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Il ricercatore, durante tutto il periodo di ricerca, dovrà interrogarsi sull’oggettività e l’adeguatezza del materiale
che utilizza per redare la sua ricerca, e dovrà sempre garantire la ripetibilità della sua ricerca, in sostanza la
ricerca deve essere scientifica.
Chiariamo due equivoci riguardo la nostra definizione di ricerca scientifica.
Il primo equivoco è che la ricerca corrisponda al metodo. La fase della scoperta è una fase fondamentale, in cui
entrano in gioco l’intuizione, l’intelligenza, la perspicacia, l’esperienza, l’interesse e le motivazioni de ricercatore.
La ricerca è un processo creativo della scoperta, la creatività determina la bontà di una ricerca.
Il secondo equivoco è che possa esserci una ricerca senza metodo. Questo non è possibile: per poter dire di
aver fatto una ricerca scientifica, dobbiamo aver seguito un percorso strutturato e dovremmo aver reso
intellegibile la nostra investigazione.
Da una parte sì, abbiamo l’immaginazione, l’intuizione, le idee, eppure queste rimangono sterili e infruttuose se
non dialogano con il rigore del metodo e i dati che abbiamo a disposizione.
Come evidenziato da Piergiorgio Corbetta nel suo libro Metodologia e tecniche della ricerca sociale la ricerca
Scientifica, possiamo costruire un itinerario prefissato che può essere suddiviso in fasi:
istituzione del problema, dove viene enunciato l’enigma e si fanno delle scelte fasi A, B, C e D:
→
formulazione del problema,
▪ concettualizzazione,
▪ individuazione dei casi,
▪ definizione operativa,
▪ scelta tecniche indagine,
▪
previsione tecniche di analisi;
▪
rilevazione empirica, dove si raccolgono le prove fase E;
→
analisi e diffusione dei dati, dove si risponde all’enigma e si racconta una storia fasi F, G e H.
→
Qualunque ricercatore metodologo deve tenere presente, anche se parziali, le seguenti otto fasi del ciclo, e le
relative risposte. Vediamole nel dettaglio.
• FASE A individuazione di una fase problematica il sistema dei vincoli (teorici, concettuali e telici) ci fa
→ →
percepire una situazione come problematica e che ci consente di formulare correttamente un problema;
• FASE B le ipotesi (concettualizzazione) in cui viene ridotta la complessità della situazione indeterminata
→
precisando l’oggetto di ricerca le ipotesi sono plausibili se supportate teoricamente e se i vincoli telici le
→
rendono eseguibili almeno in linea teorica;
• FASE C il progetto (individuazione dei casi) che è frutto dell'interazione tra intuizione del ricercatore e le
→
conoscenze della comunità scientifica un progetto è realizzabile se il sistema delle risorse è congruente con
→
il tipo di ricerca;
• FASE D i costrutti teorici (definizione operativa), ossia cosa determina la realizzazione del progetto:
→
accuratezza data dalle procedure utilizzate, la realizzabilità del progetto che dipende dalla disponibilità di
risorse, operazionalizzazione dei concetti e delle unità di analisi i costrutti sono validi o meno in ragione della
→
teoria e della finalità del progetto; 2
• FASE E la rilevazione questa fase si lega alla tecnica di indagine impiegata che deve essere congruente con
→
il soggetto da analizzare, con la finalità e il sistema delle risorse;
• FASE F l’elaborazione cioè il passaggio dalle informazioni ai dati analizzabili che avviene spesso grazie a
→
costruzioni di matrici la costruzione della matrice è governata dalle finalità teoriche e pratiche dell'indagine;
→
• FASE G analisi, cioè la fase in cui i dati vengono analizzati e interpretati (esplorazione, descrizione del
→
fenomeno oggetto di studio, sintesi e classificazione, spiegazione e interpretazione, previsione di stati futuri...)
l'analisi è strettamente collegata al tipo di progetto e alle sue specifiche finalità;
→
• FASE H la generalizzazione e il ritorno del problema l'individuazione e di casi che possono rappresentare
→
una classe intera di casi grazie a procedure logico- operative che studiano fenomeni sufficientemente stabili
oppure a generalizzazioni mediante processi induttivi e abduttivi ogni risposta a un problema, ne apre un
→
altro;
Si può semplificare ulteriormente la ricerca scientifica dividendola in istituzione del problema che comprende la
prima grande fase ABCD, rilevazione empirica della fase E Analisi e diffusione dei dati delle fasi FGH.
3
Illustrare i tratti essenziali dell'intervista strutturata con questionario standardizzato
E’ possibile definire l’intervista come un incontro fra due o più persone, nel corso del quale una persona
(l’intervistatore) interroga l’altra, o le altre persone (gli intervistati), allo scopo di conoscere le loro opinioni su
alcuni punti, o fatti, che la interessano.
L'intervista è un metodo di raccolta dati in cui si svolge una conversazione diretta e approfondita tra
l'intervistatore e il rispondente. Viene svolto con uno scopo come un sondaggio, una ricerca e simili, in cui
entrambe le parti partecipano all'interazione uno a uno. Con questo metodo, gli stimoli orali-verbali vengono
presentati e si risponde tramite risposte orali-verbali.
È considerato uno dei metodi migliori per la raccolta dei dati perché consente lo scambio bidirezionale di
informazioni, l'intervistatore conosce l'intervistato e l'intervistato impara a conoscere l'intervistatore.
Rispetto alla costruzione del questionario, essa essere utile per:
▪ verificare il contesto in cui si tua, inteso come universo linguistico;
▪ selezionare le domande utilizzando un elenco più lungo di quello necessario o una batteria con più
item da sottoporre poi ad analisi fattoriale per individuare quelle che colgono aspetti simili.
Nella fase di pre-testing viene effettuata un’operazione di controllo del questionario nella sua versione (quasi)
definitiva; l’ideale sarebbe poterlo somministrare ad un campione identico a quello definitivo. Qui, l’obiettivo è
trovare eventuali domande inutili, ambigue o poco chiare, troppo lunghe o multiple, che vanno spostate di
ordine, o che necessitano di uno strumento ausiliario.
In base al grado di libertà che lasciano all’intervistato e all’intervistatore, le interviste vanno da quelle
completamente destrutturate (es: quella di tipo clinico o quella in profondità), passando per varie forme
intermedie come l’intervista guidata, non direttiva o quella focalizzata, fino all’intervista strutturata con
questionario standardizzato.
Un’intervista strutturata con questionario standardizzato deve intendersi come un modo di rilevare le
informazioni: questo avviene intervistando gli stessi individui oggetto della ricerca, appartenenti possibilmente
ad un campione rappresentativo, mediante una procedura standardizzata di interrogazione e allo scopo di
studiare le relazioni tra le variabili, a partire dalla costruzione di una matrice di dati.
Nel questionario standardizzato, idealmente, tutti gli intervistati sono sottoposti uniformemente allo stesso
stimolo (domanda), cioè a tutti i soggetti vengono poste le stesse domande nella stessa formulazione. Questo
significa che le domande di un questionario sono poste nello stesso ordine e con gli stessi termini a tutti i
soggetti. Questa caratteristica permette di raccogliere in maniera uniforme le informazioni sui temi oggetto di
indagine e di confrontare le risposte tra loro.
La costruzione del questionario standardizzato non riguarda solo il modo in cui è formulata una domanda, ma
anche come sono strutturati gli items utilizzati per le risposte.
Il fine di questa tecnica è di garantire la comparabilità delle risposte e la possibilità di analizzarle con gli
strumenti della statistica. Per correggere eventuali distorsioni è fondamentale il pre-test, la preparazione e la
supervisione degli intervistatori e la forma grafica del questionario.
In ogni cultura è presente la valutazione, socialmente condivisa, di atteggiamenti o comportamenti individuali:
sia in negativo (es. fare uso di droga) sia in positivo (es. essere onesti). Una domanda è mal posta può portare
l’intervistato a dare risposte che ritiene più idonee a dare un’immagine positiva di sé. Tendiamo infatti a
distinguere tra risposte private e riposte ufficiali, tra opinioni private e opinioni pubbliche, tra comportamento
reale e comportamento ideale.
Gli intervistati, inoltre, potrebbero trovarsi a doversi esprimere su tematiche rispetto alle quali non hanno mai
riflettuto prima, e la pressione a rispondere potrebbe portarli a rispondere a caso.
La domanda standardizzata rileva l’opinione, ma non la sua intensità o il suo radicamento, e ci ritroviamo così a
dare la stessa importanza a opinioni passeggere e volubili che a opinioni consolidate.
4
Si illustri in cosa consiste e quale sia la finalità del processo di operazionalizzazione,
ricorrendo ad almeno un esempio a scelta
L’operazionalizzazione è il processo mediante il quale un ricercatore specifica con precisione come verrà
misurato un concetto. Ciò implica lo sviluppo di definizioni di ricerca specifiche che porteranno a osservazioni
empiriche che rappresentano quei concetti nel mondo reale.
L’operatività funziona riconoscendo indicatori specifici che rappresentano le idee che andremo a ricercare.
Ad esempio, se stai facendo ricerche sulla salute, gli indicatori per il concetto di salute possono includere
fattori come la salute fisica, la salute emotiva e lo stile di vita.
Allo stesso modo, se stai effettuando indagini sulle condizioni di salute mentale, dovrai considerare
condizioni come stress, depressione, ansia…
Fondamentalmente, lo scopo dell’operazionalizzazione è rimuovere la vaghezza e assicurarti che tutte le
variabili nello studio siano misurabili o osservabili. 5
Dopo aver definito cosa si intende per matrice dei casi per variabili, si illustrino le principali
operazioni preliminari per l'analisi dei dati (controllo, correzione e ricodifica) attraverso
l'analisi monovariata
La matrice dei dati è una tabella rettangolare composta da tante righe quanti sono i referenti sotto esame (ad
esempio gli allievi di una classe, le scuole di una provincia) e tante colonne quanti sono i fattori presi in
considerazione per ciascun referente (ad esempio genere, numero fratelli, voto in matematica, per gli allievi di
una classe, oppure ubicazione, numero di allievi, servizi offerti, per le scuole della provincia).
La matrice dei dati casi x variabili rappresenta la base di tutte le