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COLLEGAMENTI INTERSISCIPLINARI
Questo progetto di sensibilizzazione e di presa di coscienza riguarda un terribile
episodio della nostra storia e partendo dalle fonti analizzate è possibile
trasportare alcuni temi anche in altre discipline:
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Geografia: si vedranno i luoghi e si analizzeranno le caratteristiche del territorio
dove si svolsero le principali battaglie italiane ed europee, approfondendo il
tema delle trincee del Carso, soffermandosi sulle caratteristiche fisiche che
resero la guerra di trincea così aspra.
Letteratura: in compresenza con il docente di italiano verranno analizzate tre
poesie di Ungaretti sul tema della Prima guerra mondiale.
Antologia: l’insegnante di italiano analizzerà la struttura della lettera personale,
partendo da alcuni esempi di lettere di soldati lette in classe, portando lo
studente a padroneggiare questa tipologia di testo comunicativo.
L’insegnante di italiano curerà anche una piccola rappresentazione aperta al
pubblico in occasione della festa di Natale.
Inglese: l’insegnante leggerà in lingua alcuni brani, tratti da internet, estratti
dalla raccolta di lettere di soldati inglesi che hanno vissuto la “tregua di Natale”
sul fronte occidentale (le lettere sono reperibili sul sito
http://www.christmastruce.co.uk/letters.html).
Inoltre legandosi all’attività finale dell’unità didattica, gli studenti
approfondiranno il testo di alcune canzoni natalizie in lingua inglese “Auld Lang
Syne”, ”The first noel” e “Oh, Come, All Ye Faithful” (i tedeschi cantarono in
latino la stessa canzone, “Adeste fideles”) da riproporre nella rappresentazione
natalizia in programma.
Tedesco: come per la lingua inglese gli studenti approfondiranno il testo di
alcune canzoni natalizie in lingua tedesca “Stille nacht, heilige nacht?” e “O
tannenbaum, o tannenbaum?” da riproporre durante la rappresentazione finale.
Musica: l’insegnante di musica seguirà gli studenti nell’apprendimento del testo
musicale delle canzoni in lingua da eseguire durante la rappresentazione.
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MATERIALI UTILIZZATI
Libro di testo:
Carotti Elisa, L’arco del tempo, Garzanti scuola, vol. 3, 2006
Del Novo A., Ferrari B., Il giornale della storia, Ed. Scuola di Base, vol. 3A,
2001
Testi e raccolte di lettere:
Gesualdo Francesco, Lettere da Col di Lana e dalla Bainsizza, Ed. Archeoclub
d’Italia, 1935
Gibelli A., L’officina della guerra, Ed. Boringhieri, 1981
Foresti F., Morisi P., Resca M. (a cura di), Era come a mietere, San Giovanni in
P., 1982
Procacci G., Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra – con una
raccolta di lettere inedite, Editori riuniti, 1993
Fotografie, cartoline e lettere provenienti da collezioni private
Lettere tratte dai seguenti siti internet: www.peacelink.it,
www.archiviostorico.corriere.it, www.identitaeuropea.org,
www.lagrandeguerra.too.it
Audiovisivi:
Documentario: Superquark, La Prima guerra mondiale, parte prima (50 minuti),
trasmesso sul canale televisivo RaiTre. 9
SVOLGIMENTO
Il percorso laboratoriale presentato si articola in fasi successive:
Prima fase: fase dello stupore, affidata al documentario e al breve dibattito che
ne segue. I luoghi e le terribili condizioni di vita della trincea verranno mostrati
materialmente da ricostruzioni e reperti del periodo.
Seconda fase: fase dell’approfondimento, si analizzeranno una serie di
documenti da cui trarre informazioni per procedere ad una descrizione storica
delle condizioni dei soldati al fronte. Consulteremo fotografie, cartoline e lettere
originali dell’epoca messe a disposizione da collezionisti privati. Partiremo da
un primo tipo di lettera, di tipo quasi celebrativo, proveniente da un clima di tipo
borghese ed intellettuale, per poi concentrarci sulla descrizione delle terribili
condizioni di vita che tormentarono molti soldati italiani di umili origini.
Terza fase: Si analizzerà il caso specifico della “tregua di Natale” e si
esaminerà la ragione per cui questo avvenimento tenuto per molti anni nascosto
abbia ricevuto di recente una così ampia attenzione dei media. L’unità didattica
si concluderà con una verifica sommativa finale che ripercorrerà i principali
temi trattati.
Giorno 1 (1 ora)
Presentazione
Visione del documentario Superquark – La Prima guerra mondiale (prima
parte). In classe vedremo solo la prima parte del documentario in quanto
esaurisce le tematiche inerenti al fronte italiano. Si vedranno le trincee scavate
nel monte Sabotino in Slovenia, si rifletterà sull’introduzione di nuove arme
micidiali, le mitragliatrici, i carri armati ed i gas asfissianti, si confronteranno i
fucili e le baionette utilizzate dai due fronti, ma anche le mazze ferrate e i pugni
di ferro per gli scontri uomo a uomo, nelle occasioni in cui venivano superate le
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trincee nemiche. Si vedranno le tagliole e le bocche di lupo nascoste nei campi
d’avanzamento avversari; si confronteranno i tipi di elmetti e di divise in
dotazione ai due eserciti. Vedremo il problema che ossessionava gli strateghi di
entrambi i fronti: oltrepassare le barriere di filo spinato che proteggevano il
fronte nemico.
Verrà ricordato il motivo preso a pretesto per lo scoppio della guerra e l’entrata
a catena dei vari stati, soffermandosi sullo scontro interno all’Italia fra
interventisti e neutralisti. Si ricorderà la lungimiranza austriaca nel rinforzare il
confine italiano prevedendo un possibile attacco da quel fronte arroccandosi in
Trentino e sul Carso. Si rifletterà sulle tecniche strategiche utilizzate da
Cadorna, basate ancora sull’assalto all’arma bianca e sull’attacco frontale della
cavalleria supportati dall’artiglieria, tecniche rese obsolete soprattutto
dall’utilizzo della mitragliatrice, ogni metro conquistato era infatti pagato da
innumerevoli vite umane.
Si vedranno le tecniche di arruolamento, che scatenarono forti tensioni sociali
soprattutto fra i contadini e l’usanza durante le azioni belliche di mantenere gli
ufficiali nelle retrovie per evitarne la decimazione che si verificò durante i primi
mesi di guerra, anche se questo, nel contempo, causò il risentimento dei soldati.
Furono mobilitati sei milioni di italiani, (vennero arruolate le classi dal 1874 al
1899) per la metà in fanteria, permettendo per la prima volta la conoscenza fra
giovani italiani provenienti di diversi territori. Fra le giovani reclute 6 su 10 non
superavano i primi mesi a causa degli assalti ai nemici e dell’inesperienza, era
necessario apprendere i piccoli trucchi come non fumare di notte, usare la carta
per scaldarsi, proteggersi dalla pioggia con la cerata per portare le armi.
Si accennerà all’opera della censura per evitare la diffusione di lettere di tono
disfattista, vedremo come quest’ultime fossero l’unico legame con la famiglia e
con la vita; verranno lette alcune struggenti lettere che descrivono la
disperazione dei soldati. 11
Si analizzerà poi la specifica tipologia del fronte alpino, nell’inverno del 1916
caddero fino a sei metri di neve, vi erano difficoltà di approvvigionamento,
affidato principalmente ai muli e le difficoltà affrontate dai soldati per ripararsi
dal freddo erano enormi, la divisa del soldato semplice dell’esercito italiano non
era infatti provvista di indumenti di lana.
Sul finire del documentario verranno analizzate brevemente le caratteristiche del
fronte occidentale, le battaglie, gli armamenti e le strategie dei due fronti, prima
e dopo la rivoluzione russa e l’arrivo degli alleati, che modificarono le sorti della
guerra.
Giorno 2 (1 ora)
Le prime lettere pubblicate
In classe verranno letti alcuni estratti di Lettere da Col di Lana e dalla Bainsizza
di Francesco Gesualdo.
Dall’analisi di una prima lettera scritta il 14 maggio del 1915 ed intitolata
dall’editore “Sputi e schiaffi ai deputati neutralisti” potremo iniziare la nostra
riflessione sulle fonti. L’autore della lettera si trova a Roma perché frequenta
l’università; di estrazione borghese, il giovane siciliano Francesco Gesualdo è
un vivace sostenitore degli interventisti di cui narra le riottose scorribande
contro i deputati neutralisti e la sede stessa del parlamento. Riferisce alcuni
interventi di D’Annunzio ed il forte sentimento che sente imporsi dentro di lui,
l’amore per la patria.
Da questa lettera traspare il forte senso patriottico che si diffuse nella classe
borghese alla vigilia della guerra, la politica imperialista e la convinzione di una
guerra di breve durata che portasse ampliamenti territoriali persuase molti
giovani della necessità di unirsi allo scontro, perfino offrendosi volontari.
Purtroppo il corso degli eventi non confermò questo progetto iniziale.
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Successivamente gli studenti della classe verranno divisi in gruppetti e
analizzeranno cinque lettere, una per gruppo, in cui il nostro comandante di
compagnia narra episodi di battaglie, di lunghe marce e di attese, la promozione
di grado e i rapporti con gli altri ufficiali, descrive inverni rigidissimi, sotto la
minaccia delle vanghe, e primavere in cui nascono ancora le margherite.
Ogni gruppo riferirà poi alla classe episodi raccontati nella lettera analizzata ed
insieme esamineremo gli ultimi brani dell’epistolario “Chiudere la propria
esistenza in miglior modo credo che non si possa”, “Compio ventidue anni” ed
in fine il comunicato che giunge alla famiglia di Francesco Gesualdo, il
conferimento della medaglia d’argento al valore militare, che ne annuncia la
morte colpito dall’attacco nemico.
Osserveremo il coraggio che traspare dalla parole del comandante Gesualdo e
ricorderemo che ha tenuto fede agli ideali in cui credeva, anche se in alcuni
passi si intravede una semplice incomprensione per la gestione delle forze
umane, spesso sacrificate da strategie belliche perdenti fin dal principio.
Rifletteremo infine sulla data di pubblicazione di queste lettere, il 1935, periodo
in cui si era soliti narrare, come un esempio, le vicende di animi nobili, votati
alla patria.
Si noterà, seguitando nel laboratorio, che la tipologia delle lettere analizzate sarà
di tutt’altro stile, da questo primo esempio, aderente ai dettami propagandistici
del “prode soldato”, passeremo ad analizzare testimonianze che raccontano di
gravi disagi ed ingiustizie avvenuti al fronte e tenuti, il più possibile, segreti alla
popolazione e alle famiglie stesse dei militari.
Giorno 3 (1 ora)
Gli imboscati
In questa seconda fase si leggeranno brani di lettere scritte principalmente dalle
masse di contadini che furono condotti al fronte, inf