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Il mistero di Laura

Laura. Cristo> incarnandosi ha rischiato; vs Laura>sole rischiara (Riferimento del Sole, Apollo Diodel sole)>>> doni divinisonetto numero 5: il suono delle prime lettere del suo nome “Lau” fa cominciare la lode (laudando).vs Petrarca prosegue con lo spelling del nome di Laura, dopo “lau” incontra il suo stato “regale”(Laureta> specie di acrostico sparso) (Laurea> gloria del poeta). Questo raddoppia la forza delpoeta, a fargli onore e un peso da spalle più solide, ammonisce sé stesso con “taci”, perché non ècapace di renderle amore. forse Apollo si sdegna perché a parlare dei suoi rami d'alloro(=Dafne=Laura) è il poeta, che però si ritiene indegno.Exordium (esito di una grande riflessione ordinata. Diacronica: non era davvero quello l’ordine:Petrarca indica:- Argomento nel sonetto 1 (sospiri/ pentirsi)- Il perché nel sonetto (vendetta) 13- Il momento

Nel sonetto 3 (Venerdì Santo) - Il luogo nel sonetto 5 (acrostico)

Canzoniere: date e componimenti d'anniversario (mostra un'evoluzione temporale e riferimenti temporali) sparsi per tracciare (aiutano l'orientamento cronologico del lettore)

  1. Canzone sestina n 30 (vv 28-30): sono trascorsi 7 anni (numero molto simbolico) dal suo innamoramento per Laura
  2. Canzone n 50 (vv 54-56); son qui passati 10 anni e non sa chi lo può liberare
  3. Sonetto n 62 (vv 9-11): 11 anni, chiede al Signore di avere pietà per lui
  4. Sonetto n 79 (vv 1-4): 14 anni (inizi)
  5. Sonetto 101 (vv 12-14): 7+7 anni
  6. Componimento n 107 (vv 5-8): 15 anni
  7. Componimento n 118 (vv 1-4): 16 anni, quasi 17, non riesce a liberarsi
  8. Componimento n 122 (vv 1-2): 17 anni passati
  9. Componimento n 145 (vv 13-14); trilustre (5 anni=1 lustro 5x3=15 anni, probabilmente è un errore di montaggio)
  10. Componimento n 211 (vv 12-14): 6 aprile 1327, inizialmente il sonetto non terminava

così, l'ha messo appositamente)11. Componimento n 212 (vv 12-14): 20 anni

12. Componimento n 221 (vv 5-8): 20 anni

13. Componimento n 266 (vv 12- 14): non è ancora stata annunciata la sua morte, 15 anni (incongruenza dall'innamoramento e 18 anni dal servizio del cardinale Colonna

14. Componimento n 278 (vv 12- 14): Laura è morta da 3 anni, vuole morire presto anche Petrarca>> itinerario di un'anima smarrita che cerca la via di uscita. Ricalca il modello di Sant'Agostino: vita non interamente dedicata a Dio+ momento di conversione (simile a "Le Confessioni")

Benvenuto Cellini(Lezione 26.10): Benvenuto Cellini ha scritto biografia, scritta fine anni 50-60 del '500, ma verrà pubblicata nel '700, dopo essere stata riscoperta. Viene considerata come la prima biografia della nostra tradizione letteraria; infatti, ci racconta proprio la sua vita.

Testo: (tutti gli uomini...): dopo breve introduzione dove ci dice di

Averdettato la sua autobiografia mentre lavorava, segue un sonetto introduttivo, dicendo di aver fatto qualcosa di virtuoso, è lecito aver scritto questo testo su di sé stesso, perché aveva fatto qualcosa nella sua vita, ha dato prova delle sue capacità, non ha senso scrivere autobiografia da giovani perché non sai cosa ti aspetta e cosa succederà dopo. Dopo aver fatto questa riflessione (se sei qualcuno di importante devi scrivere autobiografia), anticipa le avversità che ha dovuto affrontare nella sua esistenza, piuttosto avventurosa (incarcerato, fuggito, condannato a morte) e mentre scriveva stava passando un periodo più tranquillo, sottolinea la singolarità della sua esistenza, singolarità ed eccezionalità che giustifica la scrittura dell'autobiografia, la scrive perché si considera come una persona fuori dal comune, accompagnato dall'aspetto delle avversità.

qualcosanonostante tutto.Testo (con tutto…): gli uomini che hanno fatto qualcosa di positivo e di grande e soprattutto chesono noti alla gente hanno il diritto di scrivere un’autobiografia; quindi, dovrebbe bastare questofatto di vedersi come uomo compiuto, quindi dovrebbe bastare la fama ottenuta, però dice che unpo’ di vana gloria fa bene> narcisismo. Lui si considera un frutto speciale rispetto a tutti gli altriall’albero. Gli aneddoti infantili che ci racconta servono per riconoscere un’anticipazione deglisviluppi futuri, interesse per l’infanzia

Testo (ancora viveva…) avo= nonno, lui vede lo scorpione gigante e lo prende in mano (grandecome la sua mano), tutto contento va dal suo nonno e gli fa vedere cosa aveva trovato, e per la 14tenerezza quasi muore, corre anche il padre e resta scioccato da questa scena e non trovasoluzione al pericolo mortale per lo scorpione, ci racconta questo perché il padre ha

consideratol'essere sopravvissuto al contatto con lo scorpione come un buon auspicio e fortuna che preparanoil terreno per il suo talento enorme. Secondo aneddoto: 5 anni d'età, hanno fatto il bucato ed erarimasto il fuoco, il padre cantava vicino al fuoco, vede tipo una lucertola felice nelle fiamme ardenti,il padre fa chiamare lui e la sorella bambini e gli dà uno schiaffone, lui si mette a piangere e glispiega che non ha fatto nulla di male, ma in realtà era un gesto per fargli ricordare che c'era unasalamandra, nei bestiari medievali si pensava che la salamandra che sopravviveva nel fuoco,credenza molto diffusa, si pensava che fosse cosi, Marco Polo nel Milione dice che Salamandraera nome per indicare amianto che è ignifugo e quindi non è vero della salamandra, forse non haletto il milione, il ceffone che becca per aver avuto questa fortuna di averla vista, il padre non eraviolento era una cosa pratica per, pur di non perdere

memoria si prendeva un bambino si spiegavala cosa importante all'improvviso un ceffone per fargli ricordare le informazioni e il momento primadel ceffone, sottolinea la straordinarietà, buona sorte che lo mette nella condizione di vedere evivere occasioni straordinarie, non ci racconta la quotidianità, ma aneddoti importanti. Sappiamoche la salamandra non vive nel fuoco, e nemmeno tipo una lucertola> episodio che ci lascia dubbisulla veridicità di questo avvenimento> un po' di invenzione nel genere autobiografico, anche se sipresenta come la verità e sincerità, c'è un po' di costruzione, soprattutto in questa autobiografia,c'è qualcosa che non può raccontare, Cellini è autobiografo attendibile.Aspetto di anticipazione che c'è nel suo scritto, non c'è seguito per un bel po' di tempo fino al 700,salto cronologico. Lui non ci racconta la sua storia per

interesse nei suoi confronti, gli avvenimenti non dovevano insegnare qualcosa, forniva gratuitamente quello che gli era successo in vita

Giovanni Artico di Porcia: del Friuli, autore e promotore del progetto ai letterati d'Italia per iscrivere le loro vite (1721): vuole raccogliere le vite di letterati scritte da loro stessi, ma poi avrà versione pubblica nel 28, anche se poi il progetto sarà finito e naufragato.

Testo (penso di raccogliere...) scrive di letterati, filosofi, scienziati, intellettuali. Scrive delle lettere ai letterati che vuole sollecitare per fargli scrivere e mandargli la loro vita, chiede di parlare di come si sono formati, quali opere, se si pentono di qualcosa, il loro obiettivo di pubblicazione, tipo curriculum esteso, dire qualcosa qualche aspetto che non riguarda percorso in quanto letterati, ma più di biografia, interesse per autobiografia intellettuale, formazione e poi produzione, c'è l'idea di non esibire dei

dettagli della propria via se questi non sono significativi e significanti per la costruzione del percorso intellettuale, far conoscere l'uomo che c'è dietro l'opera, l'opera riprende il modello delle biografie, c'era qualche biografia in giro. Qualcuno ha detto che scrivere autobiografie di persone ancora in vita non era bello, si riteneva che la personalità emergesse al momento estremo, di fronte alla morte, un bilancio della vita; solo allora si poteva scrivere, perché era già successo. Si risolve in un nulla di concreto. Ludovico Antonio Muratori sostiene il progetto di Porcia, gli manda una lettera e risponde alle sue richieste, anche Muratori era titubante, gli manda una sua biografia e chiede di non pubblicarla finché è in vita, titubanza nel mostrarsi al pubblico, gli risponde al Porcia Gian Battista Vico importante filosofo napoletano era titubante dell'opera però scrive autobiografia pensando di.utilizzarla come intro alla 'Scienza nuova' sua opera principale,come un dialogano formazione e la sua produzione, la scrive in terza persona, terza, lontananza.Pier Jacopo Martello poeta molto apprezzato, molto elegante nella scrittura, si deve invenzionemodalità metrica e retorica l'alessandrino (francese) (versi martelliani). Crescere di questointeresse per vicende private, individualismo borghese, l'individuo conta per ciò che ha fatto,importanti sono i risultati, elementi degni di considerazione a prescindere da tutto il resto, cip cheprepara alla cresce genere autobiografico per il quale momento di importanza Rousseau con le'Confessioni' fa vedere l'uomo nelle cose che solitamente non si mostrano al pubblico, dice divolersi mettere a nudo. Anche Sant'Agostino è considerato precursore del genere autobiografico.Rousseau non vuole ottenere perdono divino, è solo per esibire il suo percorso. Iniziano adessercimolte più biografie. Dopo Porcia (chiede di tracciare percorso intellettuale, ciò che non riguardaformazione letteraria produzione ha un ruolo marginale, per curiosità qualcosina, ma a lui interessaaltro, aspetto dell’itinerario intellettuale di queste persone, vicende sentimentali non hanno sensoper lui se non sono collegati, anche viaggio non ha senso, ha senso solo se lo hanno15influenzato)con Rousseau le cose cambiano perché lui ci racconta tutto quello che ha voglia diraccontare, si dipinge quale è, in tutti i dettagli, lui ha il gusto per la narrazione di aneddoti pergusto di raccontarle, un po’ quasi come se fosse dall’analista a ruota libera, ciò che gli salta inmente, ci si sbilancia più verso l’uomo a prescindere dal percorso in quanto intellettuale, stacambiando i contesto socio culturale, si apre, dopo R c’è trionfo di queste autobiografie (Casanovala scrive in Francia vita super avventurosa,indiscrezione di scrivere di fatti altrui, non ci racconta di come si è formato, c'è gossip, racconta degli altri, pettegolo; Goldoni scrive in francese perché quando lo scrive e
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A.A. 2022-2023
44 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofia.delorenzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Zanardo Monica.