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∞
La funzione risulta essere di classe C in tutti i punti del suo dominio. Calcoliamo la derivata
di f . Abbiamo !
t + 1
0 −1/t ∀t 6 = 0 ,
h (t) = e t
e 0 ≡ − ∀x ∈
g (x) 2x 4 .
R
Di conseguenza, !
2 −
x 4x + 1
2
0 −1/(x −4x) − ∀x ∈ \ {0,
f (x) = e (2x 4) 4} .
R
2 −
x 4x
0
Studiando il segno di f (x) otteniamo che √ √
0 ⇐⇒ −
f (x) < 0 x < 0 oppure 2 3 < x < 2 oppure 2 + 3 < x < 4 ,
che √
√
0 ⇐⇒ − 3 oppure 2 < x < 2 + 3 oppure x > 4 ,
f (x) > 0 0 < x < 2
e che √ √
0 0 0
−
f (2 3) = 0 , f (2) = 0 , f (2 + 3) = 0 .
Quindi √ √
− ∞, −
f è decrescente in ] 0[, in ]2 3, 2[ e in ]2 + 3, 4[
e √ √
−
f è crescente in ]0, 2 3[, ]2, 2 + 3[ e in ]4, +∞[.
Possiamo inoltre caratterizzare i punti critici come segue:
√
−
2 3 è punto di massimo relativo ,
2 è punto di minimo relativo ,
√
2 + 3 è punto di massimo relativo .
Inoltre, 0 0 0 0
−∞
lim f (x) = 0 , lim f (x) = +∞ , lim f (x) = , lim f (x) = 0 .
− −
+ +
x→0 x→0 x→4 x→4
La funzione non ha asintoti obliqui. Le rette x = 0 e x = 4 sono asintoti verticali a destra e
sinistra, rispettivamente.
Un abbozzo del grafico si trova in figura 1.
30
20
10 2 4 6
-4 -2 -10
-20
-30
Figura 1: Il grafico della funzione dell’esercizio 1 (gli assi hanno scale diverse)
2. Osserviamo che f (x)
lim = 1 .
2
x
x→+∞
Di conseguenza, l’ordine di infinito a +∞ risulta essere 2.
Esercizio 2
Calcolare l’integrale 1 2x x
Z e + 2e dx ,
2x x
e + 2e + 2
0
Soluzione x
Osserviamo che effettuando la sostituzione t = e si ha
1 e
2x x
Z Z
e + 2e t +2
dx = dt
2x x 2
e + 2e + 2 t + 2t + 2
0 1 e e
Z Z
2t + 2 1
1
= dt + dt
2 2
2 t + 2t + 2 (t + 1) + 1
1 1
t=e t=e
1 2
|t
= log + 2t + 2| + arctan(t + 1)|
2 t=1 t=1
2
e + 2e + 2
1 −
log + arctan(e + 1) arctan(2) .
= 2 5
Esercizio 3
1. Discutere il carattere della serie ∞ n
2
X −n
ln(1 + e ) .
n +1
n=1
∈
2. Discutere al variare del parametro α la convergenza della serie
R
∞ n
2
X n
|α|
ln(1 + )
2
n +1
n=1
Soluzione
1. Cominciamo osservando che −n
n n
2 2 e 2 1
n
−n ∼ →
ln(1 + e ) = per n +∞ .
n +1 n +1 e n +1
Dal momento che 2 < 1 ,
e
la serie +∞ 2 1
n
X e n +1
n=1
converge grazie al criterio asintotico della radice, perché
r 2 1 2 1 2
n
n √
lim = lim = < 1 ,
n
e n +1 e e
n +1
n n
dal criterio del confronto asintotico si deduce la convergenza della serie
∞ n
2
X −n
ln(1 + e ) .
n +1
n=1
|α|
2. Osserviamo che se < 1 si ha n n
n |α|
2 1
2 n n
|α| ∼ →
ln(1 + ) = (|2α|) per n +∞ .
2 2 2
n +1 n +1 n +1
Inoltre r 1 1
n n √ |2α|
|2α|
lim (|2α|) = ,
= lim
2 n
n +1 2
n n n +1
cosicché, per il criterio asintotico della radice, la serie
∞ 1
X n
(|2α|) 2
n + 1
n=1
|α| |α| |α|
converge se < 1/2 e diverge se > 1/2. Per = 1/2 il criterio asintotico della radice non
fornisce informazioni, ma si ha ∞ ∞
1 1
X X
n
(|2α|) =
2 2
n +1 n + 1
n=1 n=1
che ‘e una serie convergente. Allora, per il criterio asintotico del confronto, anche la serie data
|α| |α|
converge per < 1/2 e diverge per 1/2 < < 1, essendo a termini non negativi.
|α|
Se = 1 la serie diviene ∞ n
2
X ln 2 ,
2
n + 1
n=1
che è una serie a termine generale positivo e non infinitesimo. Di conseguenza, diverge a +∞.
|α|
Infine, se > 1, la serie diviene ∞ n
2
X n
|α|
ln(1 + ) .
2
n + 1
n=1
ha termine generale non infinitesimo e quindi risulta essere divergente (a +∞).