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INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M.270/04)
Docente: Catania Davide
Lezione 018
-
Se a -a è convergente, allora n+1 na non può divergere
a può non convergere
a non può oscillare
-
Sapendo che a è una successione convergente non infinitesima, NON possiamo concludere che n2(a) è convergente
-1(n+a) è convergente non infinitesima
-a è infinitesima
n+1 sin(a) è convergente
-
Posto A=(n+1)! e B=(n+2)!, allora il limite per n che tende a +∞ di (B-A)/(nB) vale +∞
0
2+∞
0
-
Posto A=(n+1)! e B=(n+2)!, allora il limite per n che tende a +∞ di (B-A)/(nA) vale 2
0
1
-1
-
La successione di termine generale a = n cos(1+n) è infinitesima
è divergente
è oscillante limitata
è oscillante illimitata
-
Se (b) è una sottosuccessione della successione di termine generale a = 1/n, allora bn può oscillare o convergere
in generale può
convergere o divergere
diverge ✓Converge
07. La successione di termine generale a = n / (n-1) è
ncrescente illimitata
decrescente illimitata✓
decrescente limitata
crescente limitata
08. Spiega che relazione sussiste fra successioni monotone, regolari, convergenti e limitate, enunciando il relativo teorema.
teorema dell'unicita del limite
Il afferma che ogni successione regolare ammette un unico limite. Ne consegue che:
- Una successione numerica reale è detta monotona crescente se essa tende verso l'estremo superiore dell'insieme numerico dato dal valore dei suoi termini
- Una successione numerica reale è detta monotona decrescente se essa tende verso l'estremo inferiore dell'insieme numerico dato dal valore dei suoi termini
Downloaded by Davide Bontacchio (bontacchiodavide00@gmail.com)
lOMoARcPSD|7805740
Per il teorema del confronto date tre funzioni f, f 1, f 2 definite nello stesso dominio tale che f 1(x) <= f (x) <= f 2(x) Selim f 1(x) = lim f
2(x) = l allora anche lim f (x) = l
Di conseguenza trova validita un terzo teorema che afferma che se una successione monotona e regolare e convergente allora e limitata.
Infatti una successione monotona e:
- regolare in quanto essa ha un limite
- regolare e convergente e quindi al contempo limitata se il suo limite risulta definito da un numero reale finito le quindi al contempo illimitata se il suo limite e tendente all'infinito
- regolare e divergente
© 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 10/08/2018 15:43:26 - 18/87801e0idavDDownloaded by Davide Bontacchio (bontacchiodavide00@gmail.com)
lOMoARcPSD|7805740Set Domande: ANALISI MATEMATICA INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M.270/04) Docente: Catania Davide
Lezione 019 2 201.
Il limite per x che tende a 0 di [ln(1+3x)]/(x -x) vale
✓03+∞ o -∞
-3 - 2 40
2. Il limite per x che tende a 0 di [ln(1+3x)]/x vale
✓+∞
-∞
+3
-3 80
3. Il limite per x che tende a +∞ di ln(4x) / ln(2x) vale
ln 2 012
- 1+∞ e02 4 204. Il limite per x che tende a 0 di ln(1+3x)/(x -x2) vale 03
- -3 id+∞ 2xa +∞ di ln(e05-2x) vale av21
- 0+∞ Dx 2x06. Il limite per x che tende a 0 di (e2-e3x)/ln(1+3x) vale 1/3
- -1/30-2/307. Il limite per x che tende a 2 di ln(x-1)/(x-2) vale 2
- 1+∞0 Downloaded by Davide Bontacchio (bontacchiodavide00@gmail.com)© 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 10/08/2018 15:43:26 - 19/87lOMoARcPSD|7805740Set Domande: ANALISI MATEMATICAINGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M.270/04) Docente: Catania Davide1/(x-3)
- 08. Il limite per x che tende a 3 di (x/3) vale e -3
- e 1/33ee -1 209. Il limite per x che tende a 0 di ln(x+e2)-2/x vale 2e -2e
- e -22e 3x10. Il limite per x che tende a +∞ di (1+2/x) vale 81+∞ 01
- 6e 3e 2x 2x11. Il limite per x che tende a +∞ di (x-1) / (x+1) vale e
- 0e -4e -24e 2e id1/x12. Il limite per x che tende a +∞ di x vale +∞ av0
oscillante 803. Spiega cos'è una successione di Cauchy e che relazione sussiste con le successioni convergenti.
Una successione di Cauchy o successione fondamentale è una successione tale che, comunque si fissi una distanza arbitrariamente ε > 0 tra gli elementi della successione, da un certo punto in poi tutti gli elementi della successione hanno distanza reciproca inferiore ad ε.
Ogni successione convergente è una successione di Cauchy in quanto la condizione di Cauchy è una condizione necessaria affinché la successione sia convergente.
e0idavDDownloaded by Davide Bontacchio (bontacchiodavide00@gmail.com)© 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 10/08/2018 15:43:26 - 21/87lOMoARcPSD|7805740Set Domande: ANALISI MATEMATICA INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M.270/04) Docente: Catania DavideLezione 021 -1 ln(1+2x) per x>0 e da a(x+1) per x≤0. Allora f è continua in 0 se e solo se il parametro reale a vale01. Sia
f(x) è la funzione definita da x2 - 1/2x + 12. Fornisci la definizione e un esempio di punto di discontinuità eliminabile.
Una funzione continua corrisponde a quella funzione il cui grafico è rappresentato in modo continuo e senza interruzioni, senza fare salti. Quindi:
- Una funzione si dice continua in un punto quando in quel punto la funzione coincide con il suo limite.
- Una funzione si dice continua in un intervallo quando la funzione è continua in ogni punto dell'intervallo.
Ne consegue che una funzione è discontinua quando presenta un punto di discontinuità.
Un particolare tipo di punto di discontinuità è quello che si realizza in un punto c della funzione quando la funzione stessa può ammettere in quel punto un limite finito che però è diverso dal valore della funzione. Di seguito abbiamo una funzione continua per x diverso da 5, mentre per x=5 il limite è finito con un valore pari a 10, quindi diverso dal valore della funzione.
funzione può presentare diversi tipi di punti di discontinuità: 1) Discontinuità di prima specie o di salto: si verifica quando la funzione ha un limite destro e un limite sinistro finiti, ma distinti tra loro. In questo caso, il valore della funzione nel punto di discontinuità è diverso dai limiti destro e sinistro. Esempio: ```htmlUna funzione discontinua di prima specie o di salto è:
f(x) = { 1, se x < 0; 0, se x ≥ 0 }
``` 2) Discontinuità di seconda specie o di eliminazione: si verifica quando almeno uno dei limiti destro o sinistro della funzione nel punto di discontinuità è infinito o non esiste. Esempio: ```htmlUna funzione discontinua di seconda specie o di eliminazione è:
f(x) = 1/x
``` 3) Discontinuità di terza specie o di oscillazione: si verifica quando la funzione oscilla infinitamente vicino al punto di discontinuità, senza avere limiti destro o sinistro. Esempio: ```htmlUna funzione discontinua di terza specie o di oscillazione è:
f(x) = sin(1/x)
``` 4) Discontinuità evitabile: si verifica quando la funzione ha un punto di discontinuità, ma è possibile definire un valore per la funzione in quel punto in modo che diventi continua. Esempio: ```htmlUna funzione con una discontinuità evitabile è:
f(x) = { x, se x ≠ 0; 1, se x = 0 }
``` 5) Discontinuità essenziale: si verifica quando la funzione ha un punto di discontinuità che non può essere eliminato o evitato, indipendentemente da come si definisce la funzione in quel punto. Esempio: ```htmlUna funzione con una discontinuità essenziale è:
f(x) = sin(1/x)
```La funzione continua corrisponde a quella funzione il cui grafico è rappresentato in modo continuo e senza interruzioni, senza fare salti, per cui:
- Una funzione si dice continua in un punto quando in quel punto la funzione coincide con il suo limite.
- Una funzione si dice continua in un intervallo quando la funzione è continua in ogni punto dell'intervallo.
Ne consegue che una funzione discontinua è tale in quanto presenta un punto di discontinuità. Vi sono tre tipi di discontinuità, ovvero:
- Discontinuità di prima specie o di salto, che si realizza se la funzione ammette limite destro e limite sinistro finiti ma tra loro distinti.
- Discontinuità di seconda specie, che si realizza quando la funzione può non ammettere limite da destra o da sinistra, o almeno uno dei due limiti è infinito.
- Discontinuità di terza specie o eliminabile, che si realizza in un punto c della funzione quando la funzione stessa può ammettere in quel punto un limite finito che però è diverso dal valore della funzione.
In matematica, un punto di discontinuità di seconda specie è un punto in cui una funzione non è continua e può non ammettere limite da destra o da sinistra, oppure almeno uno dei due limiti è infinito.
Ad esempio, consideriamo la funzione f(x) definita come:
f(x) =
- x^2, se x < 2
- 3, se x = 2
- 2x + 1, se x > 2
In questo caso, la funzione presenta una discontinuità di seconda specie nel punto x = 2, poiché il limite da sinistra di f(x) quando x tende a 2 è infinito, mentre il limite da destra di f(x) quando x tende a 2 è 5.
22/87lOMoARcPSD|7805740Set Domande: ANALISI MATEMATICA
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M.270/04)
Docente: Catania Davide
Lezione 022