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LEGAME TRA NUMERO DI CORRIDOI E NUMERO DI TRASLOELEVATORI ( CONSIDERATO IL COSTO DI OGNUNO DI ESSI)
1) PROFONDITA’ DELLE CELLE ( QUINDI SCEGLIERE TRA CELLE SINGOLE O DOPPIE), QUESTA SCELTA VA FATTA VALUTANDO ALTRI FATTORI
2) NUMERO DI FORCHE PER OGNI TRASLO-ELEVATORE, IN QUANTO E’ POSSIBILE INSTALLARE DUE FORCHE INDIPENDENTI PER OGNUNO,
3)
ANCHE QUESTA SCELTA VA FATTA VALUTANDO ALTRI FATTORI.
01. Nei sistemi di stoccaggio automatizzati le prestazione di un trasloelevatore
sono definite nelle specifiche del mezzo
coincidono con il numero totale di UdC movimentate
si calcolano come la distanza percorsa dal mezzo nell'unita di tempo
si calcolano come Pm=numero di UdC movimentate/unita di tempo
02. Per cosa viene utilizzata la metodologia Bozer e White
Impiega un approccio di tipo deterministico per il calcolo delle prestazioni di un traslo elevatore
Impiega un approccio di tipo probabilistico per il calcolo delle prestazioni di un trasloelevatore
Impiega un approccio di tipo probabilistico per il calcolo del numero totale di Unita di Carico movimentate
per definire la tipologia di trasloelevatore da utilizzare
01. L'allocazione casuale delle udC in magazzino ha il vantaggio di
indirizzamento univoco delle UdC
Maggiore saturazione degli scaffali
tempi per rintracciare gli articoli ridotti
Accorciare i percorsi e i tempi di ciclo dei mezzi operativi
02. L'indice di rotazione di un magazzino a definito come IR=(numero
di UdC inentrata al magazzinoin T)/(giacenza media in T)IR=(numero
di UdC in uscita dal magazzinoin T)/(giacenza media in T)
IR=(numero di UdC in uscita dal magazzinoin T) x (giacenza media in T)
IR=(giacenza media in T)/( numero di UdC in uscita dal magazzinoin T)
03. Quale fra i seguenti corrisponde ad un reale criterio di allocazione delle merci all'interno del magazzino
basato sull'ingombro delle merci
basato sulla forma dell'imballo
basato sul peso delle merci
basato sulla facilita di accesso ai vani
04. Nell'allocazione per classi di prodotti gli articoli vengono divisi in classi in funzione
della facilita di accesso ai vani
della frequenza dei movimenti
dell'indice di rotazione
delle dimensioni
05. Il coefficiente correttivo K presente nella formula per il calcolo della potenzialita ricettiva dipende anche da
varieta degli articoli a scorta
da nessuno dei fattori elencati
grado di saturazione delle scaffalature
numero totale dei prelievi frazionati
06. Nel caso di allocazione casuale delle udC in magazzino, dato il numero di celle mediamente occupate nel periodo tj dagli n articoli Xj la potenzialita ricettiva
puo essere definita
PR=KmaxT(X)
PR=1/KmaxT(Xj)
PR=1/K*sommatoria(Xj)
PR=K*sommatoria(Xj)
07. L'indice di accesso di un magazzino a definito come
IA=(numero totale di UdC)/(numero di UdC movimentate in T)
IA=(numero di UdC movimentate in T)/(numero totale di UdC)
IA=(numero di UdC movimentate in T)/(numero di celle dedicate)
IA=(numero di celle dedicate)/(numero di UdC movimentate in T)
Lezione 010
01. Il principio del dei sistemi integrati e del flusso dei sistemi definisce che
il flusso dei materiali deve essere integraato con le attivita di servizio
non esiste il principio dei sistemi integrati
i sistemi di trasporto interni devono essere integrati con i sistemi di trasporto esterni se il flusso di materiale supera un certo valore
il sistema di trasporto deve essere integrato con altri sistemi nello stabilimento ed a necessario integrare il flusso di materiali con il flusso di informazioni.
02. Il principio del carico unitario definisce che
la distanza di trasporto deve essere la minima possibile
il percorso del sistema di trasporto dal pt origine al pt destinazione deve essere il piu possibile lineare
quando possibile si devono trasportare unita intere di carico e non unita parziali
i singoli materiali da movimentare dovrebbero essere aggregati in opportune unita base di carico che devono avere tutte le stesse dimensioni di base
03. Uno dei principi base della movimentazione dei materiali a
principio della monodirezionalita
principio dell'assenza di gravita
il principio del minimo tempo terminale
regola della non linerita del flusso
04. La zona di stoccaggio a costo nullo
rappresenta la zona meno utilizzata del magazzino
a tale che l'operazione di immissione effettuata all'interno di tale zona non aggiunge nulla alla componente variabile del ciclo semplice facente capo al punto di prelievo P
a relativa a quoei prodotti i cui costi di movimentazione sono inglobati nel costo finale del prodotti
non a presente nei magazzini di grandi dimensioni
05. L'algoritmo euristico Minimun Travel Between prevede che
si abbini a ogni operazione di stoccaggio di un'operazione di prelievo
le merci che devono essere prelevate per prime vengano stoccate per ultime
le merci vengano prelevate solo a partire da un certo numero di unita
lo stoccaggio cominci dal punto piu vicino al trasloelevatore
06. Il criterio di immissione COL prevede cbe
per l'operazione di immissioneviene scelto il vano vuoto piu basso
per l'operazione di immissioneviene scelto il vano vuoto piu distante dal punto di partenza
per l'operazione di immissione viene scelto il vano vuoto piu vicino al punto di partenza del trasloelevatore
per l'operazione di immissione viene scelto il vano vuoto piu alto
07. Per definire i corridoi di prelievo nei magazzini uno dei criteri a quello di
prelevare il prodotto nel corridoio con minor numero di unita di prodotto
svuotare un corridio alla volta
equilibrare i carichi di lavoro ai trasloelevatori
prelevare prima tutti gli articoli presenti in maggior numero
08. La regola di prelievo Fi-Fo prevede che
si prelevi l'unita di prodotto con scadenza piu vicina
non esiste nessuna regola Fi-Fo
si prelevi l'unita di prodotto presente da piu tempo
si prelevi l'unita di prodotto presente da meno tempo
09. Se ho una curva cumulata ABC movimentazione-spazio dedicato di tipo 40/20 significa che
che il 40% delle movimentazioni riguarda il 20% dei vani
che 40 UdC corrispondono a 20 movimentazioni
che posso movimentare solo il 40% delle merci percha ho a disposizione solo il 20% di spazio
che il 20% delle movimentazioni riguarda il 40% dei vani
01. I trasportatori a coclea sono adatti a trasportate
materiali solidi aventi grandi volumi
materiali in polvere o aventi piccola granulometria, non abrasivi, non collanti o viscosi
materiali su pellet
materiali liquidi
02. I trasportatori a coclea hanno i seguenti svantaggi
Resistenza di attrito elevata
Carico e scarico possibile solo in un punto del percorso
di difficile realizzazione e impiego
Costo elevato
03. elencare i principali sistemi di trasporto interni
Lezione 012
01. Quale fra i seguenti parametri è necessario per la progettazione di un impianto di trasporto pneumatico?
il peso del materiale in rapporto alla granulometria
il rapporto tra il volume d'aria occorrente nell'unità di tempo e il volume di materiale da trasportare nella stessa unità di tempo.
la velocità con cui il materiale deve arrivare da un luogo ad un altro
la quantità annua del materiale da trasportare
02. In un impianto di trasporto pneumatico, per distanze di percorrenza: L<100 m
ci deve essere una sovrapressione rispetto alla p atmosferica di almeno
0.8 bar
non ci deve essere sovrapressione
1 bar
0.01 bar
03. In un impianto di trasporto pneumaticol'entità della sovrapressione rispetto alla p atmosferica
può arrivare fino a 10 bar
può arrivare fino a 5 bar
può arrivare fino a 0.8 bar
non c'è sovrapressione
04. Uno dei principali vantaggi del trasporto pneumatico consiste
risparmio nell'acquisto di materiali sfusi anziche confezionati
costi di esercizio bassi rispetto ad altri sistemi
assenza di intasamenti
distanze superabili molto elevate
05. Nei trasportatori a nastro la velocita del nastro dipende
dalla lunghezza del nastro
dalla rigidezza del nastro
dal diametro dei rulli
dalle caratteristiche chimico-fisiche del materiale trasportato, dalla larghezza del nastro e dalle condizioni di lavoro
06. Dati k =costante che dipende dalle unita di misura adottate, q = carico distribuito sul nastro (kg/m2); B = larghezza del nastro (m), v = velocita del nastro,
variabile in genere fino a 1 m/s, la potenzialita di trasporto a definita come
Q = k B /qv
Q = k q B /v
Q = k q/ B v
Q = k q B v
07. Gli elevatori a tazze vengono utilizzati nel caso
si debbano trasportare liquidi
solo nel caso si debba trasportare materiale ferroso
il dislivello da superare e lo spazio disponibile non consentono l'impiego di trasportatori a nastro o a coclea
solo nel caso si debba trasportare materiale legnoso
08. Come a dimensionata la tramoggia carico di un trasportatore a nastro?
01. Nei carrelli AGV di piu comune impiego il tempo min di presa/rilascio carico a di
10 secondi
200 secondi
100 secondi
20 secondi
02. Nei carrelli AGV di piu comune impiego la velocita massima di trasporto a di
1,2 m/s
12 m/s
2 m/s
20 m/s
03. Nei carrelli AGV di più comune impiego massa massima del carico trasportato è di
2000 kg/carrello
200 kg/carrello
20000 kg/carrello
20 kg/carrello
01. identificare l'ordine temporale corretto di esecuzione dell' allestimento degli ordini
consolidamento ordini 2.elaborazione liste di prelievo; 3.picking; 4.sorting 5.formazione colli
1.
1. formazione colli; 2. elaborazione liste di prelievo; 3.sorting; 4.picking; 5.consolidamento ordini
1. elaborazione liste di prelievo; 2.picking; 3.sorting 4.formazione colli; 5.consolidamento ordini
1. elaborazione liste di prelievo; 2.sorting; 3.picking; 4.formazione colli; 5.consolidamento ordini
02. Per la formazione dei colli sono previste le seguenti operazioni
imballaggio secondario, pesatura, etichettatura
suddivisione articoli in base alla destinazione e imballaggio
imballaggio primario, secondario e terziario
imballaggio terziario, controllo finale e abbinamento documenti di trasporto
03. Lo stock di picking puo essere collocato
ovunque tranne che nella stessa scaffalatura dello stock generale
in un apposito magazzino
nella stessa scaffalatura dello stock generale
solo vicino all'uscita del corridoio
04. Dati NM=numero di missioni necessarie per evadere gli ordini, DAMP=durata attesa della singola missione di picking,
DAS=durata attesa delle attivita di sorting, la stima del tempo di lavoro giornaliero nel caso dello stock di picking si calcola come
TLG=NM*DAMP-DAS
TLG=NM*DAMP*DAS
TLG=(NM*DAMP)+DAS/DAMP
TLG=(NM*DAMP)+DAS
01. I dispenser automatici A-Frame V-Frame sono adatti per articoli
di grandi dimensioni
di forma irregolare
di forma parallelepipeda regolare
a bassa movimentazione
02. Dati N=i numero totale di ordini da evadere, TSL= tempo di sortin