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R
n a < M
n {a }
per ogni n numero naturale ammissibile. Una successione è inferiormente limi-
n
∈
tata se esiste m tali per cui
R a > m
n
per ogni n numero naturale ammissibile.
{a }
Una successione è limitata se risulta limitata sia superiormente che inferiormente,
n ∈
ossia se esistono m, M tali per cui
R m < a < M
n
per ogni n numero naturale ammissibile.
Una successione non limitata viene detta illimitata.
n −1.
Esempio 5.2. La successione a = (−1) è limitata essendo a = 1 e a =
n 2n 2n+1
2 2 ≥
La successione a = n è inferiormente limitata essendo n 0 per ogni n numero
n
naturale.
Spieghiamo il concetto di convergenza partendo da un esempio. Consideriamo la suc-
cessione 1
a = .
n n
Se diamo valori crescenti alla n osserviamo che la successione a si avvicina a zero.
n
1.5 y
1
0.5 x
2 3 4 5 6 7 8 9 10
La stessa osservazione la possiamo fare per la successione
n
a = .
n n +1
In questo caso però al crescere di n si nota che i valori di a si avvicinano a 1.
n
y
1
0.5 x
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Appunti di Analisi 1 di Nicola Pintus e Piermario Schirru. 67
Capitolo 5 - Successioni numeriche
Possiamo formalizzare questo con il concetto di limite finito di una successione.
{a }
Diremo che la successione converge a un valore reale l, e si indica con
n lim a = l ,
n
n→+∞
se per ogni > 0 scelto a piacere esiste un N > 0 (dipendente da ) tale che
|a − l| < per n > N .
n
Esempio 5.3. Proviamo che 1 = 0.
lim n
n→+∞
Dobbiamo verificare la definizione di limite, quindi:
1 1 1
− −→ −→
< < < n> .
n n
Il limite quindi è vero.
Non tutte le successioni sono convergenti. Ad esempio la successione
2
a = n
n
non verifica la definizione di convergenza. Dando valori sempre più grandi ad n notiamo
che a diventa sempre più grande (si intende con segno positivo).
n {a }
Diremo che la successione diverge a +∞, e si indica con
n lim a = +∞ ,
n
n→+∞
se per ogni M > 0 scelto a piacere esiste un N (dipendente da M ) tale che
a > M, n>N.
n
{a } −∞,
Diremo che la successione diverge a e si indica con
n lim a = +∞ ,
n
n→+∞
se per ogni M > 0 scelto a piacere esiste un N (dipendente da M ) tale che
−M,
a < n>N.
n
Esempio 5.4. Proviamo che 2
lim n = +∞.
n→+∞
Sia M > 0 scelto a piacere. Dobbiamo provare che la successione da un certo n in
poi è sempre più grande di M . √
2 −→
n > M n > M .
Il limite quindi è vero.
68 Appunti di Analisi 1 di Nicola Pintus e Piermario Schirru.
5.1 - Proprietà delle successioni
Esistono successioni che non sono né divergenti né convergenti. Queste successioni sono
dette irregolari e sono tali che non esiste
lim a .
n
n→+∞
{a }
Consideriamo una successione e supponiamo di selezionare, in base a una qualche
n {b }
legge, alcuni suoi termini formando una nuova successione in cui si succedono
n
{a }.
con lo stesso ordine che avevano nella successione Abbiamo cosı̀ ottenuto una
n
{a }.
sottosuccessione di n n−1 ∈
, con n Prendiamo i termini che hanno come
Esempio 5.5. Sia a = N,.
n n+2
indice, ad esempio, i multipli di 3: −
1 2 3n 1
− ··· ···
, , , ,
2 5 3n + 2
Potevamo anche prendere i termini con indice i multipli di 2.
Non dimostriamo la seguente: ∗
{a } ∈
Proposizione 5.6. Sia una successione che ammette limite l . Allora:
R
n
1. Il limite è unico. {a }
2. Ogni sottosuccessione di ammette limite l.
n n
Esempio 5.7. La successione a = (−1) è irregolare perché le sottosuccessioni a
n 2n
e a tendono a limiti differenti (la prima è costante ed uguale a 1, mentre la
2n+1 −1).
seconda è costante ed uguale a
n →
La successione b = (−2) è irregolare perché le sottosuccessioni b +∞ e
n 2n
→ −∞.
b 2n+1
Restano validi, adattondoli alle successioni, i teoremi del confronto e della permanenza
del segno visti nel capitolo precedente.
Veniamo adesso alla nozione di monotonia. Una successione a è
n
• ≤
crescente se a a per ogni n ammissibile;
n n+1
• ≥
decrescente se a a per ogni n ammissibile;
n n+1
• strettamente crescente se a < a per ogni n ammissibile;
n n+1
• strettamente decrescente se a > a per ogni n ammissibile.
n n+1
Nei primi due casi la successione viene detta monotona, negli ultimi due strettamente
monotona. Va da sè che tutte le successioni monotone sono tutte regolari.
2
Esempio 5.8. La successione a = n è strettamente crescente, mentre la succes-
n 2 −
sione b = log n è strettamente decrescente. La successione c = n n è crescente
1
n n
2
ma non strettamente crescente. La successione d = sin n non è monotona.
n
Appunti di Analisi 1 di Nicola Pintus e Piermario Schirru. 69
Capitolo 5 - Successioni numeriche n
∈
Esempio 5.9. La progressione geometrica di ragione q e termine q è tale
R
che: +∞ se q > 1
1 se q = 1
n
lim q = |q|
0 se < 1
n
≤ −1
non esiste seq .
n
{q }
Nel primo caso è crescente e superiormente illimitata, costante nel secondo
caso (o quando q = 0), decrescente e limitata se 0 < q < 1.
5.2 Legame fra limitatezza, convergenza e monoto-
nia delle successioni
Direttamente dalla definizione di successione convergente discende che
Proposizione 5.10. Una successione convergente è limitata. Una successione di-
vergente non è limitata. n
Non tutte le successioni limitate sono convergenti, ad esempio a = (−1) .
n
Esempio 5.11. Una successione irregolare può essere limitata o non limitata. Ad
n n
esempio a = (−1) è irregolare e limitata, mentre b = (−2) è irregolare e non
n n
limitata.
Proposizione 5.12. Una successione limitata e monotona (crescente o decrescen-
te) è convergente.
Il seguente teorema stabilisce una relazione fondamentale tra limiti di funzioni e limiti
di successioni. →
Teorema 5.13. Sia f : a e x un punto di accumulazione per A. Allora:
R 0
lim f (x) = l
x→x 0
{a } − {x }
se e solo se per ogni successione a valori in A e convergente a x risulta
n 0 0
lim f (a ) = l .
n
n→+∞
∈ → →
Dimostrazione. Siano x e l Se f l per x x , allora, fissato > 0, esiste
R.
0 0
δ > 0 tale che |f − |x − |
(x) l| < per ogni x < δ .
0
{a }
Ma se è convergente a x , in corrispondenza di questo δ esiste un N tale che
n 0
|a − | |f −
x < δ per n > N e quindi (a ) l| < .
n 0 n
Viceversa, supponiamo per assurdo che lim f (a ) = l ma che lim f (x) = l non sia
n
n→+∞ x→x 0
vero. Allora esiste > 0 tale che per ogni δ > 0 possiamo trovare una successione
70 Appunti di Analisi 1 di Nicola Pintus e Piermario Schirru.
5.3 - Legame fra limitatezza, convergenza e monotonia delle successioni
1
∈ |a − | |f − ≥ {a }
a A tale che x < e (a ) l| . La successione converge a x
n n 0 n n 0
n
ma f (x ) non tende a l, contro l’ipotesi.
n
Questo ragionamento si può estendere anche al caso infinito, che però non trattiamo.
Esempio 5.14. Mostriamo che la successione n
1
a = 1 +
n n {a }
è convergente. Per provare questo mostreremo che è monotona crescente e
n
limitata. ∈
Per la crescenza basta mostrare che a > a per ogni n ossia
N,
n+1 n
n+1 n
n +1
n +2 > .
n +1 n
Abbiamo infatti: n+1 n n+1
n +2 n +1 n(n + 2) n +1 =
= 2
n +1 n (n + 1) n
n+1
1
1 n +1
n +1 −
− > 1 =1
1 2
(n + 1) n n +1 n
n ≥
dove nell’ultima disuguaglianza abbiamo usato (1 + x) 1 + nx. Si noti che a = 2
1
Analogamente si dimostra che la successione n+1
1
b = 1 +
n n
è decrescente e, per ogni n naturale, a < b . Osserviamo anche qui che b = 4.
n n 1
≤
Allora segue che a è limitata, ossia 2 a < 4.
n n
{a }
La successione converge al numero di Nepero e.
n
Proposizione 5.15. Una successione monotona (crescente o decrescente) non è
irregolare.
Appunti di Analisi 1 di Nicola Pintus e Piermario Schirru. 71
Capitolo 5 - Successioni numeriche
5.3 Algebra dei limiti e forme indeterminate
{a } {b }
Proposizione 5.16. Siano date due successioni e convergenti rispettivamente
n n
ad l e l . Allora si può dimostrare che
1 2 lim (a + b ) = l + l ,
n n 1 2
n→+∞ − −
lim (a b ) = l l ,
n n 1 2
n→+∞
lim a b = l l ,
n n 1 2
(5.1) n→+∞
a l
n 1 6
lim = l = 0,
2
b l
n→+∞ n 2
l
b 6
(l , l ) = (0, 0).
lim a = l 2
n 1 2
n 1
n→+∞
Esempio 5.17. Siano date le successioni n
1 → →
0, b = 1.
a = n
n n n +1
Allora →
a + b 1,
n n
− → −1,
a b
n n
− →
b a 1,
n n
→
a b 0,
n n
a n → 0,
b n
b →
a 0.
n
n
Vi sono tre problemi con le formule (5.1):
• Coinvolgono solo successioni convergenti;
• → →
Nel rapporto fra successioni, se a 0 e b 0 allora il limite non è calcolabile
n n
poiché porge una forma indeterminata;
• → →
Nell’ultima formula, se a 0 e b 0 allora il limite non è calcolabile poiché
n n
porge una forma indeterminata.
Si estende alle successioni la teoria delle forme indeterminate vista per i limiti di funzioni
reali di variabile reale. Valgono inoltre le definizioni di successione infinitesima e infinita
analoghe a quelle date per le funzioni.
Esempio 5.18. Consideriamo il limite
√ √
−
lim n +1 n .
n→∞
72 Appunti di Analisi 1 di Nicola Pintus e Piermario Schirru.
5.3 - Algebra dei limiti e forme indeterminate
Non possiamo usare l’algebra dei limiti poiché si presenta la forma indeterminata
− ∞.
+∞
Per