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T T
1 12
= =
D B
Sapendo che il rapporto fra le temperature e ,
T 3 T
C C
T
A
1) si calcoli il rapporto di temperature T
D
2) si calcoli il rendimento del ciclo
Soluzioni dell’ Esame di Fisica per Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni (Parte
I): 04-2-2016 x
Soluzione Problema 1. 1) Poniamo l’ asse delle nella direzione parallela al terreno ed orientato come
v y
la velocità . L’ asse delle sara’ messo ortogonalmente e punta verso l’ alto. Allora le componenti della
L
velocità nel sistema di riferimento solidale con il terreno sono
V = v + v cos α V = v sin α. (0.1)
x 0 y 0
L x
In questo sistema di riferimento il moto lungo le sarà rettilineo uniforme ed ubbidirà all’ equazione oraria
x = V t = v t + v t cos α. (0.2)
x 0
L
y
Lungo l’ asse delle è un moto uniformemente accelerato dato da
1
1 2 2
−
− gt = v t sin α gt .
y = V t (0.3)
0
y 2 2
y = 0:
Il tempo di volo del saltatore si ottiene imponendo 2v sin α
0
t = . (0.4)
V g
La gittata sara perciò 2(v cos α + v )v sin α
0 0
L .
x = (0.5)
G g
α
Per trovare il valore di per cui è massima annulliamo la derivata
2
0 2 2 2 2 2
− −
x = [(v cos α + v )v cos α v sin α = 2v cos α + v v cos α v = 0 (0.6)
0 0 0
L L
G 0 0 0
g
Quindi q s
2 4
2
−v ±
v v v + 8v 2
v
v 1
0
L 0 0
L L L
− ±
cos α = = + (0.7)
2 2
4v 2
4v 16v
0
0 0
È accettabile solo la soluzione con un coseno positivo quindi
s 2
v
v 1
L L
−
cos α = + + = 0.186 (0.8)
max 2
4v 2
16v
0 0
2)L’ angolo nel sistema di riferimento soidale con il terreno è dato da
V v sin α
y 0
tan α = = = 0.189 (0.9)
0 V v cos α + v
x 0 L
ed il modulo della velocità q
q
2 2 2
2 2
v = V + V = v + v + 2v v cos α. = 10.556m/s (0.10)
0 L
x y 0 L
Soluzione Problema 2. 1) In un urto elastico si conservano sia l’ energia che la quantità di moto dunque
dobbiamo avere che 1 1 1
2 2 2
m v = m v + m v m v = m v + m v (0.11)
1 1 2
1 0 1 1 2 2 0 1 2
2 2 2
v
Se ricaviamo dalla prima equazione
1 m
2
− v
v = v (0.12)
2
1 0 m
1
e sostituiamo nella seconda troviamo 2
1 1 m + m
1 m 1 2 1
2
2 2 2
2
− ⇒
v + v = v
m v = m v m v v + m v (0.13)
2 0
1 1 2 0 2 2
2
0 0 2
2 2 2m 2 2 m
1 1
Risolvendo troviamo 2m v
1 0
v = (0.14)
2 m + m
2 1
La massima compressione della molla si ha quando l’ energia cinetica associata a questa velocità viene
completamente trasformata in energia potenziale
r r
1 m m
1 2m v
2 2 1 0
2 2 ⇒
m v = kx x = v = = 3.0cm (0.15)
2 2
2
2 2 k k m + m
2 1
2) Se l’ urto e’ anelastico l’ energia cinetica non si conserva ma continua a conservarsi il momento in
particola re abbiamo che m 1
⇒ v
m v = (m + m )v v = (0.16)
0
1 0 1 2 2 2 m + m
1 2
Per questa velocità la massima contrazione si ottiene richiedendo che
1 1
2 2
(m + m )v = kx (0.17)
1 2 2
2 2
ovvero r r
m + m m + m m
m 1
1 2 1 2 1
1 √ √
x = v = 1.8cm
v = x = v = (0.18)
0
2 0
k k m + m m + m
k
1 2 1 2
Soluzione Problema 3. La presenza di un coefficiente di attrito dinamico fa slittare il cilindro sul piano
F = µ M g M
di appoggio. Lo slittamento si traduce in una forza di attrito dinamico di modulo dove è
D
la massa del cilindro. Se ora usiamo le leggi le equazioni cardinali della dinamica possiamo scrivere che
−F
Iα = R Ma = F (0.19)
ovvero l’ attrito dinamico si oppone alla rotazione ma favorisce la traslazione. Possiamo facilmente deter-
minare le accelerazioni da queste due equazioni
µ M gR
D
−
α = a = µ g (0.20)
D
I
Abbiamo due moti uniformemente accelerati uno traslatorio ed uno rotario. Le velocita associate sono
date da µ M gR
D
− t.
v = µ gt ω = ω (0.21)
0
CM D I
T V = Rω
Al tempo deve valere la condizione di rotolamento ovvero CM
µ M gR Rω Rω Rω
0 0 0
D
− ⇒
µ gT = R ω T T = = = = 2.26sec (0.22)
0
D 2
µ M gR
I µ g + 2µ g 3µ g
D
µ g + D D D
D I
T
2) Quando siamo arrivati al tempo il punto di contatto del cilindro si ferma e l’ attrito dinamico viene
rimpiazzato da quello statico che permettera’ al cilindro di rotolare senza strisciare. Allora
1
Rω
0 = Rω = 3.33m/s.
v = µ g (0.23)
0
D
f 3µ g 3
D
Il lavoro fatto dalla forza di attrito e’ pari alla variazione di energia cinetica
2 2
1 1 2
1 1 1 1 1 2 1 1
2 2 2 2 2 2
−
− − −
∆E = Iω I ω M R ω = I(ω ω ω ) = Iω = Iω =
0
K 0 0 0 0 0 0
2 2 3 2 3 2 9 9 2 3 3 (0.24)
1 2 2
M R ω = 16, 67Joule
= 0
6
Soluzione Problema 4. Nel momento in cui togliamo il tappo inizia a fuoriuscire l’ acqua. Possiamo
h l
applicare il principio di Bernoulli prendendo come superfici quella ad altezza e quella ad all’ uscita del
tubo orizzontale. Abbiamo 1 1
2 2
p + ρv + ρgh = p + ρv + ρg` (0.25)
0 0
h `
2 2
Ovvero 1 2 2 −
− ) = g(h `)
Iv ell v (0.26)
h
2
Dalla legge di Leonardo, sappiamo che
2 2 2
πD πd d
⇒
v = v v = v (0.27)
h ` h `
2
4 4 D
quindi s −
2g(h `)
v = = 2.98m/s (0.28)
` 4
d
−
1 4
D
2) Il moto dell’ acqua uscita è uniformemente accelerato 1 2
− gt ;
x = v t y = ` (0.29)
` 2
t
L’ acqua tocca terra dopo un tempo pari a s 2`
t = (0.30)
g
e quinti la gittata è s s s
− −
2` 2g(h `) 4`(h `)
x = = = 30.18m/s (0.31)
4 4
d d
g − −
1 1
4 4
D D
Soluzione Problema 5. Consideriamo le due equazioni delle adiabatiche espresse in termini delle tem-
perature e dei volumi γ−1 γ−1 γ−1 γ−1 γ−1
T V = T V T V = T V = T V (0.32)
A B C D D
A B C D A
V = V
Nell’ ultima abbiamo usato che . Se facciamo il rapporto membro a membro di queste due
D A
equazioni otteniamo γ−1
T T V
A B B
= (0.33)
T T V
D C C
B C
Siccome i punti e sono connessi da una isobara deve valere
T V
B B
= (0.34)
T V
C C
e quindi 5
γ−1 γ
T V T 1
T 3
B B B
A = = = = 0.314 (0.35)
T T V T 2
D C C C
A B.
2) Consideriamo la prima adiabatica che va da a Siccome non c’e’ scambio di calore dal primo
principio della termodinamica −∆U −nc −
L = = (T T ) (0.36)
A−B A−B V B A B C.
Dopo l’ adiabatica abbiamo una trasformazione a pressione costante che va da a In questa trasfor-
mazione il lavoro fatto è − −
L = P ∆V = P (V V ) = nR(T T ) (0.37)
B−C B B C B C B
C D
Nel tratto da a abbiamo nuovamente un adiabatica e dunqc
−∆U −nc −
L = = (T T ) = (0.38)
C−D C−D V D C
D A L = 0.
Infine nella trasformazione da ad chè un isocora non viene svolto lavoro Dunque il lavoro
D−A
totale fatto è −nc − − − −
L =L + L + L + L = (T T ) nc (T T ) + nR(T T ) =
A−B B−C C−D D−A V B A V D C C B (0.39)
− − −
=nc (T T ) nc (T T )
v
P C B D A − −
B C D A
Si scambia calore solo nelle trasformazioni e
−
Q = nc (T T ) > 0 Calore assorbito dal sistema (0.40)
p
BC C B
−
Q = nc (T T ) < 0 Calore ceduto dal sistema (0.41)
v
DA A D
Quindi T
−
1 A
− − − −
nc (T T ) nc (T T ) 1 T T 1 T
L v
P C B D A D A D T
D
− −
= =1 =1 =
η = T
− −
Q nc (T T ) γ T T γ T −
1 B
p
BC C B C B C T
C (0.42)
γ
T 5
T − " #
1 B
−
1 A
1
1 T 1 T 3 1 3
T
D D
T C
D −
− − − 1 = 0.72
=1 = 1 =1 2
T T
γ T γ T 5 3 2
− −
1 1
B B
C C
T T
C C
Compito di Fisica 2
Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e delle telecomunicazioni
5 febbraio 2016
y
(a) (b)
1. La lastra piana mostrata in figura (a), di spessore 2d ( d = 0.4cm )
+ - -
2
ed area S molto grande ( S >> d ), è elettricamente carica con + - -
densità volumetrica linearmente dipendente da x, come indicato + - -
3
nel diagramma in figura (b) ( = 1C/m ). Si determinino: (a) il
0 + - - d
-d d
x -d x
campo elettrostatico e (b) il potenziale elettrostatico, mostrando in + - -
grafico i loro andamenti in funzione di x. + - -
- -
+
2
2. Tra due lastre piane e parallele conduttrici, di area A = L , distanti tra loro x = d 2
1
con d << L, è posto un dielettrico isotropo lineare ed omogeneo di costante
, .
dielettrica avente al suo interno una densità uniforme di carica volumetrica ,
Sulla superficie interna di una delle due lastre è presente la densità di carica d
0 x
superficiale = 2d. (a) Determinare la densità di carica superficiale presente sulla
superficie interna della seconda lastra conduttrice. (b) Determinare la differenza di
potenziale tra le due lastre. F,
3. Nel circuito di figura (R = 1k, R = 2k, R = 3k, C = 3 = 100V)
1 2 3 P
l’interruttore S è aperto da moltissimo tempo. All’istante t = 0 viene
chiuso. Determinare per t ≥0 l’andamento (a) della tensione ai capi del R
R