Y
Consideriamo adesso le eventuali soluzioni, dette di seconda categoria, tali che
6 ∀x ∈
(y(x)) = (α, ).
0, Se è una tale soluzione si ha:
Y y
β 0 (x)
y ∈
= (α, ) (12)
X(x)∀x β
(y(x))
Y
∈ (α, ), (γ, ).
Al variare di l’immagine descrive un intervallo, Con-
x y(x)
β δ
sideriamo la restrizione della funzione a questo intervallo. Denotiamo con un
Y F
1
(a, (γ, )
primitiva di in e con una primitiva di in . Dalla regola di
X b) G δ
(y)
Y
derivazione delle funzioni composte il primo membro della (12) risulta essere la
(α, ) =
derivata, in della funzione quindi si ha: e
G(y(x)), D(G(y(x))) D(F(x)),
β
di conseguenza esiste una costante tale che:
k ∀x ∈
= + (α, ) (13)
G(y(x)) F(x) k, β
La funzione ha derivata sempre positiva oppure sempre negativa, quindi ri-
G
sulta strettamente crescente o strettamente decrescente, quindi invertibile. Detta H
→ ∀y ∈
(γ, ), = (γ, ),
la sua funzione inversa si ha che : e
H ImG H(G(y)) y,
δ δ
quindi: ∀x ∈
= + (α, ) (14)
y(x) H(F(x) k), β
Le considerazioni svolte hanno permesso di trovare l’espressione (14) della so-
luzione, supposta la sua esistenza. La verifica che l’espressione trovata definisce
effettivamente una soluzione di seconda categoria è immediata.
(α, )
Se l’intervallo in cui sono definite eventuali soluzioni di seconda ca-
β (a,
tegoria è contenuto propriamente in potrebbe essere possibile “raccordare
b),
” soluzioni di seconda categoria a soluzioni di prima categoria e dare luogo alle
cosiddette soluzioni di tipo misto che quindi possono essere considerate dei pro-
lungamenti di soluzioni di seconda categoria. Anziché procedere ad una analisi for-
male di queste soluzioni, illustreremo questa eventualità direttamente sugli esempi.
Esercizio 1. Trovare tutte le soluzioni dell’equazione
0 |y|.
=
y 4 −
] +∞[
Si osserva subito che la funzione identicamente nulla, definita in è
∞,
una soluzione di prima categoria. Cerchiamo quindi soluzioni di seconda categoria,
che non assumono mai il valore zero, per le quali si ha:
0 (x)
y ∀x ∈
= (α, ).
1, β
|y(x)| (α, ).
Tali soluzioni saranno sempre positive o sempre negative in Nel primo caso
β
0 (x)
y x+k ∀x ∈
= = + = , (α, ).
1, da cui segue log e quindi Nel
si ha y(x) x k y(x) e β
y(x) 0 (x)
y − |y(x)|
= = + =
secondo caso si ha: 1, da cui segue log e quindi
x k y(x)
−y(x)
−(x+k)
−e ∀x ∈ −
, (α, ). ]
Le soluzioni trovate sono in effetti definite su tutto
β
+∞[. Non vi sono pertanto soluzioni di tipo misto misto.
∞,
Esercizio 2. Trovare tutte le soluzioni dell’equazione
√
0 =
y y.
Anche in questo caso l’unica soluzione di prima categoria risulta la funzione
]−∞, +∞[.
identicamente nulla in Cerchiamo quindi soluzioni positive, per le quali
si può scrivere: 0 (x)
y ∀x ∈
= (α, ),
1, β
p
y(x)
da cui segue p ∀x ∈
= + (α, ).
2 y(x) x k, β
Osservando che il primo membro è positivo, si ottiene una limitazione per il campo
−
] +∞[.
di esistenza delle soluzioni, che deve essere contenuto in Si ha quindi:
k,
2
+
x k ∀x ∈
, (α, ),
=
y(x) β
2
e si verifica subito che, comunque si fissi la costante reale tale soluzione risulta
k,
−
] +∞[.
definita in Osserviamo ora che per una soluzione di seconda categoria
k,
del tipo trovato, in corrispondenza di un certo valore di si ha
k,
=
lim 0,
y(x)
x→−k
quindi la soluzione di secondo tipo si può raccordare con continuità alla soluzione
di primo tipo cioè alla funzione identicamente nulla. Si perviene cosı̀ a considerare
la funzione definita come: ( ∈] − −k]
0, se x ∞,
(x) = (15)
y
k 2
x+k ∈] −
, +∞[
se x k,
2 5 −k
=
la quale risulta essere derivabile nel punto (verificarlo) ed è pertanto una
x
soluzione di tipo misto, definita su tutto R.
Concludiamo questo esempio osservando che il problema di Cauchy associato a
=
questa equazione, col dato iniziale 0, ammette più di una soluzione.
y(0)
Esercizio 3. Risolvere l’equazione 0 2
−
= (y 1)
y
Esercizio 4. Trovare tutte le soluzioni dell’equazione
0 p
|y|.
=
y
Esercizio 5. Risolvere l’equazione 2
−
1 y
0 = .
y x
1
= , dunque lo studio deve essere effettuato nei
In questo esempio si ha X(x) x 2
− −
] ]0, +∞[. (y) =
due intervalli 0[ e Si ha poi 1 da cui segue subito che
Y y
∞, −1
le funzioni costanti 1 e sono soluzioni di prima categoria, nei due intervalli
suddetti. Cerchiamo dunque soluzioni della seconda categoria, le quali non poten-
−1,
do assumere i valori 1 e avranno valori maggiori di 1, oppure minori di 1, o
−1
ancora (strettamente) compresi tra e 1. Per le soluzioni di seconda categoria si
può scrivere: 0 (x) 1
y ∀x ∈
= , (α, ).
β
2
− (x)
1 y x
Si calcola facilmente che +
1 1 1 y
Z = +
log costante,
dy
2
− −
1 2 1
y y
e quindi: +
1 1 y(x) |x|
= +
log log k,
−
2 1 y(x)
+
1 y(x) 2k 2 ∀x ∈
= , (α, ).
e x β
−
1 y(x) −
]
Se cerchiamo soluzioni con valori nell’intervallo 1, 1[, la relazione precedente
si scrive: +
1 y(x) 2
= (16)
k x
1
−
1 y(x)
6
−2k
= >
con 0. Se cerchiamo soluzioni con valori maggiori di 1 oppure minori
k e
1 2k
−1, −e
= <
di si può scrivere ancora la (16), ma con 0. Dalla (16) segue che:
k
1
1 1
2 2 − ∀x ∈
(x + )y(x) = , (α, ).
x β
k k
1 1
< >
Se 0 il secondo membro risulta positivo, inoltre in questo caso si ha 1
k y
1 1
2
−1, 6
< + = =
oppure quindi non può essere 0. Dovendo quindi essere
y x x
k 1
1
± √−k si trovano limitazioni sul campo di esistenza della soluzione. L’intervallo
1
(α, ) deve cioè essere contenuto in uno degli intervalli:
β 1 1 1 1
√ √ √ √
− − −
] [, ] , ]0, [, ] , +∞[.
0[,
∞, −k −k −k −k
1 1 1 1
2 −1/k
x 1
< risulta soluzione dell’equazione
In effetti nel caso 0 la funzione
k 1 2 +1/k
x 1 >
negli intervalli suddetti, mentre per ogni valore 0 risulta soluzione negli inter-
k 1
−
] ]0, +∞[.
valli massimali, 0[,
∞,
osserviamo infine che non vi possono essere soluzioni di tipo misto.
Esercizio 6. Risolvere l’equazione differenziale
0 2
= sen
y y x 1
=
R. Le soluzioni di seconda categoria sono: ; fissato arbitraria-
y(x) cos x−k − 6 =
mente la soluzione risulta definita in un intervallo in cui cos 0. Non vi
k x k
sono soluzioni di terza categoria.
Esercizio 7. Risolvere l’equazione differenziale
0 2
x
= cos
y e y π ∈
+
R. Le soluzioni di prima categoria sono le funzioni costanti del tipo lπ, l
2 =
Comunque si fissi l’intero relativo e il numero reale la funzione
l k, y(x)
Z. x
+ (e +
arctan è una soluzione di seconda categoria, definita su tutto
lπ k) R.
Esercizio 8. Risolvere l’equazione differenziale
2 + 1
y
0 =
y xy
R. Non vi sono soluzioni di prima e terza categoria. Le soluzioni di seconda
√ 2
± −
=
categoria sono del tipo 1.
y(x) kx 7
Esercizio 9. Risolvere il seguente problema di Cauchy
( 0 2 4
+ =
3x 0
y y
= .
1
y(1)
L’equazione è un’equazione a variabili separabili. L’unica soluzione di prima
categoria è la funzione identicamente nulla in che non è soluzione del problema
R
di Cauchy. Cerchiamo soluzioni di seconda categoria. Sia una eventuale so-
y(x)
1
=
luzione di seconda categoria allora . Si prova che è soluzione
y(x) y(x)
1/3
3
(3x +c)
1/3 1/3
−
] (−c/3) [ ](−c/3) , +∞[.
di seconda categoria in e in Infine si prova che
∞,
1 1/3
= ](2/3) , +∞[.
è soluzione del problema di Cauchy in
y(x) 1/3
3 −2)
(3x
Esercizio 10. Risolvere il seguente problema di Cauchy
( 0 x
=
y 2
y
e y
−2
= .
y(1)
1 \ {0},
(y) = è definita e diversa da 0 in quindi non ci sono
La funzione Y R
2
y
e y
soluzioni di prima categoria (e neanche di terza). Una soluzione di seconda
y(x)
categoria dovrà soddisfare nel suo insieme di definizione l’equazione
2 0
y(x) (x) = ,
x
e y(x)y
−
]
e il suo codominio sarà contenuto in 0[ in quanto cerchiamo una soluzione
∞,
−2).
(1,
il cui grafico passi per il punto Pertanto avrà la seguente espressione
y(x)
p 4
2
− −
+ =
log(x Imponendo la condizione di Caychy si trova 1. Si prova
c). c e
con semplici calcoli che la funzione
q 2 4
− − − −
= + +∞[→]
log(x 1) :] 0[
y(x) e ∞, ∞,
è soluzione dell’equazione differenziale soddisfacente la condizione di Cauchy.
Esercizio 11. Risolvere il seguente problema di Cauchy
2
( (y−1)
0 =
y x+1
− = .
1) 2
y(e
L’equazione differenziale è a variabili separate. Un’unica soluzione di prima
≡
categoria è la funzione 1 che non è la soluzione al problema di Cauchy.
y(x) 8
3 Equazioni a coefficiente omogeneo
(a,
Sia una funzione reale definita nell’intervallo L’equazione differenziale
g(t) b).
y
0 = (17)
y g x
si dice a coefficente omogeneo. Una tale equazione si riconduce ad un’equazione
a variabili separabili.
Sia una soluzione dell
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