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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Zoli Claudio

Lo scopo del corso di Economia della regolamentazione e concorrenza è di fornire agli studenti gli strumenti per l’analisi economica delle politiche di regolamentazione e di tutela della concorrenza. Verranno analizzate e discusse le motivazioni fornite dalla teoria economica per l’intervento pubblico nella regolazione dei mercati, in particolare verranno trattati i principali strumenti di promozione della concorrenza per il mercato. La principale parte dell'insegnamento riguarderà l’analisi economica dello strumento delle aste/gare di appalto per l’accesso al mercato. La trattazione riguarderà analisi teorica ed evidenze empiriche. A completamento del corso gli studenti saranno in grado di: (i) comprendere e valutare criticamente le giustificazioni dell’intervento pubblico nella regolamentazione a favore della concorrenza. (ii) analizzare economicamente i meccanismi d’asta per l’allocazione di risorse e per l'accesso ai mercati.
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Tesi di Laurea triennale in Scienze delle Finanze (relatore: Claudio Zoli). Di seguito l'Introduzione: L’IRPEF è, in termini di gettito e non solo, la più importante imposta presente nell’ordinamento italiano ed è quella che, più di tutte, ha ripercussioni economiche e sociali sui contribuenti. Essendo inoltre la più rilevante imposta progressiva, dovrebbe assolvere l’importante compito di redistribuire il reddito tra la popolazione nel modo più equo ed efficiente possibile. Questo però non avviene a causa di una lunga lista di problematiche quali ad esempio l’erosione della base imponibile, l’alta evasione a cui è sottoposta l’imposta e le troppe modifiche che ne hanno snaturato la struttura nonché alterato gli effetti causati da essa. L’attuale rilevanza e centralità di questi argomenti, unita al fatto che esistono ampi margini di miglioramento sotto i punti di vista dell’efficienza e dell’equità, ha stimolato il mio personale interesse nei confronti dell’IRPEF e di tutto quello che ruota attorno ad essa, ponendola al centro della stesura di questo percorso di tesi. Il seguente elaborato ha come obiettivo quello di analizzare sotto vari punti di vista la struttura dell’imposta personale sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), ponendo particolare attenzione sulle disuguaglianze da essa create o alimentate e presentando una possibile riforma di questa imposta come parziale soluzione. Si passa quindi dal vaglio di due fenomeni molto rilevanti in termini economico-sociali quali la disuguaglianza e la povertà alla disamina dell'IRPEF dal 1974 ad oggi, attraverso una visione d’insieme del sistema tributario italiano. Si propone infine, sulla base di quanto già avviene in Germania, una riforma strutturale di questa imposta che miri a sostituire l’attuale sistema di aliquote con una funzione d’imposta continua e dipendente da un numero molto più limitato di variabili. Dato l’attuale quadro in Italia per quanto riguarda disuguaglianza e povertà e visti i benefici potenziali che possono essere apportati da un’efficiente struttura e funzionamento dell’IRPEF, mi sono interrogato quindi sulla possibilità di risolvere o ridurre queste problematiche sociali ed economiche attraverso una riforma organica di questa imposta che prenda come riferimento l’aliquota progressiva continua attualmente in vigore nell’imposta personale tedesca. L’elaborato si articola in quattro sezioni. Più precisamente, nella prima sezione si è cercato di fornire una definizione del concetto di disuguaglianza, per poi focalizzare l’attenzione sugli indici in grado di fornirne una stima. Successivamente viene presentata l’attuale situazione italiana sul tema per poi concludere analizzando aspetti dinamici della disuguaglianza quali ad esempio i fenomeni della mobilità intergenerazionale e di quella intra generazionale. Nella seconda sezione, il focus è posto sulla questione della povertà, della quale vengono esplorate le possibili connessioni con il tema in questione. In seguito, vengono presentati alcuni indici in grado di misurare e quantificare il fenomeno con un riferimento particolare alla situazione italiana. Nell’ultimo paragrafo invece vengono proposte alcune possibili misure di contrasto alla povertà, utili per arginarne gli effetti collaterali - avendo queste ripercussioni sull’economia del paese e non solo. All’interno della terza sezione viene presentata una visione globale del sistema tributario italiano e delle imposte attualmente in vigore, per poi giungere ad una classificazione di esse e ad una disamina delle loro caratteristiche. Il terzo paragrafo esplicita il principio della progressività e ne mette in luce la sua rilevanza analizzandolo alla luce dell’articolo 53 della Costituzione Italiana. Nel quarto paragrafo, infine, sono riassunte le riforme più rilevanti dell’IRPEF a partire dal 1974, anno in cui questo tributo è stato introdotto nell’ordinamento italiano. Infine, nel primo paragrafo della quarta ed ultima sezione, viene presentata la situazione attuale dell’imposta personale sul reddito delle persone fisiche, ponendo l’attenzione sugli effetti redistributivi da essa provocati nel corso degli ultimi 20 anni. Nella parte conclusiva, il focus viene traslato sulla proposta di riforma “alla tedesca” dell’IRPEF: vengono prima elencati gli obiettivi della riforma e le linee guida mentre, in un secondo momento, l’attenzione si concentra sulle novità introdotte dalla riforma proposta e sui possibili benefici che questa potrebbe apportare in termini di trasparenza, equità ed efficienza.
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Appunti completi per l'esame di scienza delle finanze sui seguenti argomenti: economia del benessere, surplus del consumatore e beni pubblici, esternalità, teoria delle scelte collettive, riforme delle pensioni, redistribuzione del reddito, tassazione e molto altro.
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Dal corso del Prof. C. Zoli

Università Università degli Studi di Verona

Appunto
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Domande di Scienza delle Finanze con relative risposte per l'esame del professor Zoli. Gli argomenti trattati sono i seguenti: quali sono le caratteristiche fondamentali di un bene pubblico puro, come si ottiene la domanda aggregata di beni rivali, in cosa consiste il meccanismo di Lindahl.
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