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APPLCA INIZIATIVE PER FAR SI CHE L’ESERCITO NON SIA PIU AUTONOMO DALLA SOCIETA )
Francia 1905 servizio di leva obbligatorio a 2 anni
Anche in Italia si temevano le iniziative della sinistra , lo stato maggiore italiano era eccessivamente attento a
impedire una cospirazione internazionale di anarchici, radicali e repubblicani
In Germania tre il 1860 e il 114 la percentuale degli aristocratici era scesa, eppure cavalleria e reggimenti di
guardie restavano in mano agli Junkers (aristocrazia terriera), e nello stato maggiore il numero degli aristocratici
aumentava eppure Guglielmo secondo era favorevole al progressivo inserimento di rappresentanti di ceto
medio nell’esercito, voleva costruire un fronte unico contro i socialisti democratici
Schlieffen e von Moltke(successore) allargamento dell’esercitoil problema era che allargare soprattutto il corpo
ufficiali significava farvi trare membri non aristocratici, dunque democratizzazione dell’esercito
Moltke ottenne un aumento delle truppe, nel frattempo si approvarono programmi educativi per limitare il peso
politico dei socialisti terrore di un altro periodo di rivolte, tutti erano concentrati su come sedare la rivoluzione,
anche gli scrittori
Anche in GB si tento di adeguare l’esercito al ruolo di grande potenza che doveva svolgere, il governo aveva
aura che nell’aumentare l questione della leva obbligatoria ci si affidasse a uomini la cui fedeltà non era sicura e
che avrebbero potuto un giorno mettersi al servizio dei socialisti
In un momento in cui tutti gli stati europei riconoscevano la necessita di modificare le basi sociali dei rispettivi
corpi ufficiali, c’era un paese nel quale il rapporto tra classi sociali e militari era diverso, cioè la russia., in cui la
mobilita sociale si stava sviluppando piu liberamente. Corpo ufficiali pieno di membri d estrazione contadina o
piccolo borghese.--> dopo la sconfitta vs i giapponesi la necessità di modernizzare l’esercito era eccessivamente
forte ne 1908 divenne capo di stato maggiore Skhomlinov, fino ad ora la componente aristocratica del corpo
ufficiali aveva continuo a condizionare lo sviluppo dell’esercito, lui invece si fece nominare ministro e prese il
controllo dell’esercito, finché ci fu una situazione di pace l’amministrazione militare centrale composta da non
aristocratici mantenne il controllo, in tempo di guerra furono i comandanti a prendere il potere
Francia, la crescente minaccia costituita alla Germania porto la Francia a tradire l’ideale democratico di un
servizio militare piu corto possibile (passo da 2 a 3 anni)
In Germania von Moltke ottenne che il numero di unità dell’esercito aumentasse
L’interesse di Germania e Francia in questo periodo per l’allargamento dell’esercito si manifestava anche nei
confronti degli armamenti, il progresso della tecnologia delle armi cominciò a comportare pesantissime spese
finanziarie per tutti i grandi paesi, soprattutto dopo il 1894 (anno in cui venne elaborato un nuovo cannone)
Voce principale spese militari in quel periodo era la costruzione di linee ferroviarie
Francia e Russia iniziarono ad aiutarsi a vicenda in quel periodo o le spese militari eccedevano, i paesi europei
facevano fatica a sostenerli
La competitività in Europa contribuiva ad alimentare un senso di tensione ed instabilità il concetto è che rima
della 1GM gli oneri finanziari militari erano talmente tanti che solo un’azione bellica sarebbe stata sufficiente a
giustificarli senso di diffidenza nei confronti degli eserciti di massa, accusati in ogni parte d’Europa, sparavano
sui manifestanti e sugli operai, crolla la popolarità.
Tedeschi seguendo il piano Schlieffen aggiornato da von Moltke il giovane prevedevano di vincere la guerra
grazie ad una campagna lampo di 40 giorni in Belgio e nella Francia settentrionale. La guerra del 1914 voleva
essere combattuta in fetta in maniera aggressiva, l’idea della guerra lampo era condivisa da tutti.
Helmuth Karl Bernhard Graf von Moltke (Parchim, 26 ottobre 1800 – Berlino, 24 aprile 1891) è stato
un generale prussiano, feldmaresciallo, per trent'anni capo di stato maggioredell'esercito prussiano ed artefice delle
vittorie sull'Impero austro-ungarico e sulla Francia nel XIX secolo. È conosciuto anche come von Moltke il
Vecchio per distinguerlo dal nipoteHelmuth Johann Ludwig von Moltke, che comandò l'esercito imperiale tedesco allo
scoppio della prima guerra mondiale. Discepolo più di von Clausewitz, la cui teoria sulla guerra era un tentativo per
coglierne la vera natura, che di Jomini, che aveva stilato un sistema di regole, von Moltke considerava la strategia
come «l'arte pratica di adattare i mezzi ai fini», e aveva sviluppato i metodi già di Napoleone in accordo con le
differenti condizioni della sua epoca. Fu il primo ad accorgersi del grande potere difensivo delle moderne armi da
fuoco da cui dedusse che l'attacco aggirante era diventato molto più efficace rispetto all'attacco frontale.
Il Piano Schlieffen fu un piano strategico dello Stato Maggiore tedesco, concepito nel 1905 in previsione di una
guerra su due fronti (ad est contro la Russia e ad ovest contro la Francia e la Gran Bretagna), guerra che la
Germania temeva di dover prima o poi affrontare in seguito all'alleanza tra Francia e Russia ed all'accordo stipulato
con la Entente Cordiale tra Francia e Gran Bretagna. Il piano prese il nome dal suo autore, capo di Stato
Maggiore Alfred Graf von Schlieffen .
Il piano iniziale (poi modificato nel 1911) prevedeva una rapida mobilitazione dell'esercito tedesco, che, senza tenere
conto della neutralità di Paesi Bassi e Belgio, doveva di sorpresa dilagare attraverso di essi con la sua potente ala
destra in direzione sud-ovest attraverso le Fiandre verso Parigi, colpendo la Francia in un settore completamente
[1]
sguarnito. Contemporaneamente l'esercito tedesco avrebbe mantenuto un atteggiamento difensivo con il centro e
l'ala sinistra nei settori di confine tra Francia e Germania, in Lorena, nei Vosgi e nella Mosella; ciò allo scopo di attirare
[1]
all'attacco l'esercito francese, la cui dottrina operativa prevedeva l'offensiva contro il secolare nemico tedesco.
Dopo aver ottenuto la rapida sconfitta della Francia (erano previsti soli 39 giorni di operazioni per la caduta di Parigi e
42 per la capitolazione francese), Schlieffen prevedeva di spostare velocemente le truppe, tramite le proprie
efficienti linee ferroviarie, sul fronte orientale, fidando sui lunghi tempi di mobilitazione dell'arretrato esercito russo.
L'obiettivo strategico ultimo del Piano non era la capitale francese, né la conquista territoriale, bensì l'aggiramento e
l'intrappolamento in un'immensa sacca della grande maggioranza dell'esercito francese schierato a ridosso della
frontiera franco-tedesca; in pratica un ripetersi, sia pure su un fronte diverso e più esteso, degli avvenimenti che
avevano portato alla sconfitta della Francia nella guerra franco-prussiana del 1870.
Dopo la morte di Schlieffen nel 1906, divenne capo di Stato Maggiore Helmuth von Moltke. Costui considerava troppo
rischiosi alcuni aspetti del piano del suo predecessore, anche in considerazione del fatto che l'esercito russo avrebbe
comunque potuto mobilitare una parte delle sue truppe in tempi brevi e, soprattutto, che l'impostazione dell'esercito
francese negli ultimi anni si era fatta sempre più offensiva con l'adozione nel 1911 delPiano XVII; ciò avrebbe
comportato la rischiosa possibilità che un attacco francese riuscisse a dilagare in Germania in assenza di sufficienti
forze difensive tedesche sul confine.
Von Moltke decise pertanto nello stesso anno di porre alcune modifiche al Piano che poi attuerà nel 1914, modifiche
[3]
di tale portata, che, alcuni autori, rendono il piano da attribuire totalmente a Moltke stesso.
Le differenze principali con il piano di Schlieffen del 1905 sono il mantenimento della neutralità dei Paesi Bassi,
necessaria per mantenere una porta commerciale aperta dal blocco commerciale britannico ma con diverse
conseguenze negative, rimanendo solo il Belgio per il transito della 1ª e 2ª armata tedesca, 600.000 uomini, creando
un "collo di bottiglia" , con inoltre, l'effetto di accorciare il braccio della tenaglia che doveva stringere l'esercito francese
[4]
da nord ed il non poter sfruttare anche le ferrovie olandesi per le esigenze di rifornimento. Un'altra differenza fu lo
spostamento di alcune divisioni dall'ala destra, quella attaccante, per utilizzarle nel rafforzamento della difesa
[5]
in Alsazia-Lorena per i cambiamento dei piani strategici francesi e del presidio sul confine russo. Ciononostante,
all'attacco principale erano state dedicate ben cinque delle sei armate tedesche dislocate sul fronte occidentale.
Inoltre fu abbandonato il piano alternativo di attacco ad oriente, una delle maggiori critiche fatte a Moltke nel
dopoguerra, che ebbe come conseguenza di bloccare la strategia politica tedesca, avendo una sola soluzione militare
possibile, l'attacco alla Francia.
CAPITOLO 6 – LA PRIMA GUERRA MONDIALE
La Prima Guerra Mondiale, conosciuta anche come la Grande Guerra o Guerra di Trincea sconvolse il mondo tra
il 1914 e il 1918. A contrapporsi in quello che divenne il primo conflitto mondiale furono due grandi schieramenti:
le Potenze alleate, comprendeva Gran Bretagna, Francia, Russia, Italia e Stati Uniti, e gli Imperi Centrali
(Germania, Austria-Ungheria, Turchia e Bulgaria). La scintilla che fece scoppiare la Prima Guerra Mondiale fu
l'assassinio dell'erede al trono austroungarico, l'arciduca Francesco Ferdinando, il 28 giugno 1914 a Sarajevo
per mano di un nazionalista serbo, anche se le cause che portarono allo scoppio della Grande Guerra
derivarono dalle contrastanti mire imperialistiche delle potenze europee, cresciute in un clima di esasperato
nazionalismo.
Nell’agosto 1914, la diplomazia europea rimise la sorte delle nazioni nelle mani dei militari, togliendo l’autorità ai
civili. L’esercito aveva avuto un ruolo fondamentale nella difesa dell’ordine sociale e politico all’interno e
all’esterno degli Stati x molti decenni, l’autorità dell’esercito si era anch’essa accresciuta, così come la sua
autonomia di iniziativa: perciò la Gran Bretagna e la Francia non erano del tutto impreparate a un’egemonia dei
militari, quando l’attentato di Sarajevo aprì la crisi internazionale che sboccò nella 1GM. Il 28 ottobre 1913 il
governo francese rendeva noto un decreto che regolava la forma del controllo del potere politico sull’esercito e
indicava chiaramente le rispettive aree di influenza di politici e militari: il Governo indica l’avversario principale
contro cui deve essere rivolta la maggior parte delle forze del paese, distribuisce forze e risorse come
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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