Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 30
Domande aperte teoria e metodologia dell'allenamento Pag. 1 Domande aperte teoria e metodologia dell'allenamento Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte teoria e metodologia dell'allenamento Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte teoria e metodologia dell'allenamento Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte teoria e metodologia dell'allenamento Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte teoria e metodologia dell'allenamento Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte teoria e metodologia dell'allenamento Pag. 26
1 su 30
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Esercizi per la rapidità e velocità nel calcio

Nel calcio ci sono vari esercizi per allenare la rapidità e la velocità, alcuni di questi sono:

  1. Esercizi di Line Drills, usati per migliorare la velocità, la rapidità e il controllo motorio
  2. Dot Drills, usati per la velocità dei piedi e per controllo e consapevolezza corporea
  3. Cone Drills, usati per variare gli esercizi e renderli di diversa difficoltà e intensità
  4. Cambi di direzione
  5. Reaction drills, ovvero identificare uno specifico stimolo e rispondere in modo appropriato, e inoltre l'atleta integra i diversi stimoli con le diverse risposte motorie richieste; in questo esercizio si posizionano 2 conetti di colore diverso (es: rosso a destra e blu a sinistra) e in questo caso il preparatore/allenatore chiama il colore e l'atleta deve correre andata e ritorno sul conetto di quel colore

PER COSTRUIRE UNA PROGRESSIONE DIDATTICA LOGICA, POTREBBE...

ESSERECONVENIENTE "SCOMPORRE" IL MOVIMENTO IN ... (SECONDO MARKOFF ET AL 1995; BLOOMFIELD ET AL 2007)

Per costruire una progressione didattica logica, potrebbe essere conveniente "scomporre" il movimento in accelerazione, decelerazione, cambio di direzione e ripartenza.

DEFINIRE COSA SI INTENDE PER RESISTENZA E I SUOI METODI DIALLENAMENTO

Per resistenza si intende la capacità di produrre un'attività fisica, senza un decadimento dell'intensità lavorativa e mantenendo inalterata l'efficacia del gesto tecnico. Si può distinguere anche una resistenza psichica (resistere ad uno stimolo che indurrebbe l'atleta a interrompere lo sforzo) ed una resistenza fisica (capacità dell'organismo di resistere alla fatica). Vi sono anche due tipi di resistenza: Resistenza alla forza: capacità del corpo di resistere alla fatica in prestazioni con richiesta di forza prolungata nel tempo e con elevate richieste di

resistenza locale. Particolarmente sollecitata in discipline a carattere ciclico contro resistenze basse; e la Resistenza alla velocità: capacità del muscolo di lavorare per lunghi tempi a velocità di contrazioni vicine a quelle massimale. Bisogna tener conto che: Gli atleti non devono sviluppare al massimo della loro capacità la resistenza, ma arrivare ad un grado di allenamento che sia ottimale per la disciplina praticata, in modo da non trascurare gli elementi più importanti per le loro performance; e Soffermarsi troppo sull'allenamento di resistenza potrebbe causare delle perdite di forza e di rapidità. I metodi di allenamento sono: metodo continuo o di durata; metodo ad intervalli; metodo delle ripetizioni; metodo intermittente e infine il metodo di competizione. COME SI CLASSIFICA LA RESISTENZA IN BASE ALLA DURATA DELLO SFORZO (HARRE) Posto che per Harre la resistenza è la capacità dell'organismo di resistere contro la resistenza locale. Particolarmente sollecitata in discipline a carattere ciclico contro resistenze basse; e la Resistenza alla velocità: capacità del muscolo di lavorare per lunghi tempi a velocità di contrazioni vicine a quelle massimale. Bisogna tener conto che: Gli atleti non devono sviluppare al massimo della loro capacità la resistenza, ma arrivare ad un grado di allenamento che sia ottimale per la disciplina praticata, in modo da non trascurare gli elementi più importanti per le loro performance; e Soffermarsi troppo sull'allenamento di resistenza potrebbe causare delle perdite di forza e di rapidità. I metodi di allenamento sono: metodo continuo o di durata; metodo ad intervalli; metodo delle ripetizioni; metodo intermittente e infine il metodo di competizione. COME SI CLASSIFICA LA RESISTENZA IN BASE ALLA DURATA DELLO SFORZO (HARRE) Posto che per Harre la resistenza è la capacità dell'organismo di resistere contro la resistenza locale. Particolarmente sollecitata in discipline a carattere ciclico contro resistenze basse; e la Resistenza alla velocità: capacità del muscolo di lavorare per lunghi tempi a velocità di contrazioni vicine a quelle massimale. Bisogna tener conto che: Gli atleti non devono sviluppare al massimo della loro capacità la resistenza, ma arrivare ad un grado di allenamento che sia ottimale per la disciplina praticata, in modo da non trascurare gli elementi più importanti per le loro performance; e Soffermarsi troppo sull'allenamento di resistenza potrebbe causare delle perdite di forza e di rapidità. I metodi di allenamento sono: metodo continuo o di durata; metodo ad intervalli; metodo delle ripetizioni; metodo intermittente e infine il metodo di competizione. COME SI CLASSIFICA LA RESISTENZA IN BASE ALLA DURATA DELLO SFORZO (HARRE) Posto che per Harre la resistenza è la capacità dell'organismo di resistere contro la resistenza locale. Particolarmente sollecitata in discipline a carattere ciclico contro resistenze basse; e la Resistenza alla velocità: capacità del muscolo di lavorare per lunghi tempi a velocità di contrazioni vicine a quelle massimale. Bisogna tener conto che: Gli atleti non devono sviluppare al massimo della loro capacità la resistenza, ma arrivare ad un grado di allenamento che sia ottimale per la disciplina praticata, in modo da non trascurare gli elementi più importanti per le loro performance; e Soffermarsi troppo sull'allenamento di resistenza potrebbe causare delle perdite di forza e di rapidità. I metodi di allenamento sono: metodo continuo o di durata; metodo ad intervalli; metodo delle ripetizioni; metodo intermittente e infine il metodo di competizione. COME SI CLASSIFICA LA RESISTENZA IN BASE ALLA DURATA DELLO SFORZO (HARRE) Posto che per Harre la resistenza è la capacità dell'organismo di resistere contro la resistenza locale. Particolarmente sollecitata in discipline a carattere ciclico contro resistenze basse; e la Resistenza alla velocità: capacità del muscolo di lavorare per lunghi tempi a velocità di contrazioni vicine a quelle massimale. Bisogna tener conto che: Gli atleti non devono sviluppare al massimo della loro capacità la resistenza, ma arrivare ad un grado di allenamento che sia ottimale per la disciplina praticata, in modo da non trascurare gli elementi più importanti per le loro performance; e Soffermarsi troppo sull'allenamento di resistenza potrebbe causare delle perdite di forza e di rapidità. I metodi di allenamento sono: metodo continuo o di durata; metodo ad intervalli; metodo delle ripetizioni; metodo intermittente e infine il metodo di competizione.atleti diventi più efficiente nel pompare sangue durante l'esercizio fisico. Ciò si traduce in un aumento della capacità del cuore di fornire ossigeno e nutrienti ai muscoli in modo più rapido ed efficiente. Inoltre, gli atleti che praticano discipline aerobiche o di resistenza sviluppano una maggiore densità capillare nei muscoli. Ciò significa che vi è un maggior numero di piccoli vasi sanguigni che trasportano il sangue ai muscoli, consentendo un migliore scambio di ossigeno e nutrienti. Gli adattamenti del sistema cardiocircolatorio includono anche un aumento del volume sanguigno. Gli atleti che si allenano per la resistenza sviluppano un maggior numero di globuli rossi nel sangue, che sono responsabili del trasporto dell'ossigeno ai muscoli. Ciò consente una maggiore capacità di trasporto di ossigeno durante l'esercizio fisico. Infine, gli atleti che si allenano per la resistenza sviluppano un cuore più grande e più forte. Questo si traduce in un aumento della capacità del cuore di pompare sangue con ogni battito, consentendo una maggiore efficienza nel fornire ossigeno e nutrienti ai muscoli durante l'esercizio fisico. In conclusione, gli adattamenti del sistema cardiocircolatorio negli atleti che praticano discipline aerobiche o di resistenza includono un cuore più efficiente nel pompare sangue, una maggiore densità capillare nei muscoli, un aumento del volume sanguigno e un cuore più grande e più forte. Tali adattamenti consentono una migliore prestazione durante l'esercizio fisico e una maggiore resistenza.

Il termine "cuore d'atleta" si riferisce alle differenze nel cuore di un atleta rispetto a quello di una persona sedentaria. Queste differenze sono dovute agli adattamenti che si verificano nel cuore di un atleta a causa dell'allenamento fisico. La presenza di questi adattamenti consente al cuore d'atleta di fornire prestazioni superiori durante lo sforzo. L'entità di questi adattamenti varia in base al tipo, all'intensità e alla durata delle competizioni e delle sedute di allenamento, nonché alle caratteristiche fisiologiche di base del soggetto, che sono in gran parte determinate geneticamente.

Possiamo distinguere gli adattamenti in due categorie: centrali e periferici.

Per favorire gli adattamenti centrali e periferici nella resistenza, è consigliabile eseguire esercizi come corse con velocità variate (CCVV), Fartlek (gioco di resistenza), corsa continua e corse a ripetizione. Questi esercizi consentono di mantenere un alto livello prestazionale della capacità e potenza aerobica nelle componenti anaerobiche periferiche.

lezioni aerobiche con musica, esercitazioni con altri attrezzi, (esempio bici), per non rischiare la monotonia negli esercizi. Secondo alcuni autori nelle componenti anaerobiche centrali i mezzi migliori sono quelli dove vi è valori alti di frequenza cardiaca per cui quelle esercitazioni dove vi sia una impennata della frequenza come nelle salite o nei lavori intermittenti.

COME ALLENARE LE COMPONENTI CENTRALI E PERIFERICHE DELLA RESISTENZA?

Quando parliamo di componenti anaerobiche centrali ci si riferisce all'apporto di ossigeno ai muscoli. La gittata cardiaca (ovvero la quantità di sangue che viene pompata dal cuore in un minuto) è uno fra i fattori che limitano l'apporto di ossigeno ai muscoli. Essa, a sua volta, dipende dalla gittata pulsatoria (quantità di sangue pompata a ogni battito) e dalla frequenza cardiaca (numero di battiti del cuore per ogni minuto). Di solito è la gittata pulsatoria a limitare la quantità massima di sangue

di conseguenza, di ossigeno che può essere pompata dal cuore per ogni minuto. I mezzi di allenamento che migliorano tali componenti sono rappresentati da stimoli che procurano un rapido aumento dei valori di frequenza cardiaca (Arcelli e Ferretti) sino all'80%FCmax (90% fcmax per soggetti particolarmente allenati). I mezzi più indicati da tale punto di vista sono: le ripetute in salita, con impegno massimo o quasi, massimo, per alcune decine di metri, questo determina un incremento molto rapido della frequenza cardiaca. Le pause fra una ripetuta e l'altra devono essere tali da permettere alla frequenza cardiaca di ritornare verso i 100-120 battiti ; Variazioni di ritmo tipo 15"- 30" o 15"-45" . In queste esercitazioni la pausa non è tale da far scendere moltissimo la frequenza, ma anche il continuo "Sali e scendi" indotto dal "tiraemolla" allena le qualità aerobiche centrali. Invece, per

Migliorare le componenti periferiche è importante aumentare i mitocondri. Questo aumento si ottiene prevalentemente con allenamenti a velocità vicina alla soglia anerobica, sotto forma sia di lavoro continuo, sia di ripetute, a patto che:

  • durino almeno alcuni minuti;
  • facciano produrre quantità non elevate di acido lattico.

Quando si corre alla velocità della soglia anaerobica il lattato prodotto è attorno a 4 mM. Quindi sono proprie le velocità attorno alla soglia anerobica le più adatte per indurre l'aumento dei mitocondri.

DESCRIVERE I METODI DI ALLENAMENTO CONTINUO DELLA RESISTENZA

I metodi di allenamento continuo della resistenza sono quelli in cui l'intensità è bassa ma non ci sono mai pause fino alla fine dell'allenamento. Gli allenamenti continui possono essere ad andatura uniforme (non ci sono cambi di ritmo) e ad andatura variabile (la velocità varia all'interno dell'allenamento).

L'allenamento continuo prevede esercizi come: lungo e lento; medio; cortoveloce; Fartlek; andatura in crescendo. Lungo e lento: sono lavori di lunga e lunghissima durata, intensità bassa. Le finalità sono il miglioramento del sistema cardio-circolatorio e respiratorio. Particolarmente indicato per le discipline di endurance lunghe. Attraverso questo metodo si ottengono adattamenti per la combustione degli acidi grassi e minori vantaggi nella combustione dei carboidrati. Medio: sono lavori pari all'85-90% della soglia anaerobica, la durata varia a seconda della disciplina. A volte possono essere anche più lunghe per le discipline di ultra-endurance. Cortoveloce: la durata varia dai 15 ai 50', e l'intensità è attorno al 97-100% della soglia anaerobica. Questo tipo di allenamento porta ad un rapido svuotamento delle scorte di glicogeno e può essere utilizzato per migliorare i parametri cardio-circolatori. Fartlek: solitamente

Si svolge in ambiente naturale, con variazioni di intensità che originariamente erano date dalle sensazioni dell'atleta.

Andatura in crescendo: l'andatura aumenta per tutta la durata dell'allenamento. La finalità è quella di rendere in grado le fibre di tipo II ad usare l'ossigeno.

DESCRIVERE I METODI INTERVALLATI NELL'ALLENAMENTO DELLA RESISTENZA

Negli allenamenti intervallati, l'intensità dell'allenamento è maggiore, con pause di recupero (dipendono dall'allenamento) e comprendono l'interval training, l'intermittente, il frazionato e le prove ripetute. L'interval training è un genere di esercizi alternando bassa e alta intensità intervallati.

I periodi di alta intensità sono in genere in corrispondenza o vicini all'esercizio anaerobico, mentre i tempi di recupero possono coinvolgere sia completo riposo o attività di minore intensità.

L'interval training può essere descritto come un breve periodo di lavoro seguito da riposo. L'obiettivo principale è quello di migliorare la velocità e la forma fisica cardiovascolare. L'interval training può riferirsi a qualsiasi organizzazione di esercizio cardiovascolare (ad esempio, ciclismo, corsa, canottaggio, ecc), ed è importante nella routine di allenamento per molti sport. Il frazionato è pianificato in modo da correre (nuotare, pedalare, ecc...) alcuni minuti per un totale deciso di metri o chilometri, alternati a riposo.

Le prove ripetute prevedono l'esecuzione di una distanza prestabilita effettuata alla massima intensità, o comunque ad intensità superiore rispetto a quelli continui.

Intermittente: le fasi di lavoro si alternano alle fasi di recupero. Nonostante le fasi di lavoro siano ad intensità superiore alla soglia anaerobica, il lattato prodotto è limitato grazie all'intervento.

Il sistema a metodi intervallati consiste nella esecuzione ripetuta degli esercizi, intervallata da pause di ripristino.

durante il lavoro e lo riacquista nel recupero Il sistema a metodi intervallati consiste nella esecuzione ripetuta degli esercizi, intervallata da pause di ripristino.

Dettagli
A.A. 2020-2021
30 pagine
4 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sicilianothomas di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e Metodologia dell'Allenamento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Benis Roberto.