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DATI
b [cm] 14 ε [‰] 3,5 f [MPa] 391,3 k 0,416
cu yd .
B [cm] 52 ε [‰] 1,96 f [MPa] 14,17 0,81
yd yd
d [cm] 32 ε [‰] 10 E [MPa] 200000
yu S
c [cm] 3
• SEZIONE A - Appoggio sinistro ARMATURA 2
SEZIONE A AREA [cm ]
ø12 ø16
SOPRA TESA 2 - 2,26 A s
SOTTO COMPRESSA 2 - 2,26 A’
s
A’ x’
s /’
x [cm] x/d CAMPO ε [‰] ε [‰] ε’ [‰] [MPa]
S
c s s snervata [cm]
1 0 0 2 0 - -0,9 NO -187,5 8,14
2 8,14 0,254 2 3,4 - 2,1 SI - 8,14
x [cm] M [kNm] M [kNm] M > M
Rd Ed Rd Ed
8,14 25,65 15,4 VERIFICATA
• SEZIONE B - Campata sinistra ARMATURA 2
SEZIONE B AREA [cm ]
ø12 ø16
SOPRA COMPRESSA - - - A’
s
SOTTO TESA 2 - 2,26 A s
18 x [cm] x/d CAMPO ε [‰]
c
1,48 0,046 2 0,5
x [cm] M [kNm] M [kNm] M > M
Rd Ed Rd Ed
1,48 27,75 18,3 VERIFICATA
• SEZIONE C - Appoggio centrale ARMATURA 2
SEZIONE C AREA [cm ]
ø12 ø16
SOPRA TESA 1 2 5,15 A s
SOTTO COMPRESSA 2 - 2,26 A’
s
A’ x’
s /’
x [cm] x/d CAMPO ε [‰] ε [‰] ε’ [‰] [MPa]
S
c s s snervata [cm]
1 7 0,222 2 2,8 - 1,6 NO 320 8,04
2 8,04 0,251 2 3,4 - 2,1 SI - 8,04
x [cm] M [kNm] M [kNm] M > M
Rd Ed Rd Ed
8,04 58,05 34,9 VERIFICATA
• SEZIONE D - Campata destra ARMATURA 2
SEZIONE D AREA [cm ]
ø12 ø16
SOPRA TESA - - - A’
s
SOTTO COMPRESSA 3 - 3,39 A s
x [cm] x/d CAMPO ε [‰]
c
2,22 0,069 2 0,7
x [cm] M [kNm] M [kNm] M > M
Rd Ed Rd Ed
2,22 41,22 27,3 VERIFICATA 19
• SEZIONE E - Appoggio destro ARMATURA 2
SEZIONE E AREA [cm ]
ø12 ø16
SOPRA TESA 1 1 3,14 A s
SOTTO COMPRESSA 2 - 2,26 A’
s
A’ x’
s /’
x [cm] x/d CAMPO ε [‰] ε [‰] ε’ [‰] [MPa]
S
c s s snervata [cm]
1 2,1 0,067 2 0,7 - -0,3 NO -60,2 8,49
2 8,49 0,265 3 - 9,7 2,3 SI - 8,49
x [cm] M [kNm] M [kNm] M > M
Rd Ed Rd Ed
8,49 35,45 23,7 VERIFICATA
3.5 SLU: Verifica a taglio
Nel caso di verifica a taglio allo SLU, per quanto riguarda gli elementi sprovvisti di una
specifica armatura trasversale a taglio, la normativa prevede la seguente formula per la
determinazione del taglio massimo V della sezione:
Rd
Dove i vari coefficienti rappresentano i seguenti contributi:
- ingranamento degli inerti (con d espresso in mm)
20 - effetto bietta
- sforzo assiale
Nel nostro caso quest’ultimo contributo è nullo essendo N = 0.
Ed
Il valore ottenuto và poi confrontato con il valore minimo V , pari a:
Rd’
Infine la sezione risulta verificata se:
Nelle relative sezioni: 2
2
SEZ. A [cm ] k DATI
l
A 2,26 1,79 0,005 b 14 cm
C 5,15 1,79 0,012 d 32 cm
!
E 3,14 1.79 0,007 1,5
c
f 25 MPa
ck
SEZ. V [kN] V [kN] V [kN] V > V
Es Rd’ Rd Rd Es
A 19,2 18,78 22,41 VERIFICATA
C 27,88 18,78 29,49 VERIFICATA
E 23,72 18,78 25,00 VERIFICATA
Nelle sezioni B e D essendo il taglio pressoché nullo non occorre effettuare la verifica. 21
3.6 MTA: Verifica a flessione
Questo metodo di verifica utilizza un modello di comportamento detto di secondo stadio,
ovvero calcestruzzo non resistente a trazione e legame tensioni-deformazioni di tipo
lineare. Le formule sono applicate alla sezione reagente omogeneizzata, formata dalla
sola parte compressa di calcestruzzo e dall’area delle armature che vengono
omogeneizzate tramite il coefficiente n, pari al rapporto tra i moduli elastici dei materiali o,
come in questo caso, fissato convenzionalmente pari a 15. Per la validità delle formule
sono necessarie le ipotesi di conservazione delle sezioni piane e di perfetta aderenza tra i
due materiali.
Non essendo nota a priori la sezione reagente del calcestruzzo, il primo passo consente di
determinare la posizione dell’asse neutro x, successivamente verrà calcolato il momento
di inerzia e le tensioni massime della sezione. Nel caso di flessione semplice, essendo
nullo lo sforzo normale, risulta nulla anche la deformazione del baricentro della sezione; si
ha dunque che l’asse neutro è orizzontale e passante per il baricentro della sezione
reagente omogeneizzata. Ponendo:
Ottengo un’equazione di secondo grado in x, che può essere risolta utilizzando le seguenti
formule semplificate:
Con:
Essendo le formule utilizzate relative ad una sezione rettangolare è necessario verificare
nelle sezioni B e D, ovvero le due campate che presentano la parte compressa sopra; se
l’asse neutro ricade all’interno della soletta oppure nell’anima. Nel caso di x>s occorre
calcolare di nuovo x utilizzando formule per la sezione a T.
Si calcola poi il momento d’inerzia della sezione:
22 E le tensioni massime, dove il momento viene ridotto di un fattore pari a 1,4:
Infine la verifica risulta soddisfatta se le tensioni massime nella sezione non superano
quelle ammissibili dei materiali.
Di seguito si riportano i calcoli nelle relative sezioni:
DATI
b [cm] 14 σ [MPa] 9,75
Cadm
B [cm] 52 σ [MPa] 260
Sadm
d [cm] 32 n 15
c [cm] 3
• SEZIONE A - Appoggio sinistro ARMATURA 2
SEZIONE A AREA [cm ]
ø12 ø16
SOPRA TESA 2 - 2,26 A s
SOTTO COMPRESSA 2 - 2,26 A’
s
6 4
d [cm] x [cm] I [cm ] M’ [kNm]
Gs
0,15 17,5 9,05 22555 11
σ [MPa] σ [MPa] σ’ [MPa]
Cmax S S
4,41 167,9 44,24
VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO 23
• SEZIONE B - Campata sinistra ARMATURA 2
SEZIONE B AREA [cm ]
ø12 ø16
SOPRA COMPRESSA - - - A’
s
SOTTO TESA 2 - 2,26 A s
4
x [cm] I [cm ] M’ [kNm]
10,26 21062 13,07
σ [MPa] σ [MPa]
Cmax S
6,37 144,54
VERIFICATO VERIFICATO
SEZIONE C - Appoggio centrale
• ARMATURA 2
SEZIONE C AREA [cm ]
ø12 ø16
SOPRA TESA 1 2 5,15 A s
SOTTO COMPRESSA 2 - 2,26 A’
s
6 4
d [cm] x [cm] I [cm ] M’ [kNm]
Gs
0,25 23,16 12,81 41520 24,93
σ [MPa] σ [MPa] σ’ [MPa]
Cmax S S
5,5 123,43 63,14
VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO
24 • SEZIONE D - Campata destra ARMATURA 2
SEZIONE D AREA [cm ]
ø12 ø16
SOPRA TESA - - - A’
s
SOTTO COMPRESSA 3 - 3,39 A s
4
x [cm] I [cm ] M’ [kNm]
12,04 28403 19,5
σ [MPa] σ [MPa]
Cmax S
8,27 146,81
VERIFICATO VERIFICATO
• SEZIONE E - Appoggio destro ARMATURA 2
SEZIONE E AREA [cm ]
ø12 ø16
SOPRA TESA 1 1 3,14 A s
SOTTO COMPRESSA 2 - 2,26 A’
s
6 4
d [cm] x [cm] I [cm ] M’ [kNm]
Gs
0,18 19,86 10,44 29080 16,93
σ [MPa] σ [MPa] σ’ [MPa]
Cmax S S
4,34 134,48 46,42
VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO 25
3.7 MTA: Verifica a taglio
Nel caso della verifica a taglio per MTA si ha che il diagramma delle τ è parabolico con un
salto in corrispondenza dell’armatura compressa nella parte di sezione reagente, mentre
rimane costante nella parte non reagente, fino all’armatura tesa. Il procedimento consiste
nel determinale la τ della sezione, che dovrà essere poi confrontata con la τ relativa
max c0
al calcestruzzo in questione. Viene utilizzata la seguente formula:
La sezione risulta verificata se:
E nelle rispettive sezioni:
SEZ. V [kN] τ [MPa] < τ DATI
S max c0
A 19,2 0,48 b 14 cm
VERIFICATA
C 27,88 0,69 d 32 cm
NON VERIFICATA
E 23,72 0,59 τ 0,6 MPa
VERIFICATA c0
Nelle sezioni B e D essendo il taglio pressoché nullo non occorre effettuare la verifica.
26 Solaio piano terreno: uso magazzino
4.1 Analisi dei carichi
Per l’analisi dei carichi del solaio vanno considerati i carichi permanenti e quelli variabili.
Per permanenti si intendono i carichi portati dal solaio, sia strutturali che non strutturali,
questi sono sempre presenti e vengono calcolati con precisione. I carichi variabili invece
vengono dedotti dalla normativa.
Per determinare lo spessore minimo del solaio si utilizza la seguente regola empirica,
dove l rappresenta la lunghezza libera di inflessione.
l 660
= = 33cm
20 20
Anche in questo caso lo spessore minimo del solaio è di 33cm, si sceglie quindi di
utilizzare pignatte di alleggerimento di 28x38cm con doppio travetto in c.a. di larghezza
28cm posti ad un’interasse di 66cm e una soletta collaborante di 8cm per uno spessore
totale di 36 cm.
Partizioni interne verticali:
muratura in forati da 8cm 0,08*11 0,88
intonaco ambo i lati da 1cm 2*(0,01*20) 0,4 2
1,28 kN/m
altezza piano H=3,8m 3,8*1,28 4,86 kN/m
Per determinare l’incidenza delle partizione come carico distribuito sul solaio si fà
riferimento alla tabella fornita dalla normativa: 2
G 1 kN/m g2 = 0,4 kN/m
≦
2 2 2
1 kN/m < G kN/m g2 = 0,8 kN/m
≦
2 3 2
2 kN/m < G kN/m g2 = 1,2 kN/m
≦
2 4 2
3 kN/m < G kN/m g2 = 1,6 kN/m
≦
2 5 2
4 kN/m < G kN/m g2 = 2 kN/m
≦
2
2# # 2
G = 4,86 kN/m -># g2 = 2 kN/m
2 27
- Carichi permanenti strutturali G1
laterizio forato 8*0,28*0,38 0,85
travetti in c.a. 14x28cm 25*0,28*0,28 1,96
soletta in c.a. spessore 7cm 25*0,08*0,66 1,32
G1 4,13 kN/m
- Carichi permanenti non strutturali G2
pavimento spessore 2cm 25*0,02*0,66 0,33
massetto per impianti spessore 10cm 8*0,1*0,66 0,53
intonaco spessore 1,5cm 20*0,015*0,66 0,2
incidenza partizioni interne 2*0,66 1,32
G2 2,38 kN/m
- Carichi variabili Q
Il carico variabile per un solaio dipende dall’uso a cui è destinato e viene imposto dalla
2
normativa; nel caso di solaio per uso magazzino è pari a 6 kN/m . Moltiplicando poi per
l’interasse si ottiene:
Q = 6*0,66 = 3,96 kN/m
Riassumendo
G1 4,13 kN/m
G2 2,38 kN/m
Q 3,96 kN/m
28 4.2 Calcolo delle sollecitazioni
I carichi ottenuti sono già stati moltiplicati per l’interasse, quindi si considerano gravanti su
un singolo travetto. Ora il metodo allo stato limite ultimo prevede di massimizzare le
caratteristiche della sollecitazione applicando ai carichi opportuni coefficienti, con lo scopo
di amplificarli. Questi coefficienti, indicati dalla normativa, valgono:
! =&1,3
# • G1&&
! =&1,5
• G2&&
! =&1,5
• Q&&&&
Si ottiene quindi:
G1 4,13 *