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APPRENDIMENTO AUTOREGOLATO INCLUDE:

1.Conoscere / controllare i processi di acquisizione, elaborazione, utilizzazione della conoscenza (concetto

di metacognizione). 31

Ruolo centrale delle strategie.

PROCESSO (Funzione cognitiva implicata nella codifica, nella trasformazione e nell’immagazzinamento

dell’informazione)≠ STRATEGIA (Metodo per affrontare il compito/raggiungere l’obiettivo. Serve a

controllare i processi)

2. modulare processi in relazione:

-agli obiettivi di apprendimento-alle percezioni della propria competenza -all’atteggiamento verso

l’insuccesso

-alle aspettative verso il futuro

L’autovalutazione porta ad un apprendimento più profondo:

-confronto di strategie

-valutazione di ciò che si sa e non si sa

-monitoraggio periodico dei progressi nell’apprendimento.

La gestione del pensiero, dello sforzo e dell’affettività promuove approcci flessibili alla soluzione di

problemi

-obiettivi appropriati

-gestione del tempo e delle risorse

-revisione del proprio apprendimento

Apprendimento esperto e autoregolazione

La ricerca ha documentato che chi riesce ad apprendere bene si serve di quattro tipi di conoscenza:

1. Conoscenza su di sé

2. Conoscenza sul compito

3. Conoscenza sulla varietà di strategie possibili

4. Conoscenza sul contenuto

L’autoregolazione può essere insegnata

La riflessione gioca un ruolo fondamentale nel processo di autoregolazione. Tramite riflessione, la

conoscenza acquisita nell’azione e sull’azione diventa conoscenza per l’azione: il pensiero riflesso può

migliorare la consapevolezza di quali siano le strategie davvero efficaci, nonché le modalità con cui è bene

applicarle in situazioni nuove.

L’allievo autoregolato sa gestire il proprio apprendimento sul piano metacognitivo, motivazionale e

comportamentale, si pone in modo attivo dinanzi al compito, si pone l’obiettivo e cerca di perseguirlo

cercando le strategie più appropriate, perseverando nell’impegno anche se incontra difficoltà, monitorando

il proprio lavoro per adattarlo a quanto rileva, prendendo iniziative in forma autonoma con lo scopo di

migliorare il proprio apprendimento (e.g., Zimmerman, 1989).

L’apprendimento autoregolato è un processo attivo e costruttivo, si verifica quando l’allievo è in grado di

attivare e mantenere cognizioni e comportamenti sistematicamente orientati a obiettivi di apprendimento.

L’autoregolazione implica la capacità di “generare autonomamente pensieri, sensazioni, azioni orientati

sistematicamente al conseguimento dei risultati desiderati, particolarmente di fronte a distrazioni e

ostacoli”.

Presenta 3 aspetti essenziali:

1)uso di strategie di autoregolazione (es. chiedere aiuto)

2)flessibilità delle strategie

3)interdipendenza di apprendimento e motivazione.

AUTOREGOLAZIONE comprende: 32

-L’attenzione e la concentrazione

-Le strategie di codifica e organizzazione per la memorizzazione delle informazioni

-L’uso consapevole e produttivo delle risorse a disposizione (libri, nuove tecnologie, esperti…)

-Mantenere atteggiamenti positivi nei confronti delle proprie capacità e del valore dell’apprendimento

anche in presenza di un insuccesso

-Usare la volontà

Il termine “metamotivazione” è stato criticato perché non comprende anche i processi e strategie

emozionali. Una buona prestazione strategica presuppone la convinzione che si è in grado di raggiungere

un risultato positivo in una determinata situazione, così come di saper adottare quelle strategie di natura

volitiva che possano far superare difficoltà di vario tipo e stati emozionali negativi.

Sapersi autoregolare nell’apprendimento implica anche essere in grado di non soccombere alle reazioni

emozionali non costruttive, ma saperle tenere in qualche modo a bada, mobilitando tutte le energie e

magari anche l’interesse per quello che si sta facendo, avendo sempre presenti gli obiettivi stabiliti, ritenuti

raggiungibili,

AUTOREGOLAZIONE = ASPETTI METACOGNITIVI + ASPETTI MOTIVAZIONALI

ASPETTI METACOGNITIVI

 Pianificazione

 Porsi obiettivi

 Controllo e valutazione dell’apprendimento

 Consapevolezza delle risorse

 Strategie

ASPETTI MOTIVAZIONALI

 Sostenere l’impegno

 Non dipendenza dalle valutazioni esterne

 Uso positivo degli insuccessi

L’autoregolazione migliora con lo sviluppo (carattere evolutivo)

Sapersi autoregolare implica essere in grado di non soccombere a queste reazioni emozionali non

costruttive, ma saperle tenere in qualche modo a basa, mobilitando tutte le energie e magari anche

l’interesse per quello che si sta facendo, avendo sempre ben presenti gli obiettivi stabiliti, ritenuti

raggiungibili

Metacognizionee apprendimento autoregolato

Imparare implica

 Contenuti, processi, strategie

 Adeguare al compito attività cognitive in modo efficace e flessibile

IMPARARE SIGNIFICA IMPARARE AD IMPARARE cioè acquisire abilità che mettano in grado di produrre

autonomamente conoscenza. 9. APPRENDERE AD APPRENDERE MEGLIO

La nozione di competenza

Competenza: insieme integrato di conoscenze, abilità e atteggiamenti, richiesto per l’esecuzione valida ed

efficace di un compito (Pellerey, 2001). La competenza manifestata in una determinata situazione è frutto

33

della storia personale con i suoi esiti sul piano generale e specifico, nonché dello stato interno attivato da

un soggetto, che comprende aspetti motivazionali, reazioni, umore. Secondo Pelleret gli elementi centrali

della competenza riguardando la cognizione, l’affettività e la volizione, quest’ultima riferita alla

determinazione a sostenere un’azione fino alla sua conclusione.

Competenza esperta (expertise)

Competenza esperta è caratterizzata in termini di:

 Organizzazione

 Articolazione

 Contestualizzazione

 Flessibilità delle conoscenze

Competenza esperta caratterizzata da:

 policontestualità(quindi la competenza, soprattutto se complessa, non è rilevabile da un’unica

prestazione). Si rifà all’idea della “sintonizzazione adattiva dei saperi alle situazioni” per

sottolineare quell’insieme di capacità accomunate dalla sensibilità ai contesti, colti prontamente e

a cui si fa fornire risposte su misura che costituisce la competenza

 attraversamento dei confini, dato dalle interazioni con chi possiede competenze diverse dalle

proprie, al fine di negoziare soluzioni a problemi nuovo.

A queste caratteristiche si collega l’importanza dell’ambiente che rende possibile l’acquisizione e l’esercizio

delle competenze, le cui componenti sono anche intersoggettive: l’essere esperti dipende dalla dimensione

soggettiva e dalle relazioni con gli altri e con gli strumenti che le mediano. Un ambiente caldo e stimolante,

in quanto connotato emozionalmente, è alla base dell’apprendimento efficace che richiede consapevolezza

di, e coinvolgimento in, quello che si fa, comprensione del suo significato, scelta responsabile di procedure.

La competenza di un individuo non è rilevabile direttamente, ma attraverso le diverse prestazioni che

esibisce in una determinata area del sapere.

Un modello di apprendimento in un dominio: interazioni tra conoscenze, strategie e interesse

Model of Domain Learning(Alexander, 1997, 1998; Alexander, Jettone Kulikowich, 1995)

Progressione dall’essere inesperti all’essere esperti in un dominio è stata articolata in stadi.

Interrelazioni tra fattori cognitivi, metacognitivi e motivazionali.

Stadi:

Acclimation:

conoscenza dichiarativa, procedurale e condizionale scarsa e frammentata; basso livello di coinvolgimento.

Competence:

-maggiore conoscenza dichiarativa, organizzata attorno a concetti e principi fondamentali

-uso di strategie più efficienti

-maggior interesse e coinvolgimento

-Capacità di stabilire relazioni e connessioni (transfer analogico)

Proficiency:

-ampia conoscenza, possibilità di crearne di nuova

-molte strategie

-interesse e coinvolgimento 34

La validità di questo modello è emersa da più studi empirici che hanno coinvolto studenti universitari. In

quello di Alexander e Murphy è stato esaminato il profilo di più di 300 studenti, sia prima di seguire un

corso di psicologia dell’educazione sia al termine della frequenza.

Inizialmente sono stati individuati 3 cluster di caratteristiche, così denominati:

1. orientamento all’apprendimento: quando gli studenti possedevano poche conoscenze ma alto

interesse per gli argomenti del corso e buone abilità strategiche;

2. forte conoscenza: quando gli studenti disponevano di buone conoscenza ma il loro interesse

risultava essere particolarmente basso, così come l’impegno strategico

3. basso profilo: quando gli studenti avevano conoscenze scarse, interesse alquanto limitato e

atteggiamento passivo e superficiale nei confronti dei compiti

Dopo 15 settimane al termine del corso i confronti pre e post-test rilevavano che gli studenti avevano

accresciuto le conoscenze specifiche, si manifestavano più interessati all’ambito e ricordavano meglio

quello che studiavano. I benefici tratti dal corso non erano distribuiti equamente fra tutti gli studenti, i quali

potevano essere raggruppati in 4 cluster di caratteristiche: due apparivano identici a quelli pre-test, che si

mantenevano piuttosto stabili, ossia il cluster orientato all’apprendimento e il cluster forte conoscenza; gli

altri due nuovi cluster potevano essere denominati elaboratori impegnati e lettori non strategici. Gli

elaboratori impegnati cercavano di imparare al meglio, come documentava il loro uso di strategie, ma

l’interesse per i contenuti si manteneva limitato e i risultati raggiunti erano tra i più scarsi. Appariva perciò

rilevante lo scarto tra l’altro livello di sforzo profuso e il ridotto apprendimento di conoscenze. I lettori non

strategici erano gli studenti che non impiegavano strategie di studio adeguate, o perché incapaci di

applicarle o perché riluttanti a spendere la necessaria energia cognitiva e metacognitiva, che tuttavia

manifestavano un certo interesse per i contenuti della psicologia dell’educazione. Gli studenti del cluster

forte conoscenza fornivano una prestazione cognitiva buona ma priva di investimento personale.

Da questo studio emergevano diverse combinazioni dei tre fattori.

Validità del modello confermata dall’analisi dei profili di 4 gruppi di individui con diversi livelli di expertise

(Alexander, Sperl, Buehl, Fives, & Chiu, 2004) nel campo della pedagogia generale: a) studenti che non

avevano mai seguito corsi di pedagogia, b

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
71 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cinderella! di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'educazione e dei processi di apprendimento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Gelati Carmen.