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TROPPO POCO).

[Sviluppo sostenibile e politiche green EU, USA, MONDO (slide 41-63, esternalità)]

LEZIONE 5 (22/03)

La finalità principale delle entrate pubbliche è quella di andare a finanziare il settore

pubblico, al tempo stesso anche quella di regolare la distribuzione del reddito e

correggere distorsioni del sistema economico (fine extra-fiscale). All’interno di queste

troviamo tutte le somme di denaro che a qualsiasi titolo affluiscono nelle casse dello

Possiamo dividere le entrate pubbliche tra:

stato. Entrate tributarie, insieme degli introiti derivanti dall’applicazione del sistema di

 imposizione diretta e indiretta

Entrate extra-tributarie, relative ai proventi dei beni pubblici agli utili di gestione

 delle imprese pubbliche, all’interno di queste troviamo anche le imposte

Cosa si intende per imposta?

Prelievo coattivo destinato al finanziamento di una spesa pubblica che presenta effetti

largamente indivisibili e che non è connesso con l’erogazione di un servizio pubblico al

cittadino (viene pagata anche se non si usufruisce di un servizio pubblico, non stiamo

parlando di un mercato dove troviamo una domanda e un’offerta).

Cosa si intende per contributi?

Sono prelievi coattivi a carico di determinati soggetti (lavoratori pubblici e privati,

imprese) destinati al finanziamento delle prestazioni sociali (pensioni), qua troviamo

una relazione tra pagamento e relazione a differenza delle imposte.

Cosa si intende per contributi speciali?

Somma dovuta dal cittadino, a prescindere dalla domanda del servizio, come

compenso per i benefici ricevuti in conseguenza di un intervento pubblico (es.

costruzione di opere pubbliche che aumentano i valori delle proprietà immobiliari)

La classificazione delle imposte…

REALI, colpiscono la ricchezza oggettivamente, ossia in quanto tale.

 L’ammontare dell’imposta reale è determinato in relazione all’oggetto

dell’imposta senza tenere conto delle caratteristiche soggettive del

contribuente

PERSONALI, Colpiscono la ricchezza in quanto è posseduta da UNA persona.

 Nella determinazione dell’ammontare dell’imposta assumono rilievo anche

elementi relativi alla persona del contribuente (caratteristiche soggettive del

contribuente) come, per esempio, il numero di figli o delle persone a carico,

ecc. (nell’IRPEF per esempio si osserva la presenza o meno di familiari a carico)

DIRETTE, colpiscono le manifestazioni «immediate» (cioè dirette) della

 ricchezza o capacità contributiva (es percezione di un reddito, possesso di un

patrimonio) es. IRPEF

INDIRETTE, colpiscono le manifestazioni «mediate» della ricchezza, ossia

 quando la capacità contributiva si incorpora in un atto di scambio o di consumo

(esempio IVA colpisce il momento del consumo). Si ritengono meno eque

perché generalmente soggetti con livelli di reddito più bassi avranno quote di

consumo più alte e di conseguenza saranno più colpite da questo tipo di

imposte, sono imposte regressive. Quando l’imposta indiretta è commisurata in

percentuale al valore del bene si parla di ‘’imposta al valorem’’, la più

importante è l’IVA. Se invece non è determinata come percentuale ma è legata

alla quantità consumata del bene allora si parla di ‘’accisa’’.

Chi paga quali imposte?

IRPEF imposte sui redditi delle persone fisiche

IRES imposta sui redditi delle società

ISOS imposte sostitutive sui redditi da attività finanziarie

IMU imposta municipale unica (legato a territorio, è un’imposta reale)

Cosa compone un’imposta?

a) Presupposto, Situazione di fatto cui la legge ricollega l’obbligo di pagare

l’imposta (es: per l’IRPEF il presupposto è il possesso di un reddito in denaro o in

natura)

b) Soggetto passivo, persona fisica o giuridica in capo al quale sorge l’obbligo

c) Base imponibile, individua l’ammontare su cui calcolare l’imposta, può essere

espressa o in termini monetari (Y) o in termini fisici (Q).

d) Aliquota (t), individua ciò che è dovuto dal contribuente, varia in funzione della

base imponibile [ = () o = ()]

e) Debito d’imposta, prodotto fra l’aliquota e la base imponibile T= �(�) ∗ �

oppure � = � (�) ∗ Q

(a livello aggregato è definito ‘’gettito totale dell’imposta’’)

Differenze tra deduzione e detrazione?

Deduzioni dalla base imponibile (D), Il contribuente ha diritto di detrarre dalla base

imponibile un certo importo, . L’aliquota fiscale si applica sulla base imponibile al

netto delle deduzioni

Detrazioni dall’imposta (d), Il contribuente ha diritto di ridurre il suo debito d’imposta

di un certo importo, . L’imposta così ottenuta sarà inferiore a quella lorda.

Due tipi di aliquota…

Aliquota media, rapporto tra debito d’imposta e base imponibile = / Y

Aliquota marginale, rapporto tra la variazione dell’imposta e la variazione del reddito

�Y

che l’ha determinata = / o = /

Come deve essere ripartito il carico tributario fra contribuenti? Possiamo rifarci a 3

possibili criteri:

▪ Il principio della controprestazione, l’onere della copertura della spesa pubblica è

posto, in tutto o in parte, a carico dei beneficiari dei beni o servizi. Beni o servizi a

domanda individuale (es. ticket prestazioni sanitarie), è applicato raramente in Italia

(es. ticket sanitario).

▪ Il principio del beneficio, l’onere della copertura della spesa pubblica è posto a carico

dell’intera collettività tramite tributi applicati su basi imponibili rappresentative dei

benefici della spesa. Beni a domanda collettiva (es. tributi su immobili)

▪ Il principio della capacità contributiva, l’onere della copertura della spesa pubblica è

posto a carico dell’intera collettività tramite tributi applicati su basi imponibili

rappresentative del benessere economico dei contribuenti e cioè la loro capacità

contributiva. Quindi l’imposta dipende dalla possibilità economica di ogni singolo

contribuente (> reddito = >carico fiscale contribuente).

I due problemi sorti in riferimento a ciò sono: come si calcola però la capacità

contributiva? Quale criterio usare per determinare l’importo del tributo, data la misura

del benessere (tipo di imposizione: proporzionale, progressiva, regressiva, ecc.)?

L’importo del tributo deve rispettare alcuni principi…

A) equità orizzontale: a uguale capacità contributiva deve corrispondere uguale

imposta

B) equità verticale: a maggiore capacità contributiva deve corrispondere maggiore

imposta

C) le imposte non devono alterare la scala distributiva (se una persona è più ricca

di un’altra prima dell’imposta deve esserlo anche considerando il reddito al

netto dell’imposta).

Si parla di imposta proporzionale se all’aumentare della base imponibile, il debito di

imposta aumenta nella stessa proporzione (�=�Y). In questo caso aliquota media e

marginale coincidono e sono costanti.

Si parla di imposta regressiva se all’aumentare della base imponibile il debito

d’imposta aumenta meno che proporzionalmente. L’aliquota media diminuisce

all’aumentare della base imponibile, ed è sempre superiore all’aliquota marginale

Si parla di imposta progressiva se all’aumentare della base imponibile il debito di

imposta aumenta più che proporzionalmente. L’aliquota media aumenta all’aumentare

della base imponibile ed è sempre inferiore all’aliquota marginale

(esempio progressività e regressività)

Quali sono le forme impositive?

Le forme impositive più semplici:

1. Imposta in somma fissa (lump sum tax), presa sempre in esempio per quanto

riguarda il raggiungimento dell’efficienza, ma non viene mai applicata nel

concreto (utopica a tutti stessa somma di tasse).

2. Imposta ad aliquota fissa (flat rate tax), prevederebbe un’aliquota costante

indipendentemente dal livello di reddito, è l’applicazione della flat tax (sarebbe

un’imposta proporzionale) T(Y)= t Y

Le forme di imposizione più complesse e frequenti (creano progressività d’imposta)

1. Imposta per classi di reddito (ad es. nell’addizionale regionale all’IRPEF), si

individuano classi di reddito e per ognuna viene individuata una specifica

aliquota. Il problema per questo metodo riguarda i casi limite tra una classe e

un'altra.

2. Imposta per scaglioni di reddito (ad es. nell’IRPEF), a ciascun livello di reddito

calcolo l’aliquota e alle porzioni di imponibile ricadenti in ciascun scaglione

viene applicata una diversa aliquota.

(esercizio debito d’imposta e aliquota media)

Parlando nello specifico dell’IRPEF abbiamo alcuni caratteri principali:

Tipo di imposta: Personale e progressiva a scaglioni, con deduzioni e detrazioni

Presupposto: Possesso di un reddito in denaro o in natura

Soggetti passivi: Persone fisiche residenti (redditi in Italia o all’estero) e non residenti

(solo in Italia)

Base imponibile: Somma di tutti i redditi del soggetto passivo (reddito entrata con

molte eccezioni e esclusioni) al netto degli oneri deducibili

Come viene calcolato l’IRPEF?

Reddito complessivo (Y)

- Deduzioni (D)

= Reddito imponibile (y)

Applicazione della scala delle aliquote

=Imposta lorda (TL)

- Detrazioni (d)

= Imposta netta (T)

- Ritenute alla fonte a titolo di acconto (R)

=imposta da versare (T-R)

Categorie di reddito per quanto riguarda la base imponibile dell’IRPEF:

redditi fondiari, I redditi fondiari sono i redditi inerenti ai terreni e ai fabbricati

 situati nel territorio dello Stato e iscritti nel catasto dei terreni o nel catasto

edilizio urbano (non utilizzati nell’esercizio di un’impresa, vedi dopo...). I redditi

fondiari possono essere effettivi (nel caso di immobili locati) se reddito

effettivamente percepito nel periodo di imposta o figurativi (nel caso di immobili

non locati) se è dato dalla rendita catastale dell’immobile, e rappresenta il

reddito normale, la sua potenzialità media di reddito. *terreni NO* (o si paga

IMU o IRPEF solitamente)

redditi da lavoro dipendente, redditi che derivano da rapporti aventi per oggetto

 la prestazione di lavoro alle dipendenze e sotto la direzione di altri, tra questi

troviamo sia le pensioni sia le collaborazi

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiappojr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza delle finanze - economia della tassazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Bruzzone Luca.
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