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- Pianificazione, abilità di organizzare tutte le azioni che conducono

all'obiettivo;

- Monitoraggio

-Valutazione.

Teoria di Hayes.

88. Il modello di Hayes sottolinea il legame tra scrittura e lettura ed è

costituito da due elementi principali:

- L'ambiente del compito: ambiente sociale, destinatari e collaboratori

dell'attività di scrittura.

-Individuo: processi cognitivi di interpretazione, riflessione e produzione

del testo, aspetti motivazionali, memoria.

Modelli di scrittura del testo (Hayes): entrambi i modelli di scrittura

89. più conosciuti sono stati elaborati da Hayes e uno è la rielaborazione

dell'altro. In un primo momento, Hayes aveva immaginato il processo di

scrittura come il nucleo centrale, collegato a due blocchi esterni che lo

influenzano strettamente: l'ambiente del compito e la memoria a lungo

termine. La memoria a lungo termine è importante per il processo di

scrittura in quanto è da lì che provengono le preconoscenze –

conoscenza dell'argomento, delle caratteristiche dei destinatari, delle

strategie da utilizzare. L'ambiente del compito invece si riferisce alla

considerazione che si deve fare del pubblico che leggerà il nostro

operato, dei destinatari, delle risorse che abbiamo a disposizione:

prende il problema dal punto di vista retorico. Questa prima

teorizzazione inoltre prevede 3 processi che vengono messi in atto a

livello cognitivo e revisione. La seconda teorizzazione include, al

contrario di quella precedente, anche una certa attenzione per gli

aspetti emotivi ed emozionali che incidono sul processo di scrittura. I

due elementi principali diventano l'individuo e l'ambiente sociale;

l'ambiente sociale è molto simile al concetto di ambiente del compito,

mentre l'elemento dell'individuo comprende i suoi processi cognitivi

(quindi pianificazione, riflessione e traduzione), gli aspetti motivazionali,

la memoria di lavoro e la memoria a lungo termine.

Tre fasi del modello di scrittura di Hayes.

90. Pianificazione: è distinta a sua volta in altri 3 processi ovvero

determinare gli obiettivi che si vogliono raggiungere, organizzarli

coerentemente e generare idee. Nella fase successiva, quella di

traduzione, le idee e i contenuti devono essere tradotti in parole, in

testo scritto, mentre nella fase di revisione il testo viene riletto, anche

da un punto di vista esterno, per vedere se è comprensibile e se

persegue gli obiettivi prefissati; nel caso in cui non lo faccia, viene

modificato. C'è poi un quarto processo, quella di monitor, per la

gestione di tutti questi processi-componenti e che mostra il rapporto tra

scrittura e metacognizione.

Modelli per comprendere e comporre un testo.

91. Per la lettura abbiamo:

1. Modello di natura proposizionale di Kintsch e Van Dijk: in un testo si

distinguono Microstruttura (insieme delle proposizioni e loro relazioni a

livello vocale) e macrostruttura (discorso nella sua globalità). [riguarda]

Ampliata poi con una centualizzazione a più livelli della comprensione:

-analisi del testo sul piano dell'elaborazione di frasi,

-rappresentazione coerente del significato del testo,

-costruzione del modello situazionale del testo.

2. Modelli mentali di Johnson-Laird: centrato su rappresentazione

globale del testo e l'uso di informazione provenienti dalla MLT. Il

modello mentale inizia con la rappresentazione delle proposizioni che

viene via via affinata nel corso della lettura. I processi inferenziali

recuperano la coerenza tra le parti del testo e portano a costruire un

modello mentale e a verificarlo.

Tutti i modelli sottolineano il ruolo attivo del lettore.

Per la produzione del testo invece:

1. Modello di Hayes e Flower: nucleo centrale che riguarda il processo

dello scrivere e due blocchi esterni comunicanti con questo costituiti

dalla MLT e dall'ambiente del compito (argomento e destinatari del

testo).

Le fasi principali della scrittura sono:

-Pianificazione (determinare gli obiettivi, generare le idee, organizzarle

in struttura)

-Traduzione: trasformazione delle idee recuperate in MLT in testo scritto

-Revisione: esame da parte dello scrittore della produzione paragonata

a ciò che intedeva comporre attraverso in processo di valutazione e

revisione del testo.

2. Modello Hayes (vedi prima).

Modelli per comprendere un testo.

92. I modelli maggiormente affermati su come funziona a livello cognitivo e

metacognitivo la comprensione di un testo sono quattro: il modello

proposizionale, che afferma il significato del discorso di un testo viene

elaborato in termini di proposizioni, unità semantiche date da una serie

di argomenti che fanno da base al testo. Si possono distinguere la

macrostruttura e la microstruttura del testo: la microstruttura sono le

singole proposizioni, la macro il testo nella sua globalità. Ci sono poi le

superstrutture, che identificano il tipo di discorso, per capire se il testo è

argomentativo, narrativo, scientifico etc. alla base dell'elaborazione

abbiamo 3 processi: cancellazione – elimino le proposizioni irrilevanti a

livello di comprensione -, generalizzazione – metto insieme due o più

proposizioni che trattano lo stesso argomento -, costruzione –

costruisco una nuova proposizione che ha le vecchie come causa o

conseguenza. Il secondo modello è quello dei modelli mentali o

rappresentazioni: ci costruiamo una rappresentazione strutturalmente

analoga di ciò di cui parla il testo, partendo dalla rappresentazione delle

singole proposizione che via via si affina e si modifica per arrivare alla

globalità. Il terzo modello è quello della concettualizzazione della

comprensione come processo a più livelli: elaborazione di frasi,

rappresentazione coerente del testo e infine, costruzione del modello

situazionale – ovvero integrazione della nuova conoscenza con quelle

già esistenti. L'ultimo modello è quello della costruzione – integrazione:

si presuppone l'esistenza di una rete di associazioni, di nodi; man mano

che la lettura procede, questi nodi si attivano e si attivano anche tutti

quelli ad essi strettamente legati. È poi il processo di selezione ed

integrazione che sceglie quali sono le connessioni importanti e quelle

che vanno tralasciate.

Metodi per rilevare la consapevolezza metacognitiva.

93. La metacognizione di misura attraverso questionari self-report che

valutano le diverse aree della metacognizione e presentano al soggetto

una serie di situazioni di fronte alle quali deve scegliere un

comportamento o esprimere una valutazione.

Un esempio ne è la Scheda Criteriale che valuta il livello di

consapevolezza metacognitiva applicata alla lettura ed è composta da

10 items che valutano i quattro aspetti centrali della metacognizione:

Scopi, Strategie, Controllo, Sensibilità. E' una prova oggettiva con

consegne precise e criteri chiari per l'attribuzione del punteggio.

Le strategie di studio.

94. Le strategie di studio vengono usate per far sì che le informazioni siano

trasferite e immagazzinate nella MLT.

Troviamo strategie di lettura: scorrere velocemente un testo, soffermarsi

sulle parti salienti, leggere solo gli argomenti di interesse, rileggere,

leggere analiticamente.

Per le strategie di ripetizione: leggere-rileggere, sottolineare, copiare,

memorizzare (strategie di memorizzazione: utilizzare le figure, copia-

cancella, immagini mentali dei termini concreti).

Strategie di elaborazione-organizzazione: prendere appunti o note

(convenzionale, matrice, lineare), porsi domande, riassumere,

sintetizzare, scrivere testi e schematizzare. I compiti diversi di scrittura

promuovono un approfondimento diverso perché si differenziano nella

profondità e nell'ampiezza dell'elaborazione dell'informazione.

Una possibile proposta è il metodo PQ4R.

Le credenze su come si acquisisce conoscenza in matematica

95. influiscono sull’apprendimento della stessa?

Le credenze che gli studenti hanno riguardo a cos’è la matematica e

come si apprende in quel dominio influenzano il loro approccio alla

stessa e, di conseguenza, ne influenzano l’apprendimento.

Buoni e cattivi risolutori hanno credenze matematiche diverse. La bassa

prestazione è legata a fattori metacognitivi, quali previsione e selezione

di strategie piuttosto che a errori di calcolo.

Quali sono le credenze che gli studenti hanno sulla matematica?

96. Gli studenti hanno diverse credenza erronee sulla natura e

l’acquisizione della matematica, ad esempio: i problemi matematici

hanno una sola risposta corretta, l’unico modo per risolvere un

problema matematico è di applicare delle regole (solitamente le ultime

spiegate in classe dal docente), la materia può essere svolta

meccanicamente una volta capita, la matematica è un’attività da

svolgere da soli, capire la matematica significa svolgere i problemi in

poco tempo, la matematica che si impara a scuola ha poco a che fare

con il mondo reale ed è di difficile applicazione fuori dalla scuola, gli

studenti normali possono solo applicare meccanicamente regole e

formule ma non capirla, per questo bisogna essere predisposti.

Le convinzioni sulla matematica dello studente medio differiscono

97. da quelle di studenti in possesso di un particolare talento?

Alcuni studi hanno dimostrato che studenti con un particolare talento in

matematica possedevano le stesse credenze errate sulla materia degli

studenti comuni, per questi il ruolo dello studente era semplicemente

quello di prestare attenzione in classe e dimostrare, una volta richiesto,

di essere stato attento producendo la risposta corretta, inoltre

condividevano la credenza che essere bravi in matematica significasse

risolvere problemi in poco tempo e che la matematica fosse

semplicemente calcolo e memorizzazione di algoritmi.

A cosa sono dovute queste credenze erronee degli studenti?

98. L’ambiente in cui si apprende che sviluppa le credenze e le convinzioni

su cosa impariamo, si parla di norme sociometriche, riferendosi al fatto

che partecipando alla pratica matematica in classe si apprende come,

quando e perché fare matematica.

Cosa vuol dire per gli studenti fare matematica e sapere la

99. matematica?

Gli studenti vedono la matematica come una disciplina con certezze

assolute, risposte veloci e

corrette che diventano vere quando vengono accettate dall’autorità

dell’insegnante. Partendo da questa visione si può dire che per gli

studenti fare matematica significa applicare regole e procedure

predefinite, e sapere la matematica significa ricordarsi di queste regole

e procedure.

Esiste una relazione tra credenze sulla matematica e

Dettagli
A.A. 2017-2018
31 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JulieDeCorrencon di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Tarchi Christian.