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RISPOSTE ALLE DOMANDE APERTE
L'ANALISI FINANZIARIA è l'insieme delle valutazioni volte a comprendere la gestione economica,
01.
finanziaria e patrimoniale di un'impresa, consentendo di valutare gli aspetti rilevanti della gestione
aziendale mediante il confronto tra i bilanci della stessa azienda e/o con quelli di altre aziende operanti
l’intento
nel medesimo settore, generalmente con di valutare la performance passata e di prefigurarne
la condizione futura. In sostanza l'obiettivo dell'analisi finanziaria è quella di offrire un è quella di
sull’andamento dell’impresa
offrire un giudizio nel tempo e nello spazio. La VALUTAZIONE
D'AZIENDA è un processo di stima che consente di misurare e definire concretamente il valore di
un'azienda. Il procedimento valutativo coinvolge innumerevoli aspetti di varia natura e principalmente
di tipo ragionieristico, giuridico, fiscale, ambientale, di mercato, geografico, etc.
un’analisi
Sulla base delle riclassificazioni di bilancio si procede dunque con approfondita
02.
dell'andamento dei dati storici e dei principali indicatori aziendali, necessaria per prevedere la futura
performance economica e finanziaria dell'impresa, elaborare le previsioni sulla futura generazione di
cassa propedeutiche alla valorizzazione d'impresa.
E' un processo attraverso il quale vengono evidenziati gli aggregati, sia del conto economico che
03.
dello stato patrimoniale, più importanti ai fini valutativi e necessari per determinare i flussi di cassa
generati storicamente dall'azienda. Sulla base delle riclassificazioni di bilancio si procede dunque con
un'analisi approfondita dell'andamento dei dati storici e dei principali indicatori aziendali, necessaria
per prevedere la futura performance economica e finanziaria dell'impresa, elaborare le previsioni sulla
futura generazione di cassa propedeutiche alla valorizzazione d'impresa.
Perché è condizione necessaria per valutare l'azienda e comprendere compiutamente le differenze
04.
nei risultati e negli indicatori, rispetto alle medie del settore; inoltre, consente di misurarne le
potenzialità di successo e di convertirlo in valutazione, attraverso la proiezione dei drivers della
crescita e del valore.
La comprensione del bilancio, attraverso l'analisi storica dei risultati aziendali (analisi finanaziaria)
05.
è alla base del processo di valutazione dell'azienda. Pertanto, se è vero che la valutazione d'azienda
consente di misurare e definire concretamente il valore di un'azienda, altrettanto vero è che l'analisi
finanziaria è in grado di offrire un giudizio sull'andamento dell'impresa nel tempo e nello spazio.
Lezione 002 d’azienda
01. Che cosa si intende per valutazione e quali sono le motivazioni che possono portare ad un suo utilizzo?
02. Si definisca la corporate governance. d’azienda?
03. Quali sono le caratteristiche e i drivers del business da tenere in considerazione per una corretta analisi finanziaria e valutazione
un’azienda?
04. Come possono essere definite la gestione economica, quella patrimoniale e quella finanziaria di
l’analisi
05. Come può realizzarsi finanziaria?
all’azienda d’azienda
06. Quali sono i fattori interni ed esterni rispetto ai quali la valutazione richiede continui adattamenti?
01. La VALUTAZIONE D'AZIENDA è un processo di stima che ha come scopo principale quello di
misurare e definire concretamente il valore di un'azienda. Le motivazioni che spingono ad attuare
una valutazione di azienda sono molteplici: le disposizioni normative; le garanzie societarie, con
particolare riferimento a quelle poste a tutela dei soci di minoranzanelle operazioni straordinarie; la
formazione del bilancio, considerato che i principi contabili internazionali hanno introdotto la misura
del valore quale componente fondamentale per la valutazione delle poste di bilancio; la stima della
performance aziendale, al fine di fornire strumenti di orientamento strategico e gestionale e
informazioni sull'efficacia dell'operato dei manager; le strategie di sviluppo, integrazione aziendale e
ristrutturazione.
02. Insieme delle regole che disciplinano i rapporti tra i diversi soggetti interessati alle dinamiche
aziendali (azionisti, manager, dipendenti, clienti, fornitori, Stato, società, ecc.) e che possono
influenzare le scelte in termini di valorizzazione d'impresa. dell’azienda
03. La conoscenza del business e delle strategie competitive (in termini di prodotto,
per l’analisi storica dei risultati e la successiva elaborazione
prezzo, mercati di sbocco) è essenziale d’azienda.
delle previsioni, che rappresentano prerequisiti per la valutazione Si tratta, in via
preliminare, di capire: a) il prodotto b) le strategie, produttive e di marketing il c) know how d) il
livello di competitività nel mercato di riferimento e) i vantaggi competitivi dell’azienda e la loro
durata f) il contesto normativo e politico. Alcuni approfondimenti dovrebbero riguardare:1) la fase
del ciclo di sviluppo in cui si trova l’azienda e gli eventuali cambiamenti strutturali in atto, destinati a
modificare in maniera permanente il ciclo di sviluppo del prodotto; 2) la concorrenza, il numero di
imprese nel settore e la loro dimensione, le barriere all’entrata, le quote di mercato, la redditività, la
capacità produttiva e il potere contrattuale a monte (fornitori) e a valle (clienti).
04. La GESTIONE ECONOMICA controlla la capacità dell'impresa di coprire i costi ordinari e
straordinari, le imposte e di remunerare il capitale dei soci e degli stakeholder.
La GESTIONE FINANZIARIA valuta la capacità dell'impresa di far fronte ai propri impegni
finanziari.
La GESTIONE PATRIMONIALE valuta la capacità dell'impresa di mantenere o migliorare il flussotra fonti di finanziamento e impieghi.
05. L'Analisi Finanziaria si conduce tramite: opportune riclassificazioni del bilancio di esercizio;
l'uso di INDICI QUOZIENTI; l'analisi dei flussi finanziari.
I FATTORI INTERNI si riferiscono alle strategie, alle leve e alla forza competitiva sulle quali poggiano le imprese.
I FATTORI ESTERNI sono strettamente connessi al contesto economico e finanziario di riferimento, influenzato
certamente dall'integrazione europea e dall'apertura internazionale.
07. La FINANZA AZIENDALE studia le tematiche e le problematiche connesse al reperimento,
all'organizzazione e alla gestione delle isorse finanziarie necessarie per condurre l'attività di impresa.
Le politiche di base sono quelle di: INVEVSTIMENTO e FINANZIAMENTO.
I principi guida per il perseguimento dell’obiettivo della creazione del valore
08. sono: POLITICHE
DI INVESTIMENTO, ovvero ricerca delle modalità di impiego delle risorse in grado di garantire un
rendimento minimo in linea con la redditività degli investimenti già in essere o, comunque, superiore
rispetto al costo dei finanziamenti necessari per acquisire le relative risorse. POLITICHE DI
FINANZIAMENTO, ovvero definizione della proporzione ottimale tra fonti prese a prestito e
capitale proprio. POLITICA DEI DIVIDENDI, riguardante le decisioni di adottare , in termini di
quantità e forme tecniche, per la remunerazione degli azionasti, dopo aver naturalmente dopo avere
titolo nell’azienda.
opportunamente soddisfatto le aspettative degli altri soggetti coinvolti a vario
09. La CREAZIONE DI VALORE per l'impresa, da perseguirsi mediante politiche di investimento,
politiche di finanziamento e politiche dei dividendi.
10. Nell'ambito delle decisioni di finanziamento, il financial manager deve non solo decidere se e
come finanziare i propri investimenti, ma tenere conto anche degli interessi degli investitori e dei
mercati. Per cui, deve saper valutare se il rendimento prodotto dal progetto sia uguale (o superiore)
al rendimento ottenibile investendo la stessa somma di denaro nel mercato finanziario, acquistando
strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, titoli di stato, etc.) che presentano il medesimo rischio del
progetto.
11. Decidere quali investimenti fare e dove - scelta quest'ultima che richiede una conoscenza anche
delle modalità di valutazione degli investimenti in Paesi con valute, tassi di interesse, tassi di
inflazione e sistemi fiscali diffenti - come finanziarli, tenuto conto degli interessi degli investitori e dei
mercati.
12. Le DECISIONI DI INVESTIMENTO riguardano l'acquisto di attività reali (tangibili e
intagibili), nonché la getione delle attività già acquistate. Le DECISIONI DI FINANZIAMENTO
concernono l'analisi dell'assetto finanziario aziendale, la ricerca di una struttura in grado di
garantire equilibrio e creazione di valore nel l.p., il rispetto delle scadenza nella restituzione dei
prestiti contratti, onde evitare insolvenze.
Lezione 004
01. Si illustri cosa si intende per coerenza della composizione del passivo.
02. Quali sono i rischi a cui un'impresa può esporsi quando non realizza l'adattamento tra la durata e la variabilità dei fabbisogni e quella delle fonti di
finanziamento?
03. Con riferimento al divario tra le entrate e le uscite monetarie, quali sono le considerazioni che possono essere fatte?
04. Quando un'impresa può dirsi in equilibrio finanziario?
05. Con riferimento all'equilibrio finanziario, quali sono le domande a cui l'analista finanziario deve essere in grado di dare una risposta?
l’equilibrio
06. Si definisca finanziario.
07. Si proponga un possibile percorso efficiente di analisi finanziaria.
l’utilità dell’indicatore
08. Qual è EBIT/OF?
l’equilibrio
09. Qual è il legame tra finanziario e il capitale circolante.
01. Per COERENZA della composizione del passivo si suole intendere che la composizione del
passivo tra debito e mezzi propri e, in subordine, la composizione del debito, deve essere coerente
con la formula competitiva adottata. La coerenza del passivo deve essere misurata con la struttura
degli investimenti in capitale fisso e circolante: le imprese con maggiori investimenti in capitale
fisso dovrebbero puntare su finanziamenti a lento rigiro, mentre quelle con cospicui investimenti in
capitale circolante potrebbero puntare su finanziamenti a rapido rigiro e a scadenza vicina.
02. Sono di triplice natura: RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE in quanto, essendo gli
investimenti a tasso fisso, un eventuale aumento dei tassi di mercato, applicato sui rinnovi dei
prestiti eroderebbe la performance ressituale aziendale. RISCHIO DI RIFINANZIAMENTO,
connesso alla mancata volontà dei creditori abituali (banche) di continuare a finanziare l'azienda.
RISCHIO DI PERDITA DI AUTONOMIA DECISIONALE NEI CONFRONTI DELLA
CONTROPARTE CREDITRICE, derivante dal fatto che la ricontrattazione e il