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Quando parliamo di indebitamento, normalmente parliamo di quello finanziario, ed è
questo che dobbiamo mettere in rapporto al valore della società, valore che
preferibilmente deve essere espresso a valori di mercato.
Gli analisti finanziari si focalizzano sull’indebitamento finanziario al netto della cassa,
la cosiddetta: posizione finanziaria netta, così come risultante dal bilancio di
riferimento (+debiti – cassa)
include normalmente:
Valore contabile del debito finanziario a breve e lungo (puo’ differire a seconda
dei principi usati)
Fair value di eventuali derivati (se negativo)
Ratei su interessi passivi maturati e non pagati (se non già inclusi nel valore
contabile)
Al netto di:
Cassa, depositi bancari, Fair value di eventuali derivati (se positivo), Ratei su
interessi attivi maturati e non incassati, Altre attività finanziarie a breve termine
Poiché il valore della pfn impatta direttamente sul valore dell’equity, nelle operazioni
di acquisizione di azienda spesso si determina la pf rettificata per includere eventuali
“debt like items” (che possono includere x es: fondo TFR, debiti commerciali scaduti
da almeno 6 mesi, o debiti di lungo anche se di natura non necessariamente
finanziaria).
Rendiconto finanziario
La variazione del circolante (in particolare la variazione dei debiti commerciali) non si
riferisce solo ai costi inclusi nell’EBITDA, ma anche agli investimenti. Nel secondo
prospetto il cash flow prodotto non è altro che la variazione della pfn nell’ipotesi di
assenza di movimentazione del patrimonio netto, diverse dal risultato di ex.
INDICI DI BILANCIO
Per completare l’analisi di bilancio e individuare gli indici di bilancio occorre:
1) Selezionare le informazioni: schemi di bilancio, N.I., relazione sulla gestione, studi di
settore, report di banche.
2) Rielaborare le informazioni: riclassificazione del bilancio, normalizzazione dei dati
più significativi (EBITDA, CAPEX..)
3) Analisi e valutazione: Calcolo indici di bilancio, KPI e valutazioni
Alcune regole da seguire nell’utilizzo degli indici di bilancio:
Gli indici di bilancio normalmente non danno risposte ma aiutano a porre le
domande in modo corretto
Non esistono regole standard per l’applicazione, razionalità e buon senso sono
più utili di un acritico uso delle formule
Selezionare gli indici di bilancio da utilizzare (molti indici forniscono informazioni
simili) Per la lettura e la comprensione degli indici è preferibile avere dei valori di
paragone (indici medi del settore in cui opera la società, indici storici della società)
Esistono diverse classificazioni degli indici di bilancio:
INDICI DI LIQUIDITA’
Mostrano la relazione esistente tra le passività correnti e le attività correnti di
un’azienda. Contestualmente forniscono una informazione preliminare circa la capacità
di far fronte al progressivo pagamento dei debiti di breve termine
Current Ratio = (Attività correnti)/(Passività correnti) Cash
Ratio = (Cassa )/(Passività correnti)
INDICI DI EFFICIENZA DEL NET WORKING CAPITAL (Indici di Capitale Circolante)
Forniscono un’informazione sul modo in cui l’azienda gestisce gli incassi/pagamenti e il
magazzino; in particolare:
• Scorte/Magazzino: fa comprendere qual è il tempo necessario per recuperare i mezzi
finanziari investiti
• Giorni incasso/pagamento: definisce quante volte nel periodo considerato si rinnova
l’intero portafoglio dei crediti commerciali/debiti commerciali
Giorni medi di incasso = (Crediti commerciali)/Ricavi x 360
Giorni medi di pagamento = (Debiti commerciali)/(Costi + Investimenti) x 360
Durata delle scorte = Scorte/(Costo dei beni veduti) x 360
INDICI DI LEVA FINANZIARIA (debt management ratios)
Forniscono informazioni sul rapporto tra capitale proprio e capitale di terzi, e sulla
capacità di fronteggiare le proprie obbligazioni finanziarie. Servono a capire quanto
l’azienda è esposta al rischio e quindi alla probabilità di default.
Spesso sono utilizzati all’interno dei contratti di finanziamento per fissare i financial
covenants: clausole con cui i soggetti finanziatori si riservano il diritto di rinegoziare o
revocare il credito, qualora gli indici di leva della società finanziata non rispettino
alcune soglie prestabilite.
Rapporto di indebitamento = PFN/(PFN+Equity (contabile o di mkt)) Rapporto di
debito = PFN/EBITDA
Copertura interessi = (EBITDA (o ebit))/Interessi
Indice di copertura degli impegni finanziari = (Free cash flow )/(Interessi+quote caitale
di debito)
INDICI DI REDDITIVITA’
Servono a valutare la capacità di gestire il proprio business in maniera efficiente.
Tali indici sono calcolati mettendo in relazione il valore dei ricavi con alcuni margini del
C.E. riclassificato, o con gli investimenti.
Redditività delle vendite (ROS) = (Risultato Operativo)/Ricavi Marginalità = (EBITDA
(o ebit )( o ebitda-capex))/Ricavi
Redditività netta degli investimenti = (Risultato netto)/Ricavi Marginalità
Investimenti = Capex/Ricavi
INDICI DI REDDITIVITA’ DEGLI INVESTIMENTI
Servono a valutare la capacità di operare in maniera efficiente, utilizzando in maniera
ottimale i fattori produttivi.
Tali indici sono calcolati utilizzando grandezze dello S.P. e dal C.E. riclassificato.
Quando si mette in relazione una grandezza di conto economico con una grandezza
di stato patrimoniale, per quest’ultima si può prendere come riferimento il valore di
fine periodo o la media del periodo.