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FAVOLA VS FIABA

Spesso si fa confusione e ci si riferisce alla fiaba e alla favola indistintamente, senza considerare che c'è una differenza profonda tra i due generi, per contenuto e per forma.

La fiaba è tutta rivolta alla fantasia dell'uomo-fanciullo ed è una narrazione in cui predominano il meraviglioso e il fantastico, tanto che i protagonisti sono esseri sovrannaturali capaci di imprese straordinarie o per virtù propria o grazie alla magia.

La favola è un atto di riflessione dell'uomo su sé stesso e sugli altri uomini infatti i protagonisti sono in genere animali, piante o cose che raffigurano gli uomini, con i loro pregiudizi, abitudini, passioni e parlano il loro stesso linguaggio.

Mentre la fiaba non ha un immediato significato allegorico, la favola ha la finalità ben precisa di educare e ammaestrare, mediante una morale che viene espressa sul finale del racconto.

Secondo alcuni studiosi, come Rousseau, le favole

presuppongono una mente già formata e pronta allariflessione e alla sintesi e di conseguenza i bambini non sono in grado di capirle; secondo altri invece lefavole oggi affrontano temi nuovi, ossia motivi presi dal mondo dell’infanzia e quindi scelgono un modo diparlare che è accessibile al pubblico dei piccoli lettori.

I FUMETTI

Il fumetto è una struttura narrativa formata dalla sequenza successiva di pittogrammi, in cui possonoessere inseriti elementi di scrittura fonetica; esso è considerato il prodotto della civiltà dell’immagine,infatti ha un proprio linguaggio costituito dall’integrazione di quello iconico con quello verbale.

Nato negli Stati Uniti con “Yellow Kid” di R.F. Outcault, il fumetto non ha avuto vita facile.Inizialmente esso era percepito come il responsabile dei mali che affliggevano i giovani come pigriziamentale, invito alla violenza e disinnamoramento della lettura; in seguito esso è stato

Rivalutato e i fumetti adulti, ricchi di contenuti raffinati nella forma e intessuti di cultura e di problematiche impegnative, hanno acquisito dignità al pari della buona letteratura. Infatti il fumetto non porta alla passività mentale, ma stimola i processi mentali a vari livelli, attivando nel lettore un complesso meccanismo visuo-mentale. Esso abitua il ragazzo ad usare le due forme espressive dell'immagine e della parola, in quanto parola e immagine sono messe l'una a servizio dell'altra: il disegno è presente in gran misura ma la parola, nonostante sia povera e abbia scarsa valenza semantica, serve a chiarire l'immagine, definire i rapporti tra i personaggi e dettare i tempi dell'azione. Inoltre, essendo questo linguaggio facilmente accessibile anche al lettore culturalmente sprovveduto, il fumetto acquista una funzione sociale, contribuendo all'elevazione delle classi subalterne. Infine esso può offrire modelli

Dicomportamento significativi e esemplari. Per questi motivi il fumetto può assumere una valenza educativa e quindi è importante che a scuola venga favorito l'incontro tra ragazzo e fumetto di vario tipo (es. d'avventura, intellettuale).

PARALETTERATURA

Il termine paraletteratura indica una tipologia di letteratura che prende in prestito dalla letteratura il suo aspetto, come ad esempio il sistema di espressione, di scrittura, i generi (romanzo poliziesco, romanzo popolare, romanzo di fantascienza ecc.), ma rappresenta una letteratura di evasione, dal carattere semplice e non pretenzioso, contrapposta alla letteratura colta. Essa è caratterizzata da ripetitività e ridondanza, serialità e prevedibilità. La tradizione paraletteraria nasce nel 18° secolo, quando la rivoluzione industriale con l'avvento delle macchine, ha portato a cambiamenti nell'organizzazione del lavoro e della società. Ciò ha avuto

Ripercussioni anche in campo letterario, in cui i racconti riflettono la posizione che gli scrittori assunsero nei confronti delle macchine. Una reazione di rifiuto delle macchine ha portato alla nascita del romanzo storico e del romanzo gotico, con conseguente fuga del presente e rifugio nel passato; una reazione di tipo istintivo ottimistico-passivo ha generato il romanzo sentimentale, con trame a carattere familiare; una reazione di accettazione costruttiva e critica delle classi sociali ha portato alla nascita del romanzo sociale, che affronta le problematiche della società industriale.

“IN QUEI ROMANZI, DESTINATI A UN PUBBLICO SEMPLICE, SPESSO INCAPACE DI LEGGERE (MA SOLO DI ASCOLTARE NEL CORSO DI AFFOLLATE SEDUTE DI PUBBLICA LETTURA), IL PIACERE DERIVA DALLA SODDISFAZIONE DI VEDERE MALEFATTE PUNITE, TORTI RADDRIZZATI, VITTIME RIABILITATE, VENDETTA PORTATE A TERMINE, COLPI DI TORTURA CHE TOCCAVANO A BRAVA GENTE, RICONOSCIMENTI DI QUALITÀ NASCOSTE” ROMANZO

POPOLARE

Il romanzo popolare rientra nel concetto di paraletteratura e il romanzo d'appendice o feuilleton rappresenta il maggior successo della narrativa popolare. Esso viene definito da Gramsci come "il fantasticare dell'uomo del popolo" infatti nasce per rispondere alle esigenze di questo nuovo pubblico: la predilezione per l'immaginario, come evasione dalla monotonia della realtà quotidiana, e il bisogno di comprensione psicologica. Il feuilleton si configura secondo leggi dettate dal mercato e dalle nuove tecniche di circolazione del prodotto letterario, infatti la sua fortuna è legata all'incontro tra letteratura e giornalismo: attraverso la pubblicazione di romanzi inediti a puntate sulle pagine di giornale, esso riusciva a tenere vivo l'interesse del lettore. Nonostante una reazione positiva iniziale, le fortune del feuilleton diminuirono in seguito alla legge Rancey (1850) che prevedeva una tassa di cinque centesimi per ogni

Copia di giornale che pubblicasse l'appendice; iniziarono così a circolare romanzi spoliticizzati, romanzi che mettevano in scena le famiglie con le loro crisi, i loro crimini ecc. L'ultima fase del romanzo popolare è quella reazionaria e nazionalistica che vede il nascere di personaggi come Arsenio Lupin e Fantomas.

Ideologicamente i romanzi d'appendice esprimono i desideri di giustizia delle classi subalterne, la volontà di ribellione contro una società ingiusta, caratterizzata da ipocrisia, miseria dei poveri e avidità dei potenti. Questo genere letterario è basato su una visione manichea del bene e del male e i personaggi agiscono secondo la propria natura: i malvagi compiono nefandezze per cui saranno puniti e le rivolte contro le ingiustizie si risolveranno positivamente. Inoltre in questo genere letterario inoltre centrale è il tema dell'agnizione, ossia il riconoscimento della vera identità della

persona.IL ROMANZO POLIZIESCO “L’AUTORE DEL ROMANZO POLIZIESCO PER RAGAZZI PRENDE QUESTI PERMANO E LI CONDUCE, PASSO DOPO PASSO, SENZA ECCESSIVE COMPLICAZIONI IMPOSSIBILI EINCOMPRENSIBILI INTRIGHI, ALLA SOLUZIONE DEL PROBLEMA, PERCHÉ, A PENSARCI BENE, IL ROMANZOPOLIZIESCO È NÉ PIÙ NÉ MENO CHE UN PROBLEMA DA RISOLVERE”

L’inventore del genere è E.A. Poe con la pubblicazione de “I delitti della Rue Morgue” (1841).

Il romanzo poliziesco è un racconto di un delitto, per lo più omicidio, e delle indagini che il detective compieper risolvere il mistero e risolvere il caso. Il romanzo poliziesco segue una struttura fissa.

Esso si apre con l’enunciazione del problema e quindi la presentazione della situazione di mistero, un fattoinspiegabile che crea una rottura rispetto alla routine, mettendo in crisi la sicurezza e la fiducia negli altri,attorno a cui ruoterà l’intero intreccio

; successivamente vi è la presentazione dei dati essenziali per trovare la soluzione, ossia gli indizi, i quali non vengono messi chiaramente in mostra ma che il lettore deve cogliere e riordinare secondo una concatenazione logica; in seguito vi è la scoperta, ossia lo sviluppo dell'inchiesta e la dichiarazione della situazione da parte del detective, per poi arrivare alla dimostrazione dichiarata attraverso le prove. L'intreccio del romanzo è quindi basato su un vero e proprio ragionamento logico e la risoluzione del caso comporterà nel lettore una vera e propria gratificazione di tipo intellettuale. Gli elementi che caratterizzano questo tipo di romanzo sono il delitto, l'indagine poliziesca e la soluzione scoperta. Si può quindi comprendere come il romanzo poliziesco termini sempre con lo smascheramento del criminale ad opera del detective, il quale dà prova di avere un'intelligenza superiore. Il romanzo poliziesco

Il mito esercita un grande fascino sul pubblico di tutte le età, provenienza e estrazione sociale. Tuttavia la sua lettura richiede una discreta maturità mentale e, se letto con la testa e non passivamente, può essere considerato un valido mezzo formativo, che porta il lettore a valutare attentamente ogni minimo particolare, a ragionare e a stabilire connessioni logiche.

IL MITO

Il mito è un racconto tradizionale di un dato popolo al quale vengono attribuite particolari valenze d'ordine sacro; il suo contenuto consiste sempre nel racconto delle origini del mondo (miti cosmologici), degli dei (miti teogonici), dell'uomo (miti antropogonici) o di istituzioni religiose, sociali e politiche (miti eziologici).

Il mito è caratterizzato da affascinante ambiguità e intensità di significato, ed è sorretto dalla fantasia, immaginazione e sete d'avventura.

Esistono molti approcci e interpretazioni del mito, tuttavia, pur mutando formalmente

A seconda dell'origine storica e geografica, il mito ha sempre una medesima struttura formale, legata ai meccanismi di funzionamento della psiche umana: esso nasce per un desiderio dell'uomo di conoscere meglio sé stesso, di individuare un essere guida superiore, di comprendere le cause degli eventi naturali comuni ma spesso difficili da accettare. Il mito può essere considerato una modalità espressiva infantile ed è possibile affermare che vi è uno stretto legame tra il mito e il bambino (così come l'uomo primitivo): entrambi ricorrono a interpretazioni animistiche e artificialistiche del reale e il mito può essere considerato una semplificazione dei meccanismi psichici dell'uomo, in quanto le vicende possono divenire una metafora delle vicende interiori della coscienza.

"TUTTO QUELLO CHE L'UOMO È CAPACE DI IMMAGINARE, ALTRI UOMINI SARANNO CAPACI DI REALIZZARE". COSÌ JULES VERNE AFFRONTA IL

Il tema della fantascienza, trasmettendo un'immensa fiducia nel progresso e un generale ottimismo, sono i temi alla base di tutta la narrativa fantascientifica.

La fantascienza commenta delineando tappe, autori e opere del filone.

Dettagli
A.A. 2019-2020
14 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lauracapodimonte98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura per l'infanzia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Marini Carlo.