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I
ϵ
I contenuto in R si dice “intervallo” se per ogni x e y appartenenti ad I con
x minore di y, dato z appartenente a R tale che x<z<y allora risulta z
appartenente ad I
Essendo I un sottoinsieme di R, allora all’inizio si scrive “I R”
⊂
Un intervallo è un insieme privo di buchi
Legenda:
= Contiene
⊂ = Per ogni
∀ = Appartiene
ϵ
t.c / : = Tale che / Sia
… ⇒ … = Se … Allora …
Esempio:
In questo caso I è un intervallo, ovvero un insieme che contiene i punti tra 2
punti x e y.
A={x R:x 0}
ϵ ≠
x = -2, y = 3
Analisi -2 A, 3 A → -2 < 0 < 3
ϵ ϵ
0 A
∉
A non è un intervallo
A = { x R : |x| 0 }
ϵ >
x = -3, y = 3
Z B
∉
x<z<y
B non è un intervallo, perché è fatto da due pezzi
Notazione per l’intervallo
Dati a,b R con a<b, scriviamo:
ϵ
● [a,b] = {x R : a ≤ x ≤ b} → Intervallo chiuso - estremi inclusi
ϵ
● (a,b) = {x R : a < x < b} → Intervallo aperto - estremi esclusi
ϵ
● [a,b) = {x R : a ≤ x < b}
ϵ
● (a,b] = {x R : a < x ≤ b}
ϵ
● [a,+∞) = {x R : x ≥ a} → Semiretta chiusa
ϵ
● (a,+∞) = {x R : x > a} → Semiretta aperta
ϵ
● (-∞,a] = {x R : x ≤ a}
ϵ
● (-∞,a) = {x R : x < a}
ϵ
● (-∞,+∞) = R
Funzioni
Definizione:
Una funzione è una terna di oggetti, due insiemi e una legge, dove:
● A,B sono gli insiemi
○ A il dominio (x)
○ B il codominio (y)
● f è una legge
f mette in corrispondenza ogni elementi di A con uno e un solo elemento di
B.
Si scrive:
f : A → B, ovvero f è una funzione da A a B
Legenda:
→ = Da … a
Analisi Esempio:
Grafico di una funzione
Definizione:
graph(f) = {(a,b) A x B : b = f(a)} (A x B)
ϵ ⊂
Il grafico è uguale all’insieme di punti dove a e b appartengono al prodotto
cartesiano tra A e B tale che b è uguale al risultato della funzione di a.
Il grafico di f è contenuto nel prodotto cartesiano tra A e B (piano cartesiano
tra dominio e codominio) ed è uguale all’insieme dei punti nel piano
cartesiano dato dalla formula al di sopra.
Esempio:
f:R → R
f(x) = 2x
(3,6) graph(f) → 6 = f(3) ) 2*3
ϵ
(3,7) graph(f) → 7 ≠ f(3)
∉
Analisi
Immagine funzione
Definizione:
f:A→B
D A
⊂
L’insieme f(D) = {f(x) : x D} si dice l’immagine di D attraverso f
ϵ
f(D) B
⊂
Con f da A a B e un insieme D contenuto in A, l’insieme f(D) è uguale
all’insieme di punti formati da f(x) tale che x appartiene a D
Nel caso D = A invece di f(A) si scrive imm(f)
imm(f) = f(A) = {f(x) : x A}
ϵ
Legenda:
= Se e solo se …
⇔
Analisi Esempio:
A = R, B = R
2
f(x) = x
D = [2,3] intervallo
f(D) = ?
x [2,3] 2 ≤ x ≤ 3
⇔
ϵ 2
4 ≤ x ≤ 9
4 ≤ f(x) ≤ 9
f(D) = [4,9]
f:R→R
2
f(x) = x
imm(f) = [0,+∞)
2
g(x) = -x
imm(g) = [-∞,0)
Analisi
Iniettiva
Definizione: f( f(
⇒
f : A → B si dice iniettiva se x ,x A con x x x ) x )
∀ ϵ ≠ ≠
1 2 1 2 1 2
Perciò, punti distinti in punti distinti.
La funzione da A a B si dice iniettiva se per ogni x e x appartenenti ad A
1 2
f( f(
con x diverso da x allora x ) è diverso da x )
1 2 1 2
Se una funzione è iniettiva, ogni retta orizzontale interseca il grafico al
massimo in un punto.
Esempio:
2
f(x) = x
f : R → R è iniettiva? No
f(-2) = 4 e f(2) = 4, però -2 ≠ 2
f(2 = f(-2)
Analisi 2
f(x) = x
A = [0,+∞)
B=R
È iniettiva
Surgettiva
Definizione:
f : A → B si dice surgettiva (suriettiva) se y B x A : f(x) = y
∀ ϵ ∃ ϵ
La funzione da A a B si dice surgettiva se per ogni y appartenente a B
esiste un x appartenente ad A tale che f(x) = y
f è surgettiva se e solo se imm(f) = B; inoltre f è surgettiva se e solo se ogni
retta orizzontale tracciata nel codominio interseca il grafico in almeno un
punto.
Legenda:
= Esiste
∃
Analisi Esempio:
2
f(x) = x
f:R→R
Non è surgettiva.
f(x) ≠ -4 x R
∀ ϵ
2
f(x) = x = -4
Non ha soluzioni in R
2
f(x) = x
f:R → [0,+∞)
È surgettiva.
Bigettiva
Definizione:
f : A → B si dice bigettiva (biunivoca, invertibile) se è sia iniettiva che
surgettiva
Analisi Esempio:
Come si può notare non permette di tornare indietro, visto che sarebbe
necessario effettuare una scelta
Come si può notare, rimane fuori qualcosa del codominio
Costruzione dell’inversa
-1
f : B → A
Voglio costruirla in modo che:
-1
f (f(x)) = x x A
∀ ϵ
-1
f(f (y)) = y y B
∀ ϵ
Analisi
Lo posso fare?
Parto da y B. Dato che f è surgettiva x A : f(x) = y è anche unico perché f è iniettiva,
ϵ ∃ ϵ
-1
allora definisco x = f (y)
Esempio:
2
f(x) = x
A = [0,+∞]
B = [0,+∞]
f:A→B
È bigettiva.
-1
f (y) = 2
è l’inverso della f(x) = x quando il dominio è [0,+∞) e il codominio è [0,+∞)
Attenzione:
2
( ) = x x ≥ 0
∀
Analisi 2
= |x| x R
∀
ϵ
Operazioni sui grafici Traslazione verticale
Verso l’alto:
g(x) = f(x) + a
a>0
Verso il basso:
g(x) = f(x) + a
a<0
Traslazione verso destra o sinistra
Verso sinistra:
g(x) = f(x + a)
a>0
Verso destra:
g(x) = f(x + a)
a<0
Solo valori positivi
g(x) = |f(x)|
Simmetria rispetto all’asse x
g(x) = -f(x)
Analisi Simmetria rispetto all’asse y
g(x) = f(-x)
Simmetria rispetto all’origine
g(x) = -f(-x)
Funzioni monotone
Definizione:
A,B R
⊂
f:A→B
x , x A qualsiasi con x < x
ϵ
1 2 1 2
Se valgono x , x A:
∀ ϵ
1 2
1. f(x ) < f(x ) f si dice strettamente crescente
⇒
1 2
2. f(x ) ≤ f(x ) f si dice debolmente crescente
⇒
1 2
3. f(x ) > f(x ) f si dice strettamente decrescente
⇒
1 2
4. f(x ) ≥ f(x ) f si dice debolmente decrescente
⇒
1 2
Se valgono 1) o 3) f si dice strettamente monotona
Se valgono 2) o 4) f si dice debolmente monotona
Ovviamente deve valere x , x con x < x infatti altrimenti:
∀ 1 2 1 2
Analisi Per crescente si indica:
Per decrescente si indica:
Differenza tra crescente e decrescente
Crescente
Una funzione crescente (strettamente o debolmente) mantiene l’ordinamento (operatori
concordi).
x < x f(x ) < f(x ) → Strettamente
⇒
1 2 1 2
x < x f(x ) ≤ f(x ) → Debolmente
⇒
1 2 1 2
Analisi
Esempio:
2
f(x) = x
f : [0,+∞) → R
Questa è crescente, infatti 3 < 4; f(3) < f(4) perchè 9 < 16
Proprietà
Se f : [a,b] → R è crescente e f : [b,c] → R è crescente, allora f : [a,c] → R è crescente
Decrescente
Una funzione decrescente (strettamente o debolmente) inverte l’ordinamento (operatori
discordi).
x < x f(x ) > f(x ) → Strettamente
⇒
1 2 1 2
x < x f(x ) ≥ f(x ) → Debolmente
⇒
1 2 1 2
Esempio:
2
g(x) = x
g : (-∞,0] → R
Questa è decrescente, infatti -4 < -3; g(-4) > g(-3) perchè 16 > 9
Possiamo notare che nel secondo caso si inverte il segno di disuguaglianza
Debolmente crescente
Definizione:
Una funzione f è definibile debolmente crescente se sono ammessi tratti
orizzontali nel grafico.
Analisi
Strettamente crescente
Definizione: (1) − (2)
Una funzione f è strettamente crescente se e solo se > 0 x ≠
∀ 1
1 − 2
x ; numeratore e denominatore sono concordi e quindi:
2 ● se x > x f(x ) > f(x )
⇒
1 2 1 2
● se x < x f(x ) < f(x )
⇒
1 2 1 2
Legenda:
(1) − (2) = il coefficiente angolare della retta che unisce i due punti sul grafico
1 − 2
Strettamente decrescente
Definizione: (1) − (2)
Una funzione f è strettamente decrescente se e solo se <0 ∀
1 − 2
x ≠ x ; numeratore e denominatore sono discordi:
1 2
● se x > x f(x ) < f(x )
⇒
1 2 1 2
● se x < x f(x ) > f(x )
⇒
1 2 1 2
Legenda:
(1) − (2) = il coefficiente angolare della retta che unisce i due punti sul grafico
1 − 2
Funzione non monotona
Una funzione ovviamente può essere anche non monotona, se non mantiene gli
standard per esserlo.
Analisi Esempio:
1
f(x) =
f : (-∞,0) U (0,+∞) → R
Se x < x < 0 allora f(x ) > f(x )
1 2 1 2
Se 0 < x < x allora f(x ) > f(x )
1 2 1 2
Se x < 0 < x allora f(x ) < f(x )
1 2 1 2
f quindi non è monotona
1
f(x) =
f : (-∞,0) U (0,+∞) → R
f è strettamente decrescente in (-∞,0) e strettamente decrescente in (0,+∞)
Composizione di funzioni monotone
Definizione:
Se A, B, C R e f : A → B, g : B → C allora:
⊂ ∘
1. Se f è crescente e g è crescente allora g f (g composto f) è
crescente ∘
2. Se f è crescente e g è decrescente allora g f è decrescente (o
viceversa)
3. Se f è decrescente e g è decrescente allora g f è crescente
∘
Esempio:
f decrescente, g decrescente
x <x f(x ) > f(x ) g(f(x )) < g(f(x ))
⇒ ⇒
1 2 1 2 1 2
∘ ∘ ∘
(g f)(x ) < (g f)(x ) g f è crescente
⇒
1 2
Attenzione:
Analisi Nella composizione basta una funzione debolmente monotona perchè il
risultato sia debolmente monotono. Perchè la composizione sia
strettamente monotona d