riconosceva all’Italia, in caso di vittoria, il possesso del Trentino, del Tirolo cisalpino fino

al Brennero, di Trieste, Gorizia, l’Istria fino al Quarnaro, esclusa Fiume, la Dalmazia, Valona in Albania, il

protettorato sull’Albania, il Dodecaneso e il bacino carbonifero di Adalia in Turchia.

= prevedeva che l’Italia sarebbe entrata in guerra contro gli Imperi centrali entro un mese.

24 MAGGIO 1915= segna l’ingresso italiano nel primo conflitto mondiale.

PRIMA GUERRA MONDIALE

PRODROMI PRIMA GUERRA MONDIALE

ANNI PRECEDENTI PRIMA GUERRA MONDIALE= vennero interessati da notevoli frizioni tra Stati nazionali,

alcuni nati da poco, e spesso l’oggetto delle contese era costituito dai possedimenti coloniali, esempio:

crisi marocchina, con il confronto tra Francia e Germania;

conflitto tra Italia e Impero ottomano per la Cirenaica;

guerre balcaniche.

ATTENTATO= in cui perì l’erede al trono austriaco, fu solo l’evento scatenate, preceduto da un periodo di

problematiche relazioni internazionali.

WELTPOLITIK= uno degli elementi che hanno maggiore peso nel caratterizzare questo periodo.

= politica adottata dalla Germania di Guglielmo II, ispirata da desiderio di controllare e guidare il mondo

intero.

= atteggiamento arrogante che isolò la posizione internazionale della Germania, ed ebbe anche

conseguenze diplomatiche e politiche.

ISOLAMENTO DIPLOMATICO TEDESCO= aumentato da altri atti compiuti dal governo tedesco, in seguito

anche alle accampate pretese coloniali, che misero la Germania in contrasto con Francia e Inghilterra.

DA 1898= una serie di provvedimenti legislativi tedeschi, come la creazione di una marina commerciale e

militare, permisero alla Germania di elevarsi al livello delle altre potenze coloniali.

INGHILTERRA= si risentì per l’aggressività della politica mondiale di Guglielmo II.

FRANCIA= dopo la perdita dell’Alsazia e della Lorena, risalente a 30 anni prima, tentò di smuovere il

complesso sistema di intese internazionali che la isolavano a favore dei rivali teutonici.

ENTENTE CORDIALE 1904 E PATTI UNILATERALI CON ITALIA= furono mirati a contrastare la forza della

Triplice Alleanza.

AGGRESSIVITÀ POLITICA TEDESCA= facilitò l’adesione ad iniziative che contrastassero la forza della

Triplice Alleanza.

BALCANI= zona in cui interessi importanti venivano a confliggere, su cui si estendeva il controllo di 3 imperi:

quello russo;

quello austro-ungarico;

quello ottomano.

DA 1890= la Russia si distacca dalla comunanza d’intenti con la Germania, per sancire l’intesa con la

Francia.

1894= culmina l’intesa con la Francia con il Trattato franco-russo.

RISOLUZIONE RUSSA= determinanti furono il desidero di:

accedere al controllo dello stretto del Bosforo, contrastando cosi l’Impero ottomano;

affermare la propria supremazia sui popoli balcanici (in particolare tra Russia e Serbia), sottomessi al

multietnico Impero austro-ungarico.

INIZI SECOLO= va ascritto l’incremento dell’ostilità fra Inghilterra e Germania, parallelamente al rinascere

dell’intesa tra Londra e Parigi.

MINACCE TEDESCHE= all’Inghilterra coinvolgevano sia l’ambito economico-commerciale, grazie alla

nascita della flotta mercantile tedesca, che quello strettamente militare.

SERIE RAGIONI= vennero identificate come potenziale pericolo per l’equilibrio geopolitico europeo, tra cui:

maggior peso economico e la forza militare che la Germania andava acquisendo.

CONTRASTI= riguardavano ambiti che interessavano anche l’Italia.

ITALIA= aveva preso le distanze dall’Austria-Ungheria in seguito alle mancate concessioni per l’annessione

della Bosnia Erzegovina.

SISTEMA ALLEANZE EUROPEE= scaturito dalla guerra franco-prussiana, veniva così ad essere modificato,

a causa della politica aggressiva da parte di Guglielmo II.

RIVALITÀ= sopite fino a quel momento vennero bruscamente risvegliate, per diventare motivo di guerra.

ATTENTATO SARAJEVO= scatenò le potenze militari europee.

GAVRILLO PRINICIP= studente bosniaco che condusse l’attentato.

= faceva parte di un'associazione, La Mano Nera, che voleva lottare contro l'autocrazia viennese per la

riaffermazione del principio di nazionalità all'interno dell'Impero multietnico austro-ungherese.

AUST

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A.A. 2024-2025
21 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emmacrosara di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Ungari Andrea.