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La strategia integrata per la comprensione del testo

La strategia in oggetto si basa sull'applicazione integrata di 4 strategie singole:

  1. predicting (fare previsioni)
  2. clarifying (chiarire le parole sconosciute)
  3. questioning (porre domande)
  4. summarizing (riassumere)

Quali sono le strategie singole, ritenute efficaci da Traversetti e Rizzo (2020), per la comprensione del testo da parte degli allievi con DSA?

Le strategie singole sono da attivare individualmente nei confronti dello studente:

  • cooperative learning: consiste nella suddivisione della classe in gruppi di lavoro per lavorare insieme, allenando l'ascolto reciproco su un determinato compito: lettura collettiva di un testo, riassunto di parti di esso e previsione del contenuto di quelle parti ancora non lette;
  • organizzatori grafici: consistono in supporti visivi che mostrano i nodi concettuali (informazioni principali e secondarie; rapporti di causalità tra gli eventi) e le relazioni tra di essi. Tra di essi visono: mappe concettuali e mentali.
, ci sono: - Schemi visivi: sono rappresentazioni grafiche che aiutano a organizzare e visualizzare le informazioni in modo chiaro e sintetico. - Story map: è una mappa concettuale che permette di rappresentare la struttura di una storia o di un testo narrativo, evidenziando i principali eventi e collegamenti tra di essi. - Evidenziazione in colore di parti di testo: consiste nel colorare o sottolineare con colori diversi alcune parti del testo per evidenziarne l'importanza o per facilitarne la comprensione. Questi strumenti sono utili per avere un'idea chiara del contenuto del testo e per organizzare i concetti da apprendere in testi informativo-espositivi. Altri strumenti che possono essere utilizzati sono: - Generare domande: consiste nel formulare domande da parte dell'allievo per supportare la comprensione del contenuto del testo e per diventare attivo e progressivamente più autonomo nella lettura. - Elaborare il riassunto: consiste nel produrre un testo simile all'originale, riportando solo le informazioni principali ed escludendo quelle di dettaglio, ridondanti o superflue. - Struttura della storia: consiste nell'individuare l'organizzazione della trama della storia in singoli episodi. Questo aiuta a comprendere e riassumere i principali punti della storia stessa.

Rientrano strumenti quali:

  • Calcolatrice parlante, che aiuta il riconoscimento nella computazione di un numero, del segno e del risultato facendolo sentire oltre che scrivendolo;
  • Scanner per trasformare il testo scritto in testo digitale, leggibile dalle sintesi vocali;
  • Libri digitali, libri parlanti, audiolibri, font di scrittura digitale ad alta leggibilità ossia costruiti con caratteri tipografici che riducono l'affollamento visivo e le possibilità di confusione (Easyreading);
  • Registratori MP3, riconoscitore vocale (speech recognition), che identifica la voce e trasforma le parole in testo digitale, permettendo all'alunno di dettare i suoi elaborati senza l'uso della tastiera;
  • Il traduttore automatico che traduce i testi in diverse lingue;
  • Smart pen, penne ottiche che consentono di prendere appunti di parole chiave su appositi quaderni, registrando al tempo stesso l'audio di tutta la lezione e permettendo di trasformare lo scritto in testo digitale.
associare il testo fornito ai tag HTML, puoi utilizzare i seguenti tag: - `

` per i paragrafi - `` per evidenziare il testo in grassetto - `` per evidenziare il testo in corsivo - `

    ` e `
  • ` per creare elenchi puntati Ecco come potrebbe apparire il testo formattato con i tag HTML:

    associandolo alla registrazione audio; software, piattaforma per realizzare mappe concettuali interattive, dinamiche e multimediali associando testo, immagini, audio e video (Cmaps Tools).

    06. Quali sono gli strumenti compensativi a "bassa tecnologia", secondo Pinnelli?

    Tra gli strumenti compensativi a "bassa tecnologia", secondo Pinnelli si segnalano strumenti non tecnologici, matite, penne con impugnature specifiche e con supporti per le dita, o semplicemente più grosse o a base triangolare per sostenere la corretta impugnatura; evidenziatori, carta copiativa, post-it, quaderni ad anelli, mappe concettuali, tabelle, formulari, segna riga, libri ad alta leggibilità, fotocopia ingrandita. Si tratta di piccoli ausili a volte molto importanti che compensano problemi di attenzione, di ordine, di memoria tipici degli alunni con DSA.

    Lezione 054

    05. Quali sono le caratteristiche dell'allievo con deficit di attenzione e iperattività (ADHD)?

    Per associare il testo fornito ai tag HTML, puoi utilizzare i seguenti tag:

    • <p> per i paragrafi
    • <strong> per evidenziare il testo in grassetto
    • <em> per evidenziare il testo in corsivo
    • <ul> e <li> per creare elenchi puntati

    La diagnosi dell'ADHD, le manifestazioni sopra descritte devono comparire entro il settimo anno di vita del soggetto (ad es. scuola/lavoro e casa); essere presenti in almeno due contesti di vita differenti del soggetto; avere un chiaro impatto sul funzionamento psicosociale dell'individuo; non essere dovuti ad altri problemi psichiatrici e/o disturbi dell'apprendimento.

    L'ICD-10 riporta la medesima classificazione e gli stessi sintomi del DSM-IV, ma abbassa l'età in cui devono comparire i sintomi per una corretta diagnosi della patologia da sette a sei anni.

    I comportamenti considerati significativi: Disattenzione, Iperattività e Impulsività.

    Che rapporto c'è, secondo alcuni autori, tra deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e impulsività?

    Secondo alcuni autori l'impulsività è la caratteristica distintiva del disturbo rispetto ai bambini senza gravi problemi e rispetto agli altri.

    Disordini psicologici. Si manifesta nella difficoltà adilazionare la risposta, ad inibire un comportamento inappropriato, ad attendere una gratificazione. I bambini impulsivi rispondono troppo velocemente, a scapito dell'accuratezza della risposta; interrompono frequentemente gli altri quando stanno parlando, non riescono a stare in fila e attendere il loro turno. Oltre la persistenza impazienza, l'impulsività si manifesta anche nell'intraprendere azioni pericolose senza considerare le possibili conseguenze negative.

    Lezione 055>04. Lo studente descriva qualche studio scientifico svolto sul rapporto tra deficit da attenzione e iperattività e utilizzo delle tecnologie informatiche. Risultati positivi derivano da studi che hanno visto l'utilizzo di programmi software di tipo tutoriale (Computer Assisted Instruction) per la lettura assistita dal computer o per compiti di matematica. Il software fornisce una presentazione sincronizzata visiva e uditiva.

    del testo e incorpora strumenti per abilità di studio e per prendere appunti. Una recente ricerca spagnola ha già sperimentato, su un campione normativo di 1272 persone della popolazione spagnola di bambini trai 6 i 16 anni, l'utilizzo della realtà virtuale nello screening su compiti di attenzione in contesto scolastico. Si tratta della piattaforma AULA (Test-Advanced Virtual Reality Tool for the Assessment of Attention), è un test teso a valutare i problemi di attenzione, soprattutto in bambini ed adolescenti, ed è mirato a sopportare le informazioni contenute nella diagnosi. La piattaforma propone un'esperienza immersiva sotto forma di gioco, di circa 20 minuti, fruibile attraverso appositi occhiali da indossare, di vita di classe al cui interno si svolgono delle azioni e vengono annunciate richieste e consegne con differenti modalità sensoriali.

    deficit diattenzione e iperattività (ADHD)?

    Per quanto riguarda l'interazione con i media e l'utilizzo delle tecnologie didattiche da parte degli alunni con deficit di attenzione e iperattività (ADHD), la letteratura scientifica di settore offre alcuni risultati che, secondo Pinnelli, seppure propri dell'ambito clinico-riabilitativo, possono dar vita ad indicazioni importanti anche dal punto di vista didattico. L'ipermedialità, grazie alla sua componente multimediale e quella ipertestuale, secondo l'Autrice favorisce un migliore apprendimento nella misura in cui consente la costruzione di una più personale rappresentazione della conoscenza, stimola la motivazione al compito e, grazie soprattutto alla dimensione dell'interattività, essa sollecita le componenti attentive e la capacità di memorizzazione, sebbene non sempre questo si traduca in un apprendimento stabile.

    Sugli alunni con ADHD sono stati condotti alcuni studi,

    1. volti a valutare l'efficacia, in termini di apprendimento, della componente multimediale, della componente ipertestuale e del mix delle due, ossia delle componenti ipermediali rispetto a situazioni di apprendimento tradizionali in comparazione con alunni con ADHD con alto e basso rendimento.
    2. Lezione 056>04. Che cosa sono i sistemi di biofeedback (BF) e neurofeedback (NF)?
    3. Un recente impiego, ancora in fase di sperimentazione, della componente tecnologica nel campo del disturbo da ADHD viene dall'utilizzo dei sistemi di Biofeedback (BF) e Neurofeedback (NF). Si riferiscono ad una metodologia per l'apprendimento dell'autocontrollo volontario di alcuni processi psicofisiologici che abitualmente sono involontari. Attraverso un'informazione di tipo acustico o visivo (feedback) proveniente dal corpo e ottenuta in tempo reale da una apposita strumentazione.

    4. 05. Lo studente definisca il concetto di autoregolazione cognitiva
    5. Le tecnologie didattiche propongono programmi,

    strutturati in forma ludica, finalizzati a valutare e potenziare le componenti cognitive e percettive coinvolte nei processi di attenzione e concentrazione, programmi per allenare la capacità di controllare e mantenere l'attenzione durante lo svolgimento di un compito o un'attività, programmi che promuovono la autoregolazione cognitiva. Si intende un complesso costrutto dell'attività cognitiva e si riferisce a delle abilità specifiche ben coordinate che, una volta apprese, permettono al soggetto di controllare il proprio comportamento senza la necessità di un supervisore esterno. 06. Quale è il contributo dei sistemi di biofeedback (BF) e neurofeedback (NF) nei confronti dei soggetti con deficit di attenzione e iperattività? Un recente impiego, ancora in fase di sperimentazione, della componente tecnologica nel campo del disturbo da ADHD viene dall'utilizzo dei sistemi di Biofeedback (BF) e Neurofeedback (NF). Si

    Riferiscono ad una metodologia per l'apprendimento dell'autocontrollo volontario di alcuni processi psicofisiologici che abitualmente sono involontari. Attraverso un'informazione di tipo acustico o visivo (feedback) proveniente dal corpo e ottenuta in tempo reale da una apposita strumentazione.

    L'origine del BF e del NF risale agli anni '60 del secolo scorso negli Stati Uniti grazie alla convergenza delle ricerche di un gruppo di studiosi di area comportamentista e della psiconeurofisiologia.

    Si tratta di due tecniche che prevedono l'analisi dell'attività elettrica delle onde cerebrali del sistema nervoso centrale attraverso la loro misurazione con specifici microsensori posti sulla cute della persona. Tali parametri vengono tradotti in immagine sullo schermo del PC o del tablet e restituite al paziente come visione oggettiva del suo stato emozionale.

    Lezione 057>04. Da quali fattori può originarsi una difficoltà di funzionamento

    La persona nel modello dell'OMS è caratterizzata da una difficoltà di funzionamento, che può essere originata da una infinità di combinazioni possibili tra i vari ambiti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
53 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher -Debo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica della pedagogia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Simone Mariagrazia.