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ESPERIENZA III: SPETTRO IR CO
Scopo
Ricavare dagli spettri vibrorotazionali ad alta e bassa risoluzione le costanti molecolari e i parametri geometrici del CO
χ
(costante rotazionale B, costante di distorsione centrifuga D , costante di anarmonicità ecc.)
e
e
Principio del metodo
Lo spettro IR di un gas presenta una struttura molto complessa dovuta ai contributi delle transizioni vibrazionali e anche
da quelle rotazionali.
In prima approssimazione, considerando i moti distinti, l’energia che descrive i livelli vibro-rotazionali è data dalla
vibrazionale e dell’energia rotazionale:
somma dell’energia 2
2
1 1
1 1
2 2 v v BJ ( J 1 )
v v BJ ( J 1 ) D J ( J 1 ) e e e
vJ v J e e e e
2 2
2 2
I primi due termini si riferiscono alle vibrazioni: all'energia di un oscillatore armonico si sottrae il termine anarmonico
(χ è la costante di anarmonicità);
e l’energia viene espressa in termini di costante rotazionale B (modello
Gli ultimi due sono correlati alle rotazioni:
rotatore rigido) e un termine sottrattivo correttivo che tiene conto della distorsione centrifuga D .
e
3 3
h h
1 k 4 B
3 1
B D D 10 cm
e
2 4 3 2
2 c 8 Ic 32 I kc e
L’effetto centrifugo è importante per spiegare il motivo per cui le righe dello spettro non sono equispaziate ma la
spaziatura si riduce all'aumentare di J: esso determina un allungamento del legame, e quindi un aumento del momento
di inerzia (l’approssimazione di rotatore rigido diventa meno accurata), ne consegue una diminuzione della costante B.
Tuttavia D è un valore molto più piccolo di B, perciò il suo contributo viene preso in considerazione solo quando si
hanno J molto grandi.
Le regole di selezione saranno una combinazione di quelle relative ai moti vibrazionale e rotazionale:
• tra stati con Δν= ±1,±2, ±3...(l'anarmonicità
in approssimazione di oscillatore anarmonico si hanno transizioni del
legame chimico comporta bande aggiunte, le cosiddette bande di overtone);
• ΔJ= ±1 se la vibrazione genera una variazione del momento di dipolo che è parallela all'asse principale.
Tale situazione è illustrata nella figura seguente
J 1 m 0
J 1 m 0 dalla quale si evince inequivocabilmente la
Ramo R
Ramo P contemporanea eccitazione dei livelli
rotazionali durante una transizione vibrazionale.
Queste transizioni portano alla formazione di
uno spettro a forma di farfalla le cui ali
costituiscono i rami P ed R:
Ramo P: Tali righe corrispondono a transizioni
Δν=1 ΔJ
per le quali valgono e = -1.
Le righe che cadono alla sinistra del centro
hanno frequenze inferiori coincidenti con:
ω–2B, ω–4B,…
Ramo R: Risulta composto dalle righe le cui
frequenze corrispondono alle transizioni con
Δν=1 ΔJ
e = 1. 2B, 4B,…
Le righe sono spostate di verso le
alte frequenze rispetto alla fondamentale
(frequenza di centro banda). 1
III Relazione Chimica Fisica II Arianna Venneri
L’energia per la transizione tra i livelli 0 e 1 vibrazionali sarà:
( 1 2 )
2 Bm m 1
, 2 , 3
,.....
in cui:
v 1
, J " 1 v 0
, J " 0 0 e e
Le intensità delle bande sono determinate in modo particolare dalla molteplicità e popolazione dei livelli J di partenza,
oltre che dai corrispondenti momenti di dipolo di transizione. Perciò si osserveranno bande più intense (bande
fondamentali) e meno intense che corrisponderanno alle overtone.
Con lo spettro a bassa risoluzione possiamo ottenere una stima del valore della costante rotazionale B; dalla differenza
dei massimi dei numeri d'onda del rami P ed R (il punto massimo delle bande è correlato al J ):
max
hc
2
B ( )
PR
8
kT
Con lo spettro ad alta risoluzione (per la transizione fondamentale e della prima overtone) calcoliamo, utilizzando un fit
χ .
lineare di uno dei due rami, B,ϖ e di conseguenza tutti gli altri parametri
e
e,
Strumenti
• Spettrofotometro IR, IS-50-IR thermoscientific;
• cuvetta NaCl.
Procedimento
• Effettuare uno spettro di background per eliminare le interferenze (CO e H O);
2 2
• Inserire il campione nella cella dello spettrofotometro ed eseguire i due spettri a bassa (16cm -1 ) ed alta risoluzione
-1
(2cm );
• Elaborare i dati. 2
III Relazione Chimica Fisica II Arianna Venneri
Elaborazione dei dati -1
(cm )
ϖ 2116,66
P
ϖ 2171,66
R
B 0,3
La temperatura si assume di 300K 3
III Relazione Chimica Fisica II Arianna Venneri
J m R J m P
0 1 2146,97 1 -1 2139,26
1 2 2150,83 2 -2 2135,42
2 3 2154,2 3 -3 2131,54
3 4 2158,06 4 -4 2127,69
4 5 2161,92 5 -5 2123,34
5 6 2165,29 6 -6 2119,49
6 7 2169,15 7 -7 2115,63
7 8 2172,53 8 -8 2111,29
8 9 2175,9 9 -9 2107,44
9 10 2179,76 10 -10 2103,1
10 11 2183,13 11 -11 2098,76
11 12 2186,51 12 -12 2094,9
12 13 2189,88 13 -13 2090,56
13 14 2193,26 14 -14 2086,22
14 15 2196,63 15 -15 2081,88
15 16 2200,01 16 -16 2077,54
16 17 2202,09 17 -17 2073,2
17 18 2206,28 18 -18 2068,38
18 19 2209,17 19 -19 2064,04
19 20 2212,54 20 -20 2060,19
si può ricavare la seguente equazione fondamentale per l’analisi degli
Considerando l’accoppiamento roto.-vibrazionale
spettri vibro-rotazionali:
m=J’’+1 se si considera il ramo R
l’inserimento e l’uso su Kaleidagraph come:
Resa per ϖ ; m =B ; m =B ; m =m
in cui m = o 2 1 3 o o
1 4
III Relazione Chimica Fisica II Arianna Venneri
-1 -23
B = 1,931 cm = 3,83x10 J
o -1 -23
B = 1,9121 cm = 3,79x10 J
1
ω -1
= 2143,1 cm
o 5