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GIURIDICHE (I.S.)

L’imposta sul reddito delle persone giuridiche si applica obbligatoriamente alle società di

capitali e assimilate in ragione della loro forma giuridica ed indipendentemente dall’oggetto

sociale ed alle società civili industriali e più genericamente alle società che esercitano attività

commerciali o effettuano operazioni a carattere lucrativo in ragione della natura dell’attività

esercitata.

L'IS è un‘imposta annuale che riguarda l'insieme degli utili realizzati in Francia dalle società e

altre persone giuridiche. L'aliquota ordinaria è del 33%. Le persone giuridiche sono altresì

assoggettate a contributi sociali quali la Contribution sociale de solidarité des sociétés.

A secondo del capitale della società si può applicare l'aliquota ridotta del 15 %.

IMPÔT SUR LES SOCIÉTÉS - IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE

GIURIDICHE (I.S.)

Il capitale della società è

stato interamente versato dai soci ed è detenuto per il 75% almeno da

persone fisiche. È imponibile all'aliquota del

15% : sugli utili fino a 38.120 euro/33% da 38.120

Il capitale della societànon è stato interamente versato dai soci od è detenuto per meno del

75% da persone fisiche.È imponibile all'aliquota del 33% sugli utili.

Le società di persone e gli organismi assimilati possono invece decidere se optare per tale

tassazione, mentre gli enti pubblici territoriali sono totalmente esenti.

Beneficiano invece di una esenzione temporanea le imprese che si installano in alcune zone

del territorio francese caratterizzate da disagi economici e sociali.

IMPÔT DE SOLIDARITÉ SUR LA FORTUNE - IMPOSTA SUL PATRIMONIO (I.S.F.)

Il Governo Francese dopo aver annunciato una sostanziale riforma dell’Imposta sulla

Fortuna, ha invece riconfermato la vecchia Tabella I.S.F. 2012 introducendo però, con la

Legge delle Finanze 2013, la soppressione della riduzione fissa di 300 euro per persona a

carico e, al fine di evitare gli sbalzi di soglia, un meccanismo di sconto (la Dècote), per i

patrimoni il cui valore netto tassabile è superiore ad 1.300.000 euro ed inferiore a 1.400.000

euro.

Si rimanda alla tabella a pagina 58 del libro.

TAXE SUR LA VALEUR AJOUTÉE - IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (T.V.A.)

Il Rientrano tra soggetti passivi IVA le persone fisiche e giuridiche che effettuano operazioni

a titolo oneroso riconducibili ad un’attività diversa da quella di lavoro dipendente o che non

sia espressamente esente, mentre le attività esercitate dalle “pubblica autorità” sono fuori dal

campo di applicazione dell’Iva.

L’aliquota ordinaria è pari al 20% ma per particolari categorie di beni o servizi sono previste

tre aliquote ridotte: del 10%, del 5,5% e del 2,1%.

L’aliquota specifica del 10% è invece prevista nei Dipartimenti d’Oltremare e in Corsica Tra

le operazioni esenti vi sono, come in Italia, le prestazioni mediche e paramediche e le spese di

ospedalizzazione, le operazioni di assicurazione e talune operazioni bancarie.

La Taxe Foncière (T.F.) (imposta sul proprietario) è un’imposta gravante sul proprietario

dell’immobile, occupante o meno dei locali.

Questa varia da regione a regione, per cui proprietà anche simili, possono essere soggette a

diversa tassazione. Esistono tuttavia diversi casi di esenzione e di sgravio che possono essere

sia temporanei che permanenti.

La Taxe d’Habitation (T.H.) (imposta sul conduttore) concerne tutti gli immobili destinati ad

uso abitativo.

I soggetti imponibili sono sia le persone fisiche che le persone giuridiche, purché abbiano la

disponibilità dell’immobile a qualsiasi titolo ed è dovuta dal soggetto che abita l’immobile,

qualunque esso sia (proprietario, locatore, occupante a titolo gratuito). Pertanto, nel caso in cui

il proprietario viva nella propria abitazione, dovrà pagare sia la Taxe Foncière che la Taxe

d’Habitatio.

ASPETTI INTERNAZIONALI

I principali trattati sottoscritti tra Italia e Francia sono:

Convenzione: firmata a Venezia il 5 ottobre 1989 per evitare le doppie imposizioni in

-

materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, per prevenire l’evasione e la frode fiscale

con protocollo e scambio di lettere. La Convenzione è stata ratificata da parte della

Repubblica italiana con legge n. 20 del 7 gennaio 1992, ed è entrata in vigore il 1o maggio

1992. Per la Repubblica francese è stata pubblicata nel Journal Officiel dell’8 maggio 1992.

Accordo amministrativo: firmato a Parigi il 29 ottobre 1958 per l’applicazione delle

-

disposizioni sullo scambio di informazioni previsto dalla Convenzione tra l’Italia e la Francia

al fine di evitare le doppie imposizioni.

Accordo amministrativo: firmato a Parigi il 1o marzo 1985 per l’effettuazione di verifiche

- fiscali simultanee.

76.

Sistemi tributari a confronto: Italia - Spagna

A differenza di quello italiano che opera in particolar modo a livello nazionale, nel corso

di oltre 20 anni, in Spagna, è stato realizzato un sostanziale decentramento fiscale, grazie

al quale, oggi, il governo centrale risponde unicamente del sistema di sicurezza sociale.

Esistono pertanto tre livelli di tassazione: Governo Centrale, Comunità Autonome e autorità

locali (nazionale, regionale e locale/municipale).

In funzione di tale ripartizione, una parte dell’imposta sulle persone fisiche viene ceduta alle

comunità autonome e conseguentemente il processo di liquidazione dell'imposta è composto

da due fasi: una statale e una complementare.

I governi regionali ricevono quindi una quota significativa del gettito fiscale complessivo pari al

33% del reddito delle persone fisiche, il 35% di Iva, il 40% delle accise sugli idrocarburi,

tabacco, birra e alcolici e il 100% di accise su energia elettrica e registrazione degli autoveicoli.

Le entrate fiscali indirette vengono invece trasferite in base a un indice di consumo del

territorio; mentre le imposte sulle successioni e sulle donazioni, l'imposta di registro e le tasse

sulle lotterie e gioco d'azzardo sono interamente assegnate ai governi territoriali. Nel caso in

cui la spesa stimata dovesse superare i potenziali ricavi, il governo regionale riceve tuttavia un

trasferimento compensativo da parte del governo centrale.

Come in Italia, il periodo d'imposta corrisponde all'anno solare ma quale ulteriore differenza

dalla legislazione italiana, quella spagnola prevede la suddivisione delle categorie reddituali in

cinque macroclassi (reddito di lavoro, reddito di capitale, redditi di esercizio di attività

economiche, redditi derivanti da guadagni e perdite patrimoniali e le imputazioni di reddito

stabilite dalla legge) e la presentazione della dichiarazione e la liquidazione delle imposte deve

avvenire entro sei mesi dalla chiusura dell'anno fiscale. Oltre a ciò, le società sono tenute a

versare tre acconti di imposta sul reddito ad aprile, ottobre e dicembre di ogni anno e non due

come nel nostro ordinamento fiscale.

Lezione 035

77.

Sistemi tributari a confronto: Italia - Germania

Nel biennio 2008-2009, in linea con gli altri Stati membri, le finanze pubbliche tedesche

hanno risentito della profonda crisi economica, dovute in particolar modo dell'aumento

della spesa per protezione sociale e delle misure adottate, in linea con il piano europeo di

ripresa economica. Nel biennio 2010-2011, la spesa pubblica ha, tuttavia, svolto un ruolo

importante di stimolo alla domanda interna, favorendo il rilancio del sistema economico

tedesco. Nel 2011, il rapporto deficit/PIL scende allo 0,8 per cento, per poi registrare nel

2012 un avanzo netto della PA dello 0,2 per cento. Risultato, questo, conseguito anche

grazie ai bassi tassi di interesse, a una spesa sociale più moderata e a un andamento delle

entrate tributarie che, nonostante il rallentamento dell’ultima parte dell’anno, sono in linea

con un andamento positivo del sistema economico tedesco.

La principale fonte di finanziamento del sistema tributario tedesco è rappresentata da un

articolato sistema di condivisione di alcune imposte come l’Iva, l’imposta sul reddito delle

persone fisiche, quella sui redditi societari, le ritenute alla fonte sugli interessi e l’imposta sui

redditi di capitale. In questo ambito si parla di “condivisione” in quanto il sistema tributario è

articolato su tre diversi livelli corrispondenti a quelli di governo previsti dalla Costituzione (il

governo federale, i governi regionali e quelli dei comuni) e le quote di spettanza di ciascun

ente territoriale sono stabilite in sede costituzionale.

EINKOMMENSTEUER - IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE

La Einkommensteuer è la principale imposta gravante sul reddito delle persone fisiche e

presenta la caratteristica della progressività, posta in essere per mezzo di un sistema di fasce

di reddito e di coefficienti familiari.

KÖRPERSCHAFTSSTEUER (IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE

GIURIDICHE)

Le società di capitali residenti in Germania sono assoggettate alla Körperschaftssteuer sul

proprio reddito mondiale, mentre le società non residenti sono tassabili solo sui redditi di

provenienza tedesca. Il reddito imponibile ai fini della Körperschaftssteuer è determinato sulla

base del bilancio annuale e delle relazioni degli amministratori.

GEWERBESTEUER - IMPOSTA COMUNALE SUL REDDITO D’IMPRESA

La Gewerbesteuer viene applicata su tutte le società che svolgono attività commerciale

all’interno del territorio tedesco ed è applicata con le medesime regole di quella sui redditi

delle società con alcune differenze.

UMSATZSTEUER (L'IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO)

Nel sistema tributario tedesco, le quote d’imposta di spettanza di ciascun ente territoriale sono

stabilite in sede costituzionale fatto salvo per l'IVA. Per questa, infatti, la Costituzione rinvia a

una apposita legge federale frequentemente modificata, per tenere conto di eventuali esigenze

congiunturali.

I principali trattati sottoscritti con l’Italia sono la Convenzione contro la doppia imposizione

L. 24 n. 459 del novembre 1992. Ratifica ed esecuzione della convenzione tra la Repubblica

italiana e la Repubblica federale di Germania per evitare le doppie imposizioni in materia di

imposte sul reddito e sul patrimonio e prevenire le evasioni fiscali, con protocollo,

perfezionata a Bonn il 18 ottobre 1989 (in S.O. n. 127 alla Gazz. Uff. n. 280 del 27

novembre 1992) ratificata con L. 24 n. 459 del novembre 1992 ed entrata in vigore il 26

dicembre 1992.

Lezione 036

78.

Sistemi tributari a confronto: Italia - Svizzera

La stabilità fiscal

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
144 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher esamiok13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza delle finanze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Volonterio Federica.