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(PD)
Gli approcci utilizzati dalle banche per tradurre il rating in Probabilità di default sono 3:
1. Statistico, la Pd è calcolata a partire dal valore del punteggio ottenuto con un modello di scoring
dal debitore, ma presenta due limitazioni: è praticabile solo se il rating è stato ottenuto con un
modello statico e può basarsi su ipotesi scarsamente realistiche. questo modello viene utilizzato
raramente.
2. Attuariale, Il tasso di insolvenza passato dalle diverse classi di rating è utilizzato come stima della
PD futura dei debitori assegnati alle differenti classi. apro questo approccio è utilizzato dalle agenzie
di rating che periodicamente diffondono statistiche sui default registrati negli anni e nei decenni
precedenti; può essere utilizzato anche dalle banche ma i relativi risultati non vengono resi pubblici.
3. Del mapping, viene stabilita una corrispondenza tra i propri rating interni e quelli di Moody’s o
Standard & Poor’s. questo approccio richiede molta cautela perché la corrispondenza tra rating
interni e di agenzia potrebbe essere imperfetta.
08. Che cos'è la granularità nell'ambito dei rating interni?
La granularità (numero delle classi) cresce con l’età del sistema di rating ed è più elevata per le
banche più esperte. Un sistema di rating granulare é preferibile poiche aiuta a evitare la
concentrazione dei debitori in una o poche classi e consente un pricing dei prestiti più accurato.
09. Si illustri il funzionamento dei rating esterni delle agenzie.
10. Quali sono le informazioni rilevanti nei sistemi di rating interni?
i sistemi di rating utilizzano informazioni diverse in base al segmento di clientela considerato. Nel
caso delle imprese, i principali input potrebbero essere i seguenti: indici economico-finanziari tratti
dal bilancio, variabili qualitative (ad esempio, qualità del management, posizionamento competitivo,
etc.), analisi del settore dell’impresa, analisi delle informazioni che derivano dall’evoluzione dei
rapporti di credito/debito, i dati della centrale dei rischi pubblica o di centrali dei rischi private
(rapporti tra impresa e sistema bancario).
Lezione 34
05. Si descriva il rischio strategico.
Il rischio strategico si manifesta attraverso le perdite subite da un intermediario per cambiamenti
intervenuti nel contesto operativo o causate da decisioni aziendali errate o, ancora, da una loro
attuazione inadeguata, o da una scarsa capacità di reazione della struttura aziendale ai cambiamenti
del contesto competitivo. Il rischio strategico fa riferimento alla strategia aziendale e alla sua
eventuale configurazione, nonché alla scarsa flessibilità esecutiva e all’errata esecuzione. Ha quindi
manifestazione economica e patrimoniale su orizzonti temporali diversi, Deriva da cause esterne e
interne ed È controllabile in diverso grado e modo.
Il rischio strategico trova riscontro solo ex post (dopo cioè che il rischio si è già manifestato)
L’analisi del rischio strategico richiede:
1. dal punto di vista qualitativo, la definizione degli obiettivi di medio e lungo termine e la
conseguente capacità sia di tradurli in interventi coerenti sulle variabili organizzative, sia di
correggerli in presenza di andamenti sfavorevoli
2. dal punto di vista quantitativo, è necessario considerare le caratteristiche di molteplici variabili
quali la strategia di offerta, la variabilità dei risultati economici, l’andamento delle quote di mercato,
etc.
06. Si definisca il rischio reputazionale.
Il rischio reputazionale è il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante
da una percezione negativa dell’immagine della banca da parte di clienti, controparti, azionisti,
investitori, Autorità di vigilanza Esso scaturisce da un deficit di fiducia fra l’istituzione finanziaria e i
soggetti che vi si relazionano, originato, il più delle volte, da comportamenti operativi e scelte
strategiche in rapporto alle quali si sviluppano effetti negativi sulla componente reputazionale.
Esistono singoli eventi che possono minare la credibilità di un intermediario. Poiché il processo di
generazione del danno reputazionale dipende da fattori endogeni e da elementi dipendenti dalla
mancata conformità a determinate regole, la funzione di compliance può essere intesa come
funzione orientata principalmente alla protezione della reputazione.
Gli svantaggi della perdita di reputazione riguardano: la riduzione dei volumi di attività, un
peggioramento dei risultati reddituali o un aggravio di costi. I vantaggi derivanti da una reputazione
superiore sono: Capacità di comunicazione sulla qualità dei servizi offerti Attrazione delle migliori
Accesso alle migliori condizioni al mercato dei capitali Attrazione di nuovi
risorse umane
potenziali investitori
07. Si commenti il rischio operativo.
Il rischio operativo è connesso allo svolgimento di qualsiasi attività economica Considera gli effetti
negativi (perdite inattese) prodotti sui risultati economici di un intermediario da:
1. malfunzionamenti o inefficienze di sistemi (per esempio, rischio informativo, rischio di trading,
etc.) e di processi aziendali
2. comportamenti erronei o dolosi dei dipendenti
3. cambiamenti di contesto (fiscale, regolamentare, legislativo, etc.)
4. eventi di natura esterna (furti, atti vandalici, terremoti, etc.)
Due aspetti da ricordare:
1. per la sua possibile manifestazione solo negativa, il rischio operativo può essere assimilato a quelli
che nelle prime lezioni sono stati definiti rischi puri
2. mentre per le imprese non finanziarie esso rappresenta il vero rischio, perché legato allo
svolgimento del business aziendale tipico, negli intermediari finanziari viene invece spesso
identificato, in modo residuale, con il rischio che non può essere etichettato come rischio di mercato
o di credito
08. Quali sono le principali declinazioni dei rischi interni?
Le principali declinazioni dei rischi interni rendono difficile effettuare una classificazione. A titolo
esemplificativo si possono citare:
- i rischi di processo connessi a carenze nelle fasi di realizzazione di un certo tipo di attività
i rischi legati all’esecuzione delle transazioni
-
- i rischi legati alla perdita di reputazione sul mercato
09. Quali sono le perdite inattese derivanti dal rischio operativo?
le perdite inattese derivate dal rischio operativo sono: 1. malfunzionamenti o inefficienze di sistemi
(per esempio, rischio informativo, rischio di trading, etc.) e di processi aziendali 2. comportamenti
erronei o dolosi dei dipendenti 3. cambiamenti di contesto (fiscale, regolamentare, legislativo, etc.)
4. eventi di natura esterna (furti, atti vandalici, terremoti, etc.)
10. Che cosa si intende per rischio di business e rischio strategico puro?
Il rischio di business riguarda variazioni indotte, sui risultati aziendali, da rilevanti cambiamenti nei
volumi di attività causati, per esempio, da significativi cambiamenti nei gusti della clientela. Il rischio
strategico puro concerne i possibili effetti derivanti da momenti di forte cambiamento aziendale, per
esempio, l’entrata in nuovi mercati o aree di attività.
11. Quali sono le modalità di analisi del rischio strategico?
Il rischio strategico trova riscontro solo ex post (dopo cioè che il rischio si è già manifestato) L’analisi
del rischio strategico richiede: 1. dal punto di vista qualitativo, la definizione degli obiettivi di medio
e lungo termine e la conseguente capacità sia di tradurli in interventi coerenti sulle variabili
organizzative, sia di correggerli in presenza di andamenti sfavorevoli 2. dal punto di vista
quantitativo, è necessario considerare le caratteristiche di molteplici variabili quali la strategia di
offerta, la variabilità dei risultati economici, l’andamento delle quote di mercato, etc.
12. Quali sono le modalità di misurazione del rischio reputazionale?
Il rischio reputazionale è il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante
da una percezione negativa dell’immagine della banca da parte di clienti, controparti, azionisti,
Autorità di vigilanza Esso scaturisce da un deficit di fiducia fra l’istituzione finanziaria e i
investitori,
soggetti che vi si relazionano, originato, il più delle volte, da comportamenti operativi e scelte
strategiche in rapporto alle quali si sviluppano effetti negativi sulla componente reputazionale.
Esistono singoli eventi che possono minare la credibilità di un intermediario . Poiché il processo di
generazione del danno reputazionale dipende da fattori endogeni e da elementi dipendenti dalla
mancata conformità a determinate regole, la funzione di compliance può essere intesa come
funzione orientata principalmente alla protezione della reputazione. Gli svantaggi della perdita di
reputazione riguardano: la riduzione dei volumi di attività, un peggioramento dei risultati reddituali
o un aggravio di costi (per esempio, il costo di raccolta del capitale sui mercati finanziari) I vantaggi
Capacità di comunicazione sulla qualità dei servizi
derivanti da una reputazione superiore sono:
offerti Attrazione delle migliori risorse umane Accesso alle migliori condizioni al mercato dei
capitali Attrazione di nuovi potenziali investitori.
Lezione 35
Si commentino le diverse definizioni di rischio operativo con particolare riguardo a quella fornita
dal Comitato di Basilea .
Secondo il Comitato di Basilea (2006) il rischio operativo è “il rischio di perdite derivanti dalla
inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi
esogeni” => è incluso il rischio legale, ma non quello strategico e di reputazione Il comitato di Basilea
si concentra sulle perdite direttamente riconducibili al rischio operativo ed esclude le possibili
conseguenze indirette I confini del rischio operativo sono tracciati in base alle sue cause e non agli
effetti.
05. Si illustrino le principali cause del rischio operativo.
Le principali cause del rischio operativo sono:
- Le risorse umane e i loro comportamenti, ovvero errori, frodi, violazioni di regole e procedure
interne, problemi di incompetenza e negligenza.
I sistemi informativi e la sua applicazione, come guasti nell’hardware e nel software, ingressi non
-
autorizzati di estranei nei sistemi informatici e presenza di virus, guasti alle telecomunicazioni. Le
grandi istituzioni finanziarie preferiscono mettere a tacere questo tipo di eventi per paura di essere
giudicate meno affidabili da parte della clientela.
- I processi produttivi e la loro organizzazione;
Gli eventi esterni che hanno un impatto sull’operatività interna Cause esterne, non
- di