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George E. Marcus

George E. Marcus è un antropologo americano di formazione filosofica e storica. I suoi studi sul campo e la sua teorizzazione di nuove forme metodologiche hanno permesso all'antropologia americana, e a quella mondiale, di fare passi avanti dopo un periodo di stasi dovuto da una riflessione profonda sulla disciplina negli anni '70 e '80.

Marcus indirizza le sue ricerche etnografiche, fin dagli anni '80, su due direttrici di ricerca nel sistema globale e della politica economica capitalista: una ricerca su un solo sito, o campo, diretta a far emergere i "ritratti sociali" degli individui, mettendo in luce i metodi di resistenza e adattamento dei soggetti studiati; e un'analisi che mette in relazione "oggetti, forme culturali nuove che si distaccano e si contrappongono alle forme di subalternità coloniale presenti ancora in diversi paesi del mondo.

La seconda direttrice prende in esame non più ampio. È una etnografia mobile (Etnografia identità, significati culturali in uno spazio-tempo Multisituata) che mette in relazioni vari siti e vari campi per sviluppare associazioni e collegamenti tra di loro e alle trasformazioni delle produzioni culturali. Proprio perché i campi di studio non sono così delineati tocca varie forme e sistemi. Ciò significa avere dei "discontinui e permettono un tipo di ricerca che multisituati oggetti di studio". La novità metodologica dell'etnografia contemporanea è l'accento che poniamo sull'Etica, l'Impegno e l'Attivismo. LEZIONE 02905. I soggetti di studio e le arene disciplinari nella ricerca multisituata Per arene disciplinari possiamo identificare gli studi e le correnti teoriche non riconducibili direttamente all'antropologia ma che per diverse ragioni concettuali possono essere di

Interesse etnografico

Tre sono gli ambiti in cui l'antropologo americano ritiene che le ricerche multi-situate abbiano la possibilità di dialogare con diversi metodi e con altri ambiti disciplinari:

  1. Lo studio dei media, le ricerche sulla televisione e sul cinema ed in particolare sulla loro produzione e sulla ricezione di tale produzione rappresentano un tipo di studi sui media.
  2. Lo studio culturale e sociale della scienza e della tecnologia, il lavoro dell'antropologo va a investigare i campi diversi della tecnologia le questioni biomediche o le biotecnologie e i trapianti.
  3. I nuovi studi dello sviluppo, ripensare lo sviluppo significa comprendere i movimenti sociali e capire i vecchi modelli di sviluppo per come attivarne di nuovi.

Come si costruisce una ricerca multisituata?

La ricerca multi-situata è disegnata intorno a: catene, percorsi, filoni, congiunzioni, giustapposizioni di luoghi particolari. Le etnografie multi-situate

rappresentano i loro oggetti di studio per mezzo di diverse tecniche o modalità. Le tecniche sono un modo proprio di costruire lo studio attraverso il "movimento" con il fine di seguire un certo fenomeno culturale complesso. Le tecniche sono: - Seguire la gente, rappresenta il modo per partecipare ai riti quotidiani, sentire discussioni, seguire rotte migratorie, osservarli nella preparazione; - Seguire la cosa, significa seguire la circolazione di un certo tipo di oggetto materiale. - Seguire la metafora, significa seguire i segni, i simboli e le metafore, seguire le forme metaforiche e simboliche di discorsi o modi di pensare, un esempio può essere comprendere i modi di dire, l'allegoria, "memoria sociale". - Seguire la trama, la storia o è un tipo di ricerca che segue la cosiddetta trama delle persone delle comunità; - Seguire la vita o biografia, significa seguire la vita o biografia di una persona raccogliendo storie di vita, il suo.vissuto e narrazioni;-Seguire il conflitto, è un tipo di modalità che si utilizza principalmente perché sono di tipo medico-oquestioni giuridiche.

LEZIONE 03105. Cosa è la repatriation?

La questione, di rilevanza internazionale, della destituzione di resti umani e delle culture che ne fanno l'istanzarichiesta è entrata prepotentemente nel dibattito scientifico italiano dopo di riconsegna avanzatadal governo australiano di alcuni resti umani conservati in un museo di Firenze. Il primo punto, che emergeintegrante di una "testimonianza culturale"dal discorso fatto da G fisici, e che i resti scheletrici sono parteindicazioni del documento, è l'intenzione degliche ormai, patrimonio del Comune. Il problema, delleantropologi fisici, di portare allora appello su un campo interdisciplinare coinvolgendo anche antropologioccupano delle collezioni etnografiche italiane nei musei. L'idea che culturali eparticolari coloro che sivorrebbero far passare è che se si inizia restituire i resti alle culture altre che ne fanno richiesta sieffettuerà una svuotamento dei musei etnografici e antropologici con grave danno per le generazioni future.richiesta non ho ancora avuto risposta dalla comunità scientifica. D’altra parte alcuniMa questa sono dell’avvisoantropologi che tali resti umani, come degli oggetti rituali, di proprietà delle culture che nel’usofanno richiesta e che ne possono fare che ritengono più adatto. La questione della restituzioneprevede alcuni aspetti che devono essere collegati ad un rapporto di pacificazione con le popolazioni cheessere state depredate dal “colonialismo bianco”. La proposta diritengano di pacificazione potrebbepassare per una restituzione simbolica della collezione. Restrizione simbolica che contempla una modalitàche vede coinvolte le comunità che richiedono la riconsegna deiresti scheletrici, le istituzioni museali e il Patrimonio comune significa rendere accessibile e condiviso un "tessuto" che permette l'interazione sociale, che si attiva nelle nuove generazioni con la conoscenza dei tratticulturali altri presentinelle collezioni museali di etnografici. LEZIONE 03 205. Antropologia e servizio sociale Si sono individuati quattro aspetti che possono essere ricondotti al servizio sociale. Il primo parte dall'acquisizione di saperi che possono rendere migliore il lavoro dell'assistente sociale. Il secondo parte dalle considerazioni fatte da Tullio Tentori nell'articolo apparso sull'aiuto dell'antropologia sulla Rivista del servizio sociale nel 1962; Tentori continua sostenendo che il servizio sociale comprende anche il superamento di stereotipi culturali, la comprensione dei valori. Il terzo aspetto riguarda, da parte degli

Assistenti sociali, il cosiddetto aumento delle competenze culturali. Il termine è stato proposto da diversi autori per sottolineare la necessità di accrescere le conoscenze antropologiche relative alle diverse rappresentazioni della persona, del legame sociale e della morte relativa alle società altre. L'ultimo aspetto è l'intervento dell'antropologia, di cui si può parlare quando le conoscenze di questa per "un problema" o rispondere ai bisogni di una comunità. A questo fine si disciplina vengono utilizzate pianificare una strategia d'intervento che s'ispira a un modello concettuale può elaborare e antropologico, a conoscenza etnografica di una comunità, a un'identificazione degli obiettivi e ad una pianificazione una del processo di intervento.

LOMoAR cPSD| 9679654

LEZIONE 03305. Etica nella ricerca sociale

L'antropologia, o meglio lo studio dell'uomo e dell'emersione dei

Fatti sociali e dei simboli che l'uomo assegna agli eventi, dipende da una etica che le fornisce l'apparato epistemologico che gli permette di attivarsi. Attivazione o comprensione che dipende da un'etica consapevole. I sistemi simbolici si muovono in apparati strutturali, una tra tutte le forme religiose, che storicizzate vengono interpretate dagli esseri umani attraverso i simboli e i riti. Cambiando il sistema simbolico si cambia l'idea di uomo, anthropos, e l'interpretazione del suo vivere ed agire si instaura in una diversa tipologia di etica. Etica che vede l'uomo, tout court, al centro della vita come protagonista attento al proprio vissuto ma, anche, attento ai cambiamenti che avvengono in una prospettiva multiculturale e comunicativa. Multiculturale nel senso di comprensione dei cambiamenti globali futuri di eventi storici; comunicativa nel senso di capacità di relazione tra gli individui e tra individui e gruppi.

La diaspora si riferisce a una popolazione che condivide il proprio patrimonio culturale e i propri tratti culturali in modo comune con altri suoi membri in diverse parti del mondo. La prima fase del termine è principalmente limitata allo studio dell'esperienza ebraica. Escludendo alcuni riferimenti casuali precedenti, il significato classico è stato sistematicamente esteso. Retrospettivamente e senza consenso completo, i palestinesi sono stati successivamente aggiunti a questo gruppo. Nella seconda fase, dagli anni '80 in poi, William Safran sosteneva che la diaspora si potesse spiegare come una "struttura metaforica" che disegna qualcosa di metaforico che si rivolge a diversi simboli, riti e visioni del mondo. Un altro punto sollevato è il termine ora disegnato per la vasta gamma di popoli diversi che hanno applicato il termine a se stessi. Nella terza fase, negli anni '90, è stata contrassegnata da...

Una marcata critica sociale ai teorici della seconda fase. I teorici della terza fase sono stati influenzati dalle tinture post moderne cercando di destrutturare i due principali elementi costruttivi, la patria e la comunità etnica religiosa. Alla fine del secolo scorso è iniziata l'attuale fase di consolidamento, le critiche sociali sono state viste come un modo per mettere in pericolo e di svuotare la nozione di diaspore e di limitare il suo potere analitico e descrittivo. La fase di consolidamento è contrassegnata da una riaffermazione di diaspora, che include i suoi elementi fondamentali, le caratteristiche comuni e tipi ideali.

La diaspora di William Safran

William Safran ha fatto fare un grande passo avanti nel studio e nel concetto di Diaspora teorizzando un elenco delle principali caratteristiche delle diaspore. Il concetto di diaspora può essere applicato quando i membri di una

comunità di minoranze

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
54 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Discipline demoetnoantropologiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Pesce Mario.