Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
STATI A VALLE vengono ATTIVATI.
Ma questa rappresentazione VIOLA il FORMALISMO dei DIAGRAMMI SFC. La violazione consiste nel
Prima del PARALLELISMO c’è una TRANSIZIONE, PRECEDUTA da uno STATO e non da una
DIVERGENZA o altro. La soluzione è quella di introdurre uno STATO DUMMY, che non fa NULLA, la
cui TRANSIZIONE è sempre TRUE. L’utilità degli stati dummyè quella di conservare la CORRETTEZZA
FORMALE del diagramma SFC.
147. Verificare la correttezza del parallelismo introdotto nel diagramma SFC riportato in calce.
In caso si rilevi un errore, modificare il diagramma per correggerlo. Verifica21Prodotto rilevato
dal sensore otticoMovimento NastroIdentificazioneProdotto di tipo AProdotto di tipo
B3Riscaldamento pezzo di tipo A4Foratura di tipo ARiscaldamento completatoPARALLELISMO
148. Nel contesto dei diagrammi SFC, quale è la differenza tra DIVERGENZA e
PARALLELISMO? Il parallelismo è La STRUTTURA DI COLLEGAMENTO che permette l’attivazione
di SEQUENZE PARALLELE a partire da una singola TRANSIZIONE. Quando la TRANSIZIONE viene
ATTIVATA, TUTTI gli STATI A VALLE vengono ATTIVATI. Nella DIVERGENZA invece avremo che la
prima struttura di collegamento è appunto la DIVERGENZA tra due o più stati successivi. Quando
lo stato è attivo, le condizioni a valle sono abilitate. Per decidere quale sarà lo stato successivo, è
necessario verificare quali delle condizioni abilitate è TRUE. Lo standard IEC 61131-3 richiede che
la STRUTTURA DI COLLEGAMENTO di tipo SCELTA o DIVERGENZA soddisfi il vincolo di MUTUA
ESCLUSIONE delle scelte. Per IMPORRE tale vincolo, viene aggiunto alle condizioni di scelta l’AND
LOGICO di tutte le CONDIZIONI precedenti NEGATE.
- Lezione50
-------
149. Cosa sono gli STATI DI ATTESA e in quali casi risulta utile il loro utilizzo?
L’inserimento degli STATI di ATTESA serve a far TERMINARE gli stati operativi INDIPENDENTEMENTE
l’uno dall’altro.
150. Spiegare in che cosa consiste la struttura di collegamento chiamata
«SINCRONIZZAZIONE» nei diagrammi SFC.
La STRUTTURA DI COLLEGAMENTO duale al parallelismo è la SINCRONIZZAZIONE. Essa è data da
una TRANSIZIONE con più STATI A MONTE
151. Relativamente ai diagrammi SFC, quale è la differenza tra una CONVERGENZA e
una SINCRONIZZAZIONE?
La STRUTTURA DI COLLEGAMENTO che vede TERMINARE PIÙ SEQUENZE in un MEDESIMO STATO
attraverso DIFFERENTI TRANSIZIONI, è la CONVERGENZA. La CONVERGENZA è la logica
TERMINAZIONE di una DIVERGENZA MUTUAMENTE ESCLUSIVA. La STRUTTURA DI COLLEGAMENTO
duale al parallelismo è la SINCRONIZZAZIONE. Essa è data da una TRANSIZIONE con più STATI A
MONTE. La differenza sta nel fatto che nella convergenza terminano nel medesimo stato.
- Lezione 51
--------
152. Mostrare un esempio di uso della struttura a SEMAFORO in un diagramma SFC.
Usiamo il semaforo, il parallelismo e la sincronizzazione per risolvere il problema di accesso
concorrente ad una risorsa condivisa mutuamente esclusiva. Supponiamo che li stati n-1, m-1 sono
Attivi. Supponiamo che la risorsa condivisa sia LIBERA. Supponiamo che le condizioni n-1 e m-1 non
siano verificata.Dato che gli stati n-1 e m-1 sono attivi, le rispettive transazioni sono abilitate.
Supponiamo che ad un istante di tempo t, la condizione n-1 sia verificata. Conseguentemente la
sequenza n può passare allo stato n e bloccare la risorsa condivisa. Supponiamo intanto che la
sequenza n proceda. Prima passando allo stato n+1, quindi allo stato n+2 che libera la risorsa
condivisa. Appena la risorsa condivisa si libera la transizione m-1 è attivitata e quindi l’azione m
viene eseguita occupando nuovamente la risorsa condivisa.
153. Perché l'accesso mutuamente esclusivo ad una risorsa da parte di due sequenze di
codice SFC non può essere gestito semplicemente agendo sulle condizioni?
Cosa succede se due SEQUENZE INDIPENDENTI devono accedere ad una RISORSA CONDIVISA,
MUTUAMENTE ESCLUSIVA, del sistema da automatizzare? Supponiamo che gli STATI n ed n+1 della
SEQUENZA n e gli STATI m ed m+1 della SEQUENZA m ACCEDANO CONCORRENTEMENTE alla
STESSA RISORSA CONDIVISA. E’ necessario evitare che gli stati n o n+1 siano attivi
contemporaneamente con gli stati m o m+1. Proviamo ad imporre una condizione di mutua
esclusione sulla condizione m-1 := (Condizione m-1)*(not condizione n-1). Proviamo ad imporre una
condizione di mutua esclusione sulle condizioni ma tale soluzione non garantisce la mutua
esclusione.
154. Definire la struttura a SEMAFORO dei diagrammi SFC.
- Lezione 52
-------
155. Date due sequenze SFC, se la prosecuzione dell'una dipende dalla esecuzione
dell'altra, mostrare perché non è necessario l'uso di una struttura a semaforo.
Se due sequenze A e B sono dipendenti l’una dall’altra, la sequenza B non può procedere oltre lo
stato m prima che la sequenza A non abbia completato le azioni dello stato n.
156. Nel gestire l'accesso condiviso a risorse mutuamente esclusive per mezzo della
struttura semaforo, in quale conflitto si può incorrere e come si può risolvere tale conflitto?
Ipotizziamo che due condizioni n-1 e m-1 si attivino insieme, si corre il rischio di attivare entrambi
gli stati che accedono in maniera concorrente alla risorsa condivisa generando cosi un conflitto. La
soluzione consiste nell’evitare questa possibile AMBIGUITA’. Assegnando una priorità alle condizioni.
Ad esempio Condizioni m-1 := (Condizione m-1)*(not(n-1).X).
157. Date due sequenze SFC, se la prosecuzione dell'una dipende dalla esecuzione
dell'altra, mostrare perché non è sufficiente l'uso delle strutture di PARALLELISMO e
SINCRONIZZAZIONE, oppure il ricorso alle sole CONDIZIONI.
Se due sequenze A e B sono dipendenti l’una dall’altra, la sequenza B non può procedere oltre lo
stato m prima che la sequenza A non abbia completato le azioni dello stato n. Una soluzione basata
sull’uso di sincronizzazione e parallelismo non va bene. Tale soluzione impone una dipendenza
anche allo stato N. lo stato n non può proseguire senza che lo stato m possa transitare nello stato
m+1. Una soluzione basata sull’imposizione di determinate CONDIZIONI è anch’essa destinata a
fallire. La condizione n può essere verificata indipendentemente se le azioni delle stato n siano
eseguite o meno. Avremo che la condizione m :=(condizione m)*(condizione n)* (n.X). In questo
caso non si ha memoria che lo stato n sia stato eseguito. Pertanto se la condizione m è verificata
dopo che lo stato n viene terminato, oppure dopo che la condizione n sia verificata m allora la
transizione m non si attiva mai.
Quando lo stato n passa allo stato n+1, il semaforo viene attivato, permettendo allo stato m di
passare allo stato m+1. Se il semaforo non viene attivato, lo stato m non potrà passare allo stato
m+1. Quando lo stato m passa allo stato m+1 il semaforo viene disattivato.
Lezione53
158. Dare la definizione di Grafo di Petri ed enunciare le sue proprietà.
159. Quali vantaggi offre la modellizzazione tramite Reti di Petri?
160. Dare la definizione di funzione di marcatura di un Grafo di Petri.
Lezione 54
161. In cosa consiste l'evoluzione di una Rete di Petri e come essa si lega con la funzione
di transizione?
162. In cosa consiste la regola di evoluzione di una Rete di Petri?
163. Quando una transizione di una Rete di Petri è abilitata?
Lezione 55
164. Data una Rete di Petri esprimere analiticamente l'equazione di evoluzione e spiegarne
il significato.
165. Definire il vettore delle occorrenze e mostrare come esso si lega con l'equazione
di evoluzione di una Rete di Petri.
166. Data una Rete di Petri, spiegare cosa sono la matrice di ingresso e la matrice di uscita.
Lezione 56
167. Dare la definizione di grafo marcato e verificare che esso non ammette strutture
in conflitto.
168. Data una Rete di Petri, spiegare e fare un esempio per le
seguenti strutture : Struttura in conflitto;
Struttura in concorrenza;
Struttura in confusione.
169. Dare la definizione di macchina a stati e verificare che essa non ammette strutture
in concorrenza.
Lezione 57
170. Data una Rete di Petri, quando un posto è detto k-limitato?
171. Quando una Rete di Petri è reversibile?
172. Esprimere il concetto di marcatura raggiungibile.
Lezione 58
173. Dare la definizione di Rete di Petri temporizzata.
174. Dato il modello di un generico processo client-server informatico, mostrare e discutere
la sua evoluzione temporale.
175. Modellizzare un generico processo client-server informatico, usando le Reti di
Petri temporizzate.
Lezione 59
176. Data una Rete di Petri, quando una marcatura x ricopre una marcatura y?
177. Qualsiasi Rete di Petri ha un albero di copertura? Fare un esempio a supporto della
propria risposta.
178. Mostrare l'albero di copertura della seguente Rete di Petri:Verifica p1 t2 t1 p2 p3 t3
Lezione 60
179. Tradurre la seguente Rete di Petri in un diagramma SFC equivalente
. Verificap3 p1 p2 t1 t3 t2 p4
180. Tradurre la seguente Rete di Petri in un diagramma SFC
equivalente. Verifica p3 p1 p2 t1 t3 t2 p4
181. Data una Rete di Petri, quando essa si dice binaria?
Lezione 61
182. Quali sono le tecnologie di telecomunicazione di vecchia generazione?
183. Quale è lo schema di un sistema di controllo distribuito?
184. Quali sono le tecnologie di telecomunicazione di nuova generazione?
Lezione62
185. Esercizio – Soluzione
a. Esercizio Immaginiamo di avere un sistema di generazione (A) da monitorare in remoto
con un PC (B) tramite un sistema di telecomunicazione basato su connessione TCP/IP. La
connessione TCP emette costantemente segmenti tra A e B. Gli ACK sono emessi
immediatamente da B alla ricezione del segmento. Diagrammare lo schema di scambio
messaggi tra A e B tenendo conto che: Si possa utilizzare come sequence number il
numero di segmento che si sta inviando e come ACK number il segmento che si aspetta di
ricevere. I segmenti 2 e 5 si perdono per errori della rete. Il timeout di ritrasmissione non
scada in nessuno dei due casi
186. Esercizio – Soluzione Il throughput massimo T di una connessione TCP in bit/s si
calcola come: Soluzione: R*RTT/8=2.000.000*0.5/8=125.000 ByteW
187. Quale è la struttura di una pacchetto IP?
Continua sotto
188. Esercizio Ipotizziamo di avere un sistema da controllare collocato in un sito remoto,
raggiungibile solo da un satellite Geostazionario con :RTT (Round Trip Time) = 500msB (Banda
richiesta) = 2 Mbit/sW (Finestra) = 65536 Byte (la massima possibile)Quale è il massimo
Throughput raggiungibile dal livello di trasporto della connessione TCP instaurata tra il sistema
da controllare ed il satellite?
Lezione 63
189. Quale differenza c'è tra la MTU e la RTU?
Un sistema SCADA p