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PEDAGOGIA GENERALE-
manuale
LA PEDAGOGIA È LA SCIENZA CHE STUDIA I PROCESSI EDUCATIVI
DELL'INDIVIDUO.
La pedagogia venne considerata da Gentile come subalterna alla filosofia.
Viene spesso associata ad altre discipline come psicologia, sociologia o
filosofia, in parte risulta quindi errato il pensiero che si ha della pedagogia,
questo anche per un problema culturale legato alla difficoltà di emancipare la
pedagogia da altre discipline. La pedagogia ha come oggetto fondamentale
l'educazione, in quanto studia i processi educativi, essa si occupa dei processi
educativi dell'individuo dalla nascita alla morte, non si limita all'età infantile o
adolescenziale, ma si estende fino all'età senile. Il pedagogista agisce creando
un contatto con l'individuo attraverso il dialogo, i processi comunicativi e
l'empatia, competenze essenziali per far sì che l'individuo che ha bisogno di
essere affiancato nel percorso della vita si senta accompagnato da un
professionista senza sentirsi giudicato. La pedagogia è quindi la scienza che si
occupa dell'individuo durante tutto l'arco della vita sotto l'aspetto educativo,
tenendo conto delle necessità e dei bisogni avvalendosi di competenze quali
l'empatia, la consapevolezza, la capacità di ascolto e di comunicazione attiva.
Così da accompagnare l'interlocutore in un percorso di crescita, di sviluppo di
consapevolezza, di emancipazione e di autodeterminazione. Il compito
dell'educatore non è quello di sostituirsi all'altro, poiché non è questo lo scopo
educativo, in quanto il soggetto non crescerebbe rispetto a determinate
problematiche, la soluzione è anzi accompagnare l'altro, senza sostituirsi ad
esso, dando modo al soggetto di scegliere quale strada prendere, instaurando
un rapporto di fiducia basato sul dialogo e sulla comprensione dell'altro.
EDDA DUCCI E FRANCO CAMBI sono dei punti di riferimento della
pedagogia.
FRANCO CAMBI- LA PEDAGOGIA DEL ‘900-
EDDA DUCCI grande pedagogista legata alla filosofia dell’educazione, suora
laica- ci si veste da suora una volta deceduti- APPRODI DELL'UMANO-
Questi due autori cruciali hanno elaborato due definizioni di pedagogia lavorate
in combinazione, come se fossero complementari, che sfidano lo stereotipo
tradizionale sulla pedagogia.
EDDA DUCCI ci dice che la pedagogia è UN sapere qualificato che ha per
oggetto l'educabilità dell’uomo, ossia quella specificità dicibile anche come
attuazione delle potenzialità del suo essere, perfettibilità indefinibile, progresso
qualitativo del suo divenire verso la libertà, l'alta qualificazione del suo vivere
in ogni vocazione, la felicità, in un contesto primario di rapporto interpersonale
a cui i termini stessi alludono. Con questo, vuole affermare che non esiste
l'eccellenza, bensì siamo tutti in cammino per stare bene con noi stessi e con
gli altri. Il concetto di Libertà in un contesto educativo fa riferimento alla
capacità dell'educatore nell'educare il soggetto ad essere libero di esprimersi
senza intaccare la libertà altrui.
I due autori sono tra loro molto lontani per approccio, poiché Edda Ducci
essendo una suora laica ha una visione della vita terrena e ultraterrena di un
certo tipo, mentre Franco Cambi è un pedagogista laico. È evidente che i due
piani delle definizioni sono due piani lontani, afferiscono ad un ambito
ontologico- il primo, ed assolutamente storico- il secondo. Ciò serve per avere
un quadro completo di quelli che possono essere gli approcci alla pedagogia e
quello di cui la pedagogia si occupa in ragione di quegli approcci; quindi,
parliamo di contesti legati alle culture/società che si specializzano in FRANCO
CAMBI, parliamo di progresso qualitativo, felicità, educabilità per EDDA
DUCCI. Il fatto che le due definizioni si differenzino tra loro non vuol dire che si
escludano a vicenda, bensì rendono la versione della pedagogia quanto più
ampia.
Nella prima definizione – EDDA DUCCI- ritroviamo una complessità infinita.
Tale complessità ci permette di riflettere su alcuni termini che aprono la visione
sull’uomo e quindi dell’educazione dell’uomo di un certo tipo. In base “all’uomo
che vorrei avere” ho un certo tipo di approccio educativo. L'UOMO CHE
VORREI- L'insegnante di fronte a tale concetto propone un tipo di educazione
libera, aperta, inclusiva, sociale e democratica e lo fa scegliendo di
riconoscere l'interlocutore instaurando un rapporto di interazione attiva e
condivisa.
FRANCO CAMBI pedagogista laico- è IL sapere dell'educazione, è la
teorizzazione di quei processi sociali, culturali e individuali che producono
inculturazione, apprendimento e formazione personale, presenti in tutte le
culture e le società e che- da un momento in cui tali culture e società si
complicano, si articolano, si specializzano nelle loro “pratiche” passando da un
piano di organizzazione pratica a uno- appunto-di riflessione teorica.
Pedagogista che scandisce il percorso educativo rispetto ai periodi storici che
attraversa e ha attraversato. Cambi quindi fa una teorizzazione di tutti quei
processi educativi e formativi, è chiaro che in questa definizione abbiamo un
crisma di maggiore scientificità, la pedagogia riflette su tali processi che sono
tipici di tutte le società, culture e realtà che sempre evolvono; perciò, si passa
sempre da un piano pratico educativo a un piano teorico educativo. La sua
analisi parte dalla società che si specializza, e in questo caso Cambi sottolinea
quanto la pedagogia sia una scienza che si occupa di studiare come tale
crescita influenzi il percorso educativo di ciascun individuo, in quanto
l'individuo si rapporta alla società in un certo modo e così facendo si instaurano
rapporti interpersonali che potrebbero essere motivo di cambiamento/crescita.
Tale rapporto è inesauribile e si struttura su una base distributiva che comporta
il cambiamento; la pedagogia, perciò, riflette la prassi educativa in continua
evoluzione, stando così sempre al passo, inglobando in sé stessa tutti questi
processi. Se la prassi è qualcosa di pratico che riflette gli aspetti quotidiani
della vita di tutti gli uomini, la pedagogia riflette l’aspetto teorico basandosi
sugli stimoli dati dalla pratica.
PEDAGOGIA (teoria)
EDUCAZIONE (pratica)
La pedagogia è dunque la teorizzazione di quei processi sociali/culturali,
presenti in tutte le società, che da un piano pratico si articolano e passano da
una dimensione più prassica del fare della pratica ad una dimensione che
contenga tutti questi processi pratici (i processi pratici diventano teorici) -
PROCESSO DI TEORIZZAZIONE.
L'UOMO CHE VORREI- L'insegnante di fronte a tale concetto propone un tipo
di educazione libera, aperta, inclusiva, sociale e democratica e lo fa scegliendo
di riconoscere l'interlocutore instaurando un rapporto di interazione attiva e
condivisa.
ALDO VISALBERGHI- LE BASI PEDAGOGICHE
Il cerchio rappresenta la PEDAGOGIA, i fattori sono le frazioni, tutte le frazioni
messe insieme formano il nucleo, i raggi rappresentano tutti i rami/sottosettori,
ovvero gli aspetti che un educatore e la pedagogia deve tener presente.
Aldo Visalberghi ha scritto un testo imprescindibile nello studio della pedagogia
dal titolo emblematico- Pedagogia e scienze dell'educazione. Nell'introduzione
a questo libro, viene chiarito il concetto di pedagogia e scienze dell'educazione.
Negli anni '70 ci fu una fase storica e pedagogica che si è allineata con ciò che
accadeva in Francia, in quel periodo si è cominciato a mettere in dubbio la
profondità e l'aderenza alla realtà della pedagogia che veniva da processi
teorici diversi, i pedagogisti di quegli anni si domandavano quindi se la
pedagogia fosse ancora quella scienza che riusciva a raccogliere i processi
educativi o tali processi educativi fossero stati così straordinariamente
modificati dal boom economico, dall’educazione di massa, dal cambiamento
industriale, da tutti quei fattori che hanno straordinariamente rivoluzionato la
nostra società negli anni ’60-’70. È da tali processi sociali che poi la pedagogia
ritorna alla teoria della pratica e quindi la teoria risulta modificata e cambiata.
Visalberghi con questo ci fa capire che la pedagogia non si è frantumata in
tante scienze dell’educazione che servono a seguire il processo pratico-
educativo che si complica e si articola in tutte le società; ma la pedagogia
invece è la colla che tiene insieme tutte queste scienze dell’educazione, che da
sole non avrebbero un fine etico, morale e valoriale unico, ma ognuna
andrebbe per il proprio conto, secondo i propri interessi pratici. L’obiettivo
comune si può raggiungere solo se queste scienze trovano un punto di contatto
nella formazione dell’uomo democratico.
COMPETENZE DELL'EDUCATORE:
Conoscenza dell'allievo (Rousseau) Conoscenza strutturale dell'interlocutore
Conoscenza della società (Dewey) Conoscenza del mondo che ci circonda
Conoscenza dei metodi (Pestalozzi) Didattica
Conoscenza della materia - conoscenza della disciplina
Queste competenze strutturali non hanno una scadenza, ma si modificano con
il modificarsi della società.
È dedicato alla pedagogia un ruolo importante che sempre la spingono a
riflettere su nuove questioni e bisogni legati all'uomo. Visalberghi nel ‘78
parlava dell'educatore come OPERATORE dei processi formativi.
3 DIMENSIONI DELL'APPRENDIMENTO:
LIFELONG LEARNING o dimensione verticale, apprendimento che dura
tutta la vita, rappresenta il superamento della dimensione temporale
dell'istruzione e riguarda la lunghezza, la durata della vita. La dimensione del
Lifelong learning evidenzia che l'individuo impara durante tutta la sua vita.
LIFEWIDE LEARNING- si riferisce alla dimensione orizzontale in quanto fa
riferimento a tutti i contesti di vita e rappresenta il superamento dei luoghi
deputati all'apprendimento, per cui oltre al contesto normale si tende a
valorizzare ogni sperienza di vita. Riguarda la larghezza o ampiezza della vita,
cioè i vari contesti. Pertanto, l'espressione completa diventa LIFELONG
LIFEWIDE LEARNING, con cui tempi e spazi dell'apprendimento si allargano sino
a comprendere ogni ambito della vita e ogni tempo del soggetto. La
dimensione del Lifewide learning evidenzia che l'apprendimento avviene in
un'ampia varietà di ambienti e contesti; lavoro, vita sociale, famiglia e non
solo