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Molte cosa da usare chiedono che le siano prestate, una volta date non vogliono restituirle; tu le perdi, e nel tuo danno perdi anche qualsiasi riconoscenza.
Anche se avessi dieci bocche ed altrettante lingue, non riuscirei a descrivere le arti scellerate delle meretrici.
La cera stesa sulle tavolette levigate sonderà il terreno, la cera sarà dapprima confidente dei tuoi pensieri; quella porterà le tue lusinghe e simulate parole degli amanti, e aggiungerà, chiunque tu sia, non poche preghiere.
Commosso dalla preghiera Achille donò Ettore a Priamo; il dio irato si commuove per una voce implorante.
Fai attenzione alle promesse, cosa infatti nuoce il promettere? Chiunque può essere ricco di promesse.
La speranza si mantiene per lungo tempo, se è stata acquistata una prima volta la fiducia; quella certamente è una dea ingannatrice, ma tuttavia conveniente.
Se hai dato qualcosa, potrai essere lasciato per calcolo: andrà avanti e...
non avrà perso niente.450 Ma quello che non hai dato, sempre sembrerà che tu sia in procinto di darlo:così spesso un campo sterile inganna il padrone.E non cessa di perdere il giocatore, per non restare perdente,e richiama spesso la mano avida i dadi.Questo è il lavoro, questa è la fatica, di unirsi a lei senza un primo regalo;455 per non aver dato gratis quello che ha dato, lo darà sempre.Dunque la lettera vada e sia impregnata da parole lusinghieree sondi il cuore e tenti un primo approccio.Una lettera portata dalla mela ingannò Cidippe,la giovane a sua insaputa fu catturata dalle sue parole.460 Imparate le buone arti, vi avverto, gioventù romana,non solo per difendere trepidi colpevoli.Come il popolo e il giudice austero e il senato eletto,così si arrenderà la giovane vinta dalle parole.Ma le abilità restino nascoste e non tu sia eloquente in modo sfacciato;465 rifugga il tuo discorso le parole ricercate.Chi,se non uno sciocco, fa una declamazione alla tenera amica?Spesso una lettera fu forte causa di odio.
Il discorso sia credibile e con parole solite, tuttavia dolci, per sembrare che tu parli in presenza.
Se non accetterà lo scritto e lo rimanderà indietro nemmeno letto, spera che lo leggerà in futuro e mantieni il proposito.
Tori si piegano all'aratro, Col tempo i difficili col tempo i cavalli imparano a sopportare le briglie flessibili.
L'anello di ferro è consumato dall'uso frequente, il vomere ricurvo è roso dall'attrito continuo col terreno.
Cosa è più duro della pietra? Cosa è più molle dell'acqua? Tuttavia la dura pietra è scavata dalla molle acqua.
Tu vincerai col tempo, se hai costanza, la stessa Penelope; tardi vedrai presa Pergamo, tuttavia sarà presa.
Se avrà letto e non vorrà rispondere, non voler costringerla, fai in modo che legga le tue dolci parole.
continuazione. Se ha voluto leggere, vorrà rispondere a quello che ha letto: codeste cose giungono progressivamente e coi suoi ritmi. Forse ti arriverà una lettera dapprima triste 485 nella quale chiede che tu non voglia disturbarla. Quella teme ciò che chiede; desidera ciò che non chiede, cioè che tu insista: persisti, e sarai esaudito presto nel tuo desiderio. Nel mentre, se quella avanza adagiata all'indietro sui cuscini, avvicinati fingendo indifferenza alla lettiga della signora, 490 perché qualcuno non porga le odiose orecchie alle tue parole, per quanto puoi, rendile oscure con segnali segreti; se andrà a piedi senza far niente per lo spazioso portico, anche tu unisciti al suo passo, e fai in modo che tu la segua ora davanti, ora alle spalle 495 e ora cammina veloce e ora lento. E non vergognarti di passare dalla corsia centrale tra qualche numero di colonne o di camminarle accanto, fianco a fianco, e non sieda, appariscente, senza di te.nel teatro ricurvo:quello che guardi, lo sostiene quella sulle sue spalle.500 Ti sarà concesso di guardarla, di ammirarla,di molte cose con strizzate d'occhio e segnali segreti;di parlaree applaudi all'attore che interpreta la prima donnae grida a chiunque faccia l'amante.Quando si alza, tu ti alzerai; finché quella siede, tu starai seduto:505 perderai il tempo secondo il capriccio della tua signora.Ma non ti piaccia di arricciare i capelli col ferro,e non sfregarti con la dura pomice le gambe.Ordina che codeste cose le facciano coloro da cui è cantatala madre Cibele invocata con ritmi frigi.510 Agli uomini sta bene una bellezza trascurata: Teseosenza acconciarsi i capelli col ferro in nessun momento portò via la figlia di Minosse;Fedra amò Ippolito, non era di sicuro raffinato;Adone adatto alle selve fu la fiamma della dea.Piacciano le raffinatezze: i corpi si abbronzino al Campo Marzio,515 la toga sia giustamente aggiustata e
senza macchia.
La linguetta della scarpa non sia irrigidita, i ganci manchino di ruggine, e il piede non nuoti sperduto in una scarpa sformata; un taglio non renda malamente i capelli ispidi, la chioma e la barba siano tagliate da mano esperta; le unghie non sporgano per niente e siano senza sporcizia, e nella cavità del naso non ci sia nessun pelo; eccessivamente l'alito di una bocca maleodorante, e non si senta e il naso non sia offeso dall'odore di uomo e di maschio del gregge. Lascia che le altre cose le facciano le vogliose fanciulle e se qualcuno maschio malamente cerca di avere un maschio.
Ecco, Libero chiama il suo poeta: anche questo aiutagli amanti e guarda con favore la fiamma, di cui egli stesso brucia. La donna di Cnosso vagava folle fra le ignote spiagge, in cui la piccola Dia è sferzata dalle onde del mare; come svegliata dal sonno, vestita di una tunica senza cintura, a piedi scalzi, la chioma rossa sciolta, gridava Teseo crudele alle sorde
ondementre bagnava con le lacrime indegnamente le tenere guance. Gridava e piangeva allo stesso tempo, ma stava bene ugualmente;535 quella non era stata resa più brutta dalle sue lacrime. Battendosi il petto morbido di nuovo con le manidiceva << Quel perfido mi ha abbandonata: cosa mi accadrà?>>;<< Cosa mi accadrà?>> diceva; risuonarono i cimbali in tuttala spiaggia e i timpani battuti da frenetiche mani.540 Quella venne meno per il terrore e esalò le ultime parole;non c’era più sangue nel corpo esanime. Ecco le Mimallonidi coi capelli sparsi sulle spalle,ecco gli agili satiri, la folla che precede gli dei,ecco il vecchio ubriaco Sileno sull’asinello ricurvo545 siede a fatica e con abilità tiene stretta la criniera.Mentre insegue le Baccanti, le Baccanti fuggono e lo cercano,mentre il cattivo cavaliere incalza con la sferza il cavallo,cade a capofitto scivolando dall’asinello orecchiuto:i satiri esclamano
<< Forza alzati, forza, padre>>.Già il dio sul carro, che è ricoperto di grappoli d'uva,550 d'oro alle tigri aggiogate.allentava le rediniE il colore e Teseo e la voce se ne vanno dalla fanciulla,per tre volte tenta la fuga e per tre volte è bloccata dal timore.Inorridisce, come spighe secche che il vento agita,555 come canna leggera trema nella palude umida.Dice il dio a quella << Ecco, per te sarò un amore più fedele,abbandona il timore, donna di Cnosso, sarai moglie di Bacco.Abbi in dono il cielo, brillerai come stella nel firmamento:spesso la corona cretese guiderà le navi dalla rotta incerta>>.560 Disse e dal carro, perché quella non temesse le tigri,saltò (il piede stampò l'impronta sulla sabbia)e stretta al suo petto (infatti non poteva ribellarsi)la portò via: è facile ottenere ogni cosa per un dio.Una parte canta <<Imeneo>>, un'altra esclama
<p><< Evio, evohé>>;565 così nel sacro talamo si uniscono la sposa e il dio.</p> <p>Dunque, quando ti saranno offerti i doni di Bacco posti sulla mensa e sarà a parte una donna nel comune letto triclinare, prega il padre Nyctelio e le sacre divinità notturne che non facciano che i vini nuocciano al tuo capo.</p> <p>Con parole coperte potrai dire molte frasi allusive, che quella intenda essere dette per sé, potrai scrivere con poco vino leggere lusinghe, affinché quella legga sulla mensa sé stessa come tua signora, gli occhi con gli occhi che confessano l’amore: e potrai guardare spesso il volto che tace ha voce e parole.</p> <p>Fai di afferrare per primo la coppa toccata dalle sue labbra, berrai, dalla parte da cui ha bevuto la giovane, e qualunque cibo quella assaggi con le dita, tu prendilo, e mentre lo prendi, sia toccata da te la sua mano.</p> <p>Sia anche tuo desiderio piacere al marito della ragazza: diventato amico sarà più utile per</p>voi. A questo, se bevi essendoti toccato in sorte, concedi di bere per primo, a questo sia offerta la ghirlanda destinata al tuo capo. O se sarà inferiore o pari a te, si serva per primo di tutte le cose, 585 e non aver paura di parlare a quello con parole che lo assecondino. È una via sicura e frequente ingannare attraverso il nome di amico; per quanto sia sicura e frequente la via, porta in sé la colpa. Per questo il fiduciario si occupa anche di troppe cose e pensa di dover badare a più cose di quelle che gli sono state affidate. 590 Ti sarà data da me una misura sicura per il bere: che la mente e le gambe svolgano bene il loro compito. Evita soprattutto le liti provocate dal vino e la mano troppo facile nelle risse selvagge. Cadde Euritione stoltamente bevendo il vino offerto; 595 è più conveniente il convito e il vino schietto a dolci passatempi. Se hai la voce, canta; se hai braccia agili, balla e, con qualsiasi talento tu possa piacere.Piaci. L'ubriacatura in quanto vera fa male, così finta ti gioverà: fai che la lingua ingannatrice incespichi con suoni balbettanti in modo che, qualsiasi cosa tu faccia o dica più ardita del giusto, si creda che il troppo vino schietto ne sia stata la causa.
E dì "salute alla signora", "salute a colui che dorme con lei", ma prega dentro di te che al marito venga un accidente.
Poi quando levate le mense i convitati se ne andranno, folla darà a te l'occasione la stessa e il luogo.
Unisciti alla folla e avvicinandoti a quella che se ne va sfiorale leggermente il fianco con le dita e toccale il piede con il piede.
Ormai è il momento di parlarle; fuggi lontano da qui, o