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Vantaggi dell'esposizione ad una lingua dei segni per il soggetto sordo

Il soggetto sordo presenta una carenza di dati informativi sul mondo. In ambito didattico, presenta difficoltà nella lingua scritta e parlata.

Lezione 37

La distanza ottimale nella conversazione con l'allievo sordo non deve mai essere oltre un metro e mezzo. Per utilizzare la lingua italiana dei segni (LIS) occorre ricorrere ad un mediatore linguistico.

Lezione 38

In assenza della vista, gli altri sensi cooperano tra di loro per sopperire a tale mancanza mediante un processo noto come vicarianza. Nell'ambito della stessa disabilità visiva, molto differente può essere la percezione della realtà a seconda se si sia non vedente o ipovedente. Il disabile visivo, circa l'apprendimento, necessita di tempi più lunghi.

Lezione 39

Le strategie didattiche più favorevoli ad un alunno con disabilità visiva fanno riferimento a una prospettiva

di tipo:esperienziale

Nell'intervento didattico a favore dello studente con disabilità visiva, occorre anche ponderare il ruolo dei meccanismi di difesa

Tra gli obiettivi dell'intervento didattico a favore dello studente con disabilità visiva, vi è anche l'acquisizione di una buona competenza relazionale

Lezione 40

La sfida della pedagogia speciale, in materia di progettazione didattica, è di riuscire a coniugare la didattica curricolare alle esigenze dettate dall'inclusione

La progettazione dell'insegnamento è l'analisi della situazione da cui prende avvio l'azione didattica

In ottica inclusiva, il curricolo comune va adattato per accogliere le esigenze di ciascuno studente

Lezione 41

L'adattamento degli obiettivi didattici e dei materiali di apprendimento è parte integrante del PEI (piano educativo individualizzato) e del PDP (Piano didattico personalizzato)

Quale, tra le seguenti, NON è una strategia

di adattamento didattico più indicata è: l'utilizzo di supporti visivi e materiali concreti Nella strategia didattica dell'inclusione, si cerca di: favorire la partecipazione attiva di tutti gli studenti Lezione 45 Nel caso di disturbi specifici di apprendimento, è importante: individuare le difficoltà specifiche dell'allievo e adottare strategie di intervento personalizzate La strategia didattica dell'adattamento curricolare prevede: modifiche al programma di studio per rispondere alle esigenze dell'allievo Nella strategia didattica dell'individualizzazione, si cerca di: adattare il percorso di apprendimento in base alle caratteristiche e ai bisogni dell'allievo Lezione 46 Nel caso di disturbi del linguaggio, è importante: favorire la comunicazione e l'espressione dell'allievo attraverso diverse modalità (verbale, gestuale, visiva) La strategia didattica dell'adattamento ambientale prevede: modifiche all'ambiente di apprendimento per favorire l'inclusione e l'accessibilità Nella strategia didattica dell'adattamento tecnologico, si utilizzano: strumenti e risorse tecnologiche per favorire l'apprendimento e la comunicazione Lezione 47 Nel caso di disturbi del comportamento, è importante: individuare le cause del comportamento problematico e adottare strategie di gestione e supporto La strategia didattica dell'adattamento sociale prevede: favorire l'integrazione e la partecipazione sociale dell'allievo attraverso attività di gruppo e collaborazione Nella strategia didattica dell'adattamento emotivo, si cerca di: supportare l'allievo nell'affrontare e gestire le emozioni legate all'apprendimento e all'inclusione.

La didattica della facilitazione prevede il ricorso al mediatore: iconico

In caso di disturbi di attenzione, concentrazione e iperattività, i materiali didattici vanno presentati con: semplicità e ordine

Le strategie di facilitazione nei disturbi opposti provocatori e comorbilità con ADHD si possono strutturare mediante la modalità: di visual learning

Un esempio di sostituzione, nell'ambito dei disturbi dello spettro autistico, è: la comunicazione aumentativa alternativa

Lezione 45

La LIM può essere parte del generale processo di semplificazione delle attività didattiche, specialmente per quanto riguarda la semplificazione: della complessità concettuale

Lo schermo della LIM diviene per gli alunni spazio condiviso: di elaborazione e azione diretta

La LIM scardina la centralità: del testo scritto

Lezione 46

Secondo l'approccio dell'Universal Design for Learning, "quello che è necessario per qualcuno, finisce per

diventareutile: “per tutti”

L’approccio dell’Universal Design for Learning si fonda sulla consapevolezza che gli allievi hanno: abilità e stili di apprendimento differenti

Lezione 47

Secondo l’Universal Design for Learning, includere significa promuovere: tutte le intelligenze

Secondo il criterio della tolleranza dell’errore, la proposta didattica è tanto più efficace quanto più è pensata per: limitare l’insuccesso

I principi dell’Universal Design for Learning sono in tutto: tre

Le linee Guida elaborate dal CAST circa l’Universal Design for Learning risalgono al: 2011

Lezione 48

La possibilità di attività coinvolgenti e motivanti per lo studente si può attuare mediante: lavori di gruppo

Secondo il principio “fornire molteplici mezzi per manifestare impegno”, l’apprendimento in classe è un processo di: costruzione di significato

Lezione 49

La direttiva del 27 dicembre 2012

La persona con svantaggio socio-economico linguistico-culturale, senza alcuna diagnosi: rientra nei BES

Come sostiene d'Alonzo, la scuola italiana possiede risorse e una notevole tradizione, sul piano inclusivo: che nessun paese al mondo possiede

La direttiva del 27 dicembre 2012 ha evidenziato che l'area dello svantaggio scolastico: è molto più ampia di quella riferibile soltanto alla presenza di deficit certificato

Se si desidera rispondere ai bisogni educativi speciali è necessario attivarsi per sviluppare le risorse: degli studenti che ne sono portatori

Nei BES, l'interesse principale dei docenti va rivolto: alle potenzialità di ciascun studente

La dislessia è un disturbo specifico: della lettura

La diagnosi dei DSA è effettuata: dagli specialisti di ambito sanitario

dell’apprendimento (DSA) sono stati riconosciuti e definiti: dalla legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 Nella disortografia, è compromessa la correttezza: della scrittura Lezione 52 Gli allievi con dislessia hanno difficoltà: nella comprensione del testo Nella scuola, gli allievi che presentano disturbi specifici dell’apprendimento: sono in continua crescita Le strategie ritenute efficaci per la comprensione del testo degli allievi con DSA si distinguono in: strategie singole e strategie multiple Lezione 53 Le misure dispensative sono interventi che consentono all’alunno con DSA di: non svolgere alcune prestazioni Per l’alunno con DSA, gli strumenti compensativi: sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta Gli strumenti compensativi e le misure dispensative, a favore degli studenti con DSA, trovano la loro ragion d’essere: nei principi di individualizzazione e personalizzazione didattica S. Pinnelli (2015) suddivide gli strumenti compensativi a seconda

che siano: a bassa o alta tecnologia

Lezione 54

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è un disturbo dell'autocontrollo

Diversi autori sostengono che il deficit principale della sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) sia rappresentato da difficoltà che si manifestano sia nelle situazioni scolastiche e lavorative che in quelle sociali

Secondo alcuni autori, la caratteristica distintiva del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è l'impulsività

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) insorge in età evolutiva

Lezione 55

L'ipermedialità, secondo Pinnelli, favorisce l'apprendimento degli allievi con sindrome di attenzione e iperattività (ADHD): si

Rispetto alla fruizione della televisione da parte dell'alunno con deficit di attenzione e iperattività (ADHD), la differenza fondamentale è data dalla comprensione di

ciò che guarda gli allevi con sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) hanno, tra gli altri aspetti, un deficit: motivazionale Lezione 56 Un recente impiego della tecnologia nel campo del disturbo da ADHD viene dall'utilizzo dei sistemi di: Biofeedback (BF) e Neurofeedback (NF) Le aree privilegiate di intervento attraverso le TIC (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) sugli alunni con ADHD riguardano compiti: attentivi, organizzativi, di memoria e di autoregolazione. È quel "complesso costrutto dell'attività cognitiva che si riferisce a delle abilità specifiche ben coordinate che, una volta apprese, permettono al soggetto di controllare il proprio comportamento senza la necessità di un supervisore esterno". Stiamo parlando di: autoregolazione cognitiva Lezione 57 Una difficoltà di funzionamento della persona genera: un bisogno educativo speciale L'affermazione seguente "un bisogno educativo speciale" si riferisce a: una persona che richiede un supporto specifico per poter apprendere e partecipare attivamente all'ambiente educativo.educativa speciale sono: la descrizione dell'alunno, gli obiettivi educativi, le strategie didattiche, le modalità di valutazioneLezione 60La valutazione dell'alunno con bisogni educativi speciali deve essere: globale e multidimensionaleLa valutazione psicopedagogica comprende: l'analisi delle abilità cognitive, delle abilità linguistiche, delle abilità socio-emotiveLe strategie didattiche per gli alunni con bisogni educativi speciali devono essere: differenziate e personalizzateLa valutazione formativa è: continua e orientata al miglioramentoLezione 61La figura dell'insegnante di sostegno è prevista dalla legge: 104/92L'insegnante di sostegno ha il compito di: supportare l'alunno con bisogni educativi speciali nell'apprendimento e nella partecipazione attivaLe risorse didattiche per gli alunni con bisogni educativi speciali possono essere: materiali adattati, strumenti tecnologici, supporti visivi e audioLezione 62La scuola inclusiva si basa sul principio di: accoglienza e valorizzazione delle diversitàLa collaborazione tra insegnanti e genitori è fondamentale per: favorire il successo scolastico degli alunni con bisogni educativi specialiLa progettazione didattica inclusiva prevede: la pianificazione di attività differenziate, l'individuazione di obiettivi personalizzati, l'utilizzo di strategie didattiche flessibiliLezione 63La comunicazione con gli alunni con bisogni educativi speciali deve essere: chiara, semplice e adattata alle loro capacitàLa valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali deve essere: inclusiva e basata su criteri differenziatiLa scuola inclusiva promuove: l'autonomia, l'autostima, l'inclusione sociale degli alunni con bisogni educativi speciali

Dalla prospettiva bio-psico-sociale, le lezioni 60 sono dedicate al contesto.

Guardare al PEI in prospettiva bio-psico-sociale significa leggere i bisogni educativi speciali in ottica di salute.

La sigla ICF-CY identifica la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) nella sua versione specifica per l'infanzia e l'adolescenza.

Pensare al PEI in prospettiva bio-psico-sociale significa considerare l'allievo secondo una prospettiva globale.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
26 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mapia.03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica e pedagogia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Simone Maria Grazia.