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ELENCARE I CRITERI-GUIDA DI CUI BISOGNA TENER CONTO QUANDO SI VERIFICA L’OPPORTUNITà DI ADOTTARE LA
ï· COGENERAZIONE: I criteri-guida di cui tener conto quando si valuta l’opportunità di adoççare la cogenerazione sono: domanda di
calore Q a bassa temperatura (acqua calda, vapore a bassa pressione ecc.); domanda di eleççricità E; elevato numero di ore in cui
coesistono le due domande; suææ¼ciente dimensione delle domande di Q ed E; adeguato rapporto E/Q tra le due domande.
SCRIVERE L’ESPRESSIONE DEL PES (PRIMARY ENERGY SAVINGS) E DESCRIVERNE IL SIGNIFICATO ED I TERMINI CHE LO
ï· COMPONGONO: Il PES è l’indice in base al quale sono calcolaçæ¤ gli incençæ¤vi concessi ad impiançæ¤ di cogenerazione. PES=[1-(1/[(CHP
Heta/Ref Heta)+(CHP Eeta/Ref Eeta)])] 100% con CHP Heta=rendimento termico del cogeneratore (rapporto tra calore uçæ¤le ed
energia del combusçæ¤bile); CHP Eeta=rendimento eleççrico del cogeneratore (rapporto tra energia eleççrica cogenerata ed energia del
combusçæ¤bile); Ref Heta=rendimento termico di riferimento per la produzione separata di eleççricità e calore; Ref Eeta=rendimento
eleççrico di riferimento per la produzione separata di eleççricità e calore. Ref Eeta e Ref Heta sono valori ææ¤ssaçæ¤ dalla direçç´va. Più il
valore del PES è alto e prossimo al 100% più è conveniente la cogenerazione dal punto di vista dello sfruççamento dell’energia
primaria.
DESCRIVERE I FENOMENI AVVERSI ALLA CONVERSIONE FOTOVOLTAICA: I fenomeni avversi alla conversione fotovoltaica sono:
ï· fotoni troppo o poco energeçæ¤ci (non tuçç´ i fotoni incidençæ¤ possiedono l’energia adeguata per rompere il legame tra eleççrone e
nucleo, infaçç´ alcuni fotoni non hanno energia suææ¼ciente mentre altri sono troppo energeçæ¤ci tanto da creare coppie eleççrone-
lacuna dissipando in calore l’energia eccedente); riææ°essione (una parte dei fotoni che incidono sulla cella non penetrano al suo
interno perché o vengono riææ°essi dalla superææ¤cie della cella stessa o incidono sulla griglia metallica dei contaçç´); resistenze parassite
(la raccolta delle cariche generate viene eææeççuata dai contaçç´ metallici, posçæ¤ sul fronte e sul retro della cella, i quali presentano una
certa resistenza all’interfaccia che provoca una dissipazione e quindi una riduzione della potenza trasferita al carico. Nel caso di celle
al silicio policristallino l’eææ¼cienza è ridoçça ulteriormente per via della resistenza che gli eleççroni incontrano ai conææ¤ni tra un grano e
l’altro; ancora di più in caso di silicio amorfo visto l’orientamento casuale dei singoli atomi); ricombinazione (le coppie lacuna-
eleççrone non vengono tuççe raccolte dal campo eleççrico di giunzione ed inviate al carico esterno in quanto durante il percorso dal
punto di generazione alla giunzione possono incontrare cariche di segno opposto e ricombinarsi).
DESCRIVERE I PROCESSI DI PRODUZIONE DI UN MODULO FOTOVOLTAICO: I processi di produzione di un modulo fotovoltaico sono:
ï· fusione e cristallizzazione del silicio; squadratura e taglio; testurizzazione (che consente alla cella di assorbire più radiazioni);
formazione della zona P-N con drogaggio (ovvero aggiunta di elemençæ¤ come atomi di fosforo pentavalente o boro trivalente per
aumentare, rispeçç´vamente, il numero di eleççroni o di lacune nel semiconduççore); disposizione contaçç´ metallici; rivesçæ¤mento
ançæ¤riææ°eççente.
INDICARE I PARAMETRI PRINCIPALI E DISEGNARE LA CURVA CARATTERISTICA DI UNA CELLA FOTOVOLTAICA: I parametri principali
ï· di una cella fotovoltaica sono: Isc=corrente di corto circuito che si riduce drasçæ¤camente con la radiazione incidente; Voc=tensione a
circuito aperto che si riduce proporzionalmente con la temperatura di esercizio; Im=corrente del punto di massima potenza Pmax;
Vm=tensione nel punto di massima potenza; eta=Pmax/Pinc con Pinc=I*S con I=irraggiamento ed S=superææ¤cie pannelli.
DISEGNARE E DESCRIVERE LO SCHEMA A BLOCCHI DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO CONNESSO IN RETE: Un impianto fotovoltaico
ï· connesso in rete è più aææ¼dabile e presenta un dimensionamento più elasçæ¤co. Si compone di: generatore fotovoltaico che invia
corrente conçæ¤nua ad un inverter; dall’inverter esce corrente alternata che alimenta le utenze in CA e la rete di distribuzione eleççrica.
DISEGNARE E DESCRIVERE LO SCHEMA A BLOCCHI DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO STAND ALONE: Un impianto fotovoltaico stand
ï· alone (isolato) è meno aææ¼dabile per via delle baççerie, ha un impaçço ambientale in fase di uçæ¤lizzo ma è più economico in caso di
sistemi isolaçæ¤. Si compone di: generatore fotovoltaico che invia corrente conçæ¤nua al regolatore di carica; il regolatore invia corrente
in CC alle baççerie di accumulo, alle utenze in CC e all’inverter; anche le baççerie di accumulo forniscono corrente conçæ¤nua alle utenze
in CC e all’inverter; dall’inverter si oçç´ene corrente alternata che alimenta le utenze in CA.
SCRIVERE L’ESPRESSIONE DELL’EFFICIENZA GLOBALE/RENDIMENTO DI UN COLLETTORE SOLARE TERMICO E GRAFICARE LA CURVA
ï· DI EFFICIENZA: L’eææ¼cienza globale di un colleççore solare termico è: eta=Qu/Io con Qu=Ec-Qp ed Ec=Io tao alfa e Qp=k deltaT
(Qu=potenza termica del ææ°uido in uscita dal sistema; Ec=radiazione totale captata; Io=radiazione incidente; Qp=perdite per
conduzione, convezione ed irraggiamento; deltaT=diææerenza temperatura tra piastra captante ed ambiente; tao=trasmiççanza solare
eææeçç´va della copertura trasparente; alfa=assorbanza solare eææeçç´va della piastra captante; k=coeææ¼ciente perdite. Nella praçæ¤ca si
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preferisce uçæ¤lizzare una curva sempliææ¤cata eta= A-B deltat* con deltat*=(Tfm-Ta)/I con A=costante açça a misurare la massima quota
di energia potenzialmente traççenibile dalla piastra; B=costante açça a misurare l’açç´tudine del colleççore a contenere l’energia
raccolta e limitare le perdite; Tfm=temperatura media del ææ°uido termoveççore e Ta=temperatura ambiente.
DESCRIVERE LE TIPOLOGIE COSTRUTTIVE DEI COLLETTORI SOLARI TERMICI SOTTOVUOTO: Sono possibili diverse conææ¤gurazioni
ï· costruçç´ve dei colleççori solari termici soççovuoto che possono essere inquadrate in due sistemi principali: a circolazione direçça del
ææ°uido termoveççore (due tubi coassiali disposçæ¤ in modo che il ææ°uido termoveççore arrivi (mandata) direççamente nel tubo a diametro
minore, per poi inverçæ¤re direzione e circolare nell’intercapedine (ritorno); oppure un tubeçço di mandata ed uno di ritorno sistemaçæ¤
a contaçço con un cilindro metallico che funziona da piastra captante); a tubi di calore “heat-pipe” (si basa sul principio di
assorbimento o cessione di calore da parte di un ææ°uido nelle fasi di espansione o condensazione. Tubi di vetro con all’interno il tubo
di calore “heat-pipe” che è essenzialmente un tubo di rame in grado di trasferire energia termica all’acqua che aççraversa il colleççore
nella parte alta. Il tubo di rame conçæ¤ene alcool volaçæ¤le che riscaldato evapora a basse temperature e risale all’estremità del tubo
stesso dove cedendo calore all’acqua condensa e riææ°uisce, per gravità, verso la parte bassa per essere nuovamente riscaldato, per
questo il colleççore va inclinato almeno di 25°).
ELENCARE LE POSSIBILI TIPOLOGIE/CONFIGURAZIONI DI IMPIANTI SOLARI TERMICI: Esistono diverse conææ¤gurazioni di impiançæ¤
ï· solari termici, in parçæ¤colare, sono possibili: impiançæ¤ a sistema aperto (il ææ°uido nel colleççore è la stessa acqua che viene inviata
all’utenza); impiançæ¤ a sistema chiuso (due circuiçæ¤ separaçæ¤, quello solare per il ææ°uido termoveççore e quello per l’acqua riscaldata da
inviare all’utenza); impiançæ¤ a circolazione naturale (non necessitano di una pompa per muovere il ææ°uido termoveççore); impiançæ¤ a
circolazione forzata (necessitano di una pompa per muovere il ææ°uido termoveççore).
DESCRIVERE IL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN COLLETTORE SOLARE TERMICO CON SISTEMA A CIRCOLAZIONE FORZATA:
ï· Un impianto a circolazione forzata risulta più complesso e necessita di elemençæ¤ aggiunçæ¤vi con conseguente aumento dei cosçæ¤ ma
permeççe di posizionare i colleççori termici in copertura ed il serbatoio nell’abitazione. Questo çæ¤po di impianto si compone di
colleççori termici che contengono tubi nei quali scorre un ææ°uido (acqua+ançæ¤gelo) che si riscalda quando è esposto al sole, una
centralina che misura la temperatura del ææ°uido termoveççore e dell’acqua nel serbatoio fa avviare la pompa quando il ææ°uido è più
caldo dell’acqua; la pompa spinge il ææ°uido termoveççore nel circuito in modo che esso arrivi alla serpençæ¤na posta all’interno del
serbatoio; tale serpençæ¤na consente il passaggio di calore dal ææ°uido all’acqua nel serbatoio connesso direççamente al circuito
dell’acqua sanitaria della casa.
DESCRIVERE I COMPONENTI PRINCIPALI DEI COLLETTORI SOLARI TERMICI A SUPERFICIE PIANA VETRATI: I colleççori a superææ¤cie
ï· piana vetraçæ¤ si compongono di: una piastra captante (in genere in rame o acciaio, traççate superææ¤cialmente con vernici scrure e
opache per aumentare l’assorbimento ed abbaççere la riææ°essione; la sua principale funzione è convogliare calore ai tubi); straçæ¤ di
materiale isolante (in genere si usa poliuretano, lana di vetro, lana di roccia ecc. che hanno lo scopo di ridurre al minimo le perdite
per conduzione verso le superææ¤ci laterali ed inferiori del colleççore; per evitare un accumulo di umidità che va a compromeççere
l’isolamento termico, sulla lastra di isolante si posiziona un foglio di alluminio che oltre a fermare la condensa riææ°eççe le radiazioni
proveniençæ¤ dalla piastra captante verso la piastra stessa); copertura trasparente (può essere a vetro singolo, doppio o a
policarbonato alveolare e deve essere quanto più possibile trasparente alle lunghezze d’anda çæ¤piche della radiazione solare e opoca
alla radiazione infrarossa); scatola di contenimento (per dare compaççezza e solidità meccanica al colleççore e proteggere gli elemençæ¤
interni; cosçæ¤tuita in genere, da acciaio inossidabile zincato e pretraççato, alluminio anodizzato o, raramente, vetroresina).
DESCRIVERE IL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN COLLETTORE SOLARE TERMICO CON SISTEMA A CIRCOLAZIONE NATURALE: Il
ï· sistema a circolazione naturale prevede il serbatoio di accumulo