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SOCIETÀ VITTORIANA, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA VITA PRIVATA, NEL RUOLO DI MOGLIE E MADRE

Nel corso dell’età vittoriana, ossia del XIX secolo, complice la rivoluzione industriale e le conseguenze ad essa annesse, si assiste a un cambiamento a livello di vita privata.

La famiglia nobile era caratterizzata da una socialità più rigida, con coniugi più distanti in quanto frutto di un matrimonio combinato e la donna aveva la missione gestatrice, ossia doveva ricoprire il solo ruolo di moglie e madre.

Con la famiglia borghese invece si ha una socialità più aperta. La coppia borghese ha una maggiore confidenza fisica in quanto frutto di un matrimonio d’amore e inizia a calcolare l’uso del corpo: grazie agli strumenti anticoncezionali, razionalmente la famiglia sceglie quanti figli fare, così da poter assicurare loro il successo. Lentamente la donna inizia ad affrancarsi dal solo ruolo di moglie e madre e, da pura

Sottomessa, inizia ad avere una zona di attività. Nella famiglia borghese infatti si assiste a una separazione delle sfere: all'uomo tocca la sfera pubblica, mentre alla donna tocca la sfera privata ossia deve curarsi della casa, dell'igiene, dell'educazione dei figli, intrattenere gli ospiti nei salotti (luogo in cui la donna arriva anche in pubblico). Progressivamente però le donne iniziano ad entrare sempre più nello spazio pubblico e a questo contribuisce la rivoluzione industriale che portò allo sviluppo di mansioni tipicamente femminili, come maestre, telefoniste, segretarie, cassiere.

Nel corso dell'Ottocento le voci di donne che protestano contro la mentalità conservatrice e tradizionalista al fine di ottenere emancipazione e uguaglianza si fanno sempre più numerose. Basti pensare alle suffragette inglesi o ad Annie Besant, la quale sostiene la libertà delle donne di essere padrone del proprio corpo e

dicontrollare la propria fecondità.

11. DELINEA, PER SOMMI CAPI, LA FORMAZIONE DEL "CORPO BORGHESE" IN ITALIA E NELL'EUROPA VITTORIANA NEL CORSO DEL XIX SECOLO – Dandy / Parigina

Nell'Europa vittoriana grazie alla rivoluzione industriale che si ha nel corso del XIX secolo, prende sempre più piede la classe borghese che si contrappone all'aristocrazia. Per tale motivo si assiste a un cambiamento della figura del corpo, che trasforma le sue forme e le sue linee sovvertendo il modello fisico aristocratico.

Si può parlare di vero e proprio "corpo borghese", maschile e femminile. Per quanto riguarda l'uomo, a differenza dell'aristocratico che mette in evidenza la pancia e il ventre in segno di successo, il corpo borghese è un corpo maggiormente attivo, padrone dello spazio, che testimonia efficienza, forza, capacità: ha il busto dritto, la vita contenuta, non ha la pancia; questo è possibile anche in

Quanto l'uomo borghese fa ginnastica per mantenersi in forma. A livello di abbigliamento, il borghese non porta più la parrucca o il codino, bensì si veste con pantaloni, stivali, redingote che esprime perpendicolarità con le spalle leggermente imbottite, cintura con la fibbia, cappello a cilindro che lo fa sembrare più alto. Differente dalla figura del borghese è il dandy, un corpo maschile che risulta femminilizzato in quanto non mostra solo forza e vigore ma anche delicatezza e fragilità: dalla virilità addolcita, egli è cultore del bello, del bello della propria persona che si traduce in un'arte del mostrarsi.

Per quanto riguarda la donna, il canone femminile è la cosiddetta donna a "S" con vita stretta su busto allargato. Il corpo viene ancora modellato dall'esterno, infatti vi è il corsetto (più leggero) e il sellino che, tirando il vestito indietro, scopre i fianchi; la grande

Novità è infatti questa: il sotto sta emergendo e le stoffe iniziano ad aderire di più alle forme. A livello di abbigliamento, troviamo inoltre le maniche a sbuffo e legonne a campana che sono meno larghe della crinolina tradizionale. Il corpo delladonna è quindi maggiormente dinamico e, lentamente, inizia a impadronirsi dello spazio. Esplicativo di tale aspetto è la figura della parigina che è una bellezza attiva, dinamica, avida di moto, affaccendata, assettata di ambienti esterni e di molteplici attività; essa rappresenta la donna che si virilizza, ossia che acquisisce sicurezza, maggiore forza, libertà.

In generale possiamo affermare che il corpo borghese risulta emblematico dei nuovi tempi ottocenteschi in cui si assiste a una valorizzazione del singolo che, per competere nella società, deve curare sé stesso, abbellirsi, mantenersi in salute mediante diete, prodotti di bellezza e ginnastica.

12. DELINEA, PER SOMMI CAPI,

LA RAPPRESENTAZIONE PITTORICA DEL CORPO DELLE DONNE NELL'ARTE EUROPEA DELL'OTTOCENTO TENENDO CONTO DELLE INNOVAZIONI INTRODOTTE DA MANET E DELLE CRITICHE MOSSE DAI MOVIMENTI FEMMINISTI

Se volessimo delineare la rappresentazione pittorica del corpo delle donne nell'arte Europea dell'Ottocento, possiamo far riferimento prevalentemente a Manet.

Nel dipinto "Olympia", Manet compie una rivoluzione in quanto rappresenta una donna che di fatto si appropria del proprio corpo, inizia a emanciparsi. L'Olympia infatti fissa negli occhi lo spettatore, ha un atteggiamento forte e deciso e ciò testimonia l'affermazione di sé, un corpo attivo, che sa prendere decisioni. Tale opera fece scandalo proprio per tale motivo: l'Olympia usa sé stessa, è padrona del proprio corpo, regge lo sguardo perché non teme di passare per immorale, non ha vergogna, non accetta critiche; inoltre riceve un mazzo di fiori da un uomo.

affinché questo possa essere accettato e ciò sottolinea ancora una volta l'idea che ella, nonostante faccia la prostituta, deve comunque essere sedotta e convinta. In Europa quindi la donna inizia ad appropriarsi del corpo, mentre in Oriente la donna è ancora asservita e priva di volontà: guardando il dipinto "Odalisca" di Ingres infatti notiamo una delle donne della casa di piacere in Oriente che non guarda chi arriva, non ha alcuna volontà ma può solo servire l'uomo. Altro dipinto di Manet che va contro la morale tradizionale del tempo è "Colazione sull'erba" nel quale figura una ragazza nuda seduta sull'erba accanto a uomini vestiti. 13. DELINEA, PER SOMMI CAPI, I PRINCIPALI TEMI DEL CONFLITTO FRA UOMINI E DONNE, NEL CORSO DELL'OTTOCENTO, TENENDO CONTO IN MODO PARTICOLARE DELLA SOLUZIONE ADOTTATA DA MANET Nel corso dell'Ottocento si va delineando la famiglia borghese che sancisce unvero e proprio cambiamento a livello di vita privata. Se la famiglia nobile era caratterizzata da una socialità più rigida, da coniugi più distanti in quanto frutto di un matrimonio combinato, la famiglia borghese ha una socialità più aperta, la coppia ha una maggiore confidenza fisica in quanto frutto di un matrimonio d'amore e sa meglio calcolare l'uso del corpo (quindi grazie all'uso di strumenti contraccettivi, può scegliere quanti figli fare). Tale novità dell'amore romantico e del matrimonio d'amore comporta tutto un nuovo linguaggio: sentimenti, attrazione reciproca, innamoramento, compatibilità, corteggiamento, flirt. Nell'arte ciò può essere visibile nel dipinto "Chez la père Lathuille" di Manet, in cui viene rappresentato un incontro tra due giovani, che si ritrovano all'aperto, si guardano negli occhi, si cercano, chiacchierano. Nella famiglia borghese si

Assiste a una separazione delle sfere, che fa sì che l'uomo non domini completamente la donna: all'uomo tocca la sfera pubblica, mentre alla donna tocca la sfera privata ossia deve curarsi della casa, dell'igiene, dell'educazione dei figli, intrattenere gli ospiti nei salotti.

La società borghese rimane maschilista, infatti la donna ha ancora pochi spazi all'interno della società, tuttavia lentamente, la donna inizia ad affrancarsi dal solo ruolo di moglie e madre e, da pura sottomessa, inizia ad avere una zona di attività anche nella società (mansioni tipicamente femminili, come maestre, telefoniste, segretarie, cassiere).

Così le donne iniziano ad emanciparsi, ad affermarsi e ad appropriarsi sempre più del loro corpo. A testimonianza di ciò possiamo guardare il dipinto "Olympia" di Manet in cui viene rappresentata una prostituta che fissa negli occhi lo spettatore, ha un atteggiamento forte e deciso.

quindi è padrona del proprio corpo, regge lo sguardo perché non teme di passare per immorale, non ha vergogna; inoltre riceve un mazzo di fiori da un uomo, affinché questo possa essere accettato e ciò sottolinea ancora una volta l'idea che ella, nonostante faccia la prostituta, deve comunque essere sedotta e convinta. 14. QUALI SONO I MODI DI RAPPRESENTARE UOMINI E DONNE NELLA PITTURA DELL'OTTOCENTO E IN CHE COSA CONSISTE LA RIVOLUZIONE COMPIUTA DA MANET NELLA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO FEMMINILE? Nel corso dell'Ottocento si va delineando la famiglia borghese che sancisce un vero e proprio cambiamento a livello di vita privata. Se la famiglia nobile era caratterizzata da una socialità più rigida, da coniugi più distanti in quanto frutto di un matrimonio combinato, la famiglia borghese ha una socialità più aperta, la coppia ha una maggiore confidenza fisica in quanto frutto di un matrimonio d'amore e sa

Meglio calcolare l'uso del corpo (quindi grazie all'uso di strumenti contraccettivi, può scegliere quanti figli fare). Tale novità dell'amore romantico e del matrimonio d'amore comporta tutto un nuovo linguaggio: sentimenti, attrazione reciproca, innamoramento, compatibilità, corteggiamento, flirt. Nell'arte ciò può essere visibile nel dipinto "Chez la père Lathuille" di Manet, in cui viene rappresentato un incontro tra due giovani, che si ritrovano all'aperto, si guardano negli occhi, si cercano, chiacchierano. Oppure nel dipinto "Jealousy and flirtation" di Haynes King in cui vengono rappresentati due giovani che hanno grande confidenza (ciò è testimoniato dal gesto di lei che alza le braccia) e si incontrano in casa, con la sorella di lei che controlla. Oppure nel dipinto "Flirtation" di De Nittis che mostra due giovani che si stanno frequentando.

nte la donna. La donna è relegata alla sfera domestica, mentre l'uomo è responsabile della sfera pubblica. Questo porta a una divisione dei ruoli di genere, con l'uomo che si occupa di questioni politiche ed economiche, mentre la donna si occupa della cura della casa e dei figli. Questa divisione dei ruoli di genere è spesso considerata come una forma di oppressione delle donne, che vengono limitate nelle loro opportunità e nella loro autonomia. Tuttavia, è importante notare che questa divisione dei ruoli è stata storicamente radicata nella società e nelle istituzioni, ed è stata accettata come normale per lungo tempo. Negli ultimi decenni, però, c'è stato un crescente movimento per l'uguaglianza di genere e per la fine della discriminazione basata sul sesso. Le donne hanno lottato per ottenere gli stessi diritti e opportunità degli uomini, e molte conquiste sono state fatte in questo senso. Oggi, sempre più donne si stanno inserendo nella sfera pubblica, occupando posizioni di potere e responsabilità. Tuttavia, la divisione dei ruoli di genere persiste ancora in molti contesti, e molte donne continuano a sperimentare discriminazione e disuguaglianza. In conclusione, la divisione dei ruoli di genere nella famiglia borghese è una caratteristica storica e sociale che ha influenzato profondamente la vita delle donne. Mentre ci sono stati progressi verso l'uguaglianza di genere, c'è ancora molto lavoro da fare per eliminare completamente la discriminazione e garantire l'uguaglianza di opportunità per tutti.
Dettagli
A.A. 2020-2021
42 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lauracapodimonte98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Mengozzi Dino.