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Principi dell'estimazione

Postulato dell'ordinarietà: 4. Il giudizio di stima deve essere oggettivo e generalmente valido e pertanto deve essere formulato sulla base della teoria dell'ordinarietà.

Postulato della comparazione: 5. Il metodo estimativo è unico, essendo basato esclusivamente sulla comparazione.

Il postulato del prezzo: Il giudizio di stima viene formulato in termini di prezzo di mercato o più generalmente in termini monetari. Ciò vale sia per il valore di mercato, sia per il valore di costo. Anche il costo di produzione infatti rappresenta la somma dei prezzi di mercato dei fattori produttivi per le rispettive quantità impiegate nella produzione.

Il postulato della previsione: Se il prezzo è un dato storico che si constata, il valore è un dato ipotetico che si prevede. Nella disciplina estimativa quindi, essendo i prezzi il fondamento di ogni giudizio di stima, si può definire il valore di un bene economico come "previsione".

dellarelazione tra il grado di utilità del bene stesso e di una determinata quantità di moneta, ed il prezzo può definirsi come constatazione di tale relazione tra i due gradi di utilità". Principi di economia ed estimo, (C. Forte e B. De Rossi, Etas libri, Milano, 1974, pp.68-69). Il postulato dello scopo Il valore di stima dipende dallo scopo per il quale è richiesta la valutazione. La teoria estimativa afferma che gli scopi possono essere ricondotti a cinque aspetti economici ai quali si riconosce il rango di criteri della valutazione: Fondamentali: valore di mercato, valore di costo Derivati: valore di trasformazione, valore complementare, valore di sostituzione Il postulato dello scopo: i criteri di stima Il bene da stimare Il valore da utilizzare Il criterio di stima Bene di consumo Valore di mercato - Analisi della domanda e dell'offerta di beni analoghi (Pn/Qn) Σ - Attualizzazione della redditività futura Vm = Σ (Pn/Qn)

Bene producibile

Valore di costo

Somma dei valori dei fattori Vk = FΣproduttivi

Bene strumentale

Valore di Differenza fra il valore del bene Vt = Vmp – Vkttrasformazione prodotto e il valore dei fattoriproduttivi

Bene complementare

Valore Differenza tra il valore del bene Vc = V(a+b)­Vbcomplementare complesso e il valore del beneresiduo meno il bene da stimare

Bene surrogabile

Valore di Valore del bene surrogabile con Vs = Vm, Vksurrogazione quello oggetto di stima

Il postulato della comparazione

La metodologia estimativa trova come unicofondamento logico della valutazione la comparazionetra il bene oggetto di stima e altri beni di prezzo (ocosto) noto con caratteristiche simili presi a confronto.

La comparazione estimativa consiste nella costruzionepreliminare di una scala di valori, disponendo in ciascungradino i beni simili nelle caratteristiche presi aconfronto e associandovi il relativo prezzo o costo.

La comparazione estimativa

La costruzione dell’insieme dei

beni di confronto (insieme di casi che costituiscono il campione estimativo) è legata al bene oggetto di stima e alle sue caratteristiche. Per i beni di confronto si rilevano oltre alle caratteristiche (superficie, ecc.) anche i prezzi o i costi.

Bene immobile Costo totale Superficie (mq)
1 400,000 400
2 440,000 450
3 380,000 400
4 390,000 410
5 400,000 390
6 400,000 400

Scale di misura

Per rilevare le caratteristiche dei beni è necessario l'uso di scale di misura quali:

  • Scale qualitative:
    • Scala nominale (0-1, dicotomica)
    • Scala ordinale (1°, 2°, 3°, ecc.)
  • Scale quantitative:
    • Scala cardinale (4, 657, 90, ecc)
    • Scala a intervalli (da 0 a 4, da 5 a 9, da 10 a 14, ecc.)

Il postulato dell'ordinarietà

Il giudizio di stima, per essere oggettivo e generalmente valido, deve essere formulato sulla base della teoria dell'ordinarietà.

La disponibilità di un'ampia casistica di prezzi o costi per un dato tipo di immobili in un certo

Il mercato potrà consentire la formazione di una significativa distribuzione di frequenza di prezzi (costi) attuali.

La distribuzione dei prezzi e dei costi:

Detto il generico valore (prezzo, costo), il valore medio dei prezzi dati sarà uguale a:

ΣVmedio = Vmodale = media aritmetica dei (V1+V2+v3+...+Vn))/n valori dati

Valore modale: Il costo più frequente o moda dell'insieme dei prezzi coinciderà con la media aritmetica dei prezzi quando la distribuzione sarà media simmetrica (gaussiana).

L'istogramma delle frequenze:

Casi Costi Frequenze Classe
1 540 1 0-400
2 450 2 401-450
3 370 3 451-500
4 600 4 501-550
5 510 2 551-600
6 560 frequenze
7 500
8 480
9 580
10 510
11 410

Costi:

  1. Quesito
  2. Scopo
  3. Scelta del criterio di stima - sintetico - comparativo
  4. Individuazione del procedimento - analitico - ricostruttivo
  5. Individuazione e reperimento - tecnici dei dati elementari - finanziari

Comparazione e giudizio di stima

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
16 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher L_DA_VINCI di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia ed Estimo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof De Mare Gianluigi.