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Estratto del documento

L.

L. Cottini

03. Per garantire, ai soggetti portatori di disabilità, una vantaggiosa vita scolastica:

si deve ignorare la loro diversità

è possibile ignorare la loro diversità

è obbligatorio ignorare la loro diversità

non si deve ignorare la loro diversità “speciale normalità”?

04. Che cosa si intende con il concetto di

dell’insegnante “speciale normalità” all’alunno

05. Quale è il contributo di sostegno nel garantire condizioni di portatore di disabilità?

alle identità

ai vissuti

alle necessità

ai bisogni

02. In tutte le interazioni comunicative in primo piano vi è:

l’identità di chi parla e di chi ascolta

le ragioni di chi parla e di chi ascolta

il ruolo di chi parla e di chi ascolta

la figura di chi parla e di chi ascolta

03. Nei contesti didattici è importante capire:

quando si comunica

dove si comunica

perché si comunica

quanto si comunica

cos’è

04. Che la comunicazione didattica e come si caratterizza?

cos’è all’interno

05. Che un bisogno della comunicazione didattica?

06. cos’è all’interno

Che un desiderio della comunicazione didattica?

Io-noi

Io-altro

Io-voi

Io-me stesso

02. Ogni nostra visione delle cose ha bisogno, da parte degli altri, di:

conferma

smentita

dibattito

chiarimento

03. La competenza comunicativa si sviluppa:

sin da neonati

nell’età adulta

nella giovinezza

nella fanciullezza

04. Che cosa comporta comunicare con il diverso? “promessa” “minaccia”?

05. Perché la diversità può essere intesa, al tempo stesso, come e come

01. Il clima organizzativo:

è di ostacolo alla vita di una organizzazione

non influenza nessun aspetto della vita di una organizzazione

un’organizzazione

influenza tutti gli aspetti della vita di

influenza soltanto alcuni aspetti della vita di una organizzazione

cos’è

02. Che la comunicazione aumentativa alternativa? all’interno

01. Secondo Rivoltella, la fruizione delle tecnologie multimediali del setting didattico viene scandita dalle attività di:

rappresentazione, ideazione, condivisione e costruzione

rappresentazione, implementazione, condivisione e costruzione

rielaborazione, comunicazione, condivisione e costruzione

rappresentazione, comunicazione, condivisione e costruzione

all’agire

02. I nuovi media suggeriscono didattico nuovi compiti che sono in tutto:

2

3

4

6 l’apprendimento:

03. La lettura ipertestuale rende

attivo e dinamico

sequenziale e lineare

sociale e di gruppo

divertente e ludico

L’introduzione

04. delle nuove tecnologie della comunicazione in che maniera ha modificato la natura del contesto didattico?

dell’agire

05. Quali sono i compiti didattico relativamente ai nuovi media?

Lezione 024

01. Il più importante prerequisito per intraprendere un intervento di CAA è la effettiva presenza di:

remote opportunità di comunicazione

concrete opportunità di comunicazione

vicinanza empatica del pattern comunicativo

disturbi della sfera comunicativa

02. La comunicazione aumentativa alternativa NON è costituita da:

parole

gesti

immagini

link

“E’ pensiero”.

03. una misura di sostegno alla relazione, alla comprensione e al Si tratta:

della comunicazione didattica

della figura dell’insegnante di sostegno

della comunicazione aumentativa alternativa

della comunicazione multimediale

L’insegnamento

04. del programma PECS prevede un percorso articolato in:

6 fasi

3 fasi

4 fasi

2 fasi cos’è

05. Che la comunicazione aumentativa alternativa (CAA)?

06. Quali sono le fasi del programma PECS e quali sono le loro caratteristiche?

Lezione 025

01. Fino alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, la convinzione generale era che l'allievo in situazione di disabilità dovesse essere inserito in gruppi di

coetanei:

normodotati

con deficit intellettivi

con deficit sensoriali

con deficit simili

02. La costituzione delle classi differenziali, parallele a quelle comuni, fu giustificata da un intervento, sul deficit, di tipo prettamente:

tecnico-sanitario

pedagogico

educativo

differenziale all’art.28, all’educazione:

03. La legge n. 118 del 30 marzo 1971, riconobbe agli allievi in situazione di disabilità il diritto

in classe comune

negli istituti per portatori di disabilità

in ambito familiare

in classe differenziale l’istituzione di

04. La legge n. 1859 del 31 dicembre 1962 ha previsto che cosa, per gli allievi in situazione di disabilità?

all’art.28,

05. La legge n. 118 del 30 marzo 1971, che cosa riconobbe agli allievi in situazione di disabilità?

01. La necessità di individualizzare gli interventi sottende, al suo interno, una logica:

individualistica

comune

personalistica

efficientistica

02. Favorirono la creazione di un ambiente scolastico inclusivo. Si sta parlando delle classi:

aperte

scoperte

speciali

differenziali dell’insegnante

03. La legge che introduce la figura di sostegno è la legge:

n. 1859 del 1962

n. 104 del 1992

n. 118 del 1971

n. 517 del 1977

04. La legge n. 517 del 1977 parla dello svantaggio socioculturale:

all’inizio

soltanto

in nessuna sua parte

in molte sue parti

in alcune sue parti “integrazione”

05. Si insiste sulla parola a partire dalla legge:

n. 1859 del 1962

n. 118 del 1971

n. 517 del 1977

n. 104 del 1992

06. La legge n. 517 del 1977, che cosa riconobbe agli allievi in situazione di disabilità?

l’individualizzazione

07. Che cosa prevede degli interventi secondo la legge n. 517/1977? l’allievo

01. Per quanto riguarda l'integrazione scolastica, la legge n. 194/1992 ha fissato le basi, per portatore di disabilità, di un progetto al tempo stesso:

contestualizzati e individualizzato

globale e individualizzato

individualizzato e circoscritto

comprensivo e contestualizzato nell’anno:

02. La dichiarazione di Salamanca venne stilata

1962

1971

1994

1992

03. La legge n. 104/1992 si è occupata dei bisogni educativi speciali:

si

soltanto nelle sue conclusioni

no

solo in parte

04. A partire dalla legge n. 104/1992 un ruolo sempre più attivo viene attribuito:

alla scuola

agli specialisti di area medica

alla famiglia

al gruppo dei pari

05. Che cosa ha stabilito la Dichiarazione di Salamanca?

cos’è

06. Che la diagnosi funzionale?

cos’è

07. Che il profilo dinamico funzionale?

l’ingresso all’interno

01. La legge che sancisce della parola integrazione del lessico, non soltanto scolastico, è la:

n. 104 del 1992

n. 1859 del 1962

n. 517 del 1977

n. 118 del 1971

dell’abolizione l’inserimento

02. A seguito delle classi differenziali, dei portatori di disabilità nelle classi normali venne da alcuni definito come:

selvaggio

comune

speciale

integrato

03. La legge n. 118 del 1971 sancì che l'istruzione dell'obbligo per i soggetti portatori di disabilità doveva avvenire nelle classi normali:

della scuola paritaria

della scuola pubblica

della scuola speciale

della scuola privata

04.

“A l’aver “inserimento”, all’interno

2. questa legge si riconosce introdotto la parola per sancire il processo di accoglienza, delle mura scolastiche, degli allievi con

disabilità”. Si tratta della legge:

n. 517 del 1977

n. 104 del 1992

n. 118 del 1971

n. 1859 del 1962 “integrazione”?

05. Che cosa si intende con il termine

c’è “inserimento” “integrazione”?

06. Che differenza tra il termine e il termine

01. La prospettiva inclusiva scaturisce da un cammino iniziato:

negli anni Sessanta del secolo scorso

negli anni Quaranta del secolo scorso

negli anni Cinquanta del secolo scorso

negli anni Settanta del secolo scorso

02. La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità introduce il concetto di:

accoglienza

integrazione

inclusione

inserimento

03. Per favorire il diritto allo studio occorre che la scuola elabori risposte:

esaustive e autosufficienti

semplici e complesse

individualizzate e personalizzate

articolate e plurime

04. Che cosa prevede la necessità di favorire il diritto allo studio per ciascuno?

“Nella prospettiva dell’inclusione

05. Lo studente argomenti la seguente affermazione: risiede il riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla

vita scolastica di tutti”

d’Alonzo

01. (2017) sottolinea come la scuola italiana non riesca a dare risposta di valore:

ad alcuni suoi alunni

a tutti i suoi alunni

alle famiglie degli alunni

a molti suoi alunni

02. Attualmente, i gruppi classe appaiono sempre meno disposti:

dei presidi socio-sanitari

soltanto degli allievi portatori di disabilità

all’ascolto

soltanto degli allievi senza problematiche

03. Una scuola inclusiva pianifica avendo presente la necessità di dare risposte in primo luogo:

a tutti i suoi allievi

al corpo docenti

al dirigente scolastico

ai portatori di BES

04. Quali sono le competenze che il docente deve esercitare per rendere la classe un contesto inclusivo?

d’Alonzo

05. Quali sono le criticità descritte da rispetto agli attuali problemi della scuola italiana?

01. Le strategie di gestione della classe risultano ormai:

difficili da definire

assodate e validate dalla ricerca

all’estro

affidate di ciascun docente

desuete

02. In una scuola inclusiva il soggetto in difficoltà non deve avere la percezione di essere:

un corpo estraneo

integrato

uguale agli altri

incluso

03. La didattica speciale per una scuola inclusiva inizia necessariamente dal concetto di gestione:

del corpo docenti

della classe

dei metodi

degli allievi portatori di disabilità

04. Come si caratterizza la gestione della classe inclusiva?

l’allievo all’interno

05. Che ruolo e che percezione ha in difficoltà della classe inclusiva?

01. Nella disabilità intellettiva, la compressione delle abilità psichiche si manifesta durante il periodo:

diagnostico

scolastico

clinico

evolutivo

02.

5. I domini interessati dalla disabilità intellettiva sono in tutto:

tre

quattro

cinque

due

03.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
93 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica e pedagogia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Simone Maria Grazia.