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LA FORMAZIONE

Per formazione si intende la trasformazione dei saperi in competenze. E un

processo di costruzione del sé come soggetto dotato di una propria forma.

La parola formazione, quindi, rimanda al "dare forma" ovvero condurre a

maturità di forma mediante una serie di azioni intenzionali o non intenzionali.

Prima di essere oggetto della pedagogia, la formazione è oggetto culturale

ovvero insieme di idee e di significati, di modelli comportamentali, regole che

fanno parte dell'esperienza abituale del nostro mondo.

Quando si parla di formazione in termini pedagogici essa diventa un processo

globale e multidimensionale che coinvolge il soggetto in un processo di crescita

e cambiamento attivo e per tutta la vita, va inteso come un percorso

incompiuto e sempre aperto a nuovi scenari. Per questo si definisce come

lifelong learning perché il formare e il formarsi sono processi di crescita e di

cambiamento costante che non hanno una fine.

La formazione, quindi, è il processo globale di crescita dell'uomo che avviene

attraverso il contatto con la cultura e con le forme che essa assume. Questo

incontro/scontro tra uomo e complessità del reale, modifica il modo di pensare,

ragionare e agire dell'uomo stesso. In questo senso la formazione diventa un

processo di costruzione dei saperi che permettono al soggetto di adattarsi alla

realtà e modificarla. Per questo esiste un nesso fondamentale tra formazione e

conoscenza, questo perché attraverso l'apprendimento il soggetto aumenta il

suo bagaglio di conoscenze creandosi un proprio sistema di saperi utili alla

comprensione e alla modifica della realtà. Il processo formativo, in questo caso,

è importante perché attraverso di esso il soggetto apprende conoscenze utili

per rapportarsi alla realtà circostante ma anche per creare la propria identità.

Oggi, i processi di formazione devono lottare contro l'alto tasso di incertezza e

disorientamento dei soggetti che vivono le società contemporanee. Significa

avere a che fare con il disincanto per lo smarrimento di valori ed esso porta a

identità fragili che si illudono di avere certezze assolute, non comprendendo la

pluralità dell'identità stessa.

Tali soggetti vivono lo sconcerto, lo smarrimento di una "vita liquida" in cui

vengono a mancare le antiche certezze della famiglia, del lavoro, dello Stato. In

questo contesto, la ricerca di sé stessi diventa molto difficile e l'unica via

sembra quella di conformarsi al consumismo che ormai ha raggiunto tutti gli

ambiti del sociale, anche quello valoriale. Per questi motivi, il contributo della

pedagogia diventa fondamentale per favorire una presa di coscienza di tutti i

soggetti attraverso una riflessione che faccia comprendere le possibilità

formative che abbiamo a disposizione. La formazione, quindi, è un processo

riflessivo immerso dentro contesti pratici al fine di renderli visibili e di

comprenderli come luoghi di costruzione dei saperi. È importante quindi che il

soggetto, attraverso la formazione, acquisisca potere di valutazione e

progettazione rispetto al proprio processo formativo globale e quindi, in

definitiva, prendere forma.

Il processo di formazione è anche un dare forma e questa è un'azione

attraverso cui le istituzioni formative, in maniera intenzionale, contribuiscono

alla crescita culturale degli individui. In questo caso, come dice Massa,

formazione è qualsiasi pratica consapevole, intenzionale, finalizzata,

organizzata rispetto all'apprendimento di conoscenze, abilità e si configura

come un'educazione permanente che dura per tutta la vita. Le azioni educative

diventano formative quando vengono progettate e realizzate da un formatore

che mira ad incidere sulla personalità di un soggetto con il fine di modificarne

la struttura o di ottenere uno sviluppo delle sue capacità e abilità. Per questo, è

fondamentale che colui/colei che progetta un'azione educativa sia preparato a

livello pedagogico.

Ogni progetto formativo ha senso se è intenzionale e per mantenere questa

intenzionalità è importante individuare criteri che siano modificabili in quanto

progettare significa confrontarsi con orizzonti sempre aperti e modificabili. La

progettazione ha una natura flessibile e aperta al possibile, per questo, è

importante utilizzare senso critico e autocritico per valutare costantemente il

progetto e modificarlo per non perdere l'intenzionalità iniziale. Il progettista di

formazione è colui che parte dall'incerto per costruire percorsi emancipati e

deve possedere competenze di tipo organizzativo, conoscitivo, comunicativo,

relazionale. Egli agisce tramite la riflessione che deve essere il dispositivo

regolativo e autoregolativo dell'azione formativa.

CAPITOLO 7:

TEMPO E TEMPORALITA’ DEI DISPOSITIVI PEDAGOGICI

Con il termine dispositivo pedagogico di intende quell'insieme di risorse di

natura diversa che, integrata l'una all'altra, consentono di rispondere ai bisogni

espressi dalle persone che compongono una comunità. Tali dispositivi

consentono di colmare la distanza qualitativa e quantitativa tra le condizioni

della situazione attuale, le condizioni che si vorrebbero raggiungere e le

condizioni che realmente andranno a caratterizzare la situazione futura una

volta terminata l'azione. Essi posseggono delle risorse per mettere in atto la

loro azione, risorse che delineano i contesti e le situazioni in cui avverranno i

processi di istruzione, educazione e formazione. Tali risorse sono:

-Spazio;

-Relazione;

-Strategia;

-Tempo.

Per quanto riguarda lo spazio esso è la dimensione fisica che contiene sia

soggetti che oggetti e che consente loro di interagire. Esso possiede anche una

natura psicologica e sociale, la prima perché le condizioni psicologiche

influenzano l'esperienza dello spazio, la seconda perché ogni contesto di

socializzazione prevede un'organizzazione dello spazio che consente di

riconoscere ruoli e funzioni sociali.

La relazione influenza reciprocamente tutti gli elementi di uno spazio.

Ogni essere umano è immerso in una rete di relazioni interconnesse. Tra queste

relazioni ci sono anche quelle educative e istruttive. Proprio per questa natura

relazionale dei processi di istruzione, educazione e formazione, un

professionista in questi ambiti deve possedere competenze relazionali che

facciano comprendere gli stati affettivo-emotivi sia degli altri ma anche di sé

stessi, essere empatici e aperti all'ascolto, saper gestire i gruppi e i conflitti.

La strategia è un piano d'azione che viene elaborato tramite un'analisi dei

bisogni e del contesto per affrontare l'incertezza in maniera riflessiva e critica.

L'analisi serve per individuare risorse, obiettivi che devono essere sfidanti,

raggiungibili e misurabili.

Il tempo implica l'attenzione e la cura per il divenire formativo, ha una

dimensione plurale in quanto articolato su tre assi:

-Asse specie-specifico che riunisce tutti gli esseri viventi in quanto certi eventi

biologici come la nascita, la morte, la riproduzione sono comuni a tutte le

specie;

-Asse socioculturale delinea l'insieme degli elementi che caratterizzano

l'organizzazione e l'identità di un gruppo, ne consegue che il tempo formativo

di ogni individuo è influenzato dalle caratteristiche della propria comunità;

- Asse individuale delinea il funzionamento specifico del singolo, da ciò ne

consegue che il tempo formativo di ognuno di noi può essere diverso e

assumere traiettorie singolari. L'interazione tra i tempi di questi tre assi dà

orma a specifiche temporalità; ovvero:

-Tempo è la successione tra due diversi stati dello stesso organismo;

-Temporalità e la tensione al divenire propria di un organismo, di un evento o

fenomeno.

Riuscire a fare interagire tempo e temporalità nei processi di istruzione,

educazione e formazione non è semplice in quanto potrebbero coincidere e non

permettere al soggetto di emanciparsi e svilupparsi. Per questo, progettare è

importante in quanto permette di immaginare ciò che potrebbe essere

realizzato in un tempo altro che è il possibile. Lo scopo della pedagogia è quello

di progettare dispositivi pedagogici che siano in grado di sfruttare le risorse di

tutti e tre gli assi quindi partire dal passato/presente per proiettarsi in avanti

verso nuove opportunità di crescita per diventare autonomi. In questo senso,

bisogna fare attenzione in quanto la pedagogia risulta essere sia un sapere

progettuale ma è anche un sapere depositario che consente la riproduzione

sociale e la crescita conformativa e questo potrebbe ingabbiare i soggetti e

impedirgli di esplorare nuovi orizzonti.

CAPITOLO 8:

ACCOMPAGNARE LE TRANSIZIONI FORMATIVE VERSO UNA CRESCITA

EMANCIPATIVA

Pedagogia progettuale e pedagogia depositaria si sono a lungo affrontate nel

corso della storia occidentale ma nessuna delle due ha effettivamente respinto

l'altra. Ciò che sarebbe utile fare è tenere insieme queste due alternative a

partire dai loro punti in comune.

La crescita è il risultato di un processo che conduce il soggetto a transitare da

una condizione all'altra. Ciò è comune sia alla pedagogia depositaria sia a

quella progettuale, ma questa radice comune assume orientamenti diversi. Nel

caso della concezione depositaria, il sapere pedagogico progetta dispositivi che

orientano all'interno di un dominio prestabilito, mentre nella concezione

progettuale, i dispositivi pedagogici che vengono creati mirano alla crescita

autonoma dell'individuo in tutte le direzioni possibili.

Il processo di transizione permette al soggetto di passare da una condizione ad

un'altra ritenuta migliore per il soggetto stesso e la comunità, consentendo

l'acquisizione di conoscenze e capacità. Questa transizione pone l'individuo in

una fase di incertezza e ciò potrebbe portare ad un blocco dell'azione che può

diventare problematico se non si supera perché il soggetto si immobilizza. In

questo senso l'incertezza si pone come una minaccia che genera paura e ansia

a cui la pedagogia deve rispondere elaborando dispositivi capaci di aiutare

l'individuo a superare questo blocco e riattivare la sua capacità di agire. Ciò

che differenzia i due saperi pedagogici è il modo di affrontare quest'incertezza

e soprattutto la precisa direzione etico-politica che le viene data.

Per quanto riguarda il sapere pedagogico depositario, esso per limitare gli

effetti dell'incertezza ha progettato dispositivi che potessero prevenirla

indicando quindi percorsi di transi

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
22 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marica2508 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Colella Francesca.