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°C °C W
20 -5 1358,10925
2 – CALCOLO CARICHI LATENTI INVERNALI
θi θe Qhum
°C °C W
20 -5 825,5622 44
5 Carichi termici invernali ed estivi
2 – CALCOLO CARICHI SENSIBILI ESTIVI
θi θe Vol Mvent Cp Qv
°C °C M Kg/s J/kgK W
3
26 31,9 350 0,0625 1000 368,75
θi θe Qtr
°C °C W
26 31,9 67,5207575
θi θe Qhum
°C °C W
20 -5 2307,459
CONCLUSIONI Inverno Estate
CARICHI SENSIBILI Si nota, come previsto, che i carichi invernali
risultano superiori a quelli estivi, soprattutto per
Carichi per ventilazione Qv 1562,5 368,75 quanto riguarda la ventilazione
Carichi per trasmissione Qtr 1358,10925 67,5207575
Carichi endogeni Qi 413,04
CARICHI LATENTI
Umidificazione Qhum 825,562228
Deomidificazione Qdhum 2307,45943 45
6 Scelta della tipologia impiantistica e relativi dimensionamenti
-OBIETTIVI
1. Scegliere la tipologia impiantistica per climatizzazione invernale ed estiva e indicarne le principli caratteristiche.
2. Dimensionare in modo semplificato le potenze del generatore di climatizzazione invernale ed estiva, i canali e le
tubazioni principali, e calcolare la potenza elettrica assorbita dalle pompe e dai ventilatori.
3. Scegliere la tipologia di generatore e di impianto per acqua calda sanitaria.
4. Indicare la posizione delle colonne montanti degli scarichi dei servizi.
5. Valutare il contributo da fonte rinnovabile (fotovoltaico e solare termico)
SCELTA DELLA TIPOLOGIA DI IMPIANTO PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ED ESTIVA.
È stato scelto di inserire un impianto idronico, fluido termoreattore è l’aria, può essere utilizzato sia per il raffreddamento
estivo che per il riscaldamento invernale, in quanto il generatore è autonomo ed è una pompa di calore che funziona, per
quanto possibile, con l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Come terminali dell’impianto idronico abbiamo scelto i
pannelli radianti a pavimento. L’impianto deve essere progettato in modo accurato in quanto con il raffreddamento c’è
una maggior possibiltà di condensa. L’impianto assolve anche la produzione di acqua calda sanitaria.
Essendo un’impianto a tutta acqua permette solo il controllo delle sole condizioni termiche interne ai locali, quindi si
prevede che il ricambio d’aria avvenga in maniera naturale senza alcuna unità di trattamento dell’aria in quanto in un
edifcio residenziale un’impianto ad aria occuperebbe molto spazio inutilmente 46
6 Scelta della tipologia impiantistica e relativi dimensionamenti
IL SISTEMA DEL TERMINALE
-Pannelli radianti a pavimento
In questo tipologia impiantistica l’emissione del calore avviene mediante la struttura edilizia dal pavimento
ed il calore viene trasportato dalle tubazioni, inserite nella struttura stessa.Deve essere presente un buon
isolamento sia verso il basso, sia ai bordi tra pavimento e pareti verticali, in modo da poter ridurre
notevolmente gli effetti negativi dell’elevata inerzia, considerati spesso, come i principali limiti di questa
tipologia impiantistica. 47
6 Scelta della tipologia impiantistica e relativi dimensionamenti
DIMENSIONARE L’IMPIANTO
-Essendo un impianto idronico, sono state effettuate solamente le misurazioni del dimensionamento del
generatore invernale, del generatore estivo, del dimensionamento delle tubazioni principali e del
dimensionamento della pompa si calore, inoltre dato che non è presente l’aria i carichi per trasmissione e
per ventilazione rimangono invariati sia in inverno che in estate.
-CASO INVERNALE
La potenza termica del generatore è uguale alla somma dei carichi ηu termici fratto
CARICHI PER VENTILAZIONE
CARICHI PER TRASMISSIONE θi θe Vol Mvent Cp Qv φgn,H
θi θe Vol Mvent Cp ηu Qtr Kg/s J/kgK
°C °C M
°C °C M Kg/s J/kgK 3
3
20 -5 375 0,0625 1000 0,82 1358,1 20 -5 375 0,0625 1000 1562,5 3561,707
CASO ESTIVO La potenza frigorifera del generatore in estate è uguale a quella invernale però
bisogna includere anche i carichi dovuti alle rientrate solari e quelli dovuti: 48
6 Scelta della tipologia impiantistica e relativi dimensionamenti
CARICHI PER TRASMISSIONE CARICHI PER VENTILAZIONE
θi θe Vol Mvent Cp Qv φgn,H
θi θe Vol Mvent Cp ηu Qtr °C °C M Kg/s J/kgK
°C °C M Kg/s J/kgK 3
3
26 31,9 375 0,0625 1000 0,82 67,52076 26 31,9 375 0,0625 1000 368,75 1036,072
DIMENSIONAMENTO TRATTO PRINCIPALE DI TUBAZIONE IN USCITA DALLA CENTRALE TERMICA
Il calcolo va effettuato sia nel caso per l’invern ice H) che per l’estate (pedice C) e bisogna utilizzare la dimensione maggiore.
L'area è data dalla formula: D
φgn,H/
pacqua cpacqua Δb v1 v2 v φgn,H φgn,C A1 A2
C mm
256
1000 4186 5 1 3 6,41E-05 3,437703 3561,707 1036,072 1,64E-07 2,14E-05 49
6 Scelta della tipologia impiantistica e relativi dimensionamenti
POSIZIONAMENTO DEI PANNELLI RADIANTI E DELLE COLONNE DEGLI SCARICHI 50
6 Scelta della tipologia impiantistica e relativi dimensionamenti
-FONTI RINNOVABILI
P S Calcolo della potenza [kW] del fotovoltaico installata sulla
KW Mq copertura dell’edificio, S è la superficie in pianta dell’edificio.
1,23076923 80 Per calcolare l’area da disporre, dividiamo la potenza necessaria
per servire l’edificio, 1250 W, per la potenza di picco del singolo
pannello, 240 W, otteniamo così 17 pannelli, ogni pannello ha
un’area di 15 mq, l’area totale necessaria è quindi di 80mq. 51
6 Scelta della tipologia impiantistica e relativi dimensionamenti
Prestazioni dei collegamenti alla rete PV PVGIS stimati per la produzione di energia elettrica solare
Località: 45°36'59"40 N, 09°14'51"36 E,
Altitudine: 181 m a.s.l.,
banca dati di radiazione solare usato: PVGIS-classic
Potenza nominale dell'impianto fotovoltaico: 3,1 kW (silicio cristallino)
Le perdite stimate dovute alla temperatura e basso irraggiamento: 8,9% (con temperatura ambiente locale) la perdita
stimata a causa degli effetti di
riflessione angolare: 3,8%
Altre perdite (cavi, inverter ecc): 14,0%
Combinati perdite del sistema FV: 24,6%
VALORI PER LA PRODUZIONE DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI
Ed: Produzione media giornaliera di energia elettrica dal sistema(kWh)
Ed: Produzione media giornaliera di energia elettrica dal sistema(kWh)
Em: Produzione media mensile di energia elettrica dal sistema (kWh)
Hd: Somma media giornaliera di irradiazione globale per metro quadro ricevuto dai moduli del sistema (kWh/m2) 52
Hm: Somma media di irradiazione globale per metro quadro ricevuto dai moduli del sistema(kWh/m2)
Comune di Ricerca della Commissione Europea Centro di Ispra, Italia
7 Certificazione energetica dell’edificio
-OBIETTIVI
Determinare la classe energetica di appartenza progetto nel corso dell’esercitazione.
-SVOLGIMENTO:
Attraverso il programma Termolog è stati sviluppato il certificato di prestazione energetica dell’edificio
progettato. Inserendo la collocazione, le diverse zone climatiche che costituiscono l’unità immobiliare, le
strutture e l’involucro, gli impianti invernali ed estivi, ad energia rinnovabile e non rinnovabile. Di seguito
riporto:
1. L’involucro: ogni parete è stata inserita con i valori calcolati nella fase 2, cosi come le superfici
trasparenti e poi ancora i ponti calcolati nella fase 3. 53
7 Certificazione energetica dell’edificio
Impianto di climatizzazione invernale: riscaldamento idronico con pannelli radianti annegati nel
pavimento. 54
7 Certificazione energetica dell’edificio
Impianto di climatizzazione estiva: riscaldamento tramite pompa di calore a compressione di vapore,
tramite splitters. 55
7 Certificazione energetica dell’edificio
Generatori finali:
con l’inserimento
di un impianto
fotovoltaico.
Indici di
prestazione:
superfici e volumi
principali e
fabbisogno
impianti 56
7 Certificazione energetica dell’edificio
Indici più precisi
sugli impianti
con relativo
grafico: 57
7 Certificazione energetica dell’edificio
CONCLUSIONI:
Il risultato ottenuto dalla certificazione energetica
certifica che l’edificio ha una classe energetica alta,
ovvero classe A3. Grazie al programma si è potuto
verificare fase per fase ogni tipo di dettaglio di
progettazione, ottenendo un buon risultato. Inoltre
essendo Termolog un programma molto complesso
non tutti i valori specifici calcolati sono stati inseriti del
tutto, soprattutto nella parte impiantistica, si ritiene
quindi che la classe potrebbe ancora migliorare.
Ritornando alle fasi progettuali si potrebbe migliorare
l’edificio diminuendo i ponti termici e rendere ancora
più specifica la scelta dei materiali delle stratigrafie. 58
7 Certificazione energetica dell’edificio
59
8 Verifica del fattore medio di luce diurna e scelta dell’impianto di illuminazione superficiale
-OBIETTIVI:
1. Determinare, per almeno 2 ambienti significativi del progetto, il fattore medio di luce diurna, verificandone il rispetto della
normativa vigente e commentando eventuali soluzioni migliorative dell’apporto di luce naturale nei locali considerati
2. Scegliere il tipo di sorgenti luminose (apparecchi illuminanti + lampade) previste all’interno del progetto ed effettuare un
dimensionamento di massima delle stesse per i 2 ambienti scelti al punto 1
-SVOLGIMENTO
Inizialmente è richiesto di calcolare il fattore medio di luce diurna per 2 locali significativi dell’edificio, il calcolo riguarda quindi
un illuminazione di tipo naturale; come nella fase 4, utilizziamo la cucina e il salotto. Esso deve risultare entro i limiti di norma,
quindi per gli edifici residenziali deve essere uguale o maggiore del 2%.
I locali interessati hanno queste caratteristiche.
Aree mq Aree mq
CUCINA SALOTTO
Parete est 15,3 Parete ovest 14,8 La cucina ha solo una finestra di dimensioni
Parete sud 13,3 Parete sud 22,9 ridotte
Coperture 16,2 Coperture 27,9
Parete interna Parete interna
10,88 10,88
1 1 Il salotto ha una portafinestra ed una finestra di
Parete interna Parete interna
6,12 11,9
2 2 dimensioni grandi.
Pavimento 12,3 Pavimento 22,4
Area tot 74,1 Area tot 110,78
Area solo Area solo
72,3 108,38
opaca opaca 60
8 Verifica del fattore medio di luce diurna e scelta dell’impianto di illuminazione superficiale
PORTAFINESTRA FINESTRA GRANDE FINESTRA PICCOLA
Ug 0,5 Ug 0,5 Ug 0,5
Ag (vetro finestra Ag (vetro finestra grande) 1,68 Ag (vetro finestra grande) 1,29
2,95
grande) At (telaio finestra grande) 0,24 At (telaio finestra grande) 0,28