La mora del debitore si verifica quando il debitore non adempie all’obbligazione nei
tempi previsti. Esistono diverse forme di mora, che si differenziano per la causa del
ritardo e per le conseguenze legali
1. mora ex re (per fatto del debitore) -> il debitore in ritardo senza
giustificazione.
2. Mora solvendi (mora nel pagamento) -> si verifica quando il debitore è in
ritardo nel pagamento di una somma di denaro, anche se potrebbe essere
pronto a eseguire il pagamento.
3. Mora accipiendi (mora per mancata accettazione da parte del creditore): Il
debitore è pronto ad adempiere (es. effettuare il pagamento o consegnare il
bene), ma il creditore rifiuta o non accetta la prestazione. Il debitore non è
considerato inadempiente finché non vi è un'accettazione del creditore.
Principali conseguenze della mora del debitore:
Interessi di mora: Il debitore deve pagare una somma aggiuntiva per il ritardo
nel pagamento.
Risarcimento danni: Se il ritardo causa danni al creditore, quest'ultimo può
chiedere il risarcimento.
Risoluzione del contratto: Se il termine è essenziale, il contratto può essere
automaticamente annullato.
il termine essenziale
Per evitare l’inadempimento, il creditore può inserire nel contratto il cosiddetto
termine essenziale, ovvero una scadenza che è davvero importante per il contratto
stesso.
qualora ci fosse inadempimento in presenza della clausola del termine essenziale, il
risarcimento dei danni sarà molto più cospicuo rispetto ai casi in cui la clausola manca.
I casi in cui si inserisce la clausola del termine essenziale sono ad esempio:
consegna dell’abito da sposa, prestazione dei Catering per un evento, consegna
di un appartamento ristrutturato
il creditore può aggiungere alla clausola del termine essenziale una clausola penale,
che prevede il pagamento di una somma di denaro per ogni giorno di ritardo, in modo
che il debitore sia ancora più scoraggiato a ritardare l’adempimento. se la penale
dovesse risultare sproporzionata alle spese sostenute il giudice, dopo aver verificato le
spese può ridurla.
La giustificazione causale del pagamento
la giustificazione causale del pagamento riguarda il motivo giuridico che giustifica un
pagamento.
Se il pagamento avviene senza un motivo legittimo o obbligazione, si parla di
situazioni come l'arricchimento ingiustificato o l'indebito, che possono comportare la
richiesta di restituzione di quanto pagato. Questi istituti sono stati istituiti per
aumentare il valore e l’efficacia della clausola generale di buona fede.
esempi:
ingiustificato arricchimento -> ogni anno portò l’auto dal meccanico per un
tagliando e cambio dei dischi dei freni. Quest’anno il meccanico di mio marito esegue
questi servizi gratuitamente. Quando porto l’auto, specifico di non eseguire queste
prestazioni all’assistente del meccanico, che però non glielo riferisce, dunque il
meccanico provvede comunque ai servizi. Risultato: mi sono arricchita ingiustamente
e la legge mi obbliga a pagare questi servizi, poiché servizi sono stati effettuati in
buona fede (il meccanico non era stato avvisato).
indebito soggettivo -> ogni mese pago il canone di locazione al proprietario in
contanti, questo mese andando a casa del proprietario trovo una signora che credo
essere la moglie del proprietario. in realtà era la donna delle pulizie che trattiene il
pagamento senza dire nulla al proprietario. Ho pagato la persona sbagliata, ma in
buona fede, quindi non devo pagare nuovamente a meno che il proprietario non
dimostri che c’erano chiari segni che quella donna non fosse sua moglie. La donna
delle pulizie è obbligata a restituire quanto ha percepito.
indebito oggettivo -> i miei genitori aprono un conto al bar per farmi fare colazione
con gli amici. Il nonno paga il conto al bar senza dirlo a nessuno quindi i miei genitori
pagano per la seconda volta il debito.questo debito in realtà era inesistente quindi
l’obbligo di restituire il secondo pagamento sarà a carico del titolare del bar, che potrà
restituire la cifra considerarla come credito.
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