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AUTOMONITORAGGIO E AUTOREGOLAZIONE NELLO STUDIO
Tempi di studio di materiale semplice e distribuzione delle risorse cognitive
La considerazione del tempo da dedicare allo studio è un aspetto del controllo attivo, e la sua
distribuzione avviene sulla base dei giudizi di facilità del materiale di apprendimento (EOL):
maggiore è la difficoltà percepita di un contenuto, maggiore sarà anche il tempo dedicato allo studio.
E' emerso che il materiale studiato più a lungo viene ricordato meno del materiale studiato per un
tempo inferiore. Le probabili cause sono tre:
• Se al materiale più difficile da ricordare viene riservato maggior tempo, ciò vuol dire che il
livello di conoscenza di partenza è basso, e quindi la probabilità di ricordare il materiale è
ugualmente bassa.
• Scarsa accuratezza dei giudizi sul proprio apprendimento (JOL), che porta a non distribuire
bene il tempo di studio.
• Quando lo studente studia gli item più difficili e si rende conto che non sta migliorando la
prestazione e che non li ricorderà, decide di non proseguire.
Il tempo di studio dedicato agli item varia in relazione alle istruzioni ricevute e al tipo di prova attesa.
Inoltre il tempo a disposizione influenza il tempo dedicato allo studio: se ci sono limiti di tempo viene
riservato più tempo per lo studio del materiale semplice, mentre se non vi sono limiti, ci si focalizza
su gli item più difficili.
Monitoraggio e regolazione nello studio di materiale complesso
Il monitoraggio accurato della propria attività di studio è un prerequisito per una regolazione
appropriata dell'apprendimento.
Gli studenti in grado di monitorare accuratamente la propria comprensione e rendersi conto di aver
bisogno di ulteriore studio, sanno autoregolarsi di più e comprendere meglio il contenuto di testi.
L'automonitoraggio, quindi, influenza la prestazione.
Il feedback sul comportamento cognitivo ha delle conseguenze sull'apprendimento. L'effetto
dell'iper-correzione è la tendenza a correggere con più frequenza le risposte errate, ma di cui si
sentivano molto sicuri.
Anche le mappe concettuali portano a chi le ha create una più alta accuratezza metacognitiva nella
autovalutazione.
STRATEGIE DI STUDIO
Strategie di ripetizione
Le strategie di ripetizione servono a selezionare le parti più importanti del testo, trasferendole nella
memoria di lavoro per la loro acquisizione. Il livello di elaborazione delle informazioni è superficiale,
dato che non vengono trasformate né riorganizzate.
• Leggere-rileggere: sembra facilitare il ricordo di info fattuali (termini, date, nomi). Può
portare ad un cambiamento qualitativo nel processo di studio, dato che si saltano alcune parti,
ritenute meno rilevanti dopo la prima lettura.
• Sottolineare: selezione delle parti ritenute più importanti. Le info sottolineate vengono
ricordate di più di quelle non sottolineate.
• Copiare: annotazioni ai margini del testo stesso o in foglio separato; poco efficace se è solo il
materiale annotato ad essere studiato.
• Memorizzare: memorizzazione attraverso ripetizione continua; la ripetizione può mantenere
il testo così come si presenta o anche elaborarlo (raggruppare le info in qualche modo). Il
materiale può accompagnarsi a una rappresentazione iconica/immagine o da mnemotecniche
(procedure cognitive che utilizzano sequenze prestabilite di processi fondamentali per la
memoria, permettendo idi ottimizzare il ricordo). Le principali mnemotecniche sono: metodo
dei loci (tecnica immaginativa, visualizzazione di elementi per ricordare e organizzare le
informazioni, si posizionano le nozioni da ricordare collegandole mentalmente in modo
bizzarro ad oggetti di un luogo familiare), metodo del concatenamento (per ogni parola
chiave viene creata un'immagine, e le varie immagini vengono concatenate in modo
interattivo), metodo fonetico (associare ad una cifra un suono particolare).
Strategie di elaborazione - organizzazione
• Prendere appunti/note: l'esito di questa strategia può essere positivo o negativo in base alla
forma con cui è stata applicata (le varie tecniche di annotazione), la qualità e il contenuto
delle note (cosa è stato scritto), il tipo di prova che lo studente deve sostenere. Prendere
appunti da un testo scritto (elaborazione sequenziale) o da un'esposizione orale (elaborazione
simultanea). La tecnica è efficace perché scrivendo si registrano le idee più facilmente nella
memoria. Le note con funzione di sintesi, come le mappe concettuali, sono più efficaci delle
note di pura trascrizione e delle sottolineature.
• Porsi domande: una strategia per riturassi a comprendere è quella di rivolgersi domande su
materiale di apprendimento, durante e dopo la lettura. Le domande servono ad anticipare i
possibili contenuti (prima della lettura), a favorire l'elaborazione delle informazioni e
aiutando a stabilire relazioni (durante la lettura), utili a recuperare delle informazioni (dopo la
lettura). Le domande possono essere di vario tipo: domande di comprensione (non viene
stimolato lo sforzo cognitivo), domande inferenziale (che richiede la manipolazione delle
informazioni date per ricavarne relazioni e contenuti impliciti).
• Riassumere: strategia in cui si integrano processi di lettura e scrittura al fine di una
trasformazione selettiva del contenuto di apprendimento. Le abilità riassuntive si
acquisiscono relativamente tardi: studenti più giovani sono più legati ai brani mentre studenti
esperti sanno trasformare più liberamente per ricavarne un significato. Studenti non esperti
elaborano e comprendemmo meno, rimangono alla superficie del testo, scrivono riassunti più
lunghi, mentre studenti esperti hanno un approccio profondo al testo.
• Sintetizzare testi: valido strumento di comprensione che consiste in una sintesi scritta di testi
diversi su uno stesso argomento. Scrivere una sintesi significa essenzialmente selezionare le
informazioni ritenute maggiormente rilevanti e organizzarle attraverso una struttura di nessi
appropriati, utilizzando sia processi di compressione e processi di produzione scritta. Infatti lo
studente deve elaborare le conoscenze che legge nei testi, selezionarle, trasformarle secondo il
proprio punto di vista. E' un'attività di scrittura più profonda della comprensione.
• Scrivere testi: la produzione di un testo è un'attività che implica un uso esteso e analitico
della scrittura per riformulare, chiarire, arricchire, modificare le proprie conoscenze
riflettendo su di esse. Quando uno studente scrive un testo per apprendere ciò che studia, lo
studente non è tanto focalizzato sul ricordare informazioni, bensì sul selezionarle, collegarle,
riorganizzarle in un processo definito knowledge transforming. Scrivere un testo implica
produrre una maggior quantità e varietà di operazioni di ragionamento (porsi domande,
formulare ipotesi, utilizzare schemi mentali, valutare schemi mentali, fare metacommenti). Le
varie attività di scrittura coinvolgono infatti diverse modalità di pensiero e di apprendimento.
Scrivere favorisce maggiormente l'organizzazione delle conoscenze e l'apprendimento del
contenuto. I compiti di scrittura diversi promuovono tipi diversi di apprendimento, le attività
basate sulla scrittura conducono in generale ad un migliore apprendimento rispetto a quelle
non basate sulla scrittura, gli effetti della scrittura sull'apprendimento appaiono specifici
(circoscritti al contesto in cui si attua la scrittura stessa).
• Schematizzare: le informazioni contenute in un testo possono anche essere tradotte in
rappresentazioni grafiche e schematiche che hanno il vantaggio di rendere più visibili delle
relazioni non altrettanto evidenti nel testo lineare. La mappa concettuale è una
rappresentazione di concetti, delle proposizioni che li legano e dell'ordine gerarchico tra di
essi. La mappa infatti ha una struttura gerarchica, in cui dal concetto principale si diramano
concetti e parole-legame adatte a formare le proposizioni. La mappa può sempre essere
modificata, arricchita e ricostruita.
Progresso nelle abilità di studio
Progredendo nella carriera scolastica migliora l'abilità di studiare a favore di una maggiore
comprensione del contenuto di brani via via più lunghi e complessi, che viene elaborato, trasformato,
organizzato a livelli sempre meno superficiali. Il progresso delle competenze tra i 10-18 anni:
• utilizzazione di strategie elaborative al fine di rendere maggiormente memorizzabile il
materiale di apprendimento
• tendenza a trasferire spontaneamente le strategie di elaborazione apprese aumenta
• coordinazione fra strategie di elaborazione e conoscenze di cui si è in possesso diventa più
frequente
• la competenza metacognitiva migliora (comprensione delle ragioni d'uso delle strategie)
Si ottiene progresso nelle abilità di studio anche tramite un insegnamento efficace di una nuova
strategia, che avviene quando:
• viene data una spiegazione dettagliata
• viene presentata con esemplificazioni del suo uso
• vengono rinforzati gli usi appropriati della strategia
• vengono invitati gli studenti a monitorarsi mentre applicano la strategie
• vengono confrontate le prestazioni ottenute adottando la strategia con quelle ottenute non
applicandola Corso di Psicologia dell'Educazione
Facoltà di Psicologia di Firenze
Apprendere strategie e abilità: metacognizione e matematica
Capitolo 8
La metacognizione è profondamente implicata nell'apprendimento in matematica.
CREDENZE SULLA MATEMATICA
L'influenza delle credenze riguardanti la matematica sulle modalità di approccio alla disciplina sono
state messe in luce da Schoenfeld:
• i problemi di matematica possono avere una e una sola risposta corretta
• c'è un unico modo esatto di risoluzione di qualsiasi problema, ovvero l'applicazione della
regola dimostrata più recentemente in classe
• gli studenti normali non si possono aspettare di capire la matematica, ma di memorizzarla
applicare ciò che hanno imparato meccanicamente
• la matematica è un'attività solitaria
• chi capisce la matematica è capace di risolvere tutti i problemi in pochi minuti
• la matematica imparata a scuola ha poco o niente a che fare con il mondo reale
• la matematica è essenzialmente calcolo e impararla vuol dire memorizzare fatti e algoritmi
• la soluzione di problemi richiede poco tempo e se ci si impiega più di 5-10 minuti, di
dev'essere qualcosa che "non quadra" nel problema o nello studente
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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