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II Relazione Chimica Fisica II Arianna Venneri
ESPERIENZA II: LEGAME A IDROGENO
Scopo
Ricavare e confrontare le energie del legame a idrogeno fra l'acetone e 3 diversi solventi aventi polarità diversa (acqua,
metanolo, esano).
Principio del metodo
Il legame a idrogeno è un particolare tipo di interazione dipolo-dipolo che si viene a formare in qualsiasi sistema
contenente un gruppo donatore di protoni (X-H) e un gruppo accettore Y. Sia X che Y sono elementi elettronegativi, e Y
possiede un doppietto elettronico non condiviso: H Y
X
→
Gruppi donatori X carbossili, ossidrili, ammine, ammidi
→
Gruppi accettori Y ossigeno, azoto, alogeni.
Il legame a idrogeno modifica la costante di forza k di entrambi i gruppi, perciò vengono alterate le frequenze di
vibrazione:
Si osserva uno spostamento dello stretching del X-H a frequenze più basse, dovuto ad un indebolimento del legame,
cosa che porta a bande più intense ed allargate.
I campioni avranno perciò λ differenti, saranno maggiori per solventi meno polari (n-esano) e minori per solventi più
max
polari (acqua); il discorso contrario vale per l’energia in quanto:
L'esperienza consiste nello studiare l’effetto sulla transizione n → π* dell’acetone, dal passaggio da un solvente “inerte”
come il n-esano ad un solvente (acqua) in grado di formare legami a idrogeno.
La formazione del legame a idrogeno stabilizza (e quindi abbassa l'energia dell'orbitale molecolare coinvolto) l'orbitale
π* perché la transizione elettronica è assai più veloce del riarrangimento delle molecole di
n in misura più ampia del
La transizione n → π* (proibita per ragioni
solvente. di simmetria e quindi di debole intensità) genera una banda di as-
inoltre, questa banda, risente fortemente dell’effetto solvente, e al crescere della polarità
sorbimento a circa 270-280nm
di quest’ultimo essa subisce uno slittamento verso λ più basse (effetto ipsocromico): questo effetto è la conseguenza
dell’instaurarsi del legame a idrogeno che abbassa l’energia dell’orbitale π*.
L’energia del legame a idrogeno si aggira generalmente tra 3,5 e 7,5 kcal/mol, più bassa rispetto all'energia del legame
covalente che di decine di kcal/mol.
Strumenti Materiali
• Spettrofotometro UV-vis • metanolo;
(UV-1601)
• cuvetta in quarzo; • n-esano;
• pipetta Pasteur; • acetone;
• becker; • acqua;
• phon 1
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Procedimento
• Riempire la cuvetta con il solvente n-esano utilizzando la pipetta Pasteur. Mettere la cuvetta nello
spettrofotometro e impostare la baseline.
• Porre una goccia di acetone nella cuvetta contenente n-esano. Fare la lettura nello spettrofotometro da
200 a 320nm con 120nm/min.
• Svuotare il contenuto della cuvetta nel becker. Lavare la cuvetta per poi asciugarla con il phon.
• Ripetere il procedimento anche con i solventi metanolo e acqua.
Elaborazione dei dati
Spettro acetone con n-esano
λ = 279,2nm
max
ABS = 0,888 2
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Spettro acetone con metanolo
λ = 271,2nm
max
ABS = 0,951
Spettro acetone con acqua
λ = 265,2nm
max
ABS = 1,118 3