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PEDAGOGIA SPECIALE
Pedagogia speciale: disciplina molto giovane, che promuove e partecipa ai cambiamenti culturali
sollecitati dalla comunità scientifica. Il principio della pedagogia speciale è quello di riuscire a
vedere le possibilità dell’educabilità, con un’intensa fiducia all’umanizzazione della persona, al di là
delle sue problematiche.
nel 2008 nasce la SIPeS (società italiana della pedagogia speciale)
CONCETTI IMPORTANTI →
- Deficit: problema fisico, tendenzialmente permanente circa uguale a menomazione
→
- Handicap: interazione tra deficit e società (riducibile) circa uguale a disabilità
- Tra gli assi portanti della PS ci sono: la memoria (ricordare i progressi fatti fino a qui), il
rapporto docente-alunno (gli insegnanti devono essere i primi a vedere le possibilità dei
loro alunni, anche quelli con disabilità, altrimenti essi non avranno mai davvero l’occasione
di diventare autonomi) →
- INTEGRAZIONE: riguarda solo la persona disabile INCLUSIONE: riguarda tutti
- Progettualità e possibilità + problematicismo
- Tra i problemi da affrontare ci sono il concetto di identità (= bisogna evitare che la persona
disabile si identifichi con il suo deficit) e azione politica (bisogna intervenire politicamente a
livello di istituzioni)
- PEDAGOGIA CURATIVA= volta alla guarigione
- ORTOPEDAGOGIA= rivolta a influenzare le capacità della persona disabile per inserirla nella
società
- PEDAGOGIA EMENDATIVA= vuole correggere l’individuo “difettoso”
LA STORIA DELLA PED SPECIALE (nomi importanti)
1. PINEL e ESQUIROL: vogliono abbattere le barriere che allontanano i malati di mente
(manicomi)
2. J. ITARD (1800): viene considerato il suo fondatore, in quanto fu il primo a rapportarsi allo
studio delle disabilità (con victor, un ragazzo sordo).
3. A. GEMELLI: fonda l’università Cattolica del Sacro Cuore a Milano
4. R. ZAVALLONI: fu il titolare della prima cattedra di Ped Speciale nell’università di Roma
(1975). Il suo approccio tenta di andare oltre all’ottica normalizzante dell’ortopedagogia, e
apre alla prospettiva dell’ICF.
5. F. MONTUSCHI: ha un nuovo approccio basato su principi quali la presa d’atto
(riconoscimento e accettazione del deficit); prospettiva più realistica dotata di una
progettualità e una direzione ben definita. Parla inoltre dell’importanza dell’affettività
come fattore essenziale dell’intelligenza (prima si guardava solo il QI)
6. TRISCIUZZI: lui si riferisce alla pedagogia speciale come alla scienza della domanda (=
partire dai bisogni e dalle necessità del ragazzo abbandonando l’approccio narcisistico) e
sottolinea l’importante dei genitori e soprattutto del padre come riferimento per i ragazzi
→ gli adulti devono essere formati come educatori →
7. CANEVARO: permette grandi progressi in termini di integrazione scolastica LEGGE
517/1977. Secondo lui, dato che gli handicap hanno origine multifattoriale, è compito della
PS individuare tutte le aree di difficoltà e trovare soluzioni che possano ridurre gli handicap
e aumentare il benessere e l’autonomia dei ragazzi. Canevaro inoltre delinea il paradosso
della pedagogia speciale.
8. MELTZER E HARRIS: loro teorizzano i micro processi intrafamiliari; il nucleo familiare deve
infondere speranza e dividere le fatiche
9. BERTOLINI: secondo lui l’educazione deve permettere a tutti di cercare il senso della
propria vita; si deve partire dall’analisi del mondo contemporaneo, guardando però anche
al passato e cercare di dare un senso alla vita. Riprende l’idea di HUSSERL per cui la società
è una comunità intersoggettiva che ha l’obbiettivo di realizzare il bene comune, tutelando
anche l’individualità.
10. MORIN: scrive “i 7 saperi per l’educazione del futuro” il cui scopo è infondere un senso di
cittadinanza terrestre. Conia il termine relianza= tutto ciò che unisce e promuove la
solidarietà (L’educazione dovrebbe trasmettere questo)
➔ Con morin e bertolini si parla di NUOVO UMANESIMO
11. BAUMAN: mixofobia = paura del diverso. La disabilità fa paura, mistifica l’ideale che
abbiamo di cittadino perfetto e fa breccia alle nostre insicurezze. Il rischio è che anche la
persona con disabilità si faccia condizionare da ciò e che non tenti nemmeno di emanciparsi
nelle sue possibilità
12. SEN: economista che definisce il termine “capabilities” = il benessere di una persona si
individua nel rapporto tra zpd e opportunità apprese
13. FRABBONI: attribuisce alla scuola il compito di denunciare i disvalori e di promuovere 3
valori principali che sono: etica solidale, difesa dal consumismo e rispetto alla vita.
(canevaro sottolinea la differenza tra valori e principi, di cui l’inclusione fa parte)
14. JB E AA: spoliazione e book block. Parlano del problema della privatizzazione delle
università e della mercificazione di quest’ultima, evidenziando la precarietà del ruolo degli
studi umanistici in un mercato universitario volto solo al profitto e al guadagno.
15. CAROL THOMAS: usa il termine “disabilismo”= oppressione sociale dei disabili determinata
dalle restrizioni sociali applicate a queste persone.
16. LENNARD DAVIS: usa il termine dismodernismo, affermando che la disabilità è l’unico
denominatore comune tra gli uomini, è l’unica cosa che insegna davvero che cosa significa
esclusione. →
17. SHILDRICK: corpo sociale fluido = il corpo è l’insieme di biologia e società. i
fenomenologi partono da qui per dire che il corpo è il luogo dove il sé e il mondo
interagiscono
18. TREVARTHEN: musicalità comunicativa (capacità umana di regolare il proprio
comportamento nel tempo e di relazionarsi all’altro, grazie alla presenza di un beat di fondo
che si sincronizza e che permette di entrare in sintonia)
19. ANNA PILERI: sfrutta il concetto di musicalità comunicativa per capire il modo in cui questa
facilita il legame genitori-figli anche in presenza di diversità (disabilità e migrazione =
doppiamente speciali). Per verificare ciò compie uno studio negli asili di Parigi.
nei risultati emerge che il tempo è un fattore chiave e che deve essere uguale per la fase di
accoglienza e separazione; inoltre deve essere presente la stessa musicalità, scandita anche
dagli stessi rituali (frasi, gesti... sempre uguali)
20. LUCIO COTTINI E ANNALISA MORGANTI: pubblicano un libro sull’inclusione scolastica
ALTRI CONTRIBUTI
- Beatitudine della malattia (Roberta Dapunt)
- Padre con figlio down (Dario Fani)
→
- Hotel ad Asti del 2015 autonomia e mondo lavorativo
→
- Dynamo camp (Paul Newman) a Pistoia dal 2007
MODELLI PER DIAGNOSTICARE LE DISABILITA’
1. ICD (bio-medico)
2. ICIDH (distinzione tra menomazione e disabilità, ma separazione dalla comunità)
3. ICIDH-2 (iniziano a valutare l’importanza della sfera sociale nello studio delle disabilità)
4. ICF (modello bio-psico-sociale, in cui il deficit viene correlato al contesto)
5. DSM (manuale diagnostico, attualmente edizione n.5)
AMBITI DI RICERCA (SIPeS)
1. PS nelle università
2. Formazione insegnanti
3. Integrazione scolastica e didattica inclusiva
4. Integrazione extrascolastica (genitori, lavoro, sport...)
5. Problema epistemologico
6. Rapporto con le altre scienze
7. Metodologie di ricerca
8. Dimensione storica
9. Marginalità e disagio psico-sociale
CRITICITA’ NELL’INCLUSIONE SCOLASTICA (rilevate dalla Caritas e dalla fondazione G. Agnelli)
→
1. Problema di mobilità quindi anche poca presenza di persone specializzate e
conseguente assunzione di personale formato
2. Poca collaborazione tra prof curricolari e prof di sostegno
3. Poca considerazione dei prof di sostegno
4. Assegnazione lenta di prof di sostegno
5. Scarsa comunicazione tra servizi sanitari e di sostegno
6. Poca formazione a insegnanti e alle famiglie
7. Scarsa introduzione al mondo lavorativo e quindi poca autonomia
➔ È stato svolto in UE un progetto triennale, firmato da 25 paesi: esso è rivolto ala
formazione degli insegnanti, e valuta alcuni fattori tra cui la valorizzazione della diversità, il
sostegno fornito agli alunni, la presenza o meno di aggiornamento personale...
LEGGI IMPORTANTI
1. Legge 1859 / 1962 = classi a parte
2. Legge 517 / 1977 = integrazione scolastica nelle classi (nel 78 = chiusura manicomi)
3. Legge 9 /1999 = aumento dell’obbligo di istruzione per tutti
4. Legge 18 / 2009 = viene firmata la convenzione che sancisce e tutela i diritti, la dignità e le
pari opportunità delle persone con disabilità
5. Legge 249 / 2010 = il docente di sostegno viene assegnato direttamente alla classe e
assume la contitolarietà della classe in cui opera
6. Legge del 2012 = strumenti d’intervento per studenti disabili e organizzazione territoriale di
inclusione scolastica. La scuola deve pareggiare le disparità in via ordinaria
BOOCK BLOCK – J.B. e A.A.
I temi sono la commercializzazione del sapere, la privatizzazione delle università, l’abbattimento
del pensiero critico, la precarietà degli studi umanistici
Le università si stanno privatizzando sempre di più, il che aumenta sempre di più i dislivelli oltre
che impedire l’accesso al sapere che dovrebbe essere permesso a tutti e non quantificabile.
Le università finanziano i corsi sempre in un’ottica di mercato, e all’interno di un contesto simile gli
→
studi umanistici rivestono un ruolo sempre più marginale e precario gli insegnanti di studi
umanistici vengono considerati come sacrificabili. (non vengono tutelati lavorativamente e anzi
quando chiedono di rinnovare i contratti vengono licenziati)
Inoltre, il pensiero critico viene visto come pericoloso all’interno dell’università imprenditoriale.
(quindi, venendo meno il pensiero critico, si perde il senso di insegnare tali discipline)
Gli studenti spesso non riescono ad accedere ai corsi che vogliono frequentare, perché meno
finanziati e quindi meno accessibili→ la mercificazione del sapere, la scelta delle università di
finanziare un ambito piuttosto che un altro e la privatizzazione delle università determinano il
futuro degli studenti (mentre il sapere dovrebbe essere accessibile a tutti, e non dovrebbe essere
commercializzato) →
Per questo motivo molti studenti sono scesi in pizza BOOK BLOCK (a Roma e Londra): protesta
in cui gli studenti sono scesi in piazza a protestare usando i libri come scudi. Rivendicavano
un