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una conoscenza dei termini che usa perché il lessico psicologico e il livello di sviluppo linguistico
esercitano un effetto indipendente l’uno dall’altro (picco raggiunto in adolescenza). Sembra infatti che la
capacità di utilizzare termini emotivi e cognitivi, richieda nelle prime fasi una certa abilità linguistica, ma
con il tempo si affranchi dalla sfera verbale fino a costituire una competenza parzialmente
indipendente.
Su come si arrivi a sviluppare una semantica corretta, si è considerata l'interiorizzazione di Wygotskji,
secondo la quale, il bambino tramite ascolto e partecipazione, arriverebbe a fare propri i concetti
sottostanti. Di particolare importanza su questo fronte, risulta il lessico materno di tipo emotivo: ad
esempio la lettura congiunta di storie, dove la madre si sofferma sulle emozioni dei personaggi, portano
i bambini ad avere un livello superiore di abilità metarappresentazionale. Studi longitudinali mostrano
come la frequenza con cui il bambino è esposto a termini indicanti gli stati mentali, predice le
prestazioni a compiti di ToM, nonché l'uso di lessico psicologico in tempi successivi.
Questo è validato anche in bambini sordi, che esprimono un ritardo evolutivo nelle abilità
rappresentazionali solo se, i genitori non sono in grado di usare in modo fluido il linguaggio dei segni.
Nell'ambito familiare altre variabili che potrebbero influenzare questo rapporto tra esposizione a
linguaggio e mentalizzazione, potrebbe essere l'età del bambino (stati mentali più avanzati al crescere
dell'età del bambino), il genere (alcuni studi rilevano una maggiore esposizione per le femmine) e
l'ordine di genitura, perché un fratello più grande si associa a punteggi più elevati nei compiti di ToM.
Si sono trovati riscontri sperimentali anche per ciò che riguarda lo stile parentale e la relazione di
attaccamento. Pare che la gestione dei conflitti abbia un effetto sulla ToM, favorito da uno stile
parentale incentrato sulla comunicazione anziché autoritario. Mentre studi longitudinali su Strange
Situation riportano invece che l'effetto del lessico familiare sia indipendente da una generale modalità
interattiva e che quindi l'effetto sulla ToM dipende piuttosto da ciò che le madri dicono invece che da ciò
che fanno.
La messa in pratica di queste abilità è ancora in fase di studio, ma alcune ricerche recenti hanno
mostrato come il bambino già in fasi precoci sia in grado di riconoscere una specificità della relazione
cui è partecipe e di modulare di conseguenza il linguaggio. Le nuove direzioni di ricerca saranno quindi
l'analisi sulle conversazioni con gli adulti in chiave evolutiva, la condivisione che può facilitare la
produzione di termini riferiti a stati mentali (analizzando il gioco di finzione) , la capacità di mantenere
una comunicazione coordinata e il grado di appropriatezza dei riferimenti mentali. Il tutto utilizzando
una metodologia con tempi aumentati e compiti specificatamente creati per elicitare la produzione di
lessico psicologico come la lettura congiunta e strumenti self report per le madri.
Concentrando lo studio sul lessico psicologico, possiamo superare l'antinomia tra la competenza e la
performance, passando dall'analisi di quello che il soggetto è in grado di fare in un compito
sperimentale allo studio delle sue risposte in situazione reale.
Altro filone importante è la ricerca riguardo l'intervento, in ambito scolastico, sulle abilità che
compongono la ToM, per promuovere la stessa, ammortizzando le conseguenza negative sullo sviluppo
cognitivo e sociale che comporterebbe il mancato raggiungimento di questa competenza. Rifacendosi
agli studi in ambito pre scolare, i ricercatori hanno identificato alcuni elementi cruciali nella promozione
della ToM, come: utilizzo di lessico Psicologico, Impiego di subordinate di complementazione e a
feedback correttivi. Si sono poi implementati questi elementi, adattandoli all'età di interesse, quella di 9-
10 anni, in cui c'è un evidente aumento nel ragionamento sugli stati mentali, aumento dei termini nel
lessico psicologico e nella natura interpretativa (anche dell'ironia). Per validare l'intervento si sono
serviti di un gruppo di controllo e dell'esclusione di alcune variabili come il livello socioculturale e
funzioni esecutive (somministrando test all'inizio dell'esperimento).
Il lavoro ha dimostrato come anche in età scolare sia possibile potenziare le abilità di ToM tramite
discussioni e riflessioni riguardanti i fenomeni mentali, intervenendo nel contesto classe con programmi
brevi, mirati e facilmente utilizzabili dagli insegnanti di domani. Si è dimostrato che proprio la possibilità
di discutere e conversare sugli stati mentali durante le interazioni di tipo sociale può facilitare la
comprensione degli stati mentali altrui.
La performance in ToM del gruppo sperimentale è stata confrontata a quella del gruppo di controllo e si