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IL COPING

il coping è un processo di valutazione a più fasi dove incidono le risorse personali e il

-

supporto sociale.

Questo processo non ha una funzione adattiva, quindi sarebbe lo sforzo di fronteggiare la

situazione e di gestire le emozioni che da essa derivano; una risposta cognitiva finalizzata

ad affrontare le richieste interne o esterne e i conflitti che da esse posso insorgere.

In un senso evoluzionista il coping è un processo adattivo che garantisce

la sopravvivenza della specie, grazie all’attivazione di comportamenti adattivi, che

possono essere di tipo:

azioni dirette e finalizzate ad affrontare la situazione;

₋attivo: risposte comportamentali non orientate a un’azione diretta sull’evento.

₋passivo:

Le strategie di coping sono dirette e positive e vengono attivate in base al controllo della

situazione. Endler e Parker definiscono tre tipologie di coping:

centrato sul compito (task coping): modo di affrontare il problema in

₋coping

maniera diretta, ricercando soluzioni per fronteggiare la crisi dovuta all’evento;

centrato sulle emozioni (emotion coping): abilità di regolazione affettiva, che

₋coping

consentono di mantenere una prospettiva positiva, fondata sul controllo dei vissuti

emotivi;

coping centrato sull’evitamento (avoidance coping): tentativo di ignorare la minaccia

-

dell’evento attraverso la ricerca di supporto sociale o impegnandosi in attività che

distolgono l’attenzione dal problema.

Le emozioni

Le emozioni sono processi con valenza adattiva che valutano l’ambiente, di preparare

-

all’azione e di modellare il comportamento, di interagire con gli altri; in breve, mediano

la relazione tra l'organismo e l'ambiente.

Dal punto di vista teorico, le emozioni sono state studiate assumendo l’attivazione

fisiologica sia come causa dell’esperienza emotiva, sia come il risultato

che ne deriva sia come con-causa.

Scherer ha messo in luce la natura multicomponenziale del processo emotivo,

costituito da:

attivazione fisiologica arousal;

- cognitiva dell’antecedente emotivo appraisal;

₋valutazione

all’azione motivazione;

₋tendenza espressione multimodale;

₋espressivo-motoria

soggettiva interna subjective feeling.

₋esperienza

Lez 26

stati e tratti affettivi

Il modello gerarchico di Rosemberg (1998) distingue l'affettività in:

- stati affettivi: vissuti influenzati dai tratti e che sono costituiti da:

-

o emozioni: alla base della gerarchia, sono consapevoli, intense e in generale brevi,

seguono una valutazione non sempre consapevole;

o umori: rappresentano un livello intermedio, non sono consapevoli, ma sono

più durevoli rispetto alle emozioni. Influenzano l'attivazione delle emozioni;

tratti affettivi

: rappresentano il livello più alto della gerarchia, sono predisposizioni

-

stabili verso certe risposte emotive, aspetti durevoli della personalità.

Emozioni e apprendimento

Nell’ apprendimento, le emozioni possono avere un effetto di facilitazione o

-

di ostacolo; sono condivise socialmente e sono determinate dalla cultura di

riferimento.

Pekrum e colleghi hanno categorizzato i momenti e le emozioni che i contesti di

apprendimento suscitano, distinguendo emozioni che sono legate a sé o al compito, nei

momenti che precedono, accompagnano o seguono la sua esecuzione, ed emozioni di

tipo sociale. ogni situazione di apprendimento può suscitare più emozioni, di qualsiasi tipo,

alle quali si accompagna un livello di meta-emozioni, ovvero i processi di controllo del

vissuto emotivo che, attraverso la riflessione, permettono di cercare di regolare le

emozioni, trasformandole.

Le situazioni che suscitano emozioni nell'apprendimento sono la lezione, la verifica e

lo svolgimento dei compiti.

Le emozioni di studenti e docenti sono suscitate dal timore dell'insuccesso e dal desiderio

di riuscita, costituite entrambe da tre dimensioni caratterizzate da una relazione reciproca

moltiplicativa:

le predisposizioni individuali : sono i motivi impliciti, la tendenza soggettiva a essere

-

stimolati alla riuscita o avere piuttosto paura di non riuscire;

la valutazione cognitiva della probabilità di riuscire o non riuscire : anche in questo

-

caso si tratta di una valutazione soggettiva, spesso legata all’esito delle esperienze

precedenti;

le emozioni anticipate: solo le emozioni che si immagina si potranno provare a

-

seconda del risultato.

Teoria comunicativa delle emozioni

con le emozioni comunichiamo a noi stessi la nostra interpretazione degli eventi e

-

informazioni su noi stessi, sui nostri obiettivi; nello stesso momento trasmettiamo agli altri

le nostre intenzioni.

Attraverso la teoria comunicativa delle emozioni proposta da Oatley e Johnson-Laird, le

emozioni esprimono delle aspettative di risultato e hanno la funzione di comunicare lo

stato di avanzamento nel raggiungimento dei propri obiettivi e il valore che questi

assumono per noi. La teoria comunicativa serve a comprendere gli stati emotivi e di

chiarire e monitorare i propri obiettivi; gli stati emotivi negativi aumentano l'intensità degli

stati positivi che verranno a loro volta, in una dinamica circolare di trasformazione delle

emozioni che evolve dalla convinzione di non riuscire, al dubbio sull'esito, dalla percezione

di riuscita fino alla constatazione del successo, ed è punteggiata da stati emotivi che si

trasformano dalla tristezza alla paura, dalla rabbia al coinvolgimento, fino ad arrivare alla

soddisfazione.

La teoria comunicativa si interessa alla consapevolezza delle proprie emozioni che vanno

ascoltate ed accettate.

Lez 27

la regolazione delle emozioni

La competenza emotiva si attua riconoscendo e motivando le emozioni perosnali e altrui,

-

di esprimerle e regolarle in funzione del contesto e degli obiettivi.

Riuscire a regolare le proprie emozioni risulta impegnativo su sull’aspetto: cognitivo,

affettivo e sociale- ambientale.

1. sul piano cognitivo si richiede la capacità cognitivamente impegnativa di osservarsi,

di essere consapevoli delle proprie emozioni, di considerarle da più punti di vista e di

interpretarle;

2. sul piano affettivo, non è facile accettare le proprie emozioni. Le emozioni

ambivalenti devono poter essere riconosciute ed elaborate. Si affrontano con prudenza

o audacia e vraino rispetto agli obiettivi, alle aspettative, alle emozioni, alla sensibilità

individuale;

3. a livello relazionale – ambientale: capire le proprie emozioni si realizza con due diversi

atteggiamenti.

parlare delle emozioni

-Le emozioni hanno la funzione di comunicare il nostro stato emotivo, a parole e

utlizzando i sistemi di comunicazione non verbale.

La comunicazione delle emozioni permette la conoscenza reciproca e la condivisione

sociale.

Si ricorda Rimé che studiò gli effetti del raccontare le proprie emozioni, condividendole,

ma la comunicazione delle emozioni può essere anche fatta a se stessi mediante la

scrittura dei diari. È una modalità di comunicazione che riguarda nello stesso modo le

emozioni negative e quelle positive.

La narrazione e il ricordo attivano sensazioni fisiologiche e immagini mentali molto vicine

ai vissuti delle situazioni a cui si riferiscono, quindi non diminuiscono l’impatto emotivo

dell’evento. Nel caso si rievochino vissuti negativi, la narrazione può momentaneamente

far sentire peggio oppure può motivare. le emozioni veicolano significati e quindi è

importante che non decadano.

strumenti per studiare la regolazione delle emozioni

le Emozioni possono essere studiate con un approccio che distingue le emozioni

-

primarie da quelle secondarie ovvero emozioni complesse, che si sviluppano di seguito in

base a fattori sociali e culturali come l’ invidia.

Un altro approccio considera invece le dimensioni sottostanti le emozioni: valenza e

attivazione.

Queste dimensioni a loro volta influenzano anche la motivazione. esistono due strumenti

per lo studio di queste dimensioni:

-Il PANAS, è un test che propone 20 termini che descrivono sentimenti diversi ed

emozioni. Può essere utilizzato per valutare lo stato dell'individuo in finestre temporali di

diversa estensione che variano dal momento presente, all'anno precedente o che

ricercano lo stato emotivo generale. Le persone devono valutare ciascuno dei termini

proposti in una scala lineare a 5 passi. I 20 termini sono disposti su due colonne di 10

parole ciascuna; la valutazione deve essere apposta nello spazio vuoto prima di ogni

termine.

-il SAM: è uno strumento non verbale e breve usato per valutare tre diverse dimensioni

dello stato emotivo del soggetto. La caratteristica dell'assenza di uso di linguaggio verbale

consente di somministrarlo anche ai bambini e a soggetti con background culturale

differente.

Ogni dimensione viene valutata su una scala lineare a 9 punti che si sviluppa con: la

Valenza: la scala va da estremamente piacevole indicato con un personaggio sorridente, a

estremamente spiacevole con un personaggio triste; la Attivazione è la scala va da

estremamente attivato a molto calmo; il Controllo, dove la scala va da totalmente

controllato a totalmente controllante. Il soggetto segna una croce sulle figure o per indicare

un valore intermedio tra due stati, può apporre la croce nel riquadro che separa due

diverse figure.

Lez 28

Le prospettive di felicità secondo Seligman

-Seligman nel 2003 distinse tre prospettive sulla felicità.

La prima prospettiva è la Sensazione con la prospettiva good-bad dove Le persone

presentano un tono edonico positivo o negativo; la somma di queste valutazioni

fornisce il livello individuale di felicità. La felicità soggettiva avviene con l’arrivo delle

emozioni positive. Il vissuto è influenzato quindi dalle cause organiche alla base dei

disturbi depressivi o da tratti come l’introversione.

La seconda prospettiva è il Significato nel quale la felicità dipende dal significato personale

degli eventi. Il benessere personale dipende dalla distanza tra il Sé reale ovvero come

sono adesso e il Sé ideale cioè, come vorrei essere.

Infine c’è l’Impegno che si riferisce al modello multidimensionale del benessere personale

di Ryff e Singer e alla teoria dell’autodeterminazione di Deci e Ryan. Gli individui hanno

una tendenza naturale verso la realizzazione di sé, espressa attraverso bisogni da

realizzare. Il singolo e l’ambiente si impegnano per realizzare questi bisogni e per

crescere.

La Broaden and Build Theory

Le emozioni negative sono statiche e sono collegate a situazioni di pericolo e sono

-

adattive in quanto mobilitano all&r

Dettagli
Publisher
A.A. 2025-2026
89 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessialodola di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'apprendimento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Cantoia Manuela.