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La restaurazione

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Ingresso degli Stati Uniti nella Prima Guerra Mondiale

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L'inserimento dell'articolo n. 7 in costituzione

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Legge elettorale del 1882

Il Questa nuova legge elettorale viene approvata il 22 gennaio 1882. Restò in vigore fino al 1912, quando venne sostituita sotto il governo Giolitti da una nuova legge che estese ulteriormente il suffragio.

Con questa legge, diventarono elettori tutti i cittadini maschi che avessero compiuto 21 anni di età (prima la soglia minima per il voto era 25 anni). I ragazzi, inoltre, per poter votare, dovevano

essere in possesso del titolo di studio minimo (ossia primi due anni di scuola elementare) e dovevano pagare un'imposta annua non inferiore a circa 20 lire, mentre precedentemente erano circa il doppio. Il corpo elettorale passò così dal 2% al 7%. Il riformismo portato avanti dalla sinistra storica si arrestò qui, proprio per il timore che l'allargamento del suffragio potesse arrivare a favorire la corrente nascente del socialismo, che apparve in parlamento con il suo primo esponente Andrea Costa dopo queste elezioni del 1882. Venne poi a porsi uno dei problemi della classe dirigente liberale: parliamo della contrapposizione tra la volontà di realizzare un allargamento del suffragio e un inserimento delle masse nello Stato Italiano da una parte, mentre dall'altra abbiamo il timore che questo allargamento delle basi dello Stato potesse determinare uno scardinamento della costruzione unitaria. Questo perché c'era il timore che le masse

popolari e le masse cattoliche (rimaste sullo sfondo del processo risorgimentale) potessero agire a favore di questo sgretolamento sopra citato. Questa paura portò Depretis a varare la formula del trasformismo (che aveva il compito di favorire delle maggioranze parlamentari su ogni singolo provvedimento normativo), formula politica con la quale la classe dirigente liberale governò fino al 1882, che puntava alla costruzione di una coalizione centrista, che mirava all'inclusione di molti esponenti di destra.

Le guerre balcaniche

La vigilia della Prima Guerra Mondiale fu anche caratterizzata da una serie di eventi bellici che ebbero però un risvolto più locale, come per esempio la guerra tra Italia e Impero Ottomano per il possesso della Cirenaica tra il 1911 e il 1912, oppure le guerre Balcaniche che si svilupparono tra il 1912 e il 1913. Queste guerre balcaniche ebbero come esito quello di cancellare il dominio ottomano nei Balcani, esasperando al contempo il

Conflitto fra Austria-Ungheria e Serbia per il controllo della Regione. Nel 1912, Serbia, Montenegro, Bulgaria e Grecia, unite nella Lega Balcanica, con l'appoggio della Russia, comincino a muoversi contro l'Impero Ottomano per conquistare la Macedonia. Nell'ottobre del 1912 ebbe inizio la guerra, e un mese dopo le truppe bulgare occupavano i territori della Tracia mentre le truppe serbe e greche occupavano quasi tutta la Macedonia. A dicembre ci fu l'armistizio e un tentativo fallito di accordo. A gennaio la guerra ricominciò.

Al termine della prima guerra balcanica, abbiamo la Pace di Londra il 30 maggio 1913. Questa pace sancisce la piena vittoria di greci, serbi, montenegrini e bulgari sulla Turchia. Per effetto dell'accordo, la Macedonia viene spartita tra Bulgaria, Grecia e Serbia. La Bulgaria ottiene anche la Tracia, conquistando così un accesso sull'Egeo. Il trattato di Londra fu firmato, in sostanza, per affrontare gli adeguamenti.

territoriali derivanti dalla conclusione della prima guerra balcanica. Nel 1913, abbiamo una seconda guerra balcanica, che contrappone Serbia, Montenegro e Grecia, affiancati da rumeni e turchi, alla Bulgaria, appoggiata dall'Austria). La seconda guerra balcanica scoppia per disaccordi tra Serbia e Bulgaria sulla spartizione della Macedonia. Termina con la disfatta dei bulgari. Con la pace di Bucarest nell'agosto 1913, la Tracia torna alla Turchia e gran parte della Macedonia è spartita tra Serbia e Grecia. Questo trattato è stato un accordo negoziato dai rappresentanti di Bulgaria, Romania, Grecia, Serbia e Montenegro per porre fine alla seconda guerra balcanica. Il trattato modificava quello precedente stipulato a Londra.

Le guerre balcaniche lasciano una situazione potenzialmente esplosiva. L'impero ottomano, grande sconfitto di questa guerra, conserva solo parte della Tracia con Adrianopoli e Istanbul.

La guerra di Corea. È importante fare una premessa.

Durante l'800, dopo una sanguinosa guerra civile, prevalse all'interno del Giappone la dinastia Meiji, sotto la guida dell'imperatore Meiji Tennō, che avviò il paese verso una forte industrializzazione, rafforzando l'identità giapponese e la sua indipendenza rispetto alle altre potenze europee. Nonostante la conquista di alcune isole, il Giappone era ancora considerato una potenza di secondo rango. Nel 1894 abbiamo lo scoppio della guerra per il controllo della Corea. Il Giappone prevalse sulla Cina, e nell'aprile 1895 viene firmata la pace. La Cina rinunciava a ogni influenza in Corea, oltre a Formosa (oggi Taiwan) e alcune isole. Le potenze europee però non volevano indebolire troppo la Cina, per cui rinforzarono la mano sul Giappone, perché le restituisse dei territori. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, la Corea risultava divisa in due lungo il 38esimo parallelo. La Corea del Nord, la repubblica democratica di Corea, era.

rientrata nell'orbita sovietica e quella del Sud, la repubblica di Corea, in quella statunitense. Nel 1950, la Corea del Nord invase quella del Sud. Fu subito evidente che dietro l'offensiva della Corea del Nord ci fosse la mano di Mosca. Gli Stati Uniti, sopresi dall'offensiva, richiamarono il generale Mac Arthur, che era stato anche governatore del Giappone all'indomani della conclusione del conflitto e che aveva acconsentito alla ricostruzione democratica del Giappone.

Nell'ottobre del 1950, le truppe americane, appoggiate dalle truppe sudcoreane, liberarono il territorio del sud della Corea, e oltrepassarono il meridiano che scandiva la divisione tra le due parti, invadendo il Nord della Corea. Quando ci fu l'invasione, intervennero i cinesi cominciando a supportare insieme ai sovietici l'esercito nordcoreano. Questo conflitto continuò per un altro anno e favorì l'armistizio di Keasong nel 1951, che lasciò la linea confinaria tra

i due paesi al 38esimo parallelo. L'aggressività militare sovietica nella guerra del nord Corea alimentò un fortissimo anticomunismo nel campo occidentale. Il rilancio delle tematiche anticomuniste negli USA portò alla nascita del maccartismo. Questa guerra determinò una delle fasi più acute della Guerra Fredda, con il rischio di un conflitto globale e il possibile utilizzo di bombe nucleari. Durante il conflitto coreano, la guerra fredda raggiunse uno dei suoi momenti più critici, e sorsero anche gravi contrasti politici all'interno delle stesse fazioni. Cina e Unione Sovietica entrarono in contrapposizione, ambendo entrambe all'egemonia sul mondo comunista, mentre i dissidi politici all'interno della dirigenza statunitense culminarono con la destituzione del generale Mac Arthur, a causa delle sue idee eccessivamente bellicose e dei suoi propositi di usare bombe atomiche contro Cina e Corea. Possiamo riassumere così il

bilancio della guerra di Corea:

  • il numero delle vittime causate dal conflitto è stimato in 2 800 000 tra morti, feriti, dispersi
  • i nordcoreani persero una certa estensione del territorio al termine del conflitto, in quanto la linea di fronte divenne il nuovo confine
  • nessuno dei due contendenti riuscì a unificare il paese eliminando la presenza dell'altro
  • nei giorni successivi all'attacco nordcoreano, il governo sudcoreano procedette all'esecuzione sommaria di un numero compreso tra 60 000 e 200 000 di simpatizzanti comunisti, detenuti già prima della guerra
  • il prestigio dell'URSS venne notevolmente intaccato per non essere sceso in campo a favore dei suoi alleati
  • il prestigio cinese invece si affermò notevolmente.

La Guerra di Corea spinse gli USA a intensificare la propria azione ostile verso i paesi comunisti. Nel 1951 fu firmato il trattato di pace con il Giappone e fu stipulato il Patto di Sicurezza.

nel Pacifico con Australia e Nuova Zelanda, mentre in Europa si iniziò il riarmo della Germania a aiuti economici furono concessi alla Spagna e alla Jugoslavia. Il mito della vittoria mutilata Premessa: nel 1918 Fiume aveva chiesto di essere annessa all'Italia, rivendicando il principio di nazionalità e il principio di autodeterminazione ripreso nei 14 punti di Wilson. Questo metteva in difficoltà l'Italia, poiché da una parte si richiedeva l'applicazione completa del Patto di Londra, rivendicando territori che non rispettavano il principio di nazionalità (parliamo di Alto Adige e parte della Dalmazia), e dall'altra si chiedeva per Fiume il rispetto del principio di nazionalità. Tale situazione fu abilmente sfruttata dai circoli politici sloveni e croati, che indussero il presidente statunitense Wilson a non concedere molto all'Italia, e a non cederle Fiume. Così, Fiume non venne annessa all'Italia, che perprotesta ritirò la Delegazione Italiana da Parigi nell'aprile del 1919. In realtà, considerando il ruolo che il Paese aveva avuto nel conflitto, i guadagni erano corretti, i successi territoriali e l'annessione di quei territori che erano rimasti fuori dal Risorgimento nazionale andavano a completare lo sforzo italiano nel conflitto. L'impressione nei circoli politici fu che l'Italia aveva vinto la guerra ma perso la pace (ecco perché parliamo di "Vittoria Mutilata"), veicolata da D'Annunzio, che aveva partecipato alla guerra come aviatore. Importante ricordare che il 12 settembre 1919, D'Annunzio marciò sulla città di Fiume, deciso a riprendersela, e lungo il tragitto anche l'esercito regio, inviato a fermare la spedizione, alla fine si unì all'impresa. La triplice alleanza e i successivi rinnovi Il 20 maggio del 1882 fu firmato il Trattato della Triplice Alleanza, un patto difensivo tra Italia.

Germania e Austria.→ La Triplice Alleanza sarà il risultato della necessità di uscire dall'isolamento diplomatico. Nel caso in cui l'Italia fosse attaccata dalla Francia, le altre due potenze sarebbero tenute ad intervenire. I tre stati della Triplice Alleanza si impegnano all'assistenza reciproca in caso di aggressione.

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A.A. 2022-2023
7 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arriprz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Ungari Andrea.