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PEI?

- Il decreto legislativo n. 66/2017 e il successivo decreto correttivo n. 96/2019 sottolineano la

necessità di assunzione di una prospettiva bio-psico-sociale nella stesura del PEI e tale prospettiva

viene ripresa nel recentissimo decreto interministeriale “Adozione del modello nazionale di Piano

educativo individualizzato” n. 182 del 29/12/2020. Le sezioni del PEI più significative per la

valorizzazione della prospettiva bio-psico-sociale sono quelle dedicate al contesto e, più nello

specifico, al riconoscimento di barriere e facilitatori nell’ambiente scolastico e all’attivazione di

strategie per la costruzione di un ambiente inclusivo per tutti, benché manchi, secondo Ianes e

Demo (2021) una attenzione al modo in cui i facilitatori e le barriere del contesto possono agire sui

comportamenti, le attività e la partecipazione dello studente portatore di disabilità.

Quale è la normativa di più recente definizione del PEI in prospettiva bio psico sociale?

- Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è un documento programmatico in cui vengono descritti

e organizzati interventi educativi e didattici multiformi e individualizzati sulla base del

funzionamento degli alunni con disabilità, al fine di realizzare il loro diritto all'istruzione e

all'apprendimento come previsto dalla Legge n. 104 del 1992. Il Decreto n. 66 del 2017, "Norme

per la promozione dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità", stabilisce che "l'inclusione

scolastica si realizza attraverso la definizione e la condivisione dei piani educativi individuali (PEI),

che sono parte integrante del progetto individuale". Il Decreto n. 66 del 2017 e il successivo

Decreto n. 96/2019 sottolineano la necessità di assumere una prospettiva biopsicosociale nella

stesura dei PEI, prospettiva recepita anche nel recentissimo Decreto interministeriale "Adozione del

modello nazionale di piano educativo individuale" n. 182/2020 del 29 dicembre.

Lezione 60

Guardare al PEI in prospettiva bio-psico-sociale significa leggere i bisogni educativi speciali in

ottica di :

- salute

La sigla ICF-CY identifica la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e

della Salute (ICF) nella sua versione specifica per:

- l’infanzia e l’adolescenza

Pensare al PEI in prospettiva bio-psico-sociale significa considerare l’allievo secondo una

prospettiva:

- globale

Che cosa significa il termine “bio psico sociale” e che novità introduce rispetto alla progettazione

del PEI?

- Il termine "bio psico sociale" si sottolinea che il funzionamento umano è il risultato di una ricca e

complessa interazione tra gli elementi individuali che caratterizzano una persona (biologici e innati)

e gli elementi del suo contesto di vita, che possono facilitare oppure rendere difficile alla persona lo

svolgimento di attività personali o la partecipazione a diverse situazioni sociali. La prospettiva

relazionale in termini di pianificazione suggerisce anche la necessità di considerare i PEI non solo

come un percorso di apprendimento per gli studenti con disabilità, ma anche come una motivazione

per sviluppare la loro situazione di apprendimento.

Che cosa significa pensare al PEI in prospettiva bio-psico-sociale?

- Il termine "bio psico sociale" si sottolinea che il funzionamento umano è il risultato di una ricca e

complessa interazione tra gli elementi individuali che caratterizzano una persona (biologici e innati)

e gli elementi del suo contesto di vita, che possono facilitare oppure rendere difficile alla persona lo

svolgimento di attività personali o la partecipazione a diverse situazioni sociali. La prospettiva

relazionale in termini di pianificazione suggerisce anche la necessità di considerare i PEI non solo

come un percorso di apprendimento per gli studenti con disabilità, ma anche come una motivazione

per sviluppare la loro situazione di apprendimento.

Lezione 61

Rispetto ad un’azione, compito o funzione, quello che l’alunno è in grado di fare senza alcuna

influenza di fattori contestuali, ambientali o personali, si definisce:

- capacità

Nella componente delle “Funzioni mentali” di ICF troviamo due domini:

- funzioni mentali globali e funzioni mentali specifiche

Tra le quattro dimensioni fondamentali del nuovo PEI non è presente:

- la dimensione della valutazione scolastica

Il modello di PEI voluto dal dm 182/2020 invita a strutturarlo secondo il seguente numero di

dimensioni fondamentali:

- quattro

Lo studente descriva una delle quattro dimensioni del nuovo piano educativo individualizzato (PEI)

alla luce dm n.182 del 29/12/20

- Dimensione cognitiva, neuropsicologica e di apprendimento: si riferiscono alle capacità motorie,

alle abilità intellettive, alle capacità di organizzazione spaziale e temporale, alle strategie utilizzate

per risolvere i compiti specifici della fascia d'età, agli stili cognitivi, alla capacità di integrare le

diverse abilità per risolvere i compiti, alla capacità di leggere, scrivere, calcolare e decodificare frasi

e messaggi, ecc. Si riferisce al livello di sviluppo. Quest'ultimo aspetto comprende gli aspetti

fondamentali del funzionamento di una persona nei domini cognitivo, neuropsicologico e

dell'apprendimento. Il funzionamento cognitivo di un alunno viene esaminato attraverso modalità di

funzionamento abituali e di routine nei principali processi mentali e non solo.

Rispetto ad un’azione, esecuzione di un compito o funzione, che differenza c’è tra capacità e

performance?

- Il dominio "applicazione della conoscenza", invece, comprende la capacità di focalizzare

l'attenzione, dirigere l'attenzione, pensare, leggere, scrivere, calcolare, risolvere problemi e prendere

decisioni. In questo ambito, è più che mai importante fare la distinzione fondamentale

dell'approccio biologico e psicosociale, ossia la distinzione tra competenza e prestazione. Ciò che

un allievo è in grado di fare senza alcuna influenza, positiva o negativa, di fattori contestuali,

ambientali o personali per quanto riguarda l'esecuzione di un comportamento, di un compito o di

una funzione è definito competenza. Ciò che un allievo fa sotto l'influenza di fattori contestuali,

invece, è la prestazione.

Lezione 62

La certificazione delle competenze dell’allievo portatore di disabilità è prevista al termine:

- della classe quinta della Scuola Primaria e della classe terza della Scuola Secondaria di primo

grado

Le sezioni in cui è suddiviso il nuovo PEI sono in tutto:

- dodici

Circa gli interventi, per la scuola dell’infanzia bisogna precisare che i campi di esperienza si

sviluppano ed intrecciano in:

- percorsi educativi e non in percorsi didattici

Il progetto individuale è redatto:

- dall’ente locale

Nella sezione n. 6 del nuovo PEI relativa al contesto, che cosa si intende per “barriere” e

“facilitatori”?

- L'ambiente di apprendimento odierno è un fattore determinante nel processo educativo degli

alunni, a maggior ragione per gli alunni con disabilità. Un ambiente favorevole può stimolare la

motivazione, facilitare i processi di socializzazione e inclusione e stimolare la conoscenza e la

creatività; un PEI basato sull'ICF identifica le barriere e i facilitatori all'interno dell'ambiente

scolastico che possono avere un certo impatto sulle attitudini degli alunni con disabilità.

Nell'ambiente scolastico, è facile individuare problemi legati all'accessibilità e alla fruibilità degli

spazi o alla disponibilità di dispositivi didattici e di assistenza (ad esempio, barriere architettoniche,

mancanza di supporto all'autonomia personale). Pertanto, il processo di apprendimento degli alunni

all'interno delle scuole può essere influenzato dai “Fattori ambientali e ICF”, che analizza i segnali

situazionali che possono emergere dal profilo funzionale e fornisce suggerimenti per possibili

adattamenti nel contesto scolastico. Dalle Barriere e facilitatori in un ambiente di apprendimento

inclusivo", che fornisce suggerimenti per identificare i fattori che aiutano o ostacolano la

realizzazione di un ambiente di apprendimento inclusivo ed è applicabile anche in assenza di un

profilo di funzionamento. È quindi opportuno tenere conto di questi fattori per attuare interventi che

favoriscano la partecipazione attiva degli alunni.

Lo studente scelga una sezione del nuovo PEI e la descriva

- Sezione 5: Interventi sugli alunni: obiettivi educativi e didattici

Tracciare i progressi dell'alunno e i cambiamenti previsti nel corso della scuola dell'infanzia e dei

cicli di apprendimento successivi. Vengono individuati gli obiettivi specifici in relazione ai precisi

risultati attesi e, per ognuno, vengono descritte le modalità e i criteri di verifica del loro

raggiungimento. Nella scuola dell'infanzia deve essere chiaro che le aree esperienziali devono

essere sviluppate e integrate nei percorsi educativi e non nei percorsi didattici che caratterizzano gli

altri gradi di studio. Infatti, il documento "Indicatori nazionali e nuovi scenari" afferma che "Nella

scuola dell'infanzia, la centralità di ogni materia nel processo di sviluppo è alimentata da un

contesto educativo specifico:Non si tratta di organizzare e 'insegnare' precocemente contenuti di

conoscenza, linguaggi e competenze, ma piuttosto perché il campo di esperienza va visto come un

contesto culturale e pratico che 'amplifica' le esperienze dei bambini grazie all'incontro con

immagini, parole, enfasi e 'nuovi inizi' facilitati dall'intervento dell'insegnante"

lezione 63

La prospettiva bio-psico-sociale alla base di ICF identifica, nei fattori contestuali, due grandi

ambiti, che interagiscono tra di loro:

- fattori ambientali e fattori personali

In ambito scolastico possiamo osservare a volte fattori contestuali che hanno:

- entrambe le valenze di facilitatore o di barriera

Il ruolo dei fattori contestuali nell’influenzare il funzionamento e la partecipazione dello studente:

- è innegabile

In che modo i fattori contestuali possono influenzare positivamente o negativamente il

funzionamento e la partecipazione dello studente?

- il materiale adattato che è chiaramente diverso da quello dei compagni di classe può certamente

facilitare la comprensione e l'apprendimento, ma allo stesso tempo può essere rifiutato dagli

studenti con disabilità in quanto chiaramente stigmatizzante della diversità. L'identificazione delle

barriere e dei facilitatori deve essere

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Publisher
A.A. 2025-2026
71 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessialodola di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica e pedagogia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Simone Maria Grazia.